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dnd 5e Articolo: E questa va... fino a dieci
Davos ha risposto alla discussione di Alonewolf87 in Dungeons & Dragons
Sono di parere completamente opposto e mi trovo in quello che ha scritto Mad Master. Naturalmente le mie sono solo semplici opinioni derivanti dal gusto personale -
Tesi di Laurea sulla letteratura fantasy (Giochi di Ruolo in una Tesi di Laurea)
Davos ha risposto alla discussione di Vassallo del Regno in Discussioni GdR Generiche
Hai mai letto un fumetto americano? Cosa ne pensi dell’uniforme che Scarlett Johansson indossa in Vendicatori? Il problema non è essere bacchettoni, tutto il contrario. Qui, purtroppo, siamo in pieno delirio radical chic: censuriamo Royo o Elmore perché turbano la nostra sensibilità sinistroide, proibiamo Conan perché misogino e razzista, Tex Willer deve essere messo al bando perché istiga a fumare, la Divina Commedia è un pericoloso testo antisemita, ecc. Il “bikini di maglia” è un elemento classico dell’iconografia di d&d e del fantasy eroico in generale: se dà fastidio, si gioca ad altro (fastidio che, tra l’altro, non è certo comune alla maggioranza delle giocatrici: conoscono una dozzina di donne che giocano a d&d e nessuna di loro si è mai sentita insultata dalle illustrazioni dei manuali). Il voler politicizzare anche l’aria che respiriamo e imporre il politicamente corretto in ogni angolo dell’universo è caratteristico dell’intellettualino snob che pretende di giudicare con valori moderni l’intera esperienza umana. Non mi stupisce che un atteggiamento simile si sia diffuso in un certo ambiente, ormai abbiamo imparato tutti che per alcuni individui è prassi comune ritenersi più intelligenti e colti del “popolino ignorante” rappresentato dagli altri giocatori solamente perché si gioca al gioco X piuttosto che al gioco Y. -
C’è da notare un fenomeno divertente che si può osservare sui vari forum dedicati a d&d: chi ieri difendeva la quarta a spada tratta, accusando i suoi detrattori di essere dei cavernicoli reazionari, adesso è il primo a rintanarsi nel suo cantuccio e a rifuggire il nuovo che avanza (un nuovo temperato dalla fedeltà a una lunga tradizione, ma sempre di nuovo si tratta). A ben vedere la questione del vecchio contro il nuovo c’entrava poco: il problema era, ed è tuttora, l’incapacità di alcuni di accettare che elementi di gioco possano piacere o no a seconda dei gusti.
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La prima impressione è molto positiva, sembra che l’approccio tattico e competitivo, introdotto dalla 3.X ed esasperato dalla quarta, sia stato abbandonato in favore di un ritorno al classico AD&D. E’ presto per dirlo, ma già la sparizione delle mossette da videogioco e la ricomparsa della gloriosa tabella per gli incantesimi sono cose che ti scaldano il cuore.
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dnd 5e Articolo: Bilanciare i maghi in D&D
Davos ha risposto alla discussione di Alonewolf87 in Dungeons & Dragons
Premessa: parlare di difetti è un conto, definire un regolamento uno scempio è un altro. Il difetto di design sta nel calcolo del GS, non nello squilibrio tra le classi. Fortunatamente il processo di costruzione dei png in quarta edizione è stato cambiato e questo penso sia stata una notevole miglioria. Un png mago e un png guerriero non possono essere avversari equivalenti perché l’uno è molto più potente dell’altro: un personaggio mago può giocare tranquillamente accanto a un personaggio guerriero perché non sono in competizione tra loro e questo divario di potenziale è stato consapevolmente accettato dai giocatori per ricreare l’atmosfera di una determinata ambientazione (nessuno si aspetta che Pipino abbia lo stesso peso di Gandalf in uno scontro coi servi dell’Ombra). Poi, alla fine, il problema si può risolvere in un milione di modi: per fare un esempio già detto, Mystra è morta e la magia si è indebolita. Chi vuole guerrieri e maghi bilanciati gioca dopo questo evento, gli altri prima. Escono moduli appositi per ogni periodo storico e siamo tutti d’accordo. -
dnd 5e Articolo: Bilanciare i maghi in D&D
Davos ha risposto alla discussione di Alonewolf87 in Dungeons & Dragons
Ehm, nei romanzi di Howard lo strapotere degli incantatori è un dato di fatto. Cito testualmente un passaggio nel quale Conan, re di Nemedia, guerriero formidabile nonché personaggio principale dei racconti di Howard, incontra il necromante Xaltotun: i due contendenti s’insultano per un po’, poi parte il combattimento “… (Xaltotun) infilò la mano nella veste e ne estrasse qualcosa di luminoso: una sfera scintillante. La lanciò senza alcun preavviso contro Conan, che la scostò sprezzante con la lama della spada. Ma nel preciso istante in cui ebbe luogo il contatto vi fu una secca esplosione; si vide una fiamma d’un candore accecante e il cimmero crollò a terra, privo di conoscenza”. Il più grande combattente dell’Era Hyboriana viene sconfitto in due secondi dall’incantatore di turno. Io sono d’accordo che, se la maggioranza dei giocatori vuole un gioco più bilanciato, si modifichi il regolamento per soddisfarla. Non mi piace, però, che una caratteristica dei regolamenti precedenti, frutto di precisi riferimenti a tòpoi letterari, sia definita uno “scempio” (si scrive senza la “i”). -
dnd 5e Articolo: Bilanciare i maghi in D&D
Davos ha risposto alla discussione di Alonewolf87 in Dungeons & Dragons
Leggi i post che citi? Ho detto che per va bene anche un riequilibrio delle classi, a patto che i manuali di ambientazione forniscano delle spiegazioni sul drastico calo del potere degli incantatori. L’idea proposta da Dracomilan mi sembra sensata, poi ripeto: si possono trovare molte soluzioni valide al problema, basta non ignorarlo e far finta che Raistlin sia sempre stato potente quanto Caramon. -
dnd 5e Articolo: Bilanciare i maghi in D&D
Davos ha risposto alla discussione di Alonewolf87 in Dungeons & Dragons
Le idee espresse da Mearls mi piacciono, tra l’altro vanno a confutare definitivamente la tesi che vedeva lo sbilanciamento tra le classi come un errore di game design o un difetto percepito da tutti i giocatori. Nell’articolo, però, non viene fatto alcun accenno a una questione fondamentale che riguarda il bilanciamento tra le classi e questo mi spaventa molto: quale impatto avrà il riequilibrio di potere tra incantatori e combattenti su alcune gloriose ambientazioni di d&d? Dragonlance, ad esempio, poggia sull’assunto che a livelli medio\alti i maghi siano infinitamente più potenti dei guerrieri (la saga dei gemelli Majere è un chiaro esempio di questo postulato). In d&d next come riusciranno a riequilibrare le classi senza guastare il sapore di questo storico setting? Faranno solo nuove ambientazioni appositamente create per l’ultima edizione o introdurranno eventi cosmici che modifichino i pilastri dei vecchi setting? Entrambe le soluzioni mi sembrano accettabili, basta che Elminster non diventi improvvisamente forte come un Drizzt qualsiasi senza uno straccio di spiegazione. -
dnd 3e Gestione delle regole e potere decisionale dei DM
Davos ha risposto alla discussione di 8SnAkE6 in Dungeons & Dragons
L’obiettivo di una squadra di calcio è segnare almeno un gol in più della squadra avversaria: essendo il gioco basato su questo conflitto, è chiaro che ci sia l’esigenza di regole certe che non favoriscano nessuna delle due parti. Tutto questo, però, non ha nulla a che fare col d&d: lo scopo di un giocatore di d&d non è primeggiare sui propri compagni, né, tantomeno, sconfiggere il dm, ma calarsi nella storia proposta da quest’ultimo e godersi lo spettacolo. Perdonami se te lo dico, ma le cose che scrivi assomigliano tanto alla stanca retorica forgita con cui da anni alcuni molesti individui bombardano qualsiasi poveraccio che capiti su di un forum: giochi innovativi, bla bla, i giochi tradizionali fanno schifo, bla bla, il futuro del gioco di ruolo, bla bla. Poi io vedo come se la passano giochi “obsoleti” come Pathfinder o Sine Requie e inizio a sospettare che queste teorie tanto rivoluzionarie siano ormai superate e il mondo del gioco di ruolo abbia preso tutt’altra direzione. -
dnd 5e Dungeons & Dragons 5a Edizione
Davos ha risposto alla discussione di aza in Dungeons & Dragons
Lo scopo del d&d è quello di far divertire la gente, penso che fin qui siamo tutti d’accordo. Siccome non esistono parametri certi con cui misurare il “divertimento” e ognuno ha il sacrosanto diritto di divertirsi come gli pare, parlare di miglioramenti tecnologici in riferimento al sistema di gioco è a mio avviso una sciocchezza. Notare che c’è un’enorme falla logica nel seguente ragionamento: la mancanza di equilibrio tra le classi è un errore di game design, Monte Cook & Soci hanno intenzionalmente introdotto nel gioco questo elemento di squilibrio, ergo Monte Cook & Soci sono dei masochisti che miravano a sabotare il loro stesso prodotto. Vi pare una cosa anche solo lontanamente probabile? A me sembra più realistico che gli autori della terza edizione fossero meno imbevuti di teorie alla moda, non avessero grandi pretese autoriali e mirassero semplicemente a creare un gioco appetibile per i loro potenziali clienti. Le combo assurde fanno vendere i manuali e, soprattutto, soddisfano gli acquirenti? E allora mettiamole nel gioco! Al contrario, la maggioranza dei giocatori vuole un rigido equilibrio tra le classi? Via le combo sgravate e bilanciamo il tutto come fatto in quarta edizione. L’importante è che alla WotC abbiano il polso della situazione e tengano conto della propria clientela. Chissenefrega dei presunti esperti che sputano sentenze sui forum, la cosa fondamentale è che d&d mantenga la sua capacità di evolversi e adattarsi al momento contingente, facendo sognare sempre nuove generazioni di giocatori. -
dnd 5e Dungeons & Dragons 5a Edizione
Davos ha risposto alla discussione di aza in Dungeons & Dragons
Non capisco una cosa: se mi dai un manuale d’ambientazione corposo e pieno di approfondimenti poi sarò io a decidere cosa utilizzare nella mia campagna e cosa no. In ogni caso avrò parecchio materiale già pronto che mi risparmierà un sacco di lavoro. Un manuale d’ambientazione superficiale e poco dettagliato cosa mi fornisce a parte un mucchio di spazi vuoti e una futura fatica bestiale nel riempirli? PS: è possibile che i manuali che hanno un grosso successo, come i FR di terza edizione o quelli di Pathfinder, siano semplicemente fatti bene? Perché ogni volta che la realtà e i dati di vendita confutano il sacro credo di qualcuno, ci si riduce sempre ai soliti discorsi da radical chic (i giocatori sono una manica di ignoranti, reazionari, blah, blah, blah) che, visti i risultati, a questo punto fanno anche un po’ tenerezza? -
dnd 5e D&D XP: Design delle Classi - trascrizione conferenza
Davos ha risposto alla discussione di Subumloc in Dungeons & Dragons
Questa “La 4e ha preso la magia Vanciana e l'ha data a tutte le classi. Noi la stiamo riportando alla parte di D&D dove deve stare. I guerrieri avranno anche loro la loro versione di abilità e opzioni, ma avranno uno stile diverso dalla magia vanciana per le cose arcane” e questa “puntiamo a uno stile di multiclasse tipo 3E, che permette di passare facilmente a qualsiasi altra classe” sono ottime notizie. Alla fine anche un regolamento come quello della quarta è stato un passaggio utile, un modello negativo che servirà a non ripetere gli stessi errori. -
dnd 5e Annunciata la nuova versione di D&D
Davos ha risposto alla discussione di aza in Dungeons & Dragons
Più che dal playtest pubblico, penso che l’aspettativa e l’entusiasmo quasi unanime generati dalla nuova versione di d&d derivi dalla preannunciata inversione di rotta rispetto alla quarta edizione, una presa di distanza che già da diverso tempo sembra trapelare dalle dichiarazioni di Mearls & Soci. Insomma, si inizia a intravedere la luce in fondo al tunnel, speriamo che non sia un treno. -
dnd 5e Annunciata la nuova versione di D&D
Davos ha risposto alla discussione di aza in Dungeons & Dragons
Mai messo in dubbio, molti dicono addirittura che l’aver assunto Monte Cook sia stata solo una mossa di marketing. Io non ho elementi per valutare l’effettivo peso di Cook nelle sviluppo della nuova edizione, mi basta che le dichiarazioni di Mearls & Soci restino su questa linea “Con la quarta edizione ci si è focalizzati molto sulle meccaniche. La storia era ancora lì, ma molti dei nostri clienti facevano fatica a trovarla. In un certo senso è come se avessi detto alle persone 'Il modo giusto di suonare la chitarra è suonare trash metal' Ma ci sono altri modi di suonare la chitarra” e non si torni ad affermare, con toni di derisione e di superiorità, robe come queste “Abbiamo tolto i mostri di allineamento buono dal Manuale dei Mostri perché d&d è un gioco in cui si va nei dungeon ad uccidere draghi, non nei boschi a chiacchierare con le fate". -
dnd 5e Annunciata la nuova versione di D&D
Davos ha risposto alla discussione di aza in Dungeons & Dragons
Mi aggiungo volentieri a chi si sta sgranchendo le gambe. Chiaramente rimango prudente e aspetterò delle anticipazioni più sostanziose per formulare giudizi seri, ma, a un livello puramente emotivo, l’entusiasmo che un vecchio giocatore come me prova per un simile annuncio è davvero fortissimo. Leggere frasi del tipo “E chi meglio dei giocatori di D&D sa cosa vogliono i giocatori di D&D? (Monte Cook)” ti fa sperare che forse, e sottolineo forse, il vento alla Wizard sia finalmente cambiato. Incrociamo le dita. -
Thondar, credo non abbiano sbagliato scala. Il villaggio simil-medievale in stile d&d si articola in una quantità x di fattorie sparse per la campagna che gravitano intorno ad un agglomerato di edifici (botteghe di artigiani, case padronali, templi, ecc) spesso circondato da mura e di proporzioni che paiono ridicole ai nostri occhi. L’inghippo sta tutto lì. Sostenere che con un cono di 21 metri si riesca mediamente a colpire una sola casa, rimane una sciocchezza anche prendendo in considerazione insediamenti più grandi come Fallcrest o Brindol, c’è poco da fare.
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Burgmeister, il problema è che io non ho mai parlato di un unico soffio, penso che nasca da lì il fraintendimento.
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Vorrei precisare che non avevo nessuna intenzione di sminuire il valore dei draghi versione 4e, simpatici lucertoloni che, se utilizzati bene, fanno egregiamente la loro figura. Dire, però, che in un cono di 21 metri si colpisca una sola casa del tipico villaggio di d&d, è una stupidaggine. La sede di una gilda, una grossa fattoria, una torre, ecc, sarebbero stati degli esempi validi. I Piani Regolatori del mondo contemporaneo sono influenzati da fattori “leggermente” diversi da quelli delle ambientazioni di d&d. Avere in continuazione orde di orchi che ti dormono sul pianerottolo, spinge gli abitanti di un villaggio a dotarsi di una cinta muraria, opera difensiva che, per sua natura, è tanto più efficace quanto più il perimetro che deve proteggere è contenuto. Addirittura, in certi casi, le mura stesse sono costituite da una fila ininterrotta di vere e proprie case, costruite l’una accanto all’altra senza soluzione di continuità. In generale un grande dragone che bersaglia un villaggio col suo soffio, ha ottime probabilità di fare una carneficina e mi pare giusto sia così. X elamilmago: pensa che io ho sempre tifato per il povero Ben Grimm, nonostante finisca sempre per prenderle dal golia verde.
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Non ho mai detto che debba incendiare il villaggio con un unico soffio, ma che possa bruciarlo in maniera relativamente veloce, utilizzando il suo alito di fuoco. Aleph, ti vedo fuori forma, invece delle tue solite esilaranti castronerie, stai tirando fuori aria fritta. Prendiamolo, dunque, questo fantomatico villaggio dei puffi: Winterhaven, cartina a pagina 18 dell'avventura "Fortezza sulla Coltre Oscura". Indovina quanto misurano altezza e lunghezza della pianta della città: 50 x 60 metri. Ti rendi vagamente conto di quanto ci metta un grande dragone ad appiccare il fuoco a un simile insediamento? E Winterhaven è un villaggio fortificato e relativamente grosso per gli standard di d&d. P.S.: io adoro le discussioni su chi sia più forte tra Hulk e la Cosa.
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Come detto, un vero spasso. Tu non hai la minima idea di quanto siano 21 metri, quante tipiche case di contadini\artigiani\ecc. vengano coinvolte da un simile soffio e quanto tempo un simile drago ci metta a dare fuoco al villaggio standard di d&d. I riferimenti a scene di ruolo, riduzione del danno e incantesimi di protezione servono solo a svicolare sulla questione.Verosimilmente un grande dragone dovrebbe essere in grado di sbarazzarsi di un villaggio in pochi round, non dovrebbe andare in giro a tossire fuoco in incrementi di 7,5 metri all’infinito.
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Un grande dragone rosso soffiava un cono di 21 metri per 24d10 danni. E' proprio vero, il povero lucertolone incendiava a malapena una capanna con il suo soffio, suscitando quasi tenerezza negli abitanti del villaggio attaccato. Aleph, per chi conosce un minimo il regolamento, molti dei tuoi interventi sono un vero spasso, continua così!
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Creare la giusta atmosfera al tavola da gioco e scegliere accuratamente il terreno dello scontro in base al ruolo del drago che si andrà a utilizzare, aiuta a dare mordente a un combattimento. D’altra parte nel momento in cui ti accorgi che in passato il soffio di un drago poteva incenerire un intero villaggio o distruggere un’armata e adesso sembra più una forma di incontinenza draconica, un poco di tristezza inizia serpeggiare.
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serie tv Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco Serie TV
Davos ha risposto alla discussione di dreamworker in Cinema, TV e musica
Sono d’accordo sul discorso del budget, ma continuo a non capire perché avrebbero dovuto\potuto rendere più soft la scena. Il primo episodio ci aveva già mostrato la cruda e violenta ambientazione in cui si muovono i personaggi di aGoT, il tono della serie era ormai chiaro sia agli appassionati che ai nuovi spettatori. Dopo sangue, violenza e altre amenità, credo che nessuno sia balzato sulla sedia per una brevissima scena di sesso, perfettamente inserita nel contesto e con un peso rilevante nello sviluppo della stagione. -
serie tv Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco Serie TV
Davos ha risposto alla discussione di dreamworker in Cinema, TV e musica
Non ho capito in che senso questa scena sia un espediente per lo spettatore. E’ presente nel libro ed è un episodio fondamentale che farà da catalizzatore per tutta una serie di eventi successivi, come avrebbero potuto gli autori tagliarla dal primo episodio? Nell’adattamento televisivo sono stati persino più pudichi nel mostrare la scena, pochi secondi di sequenza con i due protagonisti parzialmente svestiti, nel libro Martin scrive chiaramente che i due amanti sorpresi da Bran erano completamente nudi e dedica molto più spazio alla descrizione del loro amplesso. -
serie tv Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco Serie TV
Davos ha risposto alla discussione di dreamworker in Cinema, TV e musica
In effetti, per chi ha capacità di attenzione degne di Homer Simpson, la trama ricca e complessa di aGoT può risultare un po’ ostica. Consiglio di ripiegare su telefilm tipo Squadra Speciale Cobra 11: con quel genere di prodotti, tra un’improbabile esplosione e un inseguimento senza senso, non si corre il rischio di annoiarsi.