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Dungeonmaster_89

Circolo degli Antichi
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  1. concordo appieno sulla questione dei punti potere, in confronto agli incantatori standard è più forte, a prescindere dal fatto che un potere di alto livello sia proporzionato al suo effetto; si ha comunque infatti, che la distribuzione dell'uso giornaliero dei poteri, a seconda appunto di quanto "mana" si ha a disposizione, è troppo arbitraria e per questo superiore a quanto può fare un incantatore normale. di fatti per ogni livello di incantesimo ho quegli slot e basta...ancora più sgrava è imho la razza ELAN che gratuitamente ha capacità ulteriori di utilizzazione dei suddetti punti potere. (@flare: strano che il sig. CAIROS sia proprio un elan )
  2. probabilmente è così infatti, ma trovo assurdo che uno psion telepate non abbia una capacità innata di telepatia...cioè capisco che è un potere in più e tutto il resto, ma sinceramente non me lo vedo proprio uno psion che suggestiona a voce alta
  3. Dungeonmaster_89

    Psion e telepatia

    Come da titolo, gli psion posseggono la capacità di parlare telepaticamente ad un altra persona? ed in particolare uno psion telepate che utilizzi una suggestione psionica deve dare al bersaglio il comando verbalmente,come la suggestione arcana, o ,in quanto appunto telepate, può dare il comando mentalmente? ho cercato sull'expanded psionic però non ho trovato nulla di preciso riguardo, nemmeno nella descrizione del telepate. che dite mi date una mano? probabilmente il problema è stupido, però è sinceramente non ho trovato nulla di specifico riguardo. :bye:
  4. quoto in toto thondar. Psy non è che le regole a cui ti stai riferendo provengono da un altro manuale diverso dal MM?
  5. appunto è proprio questo che mi preoccupa, non c'è una regola esplicita a questo proposito. Non ha molto senso
  6. non capisco allora qual'è la giusta di via da prendere..se il vampiro è legato al posto dove è stato sepolto come può pretendere di avere una bara al di fuori di questo luogo? è lecito dedurre che la bara ,multipla o singola che sia, debba starsene in quel luogo? e che quindi il vampiro una volta in forma gassosa e necessitante di rigenerazione debba starsene li? (nella sua tomba/luogo di sepoltura)
  7. si vero non è specificato che è una sola, ma leggendo nella descrizione della guarigione rapida si legge "sua" bara, cioè il discorso sembra molto circoscritto ad una singola, alla quale appunto il vampiro si è attualmente legato. Comunque cercando anche sui vecchi manuali, ho trovato nel libris mortis dell'ottobre 2004 versione inglese, quello con scritto UNDEAD in copertina (insomma avete capito qual'è ), una descrizione del vampiro; e sentite che dicono. "Vampires prefer to have a singular home, a safe haven in which they call home. Territorial in nature, this haven is usually the site of their own burial, complete with the trappings of the funeral that placed their dead body into the ground. When they rose from their coffin, the vampire became intimately attached to it and to the burial grounds. They only leave their domicile under the most extreme conditions. Small trips, adventures in the local area and other minior travel is acceptable, but long-term habitation in any place other than their own crypt slowly drives a vampire mad." Deduco che il vampiro sia legato indissolubilmente al territorio di sepoltura e che la sua bara, o le sue ipotetiche bare debbano essere inevocabilmente in quel posto. Che ne pensate??
  8. Si ma possono avere più bare contemporaneamente o scegliersene una ogni volta che serve? perchè nel secondo caso sarebbe necessario, come diceva Psyphobia, che ci riposi in modo che diventi la sua nuova bara. E mi sembra la cosa più ovvia da fare in termini di regolamento. Non capisco solo perchè questo discorso non sia stato specificato meglio da qualche parte. Si insomma, avrebbero dovuto mettere una descrizione analoga a quella del lich che spiegasse il funzionamento, visto che la questione non è così ovvia. @ psyphobia: non concordo sul discorso che fai del filatterio, una volta distrutto non lo puoi ricreare dato che la prima volta la tua forza vitale finisce tutta nel primo filatterio.
  9. penso che la bara debba essere distrutta mentre il vampiro si stia rigenerando. però si, concordo anchio sul discorso che funzioni come il filatterio. e appunto distrutto quello la creatura non ha più modo di rigenerarsi.
  10. Ciao a tutti! allora questa volta volevo proporvi un altro problema che mi ha dato e mi sta dando molti grattacapi. Il punto della questione è: può un vampiro avere più di una bara? può un vampiro una volta distrutta la sua bara scegliersene un'altra dove riposare e quindi rigenerarsi? Il problema nasce dal fatto che nel manuale dei mostri si accenni appunto al concetto di proprietà della bara nei confronti del vampiro, infatti si parla di "sua" bara quando si va a leggere come funziona la guarigione rapida, e quindi il sistema di rigenerazione del vampiro. Da ciò si può dedurre che il vampiro "possieda" una PROPRIA bara, e che questa è quella dove andrà per rigenerarsi. Anche nella descrizione della creatura, proprio tra le prime righe che introducono al vampiro si può leggere :"Ancorati per sempre alle loro bare e alla terra sconsacrata delle loro tombe, questi predatori...ecc ecc". Da ciò è lecito dedurre che il vampiro abbia un legame unico e insostitubile con la propria bara? e che questa sia proprio quella dove era stato sepolto? insomma può il vampiro, una volta che la sua bara originaria alla quale era appunto legato, come si legge qualche riga fa, trovarsene un altra? cioè creare un nuovo legame con essa battezzandola sua nuova bara? Da quello che ho capito io il legame è unico, sia che si tratti di una bara o del terreno di sepoltura. E questo legame è insostituibile, un po come l'orsetto di peluche con cui andavate a letto da piccoli, non era forse quello insostituibile per voi? se si fosse rotto, ne basterebbe un'altro di nuovo, identico, per sostituirlo? secondo me l'analogia è questa e i vampiri sono legati alla propria bara di sepoltura, o dove comunque hanno riposato per secoli; quindi una volta distrutta la loro tomba/bara/consacrato il terreno ecc essi non dovrebbero avere più esistenza. Un po come il lich insomma. Vorrei sapere la vostra opinione in merito.. :bye:
  11. ah ok grazie mille del chiarimento allora
  12. e perchè non di un d8+1/4*livello? in fondo è sempre energia negativa incanalata dal tocco.
  13. Innanzitutto un ciao a tutti dato che sono nuovo del foro; secondo, creo questo topic perchè come da titolo il problema presenta molte ambiguità. Allora, come tutti gia sapranno , dare ad un necromante del terrore il talento anima sepolcrale gli permette di curarsi a volontà tramite ,appunto, il suo tocco. Ora il problema è il seguente, l'abilità dice che (presa dal manuale in italiano perchè al momento non ho quello in lingua originale) il necromante può effetutare un "attacco di contatto contro un nemico vivente e infliggere 1d8+1 danno ogni quattro livelli di classe. " Subito dopo si può leggere "questo tocco cura le creature non morte, ripristinando un punto ferita +1 ogni quattro livelli di classe.."; ecco il mio dubbio nasce proprio da questo fatto: con anima sepocrale infatti si viene guariti dall'energia negativa anzichè dall'energia positiva e in più il talento dice: "COME SE FOSSE (il pg) UNA CREATURA NON MORTA, questo talento non fornisce alcuno beneficio o penalità del tipo non morto". Il problema è quindi il seguente: se utilizzo il tocco macabro su me stesso (necro del terrore con anima sepolcrale) vengo considerato creatura non morta e quindi curato di 1pf+1/4*livello oppure dal d8+1/4*livello? Da quello che ho capito io, il talento ti fa considerare non morto solo ai fini dell'essere curato dall'energia negativa e quindi il tocco macabro mi dovrebbe curare di un d8 ecc ecc. non di un pf +uno ogni quattro, perchè appunto io NON SONO un non morto. Ringrazio in anticipo chi mi risponde, dato che la questione mi preme molto. ciaoo :bye:
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