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Samirah

Circolo degli Antichi
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Everything posted by Samirah

  1. Samirah replied to Chiavix's post in a topic in Dragons’ Lair
    Ciao Claudio :* Inviato dal mio GT-I9100 con Tapatalk 2
  2. Samirah replied to Chiavix's post in a topic in Dragons’ Lair
    Ciao Claudio. Ti penso...
  3. Samirah ha pubblicato un messaggio in una discussione in Guide
    Il Necromante Non c'è nulla di più ambito del potere. E non c'è potere più appagante del controllo sulla vita e sulla morte, plasmare l'energia vitale, prostrarla al proprio servizio, piegare al proprio volere lo potenze oscure della morte. Il necromante è colui che assapora più profondamente di chiunque altro il potere nelle sue forme più pure e più terrificanti. E' una via oscura seguita dalle più svariate personalità: diligenti studiosi raccolti nei loro laboratori autoptici, devoti di divinità il cui nome incute timore al mondo intero, anime corrotte dal male desiderose di diffondere un verbo di morte e di disperazione, potenti incantatori serviti da schiere di non morti. Qualunque sia il motivo per cui costoro decidano di imboccare questo sentiero, tutti sono animati dal desiderio inesorabile di potere. I diversi modi di sviluppare un necromante sono legati al tipo di uso che il necromante stesso fa della sua arte. Fondamentalmente può plasmare ed utilizzare l'energia negativa per fiaccare ed uccidere i nemici oppure può circondarsi di non morti al suo servizio. Nella prima parte di questo articolo analizzeremo la prima tipologia, il manipolatore di energia negativa, mentre nella seconda parte vedremo invece quali elementi possano essere utilizzate per un necromante che faccia dei non morti il suo punto di forza. Alcune considerazioni fatte nella prima parte dell'articolo valgono ovviamente anche per la seconda, per cui sono state aggiunte soltanto le indicazioni più utili per questa tipologia di personaggio. Indice • Introduzione • Il manipolatore di energia negativa Razze Abilità e talenti Classi base Classi di Prestigio Incantesimi Ferri Del Mestiere Materiale dai Forgotten Realms Materiale da Eberron Esempio di manipolatore di energia negativa • Il Signore dei non morti Razze Abilità e talenti Classi base Classi di Prestigio Incantesimi Ferri Del Mestiere Materiale dai Forgotten Realms Materiale da Eberron I non morti Ridurre i costi della Necromanzia Esempio di signore dei non morti Fonti Il materiale presentato in questo articolo è stato pubblicato nei seguenti manuali: Manuale del giocatore, Guida del Dungeon Master, Manuale dei Mostri, Perfetto Arcanista, Perfetto Sacerdote, Liber Mortis, Eroi Dell'Orrore, Libro delle Fosche Tenebre, Sandstorm, Spell Compendium, Manuale dei Mostri II, Abissi e Inferi, Forgotten Realms: Ambientazione, Guida del Giocatore a Faerun, Irraggiungibile Est, Signori dell’Oscurità, Magia di Faerun, Sottosuolo di Faerun, Campioni della rovina, Eberron: Ambientazione, Five Nations, Magic of Eberron. Autori Articolo illustrato da Lothavier e Gideon Rowhan e redatto, creato e revisionato da Samirah, KlunK, freppi, Azar Pinkur, Zelgadiss, Gadwin e Morwen.
  4. Nuova Taverna Nome Locanda/taverna: Vini e Violini Categoria: Nobile Descrizione Vini e violini è una locanda di lusso e già dall'esterno si intuisce che si tratta di un posticino molto elegante. L'edificio, piccolo e isolato, è circondato da un delizioso giardino curato fin nei minimi particolari, dove i fiori sono raggruppati a formare gioielli di colore che spuntano regolarmente dall'erba facendo da corone ai begli alberi ornamentali. La locanda è costruita interamente con piccoli blocchi di pietra calcarea accuratamente rifiniti; la porta d'ingresso e le finestre sono incorniciate con ossidiana, che crea un elegante contrasto col colore chiaro delle pareti. All'interno l'arredamento si presenta semplice ed elegante, atto ad accogliere una clientela ricca ma non esibizionista. La stanza principale presenta tavolini rotondi non troppo alti (molti clienti sono halfling), un caminetto sulla parete a sinistra e a destra il bancone sempre pulito e perfettamente lucidato, dietro il quale si apre la porta che conduce alle cucine. In fondo si aprono le scale che portano al piano superiore, dove si trovano le camere da letto. Personale: L'oste, che si chiama Bredegar, è un halfling (NB); ha 63 anni e conduce la locanda da 9 anni, da quando ha potuto rilevarla grazie ad una buona eredità. Ha un fisico asciutto e quasi atletico grazie alla sua passione per la scherma, che ha sempre praticato con somma soddisfazione. D'inverno veste sempre con tuniche di lana leggera ed eleganti pantofole di velluto, mentre d'estate, visto il clima della zona, indossa leggeri abiti di satin e scarpette in pelle di daino: un po' eccentrico, ma sempre molto elegante. Nella locanda lavorano poi 4 camerieri: Leram, maschio halfling di 61 anni (NB), serve ai tavoli ed accoglie i visitatori; Dolba, femmina halfling di 21 anni (appena assunta) (N), si occupa soprattutto delle camere; Merelba, femmina halfling di 53 anni (LN), si occupa della gestione insieme a Bredegar e coordina il resto del personale; serve ai tavoli quando sono presenti personalità importanti, in quanto conosce a menadito ogni singola norma del galateo; Brilba, femmina halfling di 50 anni (LB), serve ai tavoli. Indossano una divisa comune: corte tuniche in velluto chiaro e stivaletti di pelle nera per l'inverno, pantalone o gonna e camicia di seta con scarpette in satin per l'estate. In cucina lavorano 3 cuochi: Della, femmina halfling di 45 anni (LB); Lelba, femmina halfling di 50 anni (CN); Thim, nano di 134 anni (N), che lavora qui dalle precedenti 3 gestioni. Servizi: Al piano superiore sono presenti 7 camere singole e 5 camere matrimoniali, tutte dotate di un bagno personale. Ogni sera alla locanda si alternano i migliori musicisti, della città o forestieri, che intrattengono piacevolmente i presenti; chiaramente non sarà data possibilità di esibirsi al primo bardo di passaggio, in quanto sono ammessi soltanto musicisti di provata qualità. Piatti tipici: Il piatto speciale della casa sono i “crostini aromatici”, ovvero deliziosi crostini con marmellata di frutta e fiori profumati. Prezzi: Un pasto costa in media 1 mo. Il pernottamento costa 3 mo a notte. Personaggi: Una giovane coppia ad un appuntamento. Il capitano delle guardie che consuma il suo pasto. Un mercante riccamente agghindato che studia uno strano oggetto. Voci: La gilda di maghi sfida il consiglio cittadino. Un gruppo di goblin a cavallo di ragni divoratori attacca i dintorni della città. Il matrimonio della figlia del governatore è annullato a pochi giorni dalle nozze. Accettazione del regolamento: Si
  5. Sul manuale dei mostri specifica che il furetto può essere assimilato, come caratteristiche, alla donnola. Ti puoi quindi rifare alla scheda di quest'ultima.
  6. Samirah replied to eddy's post in a topic in D&D 3e regole
    Beh, intanto il requisito è "compagno animale", non livelli nella classe del druido. Inoltre il talento parla proprio di livello effettivo del druido, terminologia utilizzata appositamente anche per il ranger. Non so se sulle FAQ il talento sia stato approfondito, ma manuale alla mano c'è poco da fare obiezione, anche se capisco bene cosa voglia dire convincere il master su questo genere di cose.
  7. Samirah commented on DarKnight's commento su una voce blog in The Man in Black
    In realtà non mi risulta. La lista amici/ignorati esiste da ben prima dei soci.
  8. E' un vero piacere avere un'altra bravissima disegnatrice tra noi! I miei complimenti per il disegno!
  9. Purtroppo ho il brutto presentimento che anche questo topic, iniziato con le migliori intenzioni (e soprattutto con una richiesta di opinioni) sfocerà nella solita inutile diatriba. Credo che molti giocatori non riescano (o non vogliano) distinguere il sistema di gioco dal modo di giocare. Anch'io sono dell'avviso che la 4a sia strutturata meglio, anche solo confrontando i manuali base (confronto che sarebbe più corretto, visto che la 3a ha alle spalle più anni e più manuali). Hanno semplificato le meccaniche e hanno reso possibile la gestione del gioco con poche semplici regole di base. Non so quale delle due edizioni preferisco, purtroppo ho provato la 4a troppo poco per poterla giudicare meglio, ma dal punto di vista di usabilità da parte del master secondo me non c'è paragone: con la 4a mi sono trovata decisamente più a mio agio.
  10. Riprendo questo topic perché a Lucca ho acquistato l'intero catalogo Asengard, spinta dal desiderio di premiare un editore che pubblica solo autori italiani e in cerca di fantasy (che non basta mai! :mrgreen). Dopo la delusione della Trilogia di Lothar Basler, di cui sono riuscita a leggere solo le prime pagine, ho optato per una casa editrice diversa quest'anno. Il primo impatto non è stato dei migliori. Ho iniziato da "Il sigillo del vento" di Uberto Ceretoli e sono rimasta abbastanza delusa (per non dire incacchiata nera ); per chi fosse interessato, ne ho fatto una recensione qui. Dopo aver letto il libro e questo blog mi sono chiesta principalmente una cosa (tenendo comunque conto che era il primo libro fantasy sia per l'autore che per la casa editrice): il livello del fantasy italiano è a questi livelli perché non c'è gente in grado di scrivere bene o perché gli editori puntano su prodotti medi ma di facile vendita, tralasciando la qualità? Siccome di gente che scrive bene ne conosco (anche su questo stesso forum), mi viene da pensare che sia vera la seconda ipotesi. Si torna quindi sempre alla stessa crudele domanda: gli editori pubblicano romanzi del cavolo perché di base è quello che vuole leggere la gente? Poche persone inca**ate valgono bene una massa più estesa di lettori poco pretenziosi?
  11. C'è un link alla recensione nel mio blog nel primo post. In ogni caso è un romanzo in prima persona, di stampo autobiografico, su un viaggio in moto come pretesto per raccontare in parte la vita dell'autore, ma soprattutto la nascita e lo sviluppo della filosofia chiamata Metafisica della qualità. Ti consiglio però di non spulciare troppo wikipedia, altrimenti ti perdi in gran parte il gusto del libro (e ti fai uno spoiler pauroso).
  12. Ho da poco recensito sul mio blog il romanzo "Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta" di Robert Pirsig. Ho scoperto con questo libro un autore eccezionale e mi sono trovata a invidiare i suoi studenti. ^^ Prima di lanciarmi in una discussione-monologo, mi piacerebbe sapere chi di voi l'ha letto.
  13. Sembra mooolto interessante! Ma l'acquisto lo stavi consigliando anche a te stesso?
  14. Secondo me una linea di manuali che vale veramente la pena acquistare è quella legata agli ambienti (Stormwrack, Cityscape, Sandstorm, Frostburn). Sono fatti molto bene, contengono ottimi spunti e regole aggiuntive molto utili in quei contesti, senza considerare che la parte descrittiva è molto utile anche al di fuori del D&D. Io li ho apprezzati molto e non mi perdonerò mai di essermi fatta sfuggire quelli che mi mancano a Lucca! (PS: padishar ti odio!!!! )
  15. Sono entrambi ufficiali, solo che il primo è per la 3.0 e il secondo per la 3.5.
  16. Samirah ha risposto a un messaggio in una discussione in Altri GdR
    Due righe di descrizione del gioco non sarebbero una brutta cosa in apertura di topic no?
  17. Ho terminato "Il sigillo del vento" (di cui scriverò una recensione sul mio blog entro oggi spero) e mi sono tuffata su "La casa del demone". E' un horror bello bastardo, molto splatter ma scritto niente male!
  18. Mi era capitata una cosa del genere quando Infostrada aveva modificato la linea. Resettando il router era andato tutto a posto. Per il resto, non saprei.
  19. Riemergo da un fine settimana di influenza bastarda... Hola a tutti!
  20. Ho dato un'occhiata al file. Già l'impaginazione mi fa dire che è un buon lavoro (regolisticamente non commento, anche perché ho usato pochissimo la 4a edizione). Mi è spiaciuto però non poter leggere due righe di background per questo PNG, che comunque sembra molto interessante. Niente di particolare (anche perché se no non sarebbe utilizzabile facilmente ovunque), ma una piccola descrizione al di là delle regole potrebbe essere una cosa carina. Ah, quando NovAtlantis sarà online, sarà bellissimo raccogliere in un progettone tutte queste cose! (sì, è pubblicità - neanche tanto - subliminale )
  21. Ormai la pila sul comodino comincia a vacillare. Oltre a Dune, che non ho iniziato, ma che dovrò per forza leggere se non voglio divorziare (), a un libro su Castano e dintorni (per ambientarmi meglio! ) e al breviario di Confucio lasciato a metà (perdonami pad, ma dopo l'ennesimo libro "filosofico" non ce l'ho fatta a finire anche questo), in cima c'è il primo libro fantasy pubblicato dalla Asengard. A Lucca abbiamo comprato tutti i libri di questa casa editrice (a parte il primo, che non era disponibile), sia per fiducia verso un'editoria che punta sugli autori italiani sia perché comunque i romanzi ci ispiravano. A metà libro posso dire che "Il sigillo del vento" è piuttosto penoso. Voglio comunque finirlo, perché ormai ho letto quasi 300 pagine e vale in ogni caso la pena, però mi chiedo perché si continuino a sfornare romanzi fantasy che sembrano la trasposizione (neanche tanto fatta bene) di sessioni di D&D...
  22. Mah, sarà che quando ho visto il filmato della conferenza di presentazione ho pensato che era esattamente ciò di cui avevamo bisogno per i nostri progetti, ma a me sembra un balzo in avanti incredibile. Ora come ora ci stiamo arrangiando tra forum, wiki, mail, skype, docs... avere uno strumento che fa tutto insieme mi sembra di una praticità unica. O_o
  23. Non c'è che dire, è molto, MOLTO, interessante, ma dopo un'intera giornata a pensare alla mia ambientazione, alla fine ho deciso di usarla. Non per altro, ma perché voglio focalizzarmi su alcuni aspetti e ho bisogno che l'ambientazione sia sconosciuta al lettore, in modo che questo non venga veicolato verso interpretazioni fuori luogo da preconcetti legati alla conoscenza dell'ambientazione stessa.
  24. Grazie per l'offerta, ma non sono in grado di scrivere senza riferimenti concreti al luogo in cui ambiento il tutto. A ogni modo, grazie anche ai vostri suggerimenti, sono arrivata a elaborare un'ambientazione che mi intriga parecchio. Chissà che magari non se ne possa fare qualcosa di più.