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Samirah

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti pubblicati da Samirah

  1. Samirah ha risposto a Lillyen a un messaggio in una discussione Disegni e Illustrazioni
    Sono veramente belli! Fai un ottimo uso delle linee, per quel poco che posso percepire e comprendere (causa assoluta mancanza di competenza tecnica ^^). I disegni sono morbidi, non statici, e le espressioni calde e affascinanti.
  2. Samirah ha risposto a Wolf a un messaggio in una discussione Cinema, TV e musica
    Dopo tanta attesa, ho finalmente avuto l'occasione di vedere questo musical a Parma pochi giorni fa. Mi aspettavo un bello spettacolo, ma devo dire che è a dir poco meraviglioso, da pelle d'oca dalla prima all'ultima nota. I suoni erano perfetti, coreografie e scenografie veramente d'effetto e i cantanti assolutamente bravissimi. Tornerei a rivederlo di corsa!
  3. Samirah ha risposto a nhemesis a un messaggio in una discussione Dragons’ Lair
    C'è stato un errore nell'unire due discussioni su Sandman (mi è saltata la linea mentre lo facevo), probabilmente eri sottoscritto alla seconda discussione che è stata unita alla prima (a cui era stata unita per errore quella su Gintama).
  4. Ecco uno di quei libri che ti consigliano caldamente e che non hai mai sentito nominare (e che forse proprio per questo pensi che possa valerne la pena, visto che non è il classico "l'han letto tutti quindi è bellissimo"). Il romanzo si apre con una scena d'alta montagna, la scalata di una cima nepalese, tra freddo e ghiaccio e già la mia mente cade in fibrillazione: montagna e musica nello stesso libro, non posso che andare avanti fiondata nella lettura! Ed ecco dipanarsi una storia dove, quasi inutile dirlo, la maggior parte di noi riesce a identificarsi: le scoperte che portano dall'infanzia all'adolescenza, i dubbi e i colpi di testa, ma soprattutto... la musica! Non poteva arrivare un pungolo più pressante, in un momento di bilancio e di voglia di fare come questo, per tornare a pensare seriamente alla musica. E se un libro è in grado di raschiare l'animo riacutizzando desideri e passioni, non può altro che essere un libro bello, semplicemente bello. Se poi è anche scritto magistralmente, con alcune metafore che lasciano veramente a bocca aperta, vale sul serio la pena di leggerlo. E di ascoltarlo.
  5. Samirah ha risposto a Mia Osis a un messaggio in una discussione Disegni e Illustrazioni
    Beh, oddio, non so qual'era l'idea che avevi in testa, magari questo risultato non ti soddisfa, ma trovo che sia molto suggestivo.
  6. Samirah ha risposto a raemar a un messaggio in una discussione Libri, fumetti e animazione
    Eccomi! Finalmente l'ho letta, così la smetti di scassare su msn! A parte gli scherzi, ti ho già detto più volte che secondo me scrivi molto bene e anche questa favola me lo conferma. E' bella e scorrevole e l'atmosfera della fiaba c'è tutta. Trovo forse poco piacevoli i cambiamenti di ritmo che ho avvertito nella lettura, considerando la brevità del testo, ma immagino che l'improvvisazione abbia portato a ricamare sopra ad alcuni dettagli tralasciando altre situazioni, descritte in poche parole, quasi trascurate. Alcuni passaggi sono molto classici, riscontrabili in ogni fiaba, ma non c'è banalità nell'insieme. Bravo.
  7. Samirah ha risposto a Azar Pinkur a un messaggio in una discussione Dungeons & Dragons
    Sì, è su Sandstorm, che è stato pubblicato solo in inglese.
  8. Samirah ha risposto a Sniper a un messaggio in una discussione Ambientazioni e Avventure
    La 4a edizione non fa più riferimento a Greyhawk come ambientazione base, per cui le varie informazioni comparse sui manuali e nell'avventura non corrispondono a quell'ambientazione. Non credo esista di fatto un'ambientazione completa ora come ora.
  9. Ho letto il libro in una mattinata di mare, dopo aver visto un paio di volte La leggenda del pianista sull'oceano, uno di quei film che capita di guardare per caso per poi innamorarsene perdutamente. Per quanto mi avessero già detto che il libro altro non è che il monologo che si snocciola lungo il film, è stato comunque sorprendente rivivere l'atmosfera, i suoni e le sensazioni attraverso le frasi brevi ed efficaci di Baricco. Il testo contiene il ritmo stesso della musica che riempie il film, tanto da dare l'impressione che gli spartiti siano nati come conseguenza diretta del ritmo narrativo. Non mi rimane che riguardare il film, per farmi trasportare un'altra volta dalle note convulse e commoventi del jazz.
  10. Samirah ha risposto a viridiana a un messaggio in una discussione Cinema, TV e musica
    Il film l'ho visto qualche settimana fa, in compagnia dei fratelli Wachowski... ehm, Pustorino () e gentile signora Aura. A me Batman è sempre piaciuto, è sempre stato il mio supereroe preferito, forse perché di super, a parte i soldi e il fisico, non ha niente. Sì, ok, soldi e fisico sono già una buona percentuale, ma sorvoliamo... Direi che di complimenti al film ne sono stati scritti talmente tanti che risulterei solo ripetitiva, per cui mi limito a lasciare un'impressione che mi ha accompagnata durante tutta la visione: l'estrema inquietudine nel vedere una scheggia impazzita come il Joker muoversi come un equilibrista kamikaze in mezzo alle vite degli altri. Credo non vi sia nulla di più destabilizzante nel trovarsi di fronte a qualcosa che non si può combattere se non con una resistenza illogica, basata solo sulla speranza e senza alcuna certezza di riuscita. E' forse l'emozione che emerge più imponente da questo film, talmente evidente e schiacciante che non ho potuto fare a meno di osservare il tutto con un'angoscia che non si è attenuata neanche alla conclusione del film. Insomma, tanto di cappello a Nolan, che è riuscito a farmi emozionare in un modo inaspettato e "fastidioso".
  11. Samirah ha risposto a Ghon a un messaggio in una discussione Cinema, TV e musica
    A me e Hiade è piaciuto tantissimo. Sarà perché entrambi abbiamo fatto kung fu e forse questo ci ha permesso di apprezzare anche i piccoli particolari, ma secondo me hanno fatto un gran lavoro. Ogni singolo movimento era curato nei dettagli, ogni scena era satura di quell'atmosfera che si respira nei film, soprattutto datati, di kung fu alla Jackie Chan. Ci siamo divertiti ma siamo anche usciti dalla sala pieni di nostalgia e pronti a prendere a calci le porte!
  12. Samirah ha risposto a nhemesis a un messaggio in una discussione Dragons’ Lair
    E' possibile che il forum tenga in memoria i messaggi non letti solo per un certo periodo? Mi sto accorgendo ora che mi sta dando come non letti soltanto i post dopo una certa data...
  13. Samirah ha risposto a aza a un messaggio in una discussione Dragons’ Lair
    Nel profilo utente: "Corporazioni create dall'utente :" In realtà sono le corporazioni a cui l'utente appartiene.
  14. Samirah ha risposto a aza a un messaggio in una discussione Dragons’ Lair
    "Non è stata inserita nessuna iimmagine in questo gruppo." Direttamente nel profilo delle singole corporazioni.
  15. [MOD] - E' il caso di moderare i toni.
  16. Samirah ha risposto a maxdamage a un messaggio in una discussione Dungeons & Dragons
    [MOD] - Per queste richieste, utilizzate la sezione Bacheca.
  17. Volendo c'è l'avoral. L'archetipo del licantropo si può sempre aggiungere, in fondo.
  18. Samirah ha risposto a padishar a un messaggio in una discussione Giochi di società
    [MOD] - Per favore, non andate OT.
  19. Samirah ha pubblicato una voce blog in Il gatto di giada
    Ho approcciato questo testo di mitologia nordica dopo una rapida lettura di un volumetto della collana Atlanti di Mitologia riguardante appunto i "Miti del Nord". L'interesse motore di queste letture si snoda su vari piani, il primo fra tutti quello di ricerca letteraria, ma anche quello della necessità di un'ispirazione mirata e, non ultimo, di curiosità personale. Ciò che mi sono trovata di fronte non corrispondeva assolutamente alle aspettative. Siamo abituati a immagini epiche e grandiose quando si fa riferimento alla mitologia scandinava, forse condizionati dal modo di vedere altri miti, come quelli greci, dove le divinità, seppur coi loro difetti, sono indubbiamente eleganti e trasudanti fascino. Le divinità nordiche sono tutt'altro che permeate da un alone di bellezza divina, tanto da risultare, in più di un'occasione, alquanto ridicole. Gesta epiche sono narrate con una semplicità disarmante, arricchite di particolari a volte insignificanti, altre volte addirittura contrastanti con il contesto in cui si trovano. Non posso nascondere una certa delusione durante l'approccio iniziale, delusione che però ha lasciato il posto a una curiosità sempre maggiore. Ho sentito difatti questo mondo molto distante, molto diverso dal mio modo di vivere la mitologia, e per questo ritengo possa nascondere un fascino che non mi si è ancora palesato, ma che non escludo possa risultare fonte di stupore e di una conoscenza con cui finora non sono entrata in contatto. Un aspetto di cui invece ero già a conoscenza è il concetto di destino, di predestinazione. E' sconcertante, per una cultura abituata alla concezione di un destino costruito giorno per giorno, in dipendenza esclusiva della propria volontà, trovarsi di fronte a un tale fatalismo, a una rassegnazione da cui neanche gli dei possono sottrarsi. Ma è una rassegnazione che non comporta prostrazione, perché ogni cosa è vissuta in un ciclo senza fine, dove ciò che muore rinasce. Anzi, vita e morte sono condizioni contemporanee, perché ciò che rinascerà è come se fosse già vivo, e ciò che morirà può essere considerato già morto. L'assenza di una precisa linea cronologica è un altro aspetto che mi ha spiazzata e incuriosita. Alcuni avvenimenti narrati in successione sembrano non possedere una precisa collocazione temporale all'interno dei miti, come se tutto accadesse in una realtà senza tempo, senza un prima e un dopo, come se l'unico elemento importante fosse la sua realizzazione. Affrontare una mitologia siffatta mi sta costringendo a demolire luoghi comuni e aspettative letterarie, ovvero gli stessi vincoli che importo anche in ciò che scrivo. Se durante questa ricerca mi renderò conto di aver imboccato la strada sbagliata per quanto concerne il materiale da cui volevo attingere, potrò comunque ricevere il beneficio di saper affrontare gli argomenti con meno schemi mentali e forse la capacità di interpretare visioni della realtà diverse dalla mia.
  20. Sei mesi per terminare un libretto di neanche 150 pagine possono sembrare un'infinità, ma ci sono libri, apparentemente leggeri e disinvolti, che richiedono di essere affrontati a piccoli passi, assaporandoli lentamente per poter assimilare al meglio il loro contenuto. L'autore di questo volumetto è un insegnante di yoga amante dei gatti, che ha saputo trovare la via di spiegare il rilassamento attraverso l'osservazione attenta e ammirata di queste creature. Non si tratta di un libro sui gatti, ma di un libro che fa del gatto un termine di misura e di confronto, uno specchio in cui rifletterci e riflettere su noi stessi. E' incredibile come tante volte ci ritroviamo a constatare di come le affermazioni più banali possano comunque presentarsi come delle rivelazioni. Ma proprio la semplicità di talune esternazioni ci lascia disarmati nel momento in cui comprendiamo come tali verità siano sempre esistite dentro di noi, ma non siamo mai stati in grado di focalizzarle. E come se vi fosse una sorta di ritmo morbido e naturale nell'irregolarità con cui ho aperto e sfogliato questo libro, è stato ancora più stupefacente constatare di volta in volta alle risposte di cui necessitavo. Ma ancor di più, lo straordinario parallelismo con ciò che stavo vivendo. La prima parte "A tu per tu con il quotidiano" mi ha accompagnata mentre mi trovavo ad affrontare le piccole grandi difficoltà di ogni giorno, dall'esame universitario alla telefonata irritante. Ma ecco, quando le necessità del mio io sono mutato, quando le domande sono traslate su un piano differente, la seconda parte, "Il viaggio interiore", che ha posto gli accenti sugli ultimi strascichi di un percorso difficile ma estremamente gratificante. E' indubbio come riflettiamo le nostre esperienze e il nostro sentire in ogni cosa che viviamo, ma suppongo sia un pregio di ciò che ci viene offerto l'avere la capacità di fungere da specchio per noi stessi. Un libro che ci permette di focalizzare meglio ciò che sentiamo è comunque un buon libro, indipendentemente dall'utilità pratica del suo contenuto. Se poi siete degli amanti dello yoga e degli esercizi di rilassamento, troverete sicuramente degli ottimo spunti. Io ne ho tratto l'ispirazione per scrivere, seppur poche pagine, nate però con spontaneità e desiderio di comunicare le mie emozioni. La serenità e l'ironia con cui Brunel ha voluto comunicare le proprie mi ha permesso di sorridere delle mie paranoie e delle mie paure. Forse, fra i tanti tipi di rilassamento, quello della scrittura è il più sottinteso ma allo stesso tempo più esplicito fra quelli indicati dall'autore.
  21. Samirah ha risposto a Shar a un messaggio in una discussione Off Topic
    Ma non ti è arrivato il messaggio? =_=' Eh... vediamo... Ma le foto di domenica? Pad, zel?!
  22. Samirah ha risposto a Shar a un messaggio in una discussione Off Topic
    Ma dico io... =_=' Comunque... Dolomitiiiiiiii.... *_*
  23. Samirah ha risposto a Chiavix a un messaggio in una discussione Dragons’ Lair
    Amarant, il tuo messaggio è gradito tanto quanto gli altri. Mi fa piacere vedere quante persone passino di qui ogni giorno, per leggere o rileggere. Un grazie a tutti quanti, è bello sentirsi parte di un grande abbraccio. Le giornate passano, il dolore è ancora vivo, ma ancora una volta le uniche parole che sento di dire sono "Grazie Claudio". E grazie a tutti voi per esserci.
  24. Samirah ha risposto a chandwick a un messaggio in una discussione Videogiochi e Informatica
    Io ho lasciato, per occupare il mio tempo in modo ugualmente improduttivo ma più divertente.
  25. Una canzone per ricordare una serata splendida, in cui ancora una volta lo spirito del cungi ha brillato intenso e avvolgente. Una canzone per ringraziare chi c'era e chi c'è, sempre, in ogni momento. Una canzone che sembra racchiudere lo spirito di queste giornate, dove ogni cosa muta ma noi stessi ci avviciniamo sempre di più al nostro io più vero e sincero. Vi voglio bene e non mi stancherò mai di ripetervelo. Scorpions - Wind of Change I follow the Moskva Down to Gorky Park Listening to the wind of change An August summer night Soldiers passing by Listening to the wind of change The world closing in Did you ever think That we could be so close,like brothers The future's in the air I can feel it everywhere Blowing with the wind of change Chorus: Take me to the magic of the moment On a glory night Where the children of tomorrow dream away In the wind of change Walking down the street Distant memories Are buried in the past forever I fallow the Moskva Down to Gorky Park Listening to the wind of change Take me to the magic of the moment On a glory night Where the children of tomorrow share their dreams With you and me Take me to the magic of the moment On a glory night Where the children of tomorrow dream away In the wind of change The wind of change blows straight Into the face of time Like a stormwind that will ring The freedom bell for peace of mind Let your balalaika sing What my guitar wants to say Take me to the magic of the moment On a glory night Where the children of tomorrow share their dreams With you and me Take me to the magic of the moment On a glory night Where the children of tomorrow dream away In the wind of change