Sia Masquerade che Requiem prendono spunto da varie leggende e romanzi sui vampiri, ma soprattutto traggono fondamentale ispirazione dalla scrittrice americana.
Infatti fu proprio lei a porre il vampiro come protagonista;a differenza di Stoker la Rice ci presenta un vampiro almeno parzialmente integrato nella società moderna nonché tristemente consapevole dell'impossibilità di negarsi ai propri istinti. Spesso lo rende a tal punto affascinato dagli esseri umani (vedi Toreador) da far sì che addirittura li prenda come maestri di vita, nonostante secoli di esistenza vampirica.
Ann rice ha ricreato il vampiro fino a renderlo un predatore metropolitano, capace di mischiarsi nell'alta e bassa società.
A quanto mi risulta la comunità vampirica come riflesso oscuro e distorto della nostra società, ricca quindi dei suoi controsensi, le sue lotte e la divisione in classi, è stata introdotta da Ann Rice; lo stesso si può dire per le leggi vampiriche, per i vampiri che si muovono a velocità sovrumana, per quelli che possono leggere nel pensiero, per altri che si fondono nella terra, per altri ancora che svaniscono nell'occhio della mente e che hanno sensi talmente sviluppati da avere problemi nella loro gestione... , per i vampiri che cercano le loro risposte attraverso il contatto con la natura e gli animali (Gangrel), il vampiro oracolo ma nel contempo pazzo (Malkavian).
Il Bacio sensuale di Masquerade da dove arriva? L'abbraccio? I vampiri che prendono sangue dagli ubriachi o dai drogati?
Mi sembra che da Ann Rice abbiano ripreso ben più che il Marchio del Predatore, ma abbiano invece utilizzato il vampiro per come è stato plasmato dalla scrittrice, come base per poi aggiungere vari miti e stereotipi e idee -tratte dai romanzi gotici (pre-Cronache dei vampiri), e altre tratte dal filone neo gotico post 1976.
Sicuramente dimentico altri dettagli poichè non ho con me i libri sottomano, ma da aggiungere c'è sicuramente la lotta nella ricerca dell'umanità perduta, tanto caro a Masquerade che è stata anche trattata in tutto ''Intervista con il vampiro''.
Da apprezzare è pure l'idea di partire da Caino come progenitore dei vampiri (nonostante ve ne sia un accenno in ''Intervista col vampiro''), piuttosto che da Enkil e Akasha; anche la storia degli antidiluviani è forse più affascinante dei figli dei millenni di Cronache dei vampiri.
Dimenticavo, questo è il mio primo post, ma in realtà sto riportando ciò che scrissi anni or sono per il forum di un altro sito, rivolgo un saluto a tutti gli utenti.