Quel che mi piace del DM?
Tutto quello che avviene PRIMA del gioco. Immaginare, creare, modellare le idee che fioccano dalla mia mente, classificarle, filtrarle, utilizzare le migliori e le più adatte, concatenarne i personaggi e gli eventi. Preparare le situazioni chiavi, specificare i dettagli, entrare nelle mente dei miei giocatori per anticiparne le loro mosse. Mettere nero su bianco quanto mi frulla in testa, e il più delle volte quel che scrivo non corrisponde ai miei piensieri.
Ma la cosa che più mi affascina è farmi dei propri e veri viaggi mentali sulla base di quel che immagino.
Infine arriva il il GIOCO, dove tutto viene stravolto. Quel che nella mia testa corrispondeva a una riga di testa si trasforma in ore di gioco extra non preventivato. Le situazioni che si vengono a creare vanno ad accostarsi e a fondersi con ciò che avevo preparato, e spesso modificano sostanzialmente il proseguire delle sessioni e della campagna stessa. Come se alla fine la campagna non sia solo opera mia, ma anche dei miei amici.
Le sensazioni migliori sono ovviamente quelle che si leggono in faccia dei giocatori. Le loro esultanze ma anche i loro insulti (solo così capisci che hai fatto un ottimo lavoro). Loro ti stravolgono sempre il lavoro che fai, trovano soluzioni impossibili in grado di rendere vano ore di lavoro di enigmi e indovinelli, o più semplicemente scontri che ritenevi più che difficili.
Ma basta ricordarsi che a decidere il loro destino sei tu.