Ciao,
la situazione è questa:
combattimento testa a testa fra il pg, uno stregone-chierico-teurgo mistico, ed il png, uno stregone.
Il pg dichiara di preparare l'azione, ossia di lanciare un incantesimo se il png lancia un incantesimo anticipandolo.
Il png lancia un incantesimo urlando "RAGGIO ROVENTE" però il master dichiara che l'azione preparata del pg non vale perché l'incantesimo del png in realtà è immobile e silenzioso, infatti l'ha fatto partire dagli occhi e ha urlato raggio rovente, non la formula magica...
A questo punto al giocatore girano un po', controlla i manuali non trovando niente di specifico e tenta di spiegare al master il suo punto di vista...
Il master però risponde che lo stregone avrebbe potuto anche urlare PALLA DI FUOCO e non lanciare niente, e se questo avesse fatto scattare l'azione preparata il giocatore avrebbe perso l'azione preparata... morale della favola siamo nell'assurda situazione che il pg si becca i danni, l'azione preparata non è stata persa, ma non è stata mai nemmeno usata... inoltre a quel punto il master chiede di lanciare l'iniziativa, che fra l'altro vince il png così attacca 2 volte in un round.
Questo è il peggio, però non è che il resto sia andato molto meglio...
Lamentele a parte: sull'azione preparata chi aveva ragione? Il giocatore che voleva farla o il master che diceva che non c'era da fare?