Mi sento di fare la voce fuori dal coro.
La qualità è qualcosa di molto soggettivo e secondo me si sta guardando la questione da un punto di vista limitato.
Non voglio soffermarmi sulla questione 4a edizione, se non per dire che quello che per i vecchi giocatori è un calo di qualità, per i nuovi magari rappresenta un approccio al gioco ben fatto e che va incontro alle loro necessità.
Essere delusi dall'evoluzione del gioco non significa necessariamente che la qualità sia calata, ma semplicemente che non incontra più le nostre esigenze.
Inoltre, proprio l'avvento di internet e dell'informatizzazione in genere ha permesso a molti di rendere disponibile materiale home-made e se vi fate un giro su siti come rpg.net vedrete che ogni giorno escono recensioni sui sistemi di gioco più svariati, molti di questi sviluppati in casa da privati, che magari ci hanno messo anni ma che spesso rappresentano l'idea o il tassello mancante per i propri progetti.
C'è molta più scelta e c'è la possibilità di fare una cernita tra miriadi di prodotti amatoriali e messi a disposizione gratuitamente.
Io questo non lo vedo propriamente come una crisi del GdR, ma come una sua evoluzione da prodotto editoriale per "pochi eletti" a un insieme di prodotti variegati e adatti a molteplici esigenze, che quindi va a coprire un bacino d'utenza maggiore.
Ovvio che quando la quantità aumenta, la qualità tende ad abbassarsi, perché nella massa ci saranno prodotto eccelsi come mediocri, ma per chi sa cosa cercare, ora ci sono molte più opzioni.