In un terribile, incandescente istante, lo scontro finisce: il Khafreet è distrutto e Doenna, ahimè, a terra in fin di vita.
La mia mente e il mio cuore sono un turbinio di pensieri ed emozioni: sono grato di essere ancora vivo e che anche i miei compagni lo siano. Abbiamo ucciso il Khafreet e smantellato (spero) il Culto, liberando Stila e i suoi abitanti...ma...Dannazione... Sussurro osservando Doenna. Se non avessi mancato con ogni singolo dannato attacco, forse sarebbe ancora viva e...beh...avrei ancora il mio obbiettivo da consegnare alla giustizia. Jalrai! E' un pensiero orribile, ma è uscito spontaneo.
Osservo Ivellios porre fine alle sofferenze di Doenna e non posso fare a meno di pensare che quel "Ma" e quel "da" sussurrati con tanta fatica non fossero un suo modo per chiamare un'ultima volta Majida. Dèi...nemmeno quel singolo ultimo giorno insieme. Sarà stata anche una criminale, ma non meritava di finire così. Sì, Doenna. Le dico. E' morto. Majida è salva. Aggiungo sperando di darle ulteriore conforto prima di andarsene.
Sospiro e, dopo essermi assicurato che anche Dimal stia bene, affianco Ivellios nella ricerca.