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Maestro Psyphobia

Circolo degli Antichi
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  1. i tuoi esempi sono un pò stranetti (bambini morsi da galline??!!!) ma credo di aver afferrato... alla fine, le opinioni di tutti si dividono in 2 categorie: quelli che creano o si calano nello schema di oggettività di forze per cui D&D è stato pensato, e quelli che non ci stanno e introducono o vorrebbero introdurre nel gioco la relatività della vita reale. questo l'abbiamo capito ormai. io personalmente preferisco la modalità oggettiva di base, poi nelle storie che creo mi capita di mettere di fronte ai pg delle situazioni in cui questi concetti non sono ben definiti, ma sono pioco chiari. e con questo mi sembra che la questa divagazione sulla natura del bene e del male possa esuririrsi. il senso della discussione da me proposta ed aperta da The nemesis, era sondare le opinioni di tutti su cosa rappresenta la malvagità nelle loro campagne (di D&D), su che livello di malvagità si raggiungono e sotto quali forme si presenta. il male nelle vostre campagne è non pagare il conto alla locanda, è rubare le caldarroste, è generare non morti, è depravazione (cannibalismo, necrofilia, sadomasochismo), è metagame magari, è uccidere tutto quello che si muove, è perseguitare le forze della luce, è profanare e compiere sacrilegi, o è conquistare Faerun? il senso della discussione era un confronto generale ed un appoondimento su quali eventi malvagi generalmnete succedono nelle vostre campagne, visto che leggendo la discusssione riguardante le cose più malvage che tutti noi abbiamo compiuto, la scala della gravità di "reati" è molto lunga e varia. ne consegue che tanti hanno un'idea di malbvagità RAGGIUNGIBILE molto diversa tra loro. spero di essermi spiegato e spero che la discussione torni nei binari giusti.
  2. penso che se vuoi essere veramente sadico, alla fine della campagna quando sono finalmente diventati divinità, li puoi far svegliare tutti sudati e legati sul tavolo del laboratorio di un necromante...sarebbe stato il loro ultimo, bellissimo sogno...
  3. eh va beh certo, per un livelletto... pensavo intendessi dire che bisognasse avere motli più livelli, per questo ti ho fatto la domanda...
  4. io non sono affatto attaccato alle regole, anzi...in tante discussioni su questo forum ho sostenuto il contrario. ma questa per me non è una regola trascurabile o modificabile come tante altre, questa è l'impalcatura su cui si poggia tutta la costruzione del gioco!!! poi tutti i vostri esempi sono emblematici, certo, e da master queste cose mi emtterebbero "in difficoltà" e forse giocherei anche su queste ambiguità...rimane il fatto che sono eccezioni. la base dell'ambientazione è un'altra...poi possiamo personalizzarla, possiamo moralizzarla se piace a noi e ad i nostri giocatori, o se lo troviamo giusto...io ne faccio valanghe di "irregolarità" solo perchè non mi piacciono le regole, oppure perchè voglio preniare una buona idea di un mio giocatore. ma rendiamoci conto che queste appunto sono personalizzazioni, che come scritto chiaramente un pò ovunque sui manuali il bene ed il male in D&D sono oggettivi. D&D nasce così. allora sarebbe stato meglio dare un titolo alla discussione diverso, cioè il male nelle nostre campagne...sarebbe stata sicuramente più riuscita come cosa. per quanto mi riguarda allora, nelle mie campagne sia da giocatore che da master, sia soggettivamente (per me) ma anche oggettivamente (a detta di tutti) il male sono io.
  5. scusate la domanda ma...mi sono perso il rodomonte...sapreste dirmi dove lo posso trovare?
  6. io personalmente farei spada bastarda e scudo, e lo spadone me lo terrei buono nel fodero dietro la schiena...non si sa mai...e poi, vuoi mettere l'enfasi di uno spadone sacro/sacrilego? eh...
  7. sono d'accordo con tutti voi, tutte buone teorie. basta che scegli quella che più si addice alla tua campagna... anche se, un pg di 20° livello non è epico? ah comuqnue mi sono sbagliato, non è Tempus ma Talos a far ascendere a dività i mortali talvolta...
  8. ragazzi, dite tutti cose molto sagge, davvero, non sono ironico... però secondo me una parte di voi ha semplicemente sbagliato gioco. tutto qui. x xendor: "tagliare la concorrenza" è un'azione malvagia. così facendo elimini degli spaccitori certo (il che è buono), ma lo fai in modo da acquisire il loro mercato probabilmente, ed espandere ed affermare i tuoi traffici...è semplicemente la legge del più forte tra malvagi: così abbiamo un malvagio schiappa in meno, ma abbiamo un malvagio cazz*uto ancora più forte...
  9. se posso scegliermi io la divinità, vengo io a fare questo pg...
  10. difficile, visto che ci sarebbe da passare sul cadavere del gemello monaco, che è fortissimo e non lo permetterebbe mai...anche se ci litiga sempre per questi motivi, anche ieri ha tentato di riportarlo alla ragione ma niente... l'unica soluzione è uccidere questo pg della minc*ia e fargli cambiare scheda...mi dispiace, ho 2 settimane per pensarci ma a questo punto non vedo davvero altra soluzione...
  11. beh dai non è un grandissimo problema...infondo è un gioco...se si ha uno strettissimo bisogno di approfondire questo aspetto, beh allora conviene andare a fare i live nei centri storici ed ubriacarsi e bucarsi direttamente lì, così si prova l'impatto che hanno fattori come la dipendenza, la personalissima capacità di farne a meno e l'impatto che tutto questo ha con il comportamento ed il profilo psicologico (eventuali modifiche all'allineamento quindi) con le regole di madre natura e non della wizard... ma ripeto, non mi pare un grande problema...poi ognuno è liberissimo col proprio master di aggiustare quello che secondo lui manca, quindi...
  12. si è appena rifiutato di far fuori un'aquila gigante (bestia magica grande) che lo aveva attaccato, rischiandoci la pelle... inoltre, ha litigato con tutti i suoi compagni perchè per allontanare un branco di Locatha (non mi ricordo come si scrive) hanno buttato dei pesci (già morti) a mare...non ne posso più...
  13. no in effetti è nel manuale dei lich, che è una raccolta di tutte le informazioni (abbastanza sporadiche e dispersive , come nel caso di molti non morti comunque) di tutte le informazioni che si trovano su tutti i manuali... il lich nella 3.5 è propio una pippa, e mi sembra molto sopravvalutato come personaggio...
  14. i miei pg, qiando faccio il giocatore, sono tutti aspiranti deicidi, odiano qualsiasi tipo di culto, chierico e religione. da master, i pg che ho nella campagna sono tutti atei, ma personalmente, in un modo o nell'altro, do sempre molta importanza ale divinità nelle mie trame...
  15. in effetti, lo scenario che si presenterà sarà più o meno questo, anch'io ho assmeblato il tutto più o meno in questo modo..,anche se, tale scenario non lascia alcuno spazio ai miei pg in raeltà. ed è fantastico questo...
  16. oppio, coca e fumo non ci sonpo su D&D perchè non esistono, ma esistono gli equivalenti, come erba del diavolo e sannix. sono solo nomi alternativi per prodotti concettualmente simili, allo staao modo per cui...non so, c'è chult e non c'è il messico, chè mulhorand e non c'è l'egitto, che ilmater e non c'è gesù cristo, ci sono i triboli e non ci sono le puntine da disegno... le droghe non hanno regole a parte, l'assuefazione ha regole a parte. ma l'assunzione involontaria di droga prevede 2 TS tempra per effetto primario e secondario esattamente come i veleni, pena sempre danni di caratteristica. se invece la ingerisci non involontariamente, allora salti (ovviamente) i ts e ne subisci subito gli effetti. poi dopo una dose si deve vedere se si è rimasti assuefatti, e qui sì ci sono regole a parte... il problema è che l'alcol in D&D non fa danni alla persona che lo consuma (non si parla di cerrosi epatica), quindi se desse assuefazione sarebbe un0assuefazione innocua. ca**o c'è moradin che avrà 80 gradi in artigianato birraiolo, ed è LB!!! per me stai confonendo la realtà con il gioco: nella realtà coca, oppio, fumo ed alcool danno dipendenza, in D&D non esistono. l'alcol, l'unica di queste che esiste, non è trattato bene come hai detto tu, e secondo me non lo è solo perche è un argomento ambiguo. qua sì ci starebbe la differenza tra uno che si sfascia di rhum tutti i giorni ed uno che si fa un bicchierino ogni tanto, quindi essendo un discorso troppo lungo e con troppe variabili, secondo me si è preferito lasciare alla discrezione del master. ma per tutte le altre droghe, non c'è dubbio che farne uso sia da malvagi..nella vita no, in D&D sì...anche rarissimamente, perchè ti fai del male volontariamente con una sostanza che ha origini del tutto malvage (hai visto come si fanno le droghe?), e se non è un rito o espiazione pevisto dalla tua divinità "buona", farsi del male così gratuitamente è un atto malvagio in D&D... nella vita no, in D&D sì...
  17. non parlavo del mondo reale. in D&D, non mi risulta che tabacco, caffè ed alcool vengano considerati nocivi come le droghe, perchè le droghe vere e proprie sono condiderate invece come veleni e malattie ripeto. di conseguenza, una società in cui l'alcool è legale non è malvagia per questo. se in questa società alcuni abitanti fanno uso di alcool, non sono malvagi. se questo uso si traforma in abuso, ed a causa di questa diependenza alcuni abitanti compiono azioni malvage, diventa una cosa malvagia perchè porta al male. ma è una malvagità indiretta, non diretta. il semplice uso non porta all'assuefazione (che è depravazione e quindi male), ma l'abuso sì. il semplice uso di droga (la prima volta) invece può causare assuefazione in D&D. ma questa è solo la mia interpretazione personale... comunque, concordo. credo poi stia al buon senso di ciascun master appianare e sbrigliare le matasse di queste variabili...
  18. che divinità non epiche ci sono? non ci credo... comunque concordo appieno con l'ultima affermazione...
  19. no ma io non mi riferivo tanto alla puzza, quanto a: aura di paura: effetto di paura a tutti entro5 m; aura di freddo: danni ad freddo a tutti entro 5 m; aura oscura: distrugge entro 20 metri tutto quello che abbia una debole forza vitale (insetti, prati ecc); banchetto avvelenato: avvelena il cibo entro 3 metri; aura di engatività: -2 a tutte le prove di chiunque si trovi entro 20 metri... anche se era un barbaro lurido e trucido, non doveva pasarsela gracnhè bene...
  20. guarda che comunque vincere miss italia non è mica facile come sembra...mai passato neanche le selezioni io...
  21. se il sannish fosse considerato come liquirizia (e tra l'altro potrebbero esisetre culture o razze che non considerano le droghe illegali, ma queste comunità nell'ottica di D&D saranno necessariamente malvage, come le comunità che contemplano l'omicidio), allora non parleremmo di "spacciare" ma di "vendere"...quindi vendere una cosa legale non è un'azione malvagia. di conseguenza non lo è neanche venderla per racimolare soldi in modo da poter cambiare aria. nel mio ordine di idee il commercio di droga lo trovo fondamentale, ma qui si parla di D&D. il consumo di droga è un'assuefazione, cumulabile con altri feticismi nella gloriosa cerchia delle depravazioni e delle perversioni. tutto questo è malvagio. dal libro delle fosche tenebre secondo Psyphobia: "un individuo assuefatto all'uso di una particolare sostanza è propenso a seguire un comportamento volubile, violento e a volte autodistruttivo. alcuni assuefatti arrivano a un punto in cui hanno bisogno della sostanza soltanto per poter agire normalmente, e così vendono ogni loro proprietà (ed in alcuni acsi anche membri della loro famiglia) per ottenere le droghe di cui hanno bisogno". tutto questo è malvagio. altri esempi: l'incantesimo "estrare droga" è un incantesimo malvagio. molti incantesimi corrotti necessitano di droghe varie come focus o componenti materiali. diffondere droga in una comunità è alla stessa staegua che diffondere malattia o veleno (sia per la meccanica di gioco, TS sulla tempra che se falliti causano perdita di punteggi di caratteristica, ma direste che è metagame questo) sia per gli effetti che la cosa genera nel gioco stesso. un'ipotetica comunità di tossici è simile ad una di appestati... questi sono gli assuefatti dalla droga, e mi sembra chiaro che drogarsi sia da malvagi a D&D, non ce lo vedo proprio Boccob che si fa le piste... al di là di questo, analizziamo un secondo solo la cosa dalla parte dello spacciatore. vendere droga cosa comporta? puoi uccidere i tuoi clienti se non sono abbastanza forte fisicamente e psicologicamente da resisterle (UCCIDERE!); puoi rovinare per sempre le vite dei tuoi clienti, che per pagarti potrebebro fare di tutto (SEMINARE DISPERAZIONE!); puoi indurre i tuoi clienti a fare una cosa pericolosa con l'illusione che la droga abbia solo i suoi effetti positivi e non quelli negativi (TENTARE GLI ALTRI!). rischiare di fare tutto questo (vedi le parole in maiuscolo tra parentesi) anche solo per potersene andare da una terra malvagia, significa diffondere il male per il bene di sè stessi (USARE GLI ALTRI PER TORNACONTO PERSONALE e AVIDITà)... in conclusione, non vedo l'ombra del dubbio che assumere volontariamente o spacciare droga in qualsiasi modo possa essere un'azione buona o neutrale come ha detto qualcuno. poi, se qualcuno (come nel tuo esempio) è costretto a farlo per motivi non malvagi (e sottolineo NON MALVAGI, perchè fuggire da una comunità malvagia non è un'azione buona, è semplicemente aver fatto il meglio per sè stessi, poi bisogna vedere con che metodi), la mia risposta è: il bene in D&D non contempla il suo compimento attraverso metodi malvagi. concordo su tutto quello detto da FeAnPi, inoltre per la cronaca volevo precisare che l'idea di questa discussione (poi aperta da non mi ricordo chi...the nemesis?) mi era venuta leggendo tutti i post nella discussione "azioni più malvage ecc", dove secondo me ci sono contenuti totalmente diversi da utente ad utente, cioè ci sono azioni malvage che sembrano fatte da bart simpson, altre dal mostro di firenze...e trovavo la cosa interessante perchè io, ad esempio, la maggior parte delle cose che ho letto lì le chiamerei "burle" al massimo...quindi volevo sapere che ne pensavate tutti voi...
  22. oppure, in queste antiche rovine trovano questo artefatto che ha bisogno di un solo sacrificio, ahimè doloroso...quello del master!!!
  23. grazie infinite. per ringraziarti ti darei un occhio della testa. del ciclope. scagliare rocce conferisce qualcosa di particolare o semplicemente permette al ciclope di attaccare con i massi che gli capitano sottomano?
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