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Alchemystic

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Alchemystic

  1. Mesostico delle Tenebre Ultima dunA del deserto… prima, nell’imPlacabile tempesta Primo rivO della sorgente… ultimo, Che torna alla valle CapitAni o Schiavi non sazieranno La fame della rovina, perché il boccIolo dorato, nato nell’ultimo giorno di Salvezza, vedrà alzarSi nel prossimo… Aquile nerE e rosse fiamme
  2. Mesostico dei Perduti Scarlatte fIamme ardono, nell’aNima soffrente. E il Fuoco che condanna rEsta immobile, guaRdando fisso un puNto che traspare: Il luogO del Perdono
  3. L’Anima e la salvezza Conflitti di emozioni, turbano la mia anima. Fiamme divampanti, consumano il mio corpo. Uno e solo uno mi sta accanto e mi consola. Il suo nome è luce quando ti perdona. Il suo nome è vita quando si sprigiona.
  4. Onore al Guardiano Guardiano dello specchio universale Plasmato dei pensieri dei mortali Che ora segui e ascolti questi versi Che domini la legge naturale Conduci sulla strada irrealizzabile Coloro che non chiedono perdono E incendia la via dei peccatori Che tristi canteranno all’unisono Difendi invece ogni ombra rimanente Che in eterno domina, signora Dello specchio prende il nome di cornice La parte più in contatto, che ti sfiora
  5. La Battaglia Infinita Un’anima infernale che guerreggia per alterar le leggi universali da vita a una barriera imperturbabile che la preserva, dall’ira del Guardiano Ma se un altro spirito sorge leggendario Per annientare questo scudo demoniaco L’esanime male resterà senz’armatura E il Re lo fuggirà nel cosmo infinito Lunghe saranno le battaglie e sanguinose Tanto che subiranno più volte mutazioni La forza d’animo è richiesta in questo Scontro, e chi sarà più audace vincerà Sarà il guardiano infine ad optare il vincitore Colui che sa di esser stato il più avversario E se lo scudo nero non verrà disintegrato Sceglierà un nuovo figlio di arma bianca
  6. Lontana dal Sole Privata di un mondo che ogni notte invade i tuoi pensieri Creato dalla vita, raggiato dal sole Attendi che il tuo guardiano ti svegli , impaziente, contenta ma allo stesso tempo triste, perché sai che se ne andrà… È un mondo vicino al tuo, in cui vi puoi cautamente infiltrare Poiché la luce emanata da esso corrisponde al sogno dorato Un boato si ripete a ogni ripetersi dell’azione, e vedi un tuono… La paura ti assiste…si spegne il sole…si crea la bufera Si scorge una fitta nuvola nera…Il Buio… Sei immeritevolmente scacciata, come indegna di entrarvi scendi per l’ennesima volta quell’infinita scalinata, priva di un barlume di nuovo…sogni…quell’universo lo vedi…il tuo guardiano è li che ti aspetta, come un ombra fedele e sai che non ti abbandonerà ….mai.
  7. Re Luna e la sua Regina La ruota di fuoco varcando il cielo Tangeva la terra sua ricca dimora Da regina sembrava portar lungo velo Corona a metà tagliar la signora si fece, lasciando spazio al signore. Descriver possiam l’altissimo Luna La faccia ronda, argenteo il colore Colpito da mille soldani nel mare E una vinta medaglia ha nel core <<Oh! Com’è dura la stella gravitare! Ma se son’io il re di codesto paese, è Della che su di me si deve inginocchiare, o forse lontano dalle sue braccia tese rimaner io devo? Fuggir dalla morte devo da calor, sintomo di troppe pretese? Io che son rigido, freddo e forte Nonchè tiranno dei nove anelli Dovrei me abbassar a mi regina di sorte? Subirò l’effetto dei tuoi capelli E resterò del gran paese il re! Ma non illuderti mia sole dei raggi belli... Il regno che appartiene al signor me Lasciar agli uomini di questo mio dominio Il mi, il fa, il sol di futur se E a te non darò niente...Perchè son RE!
  8. La grande valle azzurra La grande valle azzurra si muove con il mare Il suo colore austero è dolce quanto sale A volte il suo respiro, trabocca nel ciclone Più forte, secco e rigido del suo austero colore Non ridere della tinta così povera e spettrale Ne sventra le anime ch’ella osano guastare Poiché nel suo rigoglio il fiume di montagna Udir le voci può ma niente può per non udir La valle si presenta, ai piedi di un villano, e alta, e bassa e calda e fredda; a lui sembra normale Un'altra uomo osserva, l’altura dalle basi: e bella, ospitale, reggia appare : è un uomo di città Tra ricchi, borghesi e poveri nessuno si comprende Ognuno disegna l’azzurra valle con gelidi pastelli Tratteggia la matita sul foglio ornamentato È questo il suo splendore, orrore inaspettato? Il giorno è sopraggiunto, la tenebra allontana La valle sì ritratta scompare nel suo mare Che circondar le acque è la terra o viceversa Mia amata, tu sei il sole o il mar che m’attraversa?
  9. Il triste destino della Luce Il Male…. Attrazione fatale che lega la volontà in un altro mondo. Un universo ancora inesplorato e che mai si potrà capire. Il Male…una terra buia e fredda… Non ha origine né morte e sorge in ogni momento, sottoforma di ingenuità e disgrazia. Vittime precedenti corrono il rischio di distruggere la propria vita, espandendo l’epidemia con una piccola provocazione: la causa dell’implacabile Ira Il Male…è portato dal male… Il provocatore trema, ha paura, scappa!, da quegli occhi neri senza vita. Comincia l’Assedio! Fiamme infernali piovono sulla creatura torturandola, e come demoni gli sbranano il corpo ormai ridotto in cenere Il Male…distruttore di città…creatore di rovine… Senza essere al corrente dell’accaduto, l’anima nera è circondata da esseri uguali a lei, corrotti dal successo che ha avuto; sono, ora, avidi di potere e come un flagello scuotono le fondamenta della terra Dal Male… Nasce… Altro Male… Riprende coscienza, un esercito nero le è di fronte, pronto a rubarle l’anima; ogni tentativo di difesa è perduto; l’assalto è completo; la fortezza è distrutta; il mondo soffre come ogni altro essere vivente e piange lacrime di sconfitta eterna; la terra scruta il suo passato, torna in un’era primordiale, oscura, disordinata, crudele, difficile, Morta! E… Vede… Il Caos!
  10. Il ciclo delle ombre Il vento incerto soffia insù la casa della via E l’incredula famiglia, tra la legna ed il camino In piedi osserva lo sbatter d’ali d’una farfalla Simile alla finestra furiosa ridondante di rumore Il terreno è bianco, il fuoco è forte e rosso Che ne sarà del cielo senza sole? Il freddo cala E tiene al guinzaglio la fedele notte armata Di una falce argentea e di una debole luce Qui tutto è un ombra Cara notte è tempo che io vada Il sorriso della gente che passa tra i viali E le cavallette dorate mi lasciar secca la gola È per noi l’estate di sole una corona I tigli tra la folla coprono quel dono Quel l’offerta di benessere mai gradita Ed ecco come ringraziam la stella a mille punte Tagliandola con armi assai appuntite E l’ombra triste si spezza tra le lame delle foglie
  11. Ricordi di un Orco La primavera incombe...arriva veloce sopra le nostre menti Che, saggiandole di un umore nuovo, spoglia il fragore della tempesta gelata con fierezza... L'inverno con cautela, lascia questo mondo, confuso dal clima che lo inebria di nuovi odori e sapori: quello della vita e quello della speranza. E meditando sotto una vecchia quercia mi viene in mente il ricordo dei tempi estivi......quando la Luna proteggeva la mia gente....
  12. Poesie di un Peone Il sole si sollevò dalla tenebra notturna, Illuminando una creatura sola e addolorata E triste come il giorno che lo attende si alzò come per osservare il vento, nemico della terra, già arida e senza vita. Con la sabbia negli occhi e con il sole sulla pelle Il mesto operatore cercava di vedere la sua opera Ma riusciva a scrutare solo ciò per cui era in vita, e cosa la vita avrebbe veramente significato Con gli attrezzi fra le mani alzava barricate, che un giorno avrebbero penetrato la carne del nemico. Con la pelle verde e il martello fra le mani Sussurrò al mondo che sembrava ascoltarlo: “I Peoni non scrivono Poesie…” E con il rumore della guerra che scuoteva la città Si incamminò verso l’edificio costruito che A lui pareva più caro… e pensò a tutti… …fiori sulla tomba.
  13. Dedico con tutto l'amore che ho nel mio corpo di roccia e piume, questa raccolta di poesie, alla mia amata Xiriana, quando un tempo la nostra vita risplendeva sotto la grande luna del "Bosco degli Elfi" e tra una bibita alle bacce selvatiche riscaldata da Rodran il Drago e gli incantesimi d'acqua che s'innalzavano nel buio continuavo a fissarla negli occhi: lei, nel mondo del fantastico, era ciò che mi teneva in vita...lei, nel mondo reale continua ad essere ciò che mi tiene in vita....e lo farà finchè lo deciderà il cielo, luminoso di fate...anche se so che il cielo attenderà per millenni la fine della nostra vita... Un grazie di cuore, Un caldo bacio a Florinda
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