DM
L'enorme bestione alato si libra in volo sopra di voi, girando intorno al punto in cui siete nascosti per ben due volte; alla fine però sembra perdere l'interesse per un semplice cumulo di rocce grigie e si allontana. Non osate muovere un solo muscolo e aspettate ad uscire allo scoperto fino a quanfo non riuscite più a sentire il battito delle sue ali.
Dopo quell'incontro vi fermate a riposare con meno frequenza: continuate ad avanzare meccanicamene, chilometro dopo chilometro, notando solo in parte il paesaggio senza vita nel quale vi state muovendo. La fatica intorpidisce i vostri sensi e annebbia le vostre menti: come in un sogno sotto i vostri piedi si agitano delle nuvole che incredilmente sostengono il vostro peso; siete sospesi in un mare di luce grigia senza confini nè orizzonti, un'infinita distesa di spazio. Ogni tanto sentite qualche rumore lontano, come delle voci smorzate ma, quando tendete l'udito per sentire cosa dicono, esse scompaiono all'istante e non riuscite mai a cogliere una sola parola