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magia Cintura del balzo del leone e carillon della melodia dissonante
dervel ha inviato una discussione in D&D 3e regole
salve a tutti ho in mente di scendere in campo con un nuovo pg guerriero e avevo intenzione di indossare un oggetto (tipo cintura) che mi consentisse di compiere un attacco completo con una carica (come per l'omonimo incantesimo). Avete suggerimenti (tipo: l'oggetto esiste e costa tot e si trova su tal manuale e funziona così)? Quanto costerebbe, come dovrebbe funzionare? stessa cosa: per una mia avventura avevo in mente di inserire un carillon che producesse un suono con gli stessi effetti di melodia dissonante; si dovrebbe dare una carica e poi il carillon produrrebbe il suono per tot round. Grazie a chi vorrà aiutarmi con suggerimenti su realizzazioni, prezzi e uso. -
dnd 3e Qual è la cosa che vi infastidisce di più dei vostri compagni di gioco?
dervel ha risposto alla discussione di Lele1982 in Dungeons & Dragons
signori, penso che tutto ciò che che inorridisce voi e me, con tutte le sfumature del caso (dal protagonismo al menefreghismo, dal pensare solo ai numeri al non pensare affatto, dal metagioco al falsare totalmente l'avventura all'offesa al dm o al giocatore...) si possa ricondurre ad un unico termine (anzi due) che contraddistingue ciò che odiamo: LA PREPOTENZA E L'AVIDITA' di queste persone. -
avventura Cosa ricorda il mio personaggio? Cosa ricordo io?
dervel ha risposto alla discussione di dervel in Discussioni GdR Generiche
non ho nessun dubbio sul fatto che essere rimasto in silenzio da parte mia sia stata la cosa migliore da fare; il mio pg è nuovo non sa dell'esistenza di quell'anello. Ma il problema è: gli altri personaggi sanno dell'anello e magari i giocatori non se lo ricordano. Quindi non intendo discutere sull'allineamneto dei pg (se uno ha scelto di fare il LM o il NB deve agire di conseguenza; ucciderà, ruberà, salverà vite eccetera) ma sul comportamento del giocatore: se io faccio un assassino non è che anche io di sero rapino e uccido gente. Inoltre non è il caso in questione: il mago è un prezioso alleato, ma alle volte tende a far troppo i suoi interessi (leggi N puro). Durante la raccolta del tesoro finale da spartire omettere volutamene un oggetto che COMUNQUE verrebbe ben ricordato dai pg (ricordo anello dei desideri) sfruttando il fatto che probabilmente non tutti lo ricordino, secondo me non è un bel comportamento, o meglio non ha nulla ache vedere col gioco: non si tratta infatti di un tesoro che il mago è riuscito a trafugare senza essere visto, ma che il gruppo gli ha affidato in comune accordo. -
avventura Cosa ricorda il mio personaggio? Cosa ricordo io?
dervel ha risposto alla discussione di dervel in Discussioni GdR Generiche
scusate lo spam, ma i miei dubbi sono sorti in seguito ad un fatto accaduto un po' di settimane fa: il gruppo tra i tesori trovati durante le avventure aveva trovato un anello con DUE DESIDERI, che venne qualche mese fa (nel gioco solo due settimane fa) assegnato al giocatore che portava il mago. Passano i mesi di gioco, passano i pg (come nel mio caso), finchè non giungiamo in una grossa comunità dove si decide di spartire gli oggetti trovati. IO ricordavo l'anello, ma il mio pg era nuovo e ho pensato bene di non menzionare la cosa. Il fatto è che NEMMENO il giocatore cui era stato affidato ha detto nulla, nonostante avesse segnato sul suo equipaggiamento l'oggetto, nonostante il fatto sia stato detto chiaramente di fare una spartizione totale del tesoro e nonostante il fatto ci fossero ancora personaggi storici presenti al momento del ritrovamento. Cosa devo pensare? Il giocatore coll'anello ha agito in mala fede? Ha visto se qualcuno si ricordava dell'anello e non lo ha riconsegnato volutamente? Il DM deve ricordare agli altri che manca un oggetto? Il mio personaggio, se dicesse al gruppo:"ok mettiamo insieme tutto quello che abbiamo trovato insieme" (ovviamente il discorso NON VALE per eventuali tesori trafugati ad insaputa di tutti) non dovrebbe subito notare la mancanza? -
avventura Cosa ricorda il mio personaggio? Cosa ricordo io?
dervel ha risposto alla discussione di dervel in Discussioni GdR Generiche
ma nel caso di un palese contrasto giocatore-personaggio? cioè: io abituato ad annotarmi tutto in maniera quasi maniacale, nel momento in cui guido un pg non brillante per punteggi di saggezza e/o intelligenza, godo comunque del fatto di avere una memoria da elefante? oppure: io avendo un pg con alti punteggi in sag e int, posso evitare di annotarmi tutto o di ricordarmi tutto (giocando una volta alla settimana, dopo il lavoro, il weekend e le giornate pesanti) facendo affidamento sulle capacità del mio pg? -
avventura Cosa ricorda il mio personaggio? Cosa ricordo io?
dervel ha inviato una discussione in Discussioni GdR Generiche
salve a tutti, vengo subito al dunque. Immagino che a tutti sia capitato di protrarre per settimane, forse per mesi, delle avventure durate nel mondo di gioco magari solo qualche giorno, o comunque un arco temporale decisamente più breve di quello reale. Potrebbe quindi essere capitato che dettagli conosciuti dai giocatori più di qualche settimana/mese fa in realtà siano stati considerati dai personaggi dell'avventura appena qualche giorno/ora prima. Perciò vi domando: nel caso fosse "importante ricordare una certa cosa", come vi comportereste voi, da giocatore e/o da DM? Pensate sia giusto rinfrescare la memoria oppure che invece i giocatori abbiano fatto male a non annotare quell'informazione/oggetto/dettaglio? La memoria del pg è diversa dal foglio degli appunti e dalle note di viaggio, oppure si distingue decisamente da quelle del giocatore o ancora ciò che non è stato scritto non viene ricordato? -
per quale livello di gruppo sarebbe ideata la campagna ellenica?
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ripeto, se loro vogliono; e poi così mantengono anche un minimo di interesse; tanto la copia ufficiale ce l'ha il DM!
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anche questa possibilità sarebbe stata corretta, così come la scelta fatta di fuggire: è questo il bello di un GdR: uno può essere 10 volte un barbaro, 10 volte ritrovarsi in situazioni identiche e 10 volte fare scelte diverse. Quando giocavo alle prime edizioni avevamo un DM e alcuni suoi seguaci che erano della scuola "i barbari e i guerrieri attaccano sempre, gli orchi sono bruti e sciocchi" eccetera: ovvero erano per una visione piuttosto stereotipata del fantasy. Oggi come oggi, che di giocatori come noi ce ne sono di più e con maggiore esperienza (ludica e letteraria) un discorso simile va ancora bene SE NON E' l'unico modo di vedere le cose: quindi giusto un barbaro che prova fino alle estreme conseguenze il suo valore, ma giusto anche un barbaro che si ritira o fugge nel caso il nemico sia soverchiante
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un chierico con voto di povertà potrebbe benissimo incantarsi un'arma senza subire conseguenze; d'altronde sta sfruttando una sua abilità. Il mio pg (monaco con VdP) ha ultimamente spartito il tesoro con tutto il resto del gruppo; 120 000 mo le ha versate nel NILO per propiziarsi il viaggio con una triremi e gli oggetti magici assegnati li ha dati tutti in dono ai regnanti di un popolo che ci ha accolto, e non per questo ha perso il talento. Se la divinità in cui il pg crede gli concedesse per sconfiggere un grave e pericoloso nemico l'utilizzo di una potente arma, pensate forse che si vedrebbe sottratto il potere concesso da Vdp? Poi, ovviamente, si tratta di sfumature, aggiustamenti; tutto quello che favorisce un bel gioco dovrebbe essere plausibile, sempre secondo me.
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concordo con hewen e mantorok: le colpe dei deboli ricadranno sui deboli. E poi se dobbiamo stare a vedere quella letteratura che ci ha abituato a comunità di orchi meschine e codarde, gruumsh starebbe fresco ad essere il signore di una decina di orchi sparsi qua e là! Scherzi a parte, bisogna secondo me considerare anche il "livello" dell'incontro: se il gruppo non è così famoso o rinomato (leggi di alto livello) sicuramente il dio monocolo non avrebbe motivo di intervenire: vi immaginate, povero gruumsh, a controllare tutti i suoi seguaci che puntualmente contrariano i suoi voleri (e considerandone il caratterino...)? Se si trattasse di una personalità importante che lo stesso dio ha scelto per i suoi piani di vendetta e conquista ci sta pure che un avatar intervenga, ma qui vedo una battaglia finita male, una cosa che può esistere benissimo nella vita di un avventuriero, così come a maggior ragione la ritirata-fuga esiste per pg egoisti.
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penso sarebbe rimasto fino alla (sua) fine solo se fosse stato un berserk in preda a "furia" (diversa dall'ira e molto meno accomodante rispetto alle capacità mentali possedute). Inoltre in questi casi più che la classe credo faccia fede l'allineamento: è NM? è egoista e se i personaggi caduti erano buoni (o comunque avevano una connotazione positiva) allora sono stati degli sciocchi a portare con loro un pg egoista, che puntualmente li ha traditi nel momento più grave. Il barbaro non ha colpe, nè come barbaro nè come chierico (chi lo dice che un chierico della forza o della guerra non sappia o possa ritirarsi? se la missione mi è stata affidata da una cerchia di superiori subirò sicuramente una indiretta punizione da parte della mia chiesa, ma a parte questo, se non predico il valore o l'audacia in battaglia...)
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allora... quando dico che un asceta mette sullo stesso piano un sacro vendicatore e un coltello intendo dire che per lui è parimenti facile il distacco dall'uno o dall'altro oggetto; sa che un sacro vendicatore vale molto di più ma se ne infischia; non sa che farsene perchè per il lui le cose materiali non hanno senso e COMUNQUE si allontana da esso perchè sa che potrebbe fuorviare la sua scelta di vita. SE per lui oggetti e beni materili non hanno più alcun valore abbondonerà tutto indistintamente. Potrà sempre affezionarsi ad una bambolina di stoffa, ad un libricino, ad disegno fatto dalla giovane amata, e potrà combattere per poterne tornare in possesso, perchè il valore che dà loro non fa parte certamente del mondo materiale. Ma sicuramente non agirebbe così per un importante cimelio di famiglia, o meglio: si darebbe da fare per ritrovarlo ma poi lo abbandonerebbe in mani adatte. In quest'ottica convergono sia la tua che la mia visione, giusto?
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le schede le tiene il DM (che fino a prova contraria le può tenere dentro allo schermo quando lo ripiega) per evitare che i giocatori possano scordarla a casa; e poi nulla vieta che i giocatori si facciano una copia personale per personale ludibrio
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vorrei rispondere a dark megres e a mantorok per dark: questo topic è nato da una precedente discussione sulla possibilità che un asceta con voto di povertà potesse convertire i suoi potenziamenti in capacità speciali delle armi. In quest'ottica il buon larin mi aveva suggerito l'opzione kensai con vdp, MA LUNGI DA ENTRAMBI (mi permetto, larin) la volontà di fare metagioco o di individuare la solita combo classi/cdp/talenti... per creare superpersonaggi (e si noti il fatto che dico "solita", visto che in d&d questa possibilità c'è stata, c'è e ci sarà sempre). Semplicemente adesso si parlava della possibilità per un kensai di poter andare alla ventura forte semplicemente della sua fidata arma del clan o similia... per mantorok: mi sembra di capire che per un asceta con voto di povertà niente di materiale ha più valore; per lui un'arma vale l'altra, un sacro vendicatore nella sua scala di valori è a pari merito con il coltello che l'oste usa per tagliare il pane... è nella sua ricerca dell'abbandono del superfluo che trova il potere di caricare magicamente una spada comune che raccoglie da terra... per il kensai è diverso: spendere px per un'arma significa che per lui quell'arma ha un valore: in gioco vuol dire che il kensai riconosce all'arma il merito diaverlo salvato in più situazioni. Perdere QUELL'arma per un kensai è tragico, non significa soltanto: pazienza dovrò reincantarne un'altra... ma ha perso qualcosa che faceva parte di sè. Per un'asceta invece qualunque oggetto, QUALUNQUE, non merita la sua attenzione. Spero il mio punto di vista sia chiaro
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E' chiaro che se la danza è di tipo tribale (esagitati attorno ad un fuoco che roteano su se stessi e attorno al falò producendosi in acrobazie e funambolerie varie mentre la loro mente è in preda a sacro fervore e qualche sostanza) la cosa è da valutare su destrezza e skill eventuali. Ma in D&D il ballo è inteso come opzione per l'abilità intrattenere (tipica dei bardi) e il carisma indica in pratica quanto un semplice movimento ritmico possa attirare l'attenzione degli altri (esempio: travolta nella febbre del sabato sera è passato alla storia per alzare e abbassare con ritmo una mano con un dito alzato; oppure in happy days quando tutti ballano da Arnold's ma l'attenzione si concentra su fonzie che quasi immobile fa un lento al centro della pista...Heeeeyyyy!!!) Concludo dicendo che i manuali stessi consigliano di adottare per le varie abilità, quando necessario, una caratteristica differente se più opportuna.
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quindi la attivavi in un round e nel successivo potevi colpire (primo attacco con +20, gli altri normali giusto?). Magari si potrebbe immaginare qualcosa di simile che permetta di castare colpo accurato e attaccare con +20 nello stesso round... il costo sarebbe alto ma non così alto da richiedere 6 zeri in monete d'oro...
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Sul pugno e la spada (credo) si faceva riferimento ad un arco che incoccava frecce sulle quali castava colpo accurato sempre, e il costo era piutosto irrisorio. Credo che alla fine l'oggetto possa anche farsi con molto meno denaro, però ti consentirebbe di attaccare una sola volta per round, quindi niente attacchi completi con +20, ma un solo attacco per volta con +20 (se poi immagini che ti trovi già nelle condizioni migliori per colpire, col massimo BaB, l'effetto di un +20 viene leggermente ridimensionato). Anche perchè mi sembra che colpo accurato conceda questo bonus al txc immediatamente successivo, quindi in un round tu attiveresti il tuo occhio per poi scaricarne l'effetto sul colpo successivo.
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non credo che la spesa di denaro sia da correlare al fatto che un'arma diventi magica permanentemente oppure no; basti pensare al fatto che ci sono talenti che riducono il tempo e il denaro necessari per la creazione ma nessuno che riduca i pX da infondere. Se un oggetto diventa magico solo con l'ausilio di px (es.: un particolare utilizzo dell'incantesimo permanenza?) forse che è meno magico (scusate la ripetizione) di uno creato anche con tempo e denaro? Se un qualcosa ha potere e se esiste qualcuno disposto a pagare o a dare comunque qualcosa in cambio per ottenerla, allora l'oggetto in questione non dovrebbe essere posseduto da un asceta con voto di povertà... mi riferisco ovviamente al kensai e al suo modo di incantare le armi quindi il kensai può incantare le proprie armi ma se muore o se passano di mano perdono le loro proprietà? allora un kensai con voto di povertà si potrebbe fare... ah poi ovviamente tutto dipende da quello che il DM di turno immagina sia possibile o no
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dnd 3e Giocare con Msn: è possibile?
dervel ha risposto alla discussione di Leonard Sylverblade in Dungeons & Dragons
penso che avere una webcam potrebbe giovare, soprattutto se si può realizzare una "teleconferenza"... potresti escludere dal sonoro anche alcuni giocatori in modo da far sentire ai soli diretti interessati ciò che il DM ha da dire... -
tutto sta nel vedere come si può intendere il valore di un oggetto. Esempi: per l'arma lasciata da un kensai e trovata dal tuo gruppo saresti disposto a spendere una cifra? credi che un negoziante sarebbe disposto ad accettarla come pagamento? Un re potrebbe scendere in guerra per avere i favori di un potente artefatto di un kensai scomparso da tempo?
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per larin: non penso si possa fare: il kensai "crea" un'arma magica, nel senso che la incanta permanentemente? perchè in questo caso andrebbe contro i precetti di voto di povertà
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anche il mio gruppo è sempre per matite e carta; c'è il DM che utilizza il pc ma dubito che abbia un programma come aid20 per il resto la nostra ultima "innovazione" è rappresentata da un pannello metallico (non costa praticamente nulla) di circa 1 millimetro dove posare dai cartoncini muniti di calamite sul retro: è utile, pratico, molto versatile, poco ingombrante e soprattutto pulito (qualche mese fa mi è scoppiato un pennarello per la vecchia tavola; sto ancora togliendomi il verde dalle mani) magari chissà, in futuro, un bel casco virtuale...
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Salve ho una domanda da porvi: nell'evoluzione di voto di povertà le armi impugnate dal pg acquistano un bonus di potenziamento, come se fossero magiche. Questo bonus di potenziamento secondo voi può essere tradotto anche in una corrispondente capacità speciale? Esempio: se un'arma fosse potenziabile +3, potrei optare per un'arma +1 sacra, o +2 affilata? SE questo fosse possibile, le capacità che si scelgono sarebbero definitive per l'evoluzione oppure (ma credo sia troppo potente come cosa) ogni volta che si impugna un'arma differente posso cambiare capacità?
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Ciao a tutti. Ieri dopo la serata passata a giocare è scaturita una discussione sulla proposta di innovare il tabellone dove muoviamo le nostre miniature; neanche due minuti e già si parlava di schermi LCD grandi come tavoli sui quali agire con sistemi punta e clicca... Da qui la/le domanda/e: qual è la tecnologia che impiegate o che vorreste impiegare durante le vostre serate fantasy? Vi affidate ancora a dadi carta e matite (come facciamo noi) o avete sviluppato un'interfaccia ludica di ultima generazione per arrivare là dove nessun giocatore è mai giunto prima (e qui scatta la musica di star trek)? Se aveste la possibilità (cioè na barca de sordi ) cosa fareste nel luogo dove solitamente vi riunite per giocare? E ancora: che info avete riguardo sistemi e apparecchi elettronici che potrebbero essere effettivamente sfruttabili in ambito D&D?
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