Daniel Bryce
Mi avvio insieme ai miei due compagni fino alla nostra destinazione: il Good Nights and Coffin; senza bisogno che sia Jonathan a suggerirmelo, inforco i miei occhiali a specchio e un capppello dei SAS, per poi calare la visiera in modo da celare, almeno in parte, i miei lineamenti. Tuttavia la massiccia presenza delle telecamere e dei sensori vari rende la cosa molto ardua per non dire praticamente impossibile; la guardia grassa sembra più interessata a TNT che a me e Jonathan, cosa che non può che farmi piacere
Poi una sensazione strana mi assale: sento come un leggero fastidio alla nuca, come se qualcuno ci stesse osservando, dopo un paio di tentativi andati a vuoto di scoprire di chi si tratta, adotto un vecchio trucco che ho apppreso nel Reggimento e scorgo finalmente il "curiosone"
Nell'atrio, sotto all'arcata, c'è una donna o, almeno credo che lo sia, con un lungo velo integrale azzurro alta circa un metro e settanta: ci sta osservando già da un pò