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Nicochan

Circolo degli Antichi
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  1. No, quelli ve li segnate voi, visto che si scrivono sulla scheda! Ma hai fatto bene a ricordarlo per tutti 😉 Ah, ricordate anche che Vanesh e Alexis a causa della fame sono DEBOLI (cioè -1 a forza)
  2. Yauldir Me ne esco dal mio rifugio di arbusti e cespugli, l'arco in mano, ma tutte le frecce nella faretra. L'arco di legno chiaro è sapientemente intagliato, e raffigura la testa di un gufo, l'animale saggio e paziente che ama agire nel buio delle foreste. Yauldir è un mezz'elfo. Agli occhi di un Elfo, risulta indistinguibile da un umano, ma agli occhi degli Umani, mostra in modo ovvio la sacrale e mitica bellezza e lungimiranza di un Elfo, ed essi notano chiaramente il suo essere un mezzosangue. Presenta capelli dorati come i raggi del sole, vesti semplici e adatte alla vita nella foresta. Viso gentile ma fermo, sguardo attento con occhi chiari e limpidi come uno stagno a primavera dopo una nottata di pioggia. Ma come la rugiada del mattino, un velo di tristezza ne ricopre il volto. Piacere, Selfic. Putroppo non ho con me un buon vino per rinfrancarti il cuore e brindare alla tua salvezza, ma se vuoi ho un po' di acqua raccolta in un fiume qui vicino; è fresca e trasparente come alla sorgente, e di sicuro ti guarirà della paura che ancora alberga in te. Gli porgo l'otre con l'acqua che gli ho promesso, poi recupero la freccia conficcata nell'Arpia, la pulisco sull'erba e la rimetto nella faretra. Mentre osservo gli altri cercando di capire chi siano e cosa ci facciano qui, era da una vita che non incontravo così tanti sconosciuti tutti insieme..analizzo velocemente quella runa a me familiare: è proprio lei?! Selfic, che mi dici di questo simbolo? Gli domando sorridente, dopo aver aspettato che si abbeveri dalla mia borraccia.
  3. Speriamo che il Satiro sappia qualcosa, se no si mangia abbacchio
  4. Il taglialegna barbuto appare palesemente in difficoltà per le parole dure ma sincere di Mithralan. Pare quasi avere un forte senso di colpa: "Hai...hai ragione, straniero...ma qui, questa legna, è l'unica cosa che ci permette di sopravvivere.." Fortunatamente le parole accomodanti di Vanesh pongono fine al contenzioso, e distendono l'aria. "Grazie, V...Vash. Siamo solo umili persone che cercano di tirare avanti! Io sono Manno Braccioforte, piacere a voi, e grazie per il vostro aiuto." Quantomeno, le parole di Mithralan l'hanno reso meno spaccone di quando lo avevate incontrato, quasi avesse percepito il legame viscerale le lega gli elfi, tanto più i Druidi, al mondo naturale. Il giovane intanto dialoga con la mastodontica Alexis, per nulla intimorito dalla sua stazza, ma sicuramente triste per il fallimento delle sue avances maldestre nei confronti della Primordiale. "Bell'arma! Un po' grezza, come i nostri attrezzi! Questa?" indica l'enorme piccone "Quest'arma l'abbiamo acquistata dai Mercenari del Corvo: vedi, è proprio un grosso piccone a forma di becco di corvo! Chi sono? Beh, li paghiamo per difenderci..se aspettassimo quelli dell'Armata della Fratellanza, staremmo freschi!" "Ehi, ragazzino, stai attento a quel che dici..ci sono orecchie ovunque, e...questi stranieri...insomma, li conosciamo a malapena." Interrompe Braccioforte. "Diciamo che quello che Yan voleva dire, è che le città e la loro Armata sono talmente solerti a proteggere le loro miniere, e talmente attenti a difendere le loro coste, che qui ce la dobbiamo cavare con l'aiuto di altri.." Riprende Yan, il giovane: "Sì, appunto, i Mercenari del Corvo! Sono Orchi e Mezzorchi fighissimi: marciano instancabili pattugliando i territori tra i villaggi come il nostro che li pagano, e menano tutto! Sono anche dei fabbri fenomenali: con la loro scarna forgia da campo producono queste armi bellissime! Il vecchio Braccioforte se n'è fatta fare una con i risparmi della vita, per il suo 50esimo compleanno!" Mentre vi racconta di questa compagnia di mercenari, gesticola vistosamente, eccitato dal racconto, quasi stesse narrando la trama di un film o vi stesse raccontando dei suoi eroi preferiti. All'improvviso, un tremore nella terra. "cavolo" "Oh no!" Braccioforte corre a prendere il grosso piccone orchesco: "Stanno arrivando! Tenetevi for..........." Riuscite d'istinto a preparare le armi, quando vedete Braccioforte correre ad afferrare la sua. Il tremore si trasforma in smottamento sotto i vostri piedi. Vanesh ed Alexis vedono esplodere la terra sotto ai propri piedi, senza riuscire a saltare via per evitare il peggio. Di contro, Mithralan riesce a rotolare via all'ultimo istante. Non vedete i due umani che fine abbiano fatto, in quanto con questa "esplosione" del terreno, un grosso polverone si è sollevato su tutta l'area. Udite però degli strani versi animaleschi, vicino a voi. Oltre a questo, un fortissimo odore di fughi. @Vanesh ed Alexis @Mithralan @Tutti
  5. @MaxEaster93 bellissima la tua interazione con @Crees, da pelle d'oca. @masterX povero ragazzo, l'hai 2-piccato ahaha Stasera posto, piccolo spoiler: preparate le armi!
  6. Yauldir Assisto al martirio di questa Arpia, martirio che avviene in nome di chi o di cosa, questo non lo posso sapere. Questa faccenda del simbolo e questo strano modo rituale di infierire sul Satiro non mi convincono: preparo un'altra freccia ma non tendo l'arco. Invece, mi alzo in piedi, per attirare l'attenzione dei miei "colleghi" e urlo: Tramortiamola e teniamola viva per interrogarla! Non ammazzatela, dobbiamo capirci qualcosa, quel simbolo nasconde un segreto!
  7. Quel simbolo! Non può essere! Sono trascorsi numerosi decenni, una vita intera di un effimero umano, ma non posso dimenticare quel simbolo, per cui provo un sentimento spezzato a metà, come la mia stessa origine di elfo e di umano: da un lato, sconfiggere Grvaul mi aveva donato una vita ricca di amore e amicizie; dall'altro, mi aveva condannato ad attendere la mia morte con l'infelicità nel cuore. Senza contare che questo simbolo è connesso alla corruzione di questa foresta...anche così a Sud! Se ho imparato una cosa sconfiggendo Grvaul quand'ero ancora giovane e impulsivo, è che con queste creature è meglio prima piantargli una freccia in mezzo agli occhi, e poi porsi domande: chi siano questi altri tizi, perché la stiano combattendo, cosa ci faccia un satiro come ostaggio..a questo ci penserò dopo. Incocco una freccia nel mio arco lungo, e tento di cogliere la "donna" di sorpresa, dato che non pare avermi notato.
  8. postiamo in ordine di iniziativa?
  9. Come si posta? Cioè come formattiamo dialoghi, pensieri, ecc..? I roll chi li fa?
  10. "E del focolare il calor rinfranca i nostri cuor la vita allor sorride e 'l destin ci arride!" Il saluto di Vanesh interrompe i versi più ottimistici della canzone che accompagnava la fatica dei due boscaioli, i quali interrompono immediatamente il loro lavoro e volgono lo sguardo verso il vostro peculiare trio "Co...cos...chi...cosa volete?!" esclama confuso uno di loro, mentre il secondo, barbuto e più anziano, butta un occhio in direzione del piccone da guerra orchesco di pregiata fattura posata accanto al carro. Le parole gentili di Vanesh, tuttavia, sembrano calmare il giovane e rassicurare il barbuto, che prende la parola: "Sentite, non so chi siate ne cosa facciate da queste parti, stranieri: noi cibo ne abbiamo, lavoro da fare anche di più..se ci date una mano a sfrondare i rami più piccoli, caricare il carro, e a finire quando il sole sarà ancora alto, vi saremo riconoscenti per permetterci di tornare tra le nostre famiglie prima del previsto. E ora, spostatevi, che altri due colpi e quest'albero vi cade in testa!" Detto ciò, probabilmente per sentirsi più tranquillo, o per evitare sorprese sgradevoli, recupera la strana arma, esotica e sovramisura, e la ripone vicino all'albero che stanno abbattendo. Dopo una trentina di minuti e qualche colpo con la sega, l'albero finalmente (tranne per il Mithralan, visibilmente irritato e ferito da questa barbarie) cade, sollevando un polverone quando colpisce la terra e scatenando la fuga di scoiattoli ed uccellini che lo utilizzavano come propria dimora. "E ora aiutateci a sfrondare e a dividere per misura, che poi carichiamo...basta qualcosa di tagliente e tanta voglia di lavorare, ahahah...suvvia, tipo strano" si sta rivolgendo a Mithralan, "cos'è quell'aria triste?" Il giovane invece sembra interessato ad Alexis, e le fa delle avances: "ehi...sei così muscolosa..mi ricordi un orco, ma hai lo charme di una di noi..da dove vieni, passerai qualche giorno al nostro villaggio o te ne vai verso la città?" @Mithralan @Alexis @Vanesh Cosa fate? Li aiutate sul serio? Dialogate pure con loro e tra voi, se avete domande o considerazioni..
  11. Il consiglio è sempre e solo di giocare quello che fa più gola, secondo me. Ci manca un po' la parte divina, ma possiamo farcela anche senza
  12. @NinjaCow era un insediamento talmente piccolo da non avere un nome: non figura nemmeno sulle mappe, semplicemente i villaggi e le città limitrofe più popolose sapevano della sua esistenza e conoscevano alcuni dei suoi abitanti, incontrati nei mercati impegnati a barattare legname, uova, erbe medicinali e poco altro in cambio di tessuti poveri, notizie, servizi, e manufatti di metallo. Tuttavia noi lo chiamavamo con una parola in un dialetto locale: "Kamà", ovvero "casa", e i suoi abitanti "mellac", cioè "amici/famiglia. Yauldir spesso scivola nei suoi discorsi e inserisce una parola di questo dialetto, e ogni volta è una ferita al cuore per il ricordo della perdita delle persone a lui care. L'aberrazione era una creatura conosciuta da sempre dagli abitanti di Kamà, che la chiamavano "Grvaul", un nome probabilmente di origine onomatopeica ma che possiamo anche tradurre come "La Bestia". Se per decenni era poco più che una storia usata per insegnare ai bambini a non avventurarsi soli nella foresta, ad un certo punto era successo qualcosa: alcune aree boschive avevano subìto una sorta di corruzione, e Grvaul era parsa più aggressiva, spregiudicata e...grande. In più quello strano e misterioso simbolo sulla sua fronte: una sorta di A maiuscola in cui l'asticella centrale che collega le due principali, ricorda uno spicchio di luna. Fortunatamente Yauldir la sconfisse, ne bruciò il corpo, e negli anni assieme agli abitanti del villaggio, cercarono di arginare la corruzione della foresta con incendi mirati e offerte e preghiere agli spiriti della flora e della fauna..
  13. Stasera posto 😉
  14. https://www.myth-weavers.com/sheet.html#id=2718488 Trasferito in questa versione, per semplicità di consultazione e modifica
  15. Hmm avrei dovuto farlo anch'io dal sito, più comodo così per futuri edit.. PS: abbiamo scelto lo stesso bg. Folk heroes for the win
  16. @MaxEaster93 modifica pure il post aggiungendo l'interazione
  17. Prima bozza della scheda Yauldir.pdf
  18. @NinjaCow Quando scegliamo il background, rolliamo a caso o scegliamo i corrispettivi Personalità, Ideali, Legami, Flaws?
  19. Come le fate voi le schede? Ne esistono di fillabili e/o facilmente condividibili qui?
  20. @NinjaCow posso usare il rework del ranger che c'è in Tasha's Cauldron?
  21. Dopo i primi post non ho più messo il link perché era implicito che poteste controllare voi che non tarocco i tiri: https://lapo.it/rpg/dadi.php? Cmq ora non ci sono più perché ha una cronologia limitata (almeno da quanto so e vedo) Se volete iniziare a tirare voi, a me va bene. Usiamo quel sito per trasparenza, mettendo la "causale" del tiro, tipo "sfidare il pericolo dex Alexis"
  22. Io giocherei qualcosa di legato alla natura. O ranger (quale versione concedi?) o druido quindi
  23. Classi che consigli di NON fare, visto come pensi di impostare la campagna? Dicevi sarà molto focalizzata su combattimento ed esplorazione, quindi ad esempio potrebbe non essere ideale giocare un bardo con skill social immagino..
  24. Se possibile mi faccio avanti anch'io, adoro le campagne sandbox e la quinta edizione ancora la devo provare, ma non sarà un problema leggermi i manuali 🙂
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