Buongiorno a tutti.
Sono consapevole del fatto che D&D è un gioco che oltre a stimolare la fantasia è stato creato anche con lo scopo di socializzare.
Sono un appassionato del genere fantasy.
Purtroppo a causa di vari impegni non posso organizzarmi per partecipare a delle partite di D&D.
Mi è venuta così l'idea di unire la mia passione per la scrittura con quella dei GdR in modo che le avventure di D&D possano diventare dei racconti che narrino delle gesta epiche dei personaggi.
Di seguito un piccolo esposto che spiega come vorrei impostare la cosa. So che in rete ci sono proposte simili ma conferiscono l'assegnazione dei PE ai personaggi in base alle parole scritte.
Io sono del parere che un bonus per le parole ci deve essere ma l'assegnazione principale dei punti PE deve avvenire in base alle regole del gioco cartaceo.
Fatemi sapere
Un nuovo metodo per giocare a D&D
D&D è un gioco di ruolo orientato alla collaborazione tra i giocatori, ma con qualche picccola modifica possiamo creare i nostri personaggi e far prendere loro vita anche senza bisogno di un gruppo. Questo toolkit è studiato per chi ha la passione per la scrittura creativa ed i giochi di ruolo.
Può essere considerato un ottimo metodo per iniziare a scrivere divertendosi. No si tratta di fare un libro game. Nel libro game le scelte sono limitate e non si può spaziare con la fantasia. L’idea è quella di mettere per iscritto le imprese eroiche dei nostri personaggi, creando dei racconti epici delle nostre avventure nel magico mondo di D&D. Al termine della campagna avremo una serie di libri che descrivono le gesta eroiche dei nostri personaggi, le loro imprese, i loro sentimenti. I nostri personaggi diventeranno più reali per noi.
Giocare a D&D con questo sistema non è certo semplice occorre conoscere bene le regole del DM e del giocatore nonché l’ambientazione in cui vogliamo creare le nostre storie. Dobbiamo cercare di rimanere il più fedeli possibile all’ambientazione che abbiamo scelto. Possiamo iniziare giocando le avventure per D&D già pubblicate, per poi crearne di nostre. Possiamo ambientare le avventure per nell’ambientazione che abbiamo scelto.
Le regole sono quelle ufficiali del gioco, per scrivere le nostre avventure abbiamo bisogno perciò dei tre manuali base di D&D, possiamo includere qualsiasi manuale vogliamo nelle nostre campagne. Teniamo bene a mente che l’ambientazione e tutto il resto devo rimanere ben equilibrate per non sbilanciare la campagna e rendere poco interessanti le narrazioni.
Come scrivere le nostre storie? Quali regole base eseguire?
1) Creare o cercare un gruppo di avventurieri. Non devono partire insieme, deve eesserci un filo conduttore che li unisce. Nel caso che partano insieme devono almeno aver svolto un’avventura insieme che giustifichi la loro presenza, altrimenti devono avere una serie di incontri che crei e coalizzi il gruppo verso l’avventura, il giocatore deve guidare tutti i personaggi. I personaggi devo essere creati secondo le regole standard di D&D 3.5. Ovviamente nella narrazione non si deve assolutamente fare riferimento ai dati puramente matematici che devono essere celati al lettore, è comunque d’obbligo tenere le schede dei personaggi con le loro abilità e le loro capacità aggiornati. Si devono muovere a seconda delle loro capacità e non possono fare cose diverse da quelle che sono indicate nella scheda. Importante tenere allegata alla storia tutte le schede con i progressi dei personaggi. Possiamo anche ad ogni cambiamento di caratteristiche dei nostri personaggi mettere un riferimento nella narrazione che rimandi allo status dei nostri personaggi.
2) Sceglie un’avventura avvincente. Possiamo narrare le storie dei nostri personaggi che affrontano le avventure ufficiali di D&D oppure inventarne di nostre. I personaggi avventura dopo avventura, libro dopo libro si evolvono e sono in grado di affrontare nuove sfide. Possono trovare oggetti magici o accumulare fortune che permettono loro di acquistare case, armamenti che possono trovare dai mercanti. Ovviamente gli oggetti che trovano devono essere decisi in partenza, prima di iniziare la narrazione dell’avventura, è importante definire mappe castelli od’altro, la coerenza è importante come descritto nel manuale del DM. Se includiamo dei mostri modificati facciamo attenzione a proporzioni e seguiamo sempre le direttive dei manuali di gioco. Tutto dagli spostamenti ai combattimenti ai punti esperienza agli effetti degli incantesimi devono essere calcolati seguendo le regole di gioco. Se un personaggio muore non può essere più utilizzato a meno che in successive avventure gli altri rimanenti non riescano ad ottenere esperienza e oggetti oppure incantesimi che riescano a riportare in vita il personaggio. Il meccanismo che regola la risurrezione di un personaggio è quello di gioco.
3) Siate onesti, potete affrontare i combattimenti come meglio credete, gestite tutta la parte del lancio dei dadi e poi scrivete la cronistoria del combattimento. Ma sicuramente è più avvincente fare un lancio immaginarsi la scena e scriverla, proseguire con il lancio successivo e così via. Non potete cambiare il risultato di un lancio solo perché il vostro personaggio è morto o subisce danni, dovete essere coerenti una volta effettuato un lancio, lanciato un incantesimo bevuta una pozione, il vostro personaggio non può più tornare indietro. Voi come abili narratori dovete semplicemente descrivere con dovizia i particolari più tragici degli scontri dei vostri personaggi. Se combattete e lanciate nella veste dei nemici dei vostri personaggi (Siete anche DM), non dovete barare, dovete interpretare sino in fondo il ruolo che state giocando sia mostro che personaggio. Nella vostra storia non devono esistere personaggi non giocanti, ciascun personaggio deve dare il meglio di sé . Se tutti i vostri personaggi muoiono finisce il libro, finisce la vostra storia il racconto od il libro dovrà tessere gli elogi dei nostri eroi e chiudersi, non potete fare altro che creare un altro gruppo di avventurieri a livello zero e rincominciare le vostre campagne o riprovare con quella fallita. E’ Possibile che un gruppo di avventurieri in seguito leggendo le gesta dei loro eroi ritenti o scopra che non erano solo leggenda e, nella grazia degli dei, vogliano concludere l’avventura fallita dai loro eroi epici, se non la campagna. Ovviamente non possono ripercorrere le medesime avventure iniziali, devono essere diverse fino a che non raggiungono il livello dei personaggi che sono morti, solo allora sono in grado di riprendere e concludere le gesta dei loro beniamini.
4) Nella narrazione non dovremmo assolutamente includere dettagli di tipo tecnico, non possiamo scrivere “Redgar attacca l’orco e infligge 3 danni e muore”, potremmo invece scrivere “Redgar con uno scatto felino scansa il fendente dell’ascia rugginosa dell’orco, in quel momento poteva sentire il fiato della bestia l’odore acido del suo sudore, in un secondo si rese conto che poteva concludere il combattimento un fendente deciso della sua spada fa volare via la testa dell’orribile bestia”. Danni minori che non uccidono le bestie saranno interpretati come colpi che menomano la bestia o che la feriscono dopo che si è scansata a seconda della gravità, lo stesso si può dire dei danni inflitti ai nostri personaggi. Una cosa PENSARE, pensate bene prima di far agire i vostri personaggi, una volta scritto cosa fa un personaggio e lanciato il D20 NON si può più cambiare la decisione presa. Nei danni inflitti dobbiamo contare attacchi di opportunità nostri e dei nemici e raggio d’azione, spostamenti e quanto altro. È importante quindi usare schemi dei luoghi.
5) I luoghi devono essere descritti con dovizia di particolari. Più descriviamo i luoghi e li rendiamo vivi più la nostra avventura sarà avvincente per noi stessi. A questo proposito dobbiamo prestare attenzione alle nostre descrizioni, in quanto in questo possiamo prendere i punti esperienza dovuti all’interpretazione dei nostri personaggi e della nostra avventura. Se scriviamo poco avremo pochi punti esperienza in quanto l’esperienza dei nostri personaggi sarà accresciuta dalla voluminosa quantità di dati epici che riguardano il nostro personaggio. I punti esperienza così raccolti saranno divisi in parti uguali tra i personaggi rimasti vivi al termine della nostra avventura. Nella nuova avventura i personaggi avranno più esperienza e forse saranno di qualche livello più alto o con qualche abilità in più, ovviamente non è necessario dettagliare cosa fa ciascuna abilità anche se può darci degli spunti narrativi.
6) I dialoghi sono importanti nella narrazione, i personaggi raccontano le loro storie, dicono le loro opinioni. Non smettono mai di dialogare, a volte quando i tempi lo permettono dialogano tra di loro anche durante i combattimenti e le bestie li minacciano. I guerrieri più abili sono in grado di destreggiarsi con le bestie e fare battute di spirito, lo considerano un indice della loro bravura. Ma non tutti i personaggi fanno battute di spirito mentre stanno per togliere una vita, alcuni hanno un così profondo rispetto per la vita stessa, paladini hanno bisogno della concentrazione necessaria per sferrare i loro incantesimi. I maghi ugualmente per pronunciare le arcane formule che incanalano il potere magico. Altre categorie come Stregoni che non hanno bisogno di imparare a memoria i loro incantesimi sono più strafottenti. Oppure i bardi non mancano di spirito d’iniziativa e di umor persino durante i combattimenti. Il tono dei personaggi e dell’avventura spetta in definitiva al DM.
7) I PE vengono assegnati secondo le regole classiche di gioco di D&D. Se si segue un’avventura già scritta, un’avventura ufficiale dobbiamo attenerci strettamente ai PE stabiliti, se la nostra campagna prevede incontri casuali dovremmo seguire le regole per l’assegnazione dei PE. Oltre a questo come premio per la narrazione e l’interpretazione del ruolo possiamo assegnare ai nostri personaggi un numero di PE premio a seconda della quantità di parole utilizzate e del livello. Il bonus viene sommato a tutti i PE acquisiti e soprattutto viene diviso in parti uguali tra i personaggi che partecipano alla storia e rimangono vivi.
La formula è la seguente:
NPAROLE * 0,1*(Livello Medio /5) se livello medio <>0
NPAROLE * 0,05 con livello medio = 0
L’avanzamento di livello può avvenire in qualsiasi punto del libro, deve essere comprensibile al lettore che il personaggio ha acquistato più potere tramite la narrazione epica. Vanno seguite le norme per l’avanzamento per imparare le nuove abilità il personaggio deve addestrarsi o trovare qualcuno che lo aiuti ad imparare i nuovi poteri seguendo le opzioni che sono incluse nel libro del Giocatore e del DM.
Vorrei l'opinione di qualcuno. Credo che sia un'ottimo strumento per esercitarsi a scrivere e nel frattempo giocare a D&D con livelli alti di immedesimazione.
In particolare non sono molto sicuro della formula per assegnare i PE in base alla narrazione.