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Samirah

Circolo degli Antichi
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  1. Ser Norton! Ser Norton! A me! Ehi ma dove siete? Non è che siete qui? Uffa che ressa, non si capisce mai dove uno parcheggia un png... Ah ecco forse ci sono! Oh no...non è nemmeno qui... Ciao Nate! Ah! Ma tu chi ***** sei? Sono il castellano di Grande Inverno...ti ho fatto io cavaliere... Ah già è vero beh ora non ho tempo stammi bene tanti saluti a casa ciao eh! ... Ah senti un pò non è mica che hai visto parcheggiato da qualche parte un Ser Norton? Potrebbe essere il tizio coi baffoni la in fondo? Fa vedere...si! si! è lui! Grande ciamby! smack! Ehi ma non mi chiamo ciamby... Si lo so era per dire sta calmo, ho pure speso 3 punti reputazione su di te! Ora devo andare! ... ... ... Ser Norton! Salute Ser Nate! come state? Bene voi? Bene...sicuramente saprete che la nostra recente avventura è sulla bocca di tutti... Eh che volete il paese è piccolo, la gente mormora. Si ma non mormorà proprio idilliacamente di voi... Che volete dire? Beh ecco... Parlate Ser Norton! Umh...guardate quel volantino affisso a quel palo... Fa vedere... ... ... ... SMILZO MALEDETTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!! IO GLI ROMPO IL CULOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!! E' forse vero quel che si dice in giro Ser Nate, siete voi forse uno SPERGIURO? Ser Norton! Voi c'eravate! Ben sapete che ho fatto quel che ho fatto per cause di forza maggiore! O non mi credete forse? Stati forse insinuando che un Royce non è capace di credere alle parole di un amico quando volgari volantini fasulli stampati da chissachi dicono il contrario? Affatto! Stavo dicendo che un vero Royce quale voi siete non è certo tipo da farsi ingannare così' bassamente! Ecco appunto! E ora ditemi Ser Nate, che posso fare per voi? Beh ecco mi servirebbe un grosso favore da voi... State forse per caso muovendo volgari accuse relative al fatto che un Royce rifiuterebbe favori ad un amico? No, voglio solo un favore e niente più! State forse.. NO! Voglio solo un ***** di favore! Ah ok, dite pure Ser Nate. Non qui, troppe orecchie indiscrete, andiamo a fare una passeggiata per Approdo del Re Ok ... ... ... Mamma! Mamma! Uno SPERGIURO! Vieni via Luigino e non accettare caramelle da lui! Grrrr State calmo Ser Nate, è solo volgo ignorante. Se dò a beccare quel mona che ha messo in giro sta voce... Ehi venite a vedere! E' Nate Rivers! Lo SPERGIURO! Bastaaaa! Seminiamo questa marmaglia! ... ... ... Siamo soli ora Ser Nate. Si. Dite pure. Beh.vi devo fare una grave confessione Ser Norton.. Non sarete SPERGIURO per davvero? No *****! Ho solo un agghiacciante segreto che devo svelare al Re ed al Re solo, voi siete dalla parte del Re vero Ser Norton? Come osate accusare un Royce di.. Ok Ok! Siete dalla parte del Re mi fido! Ma come posso aiutarvi Ser Nate? Chiedete udienza al Re e parlate con lui! Fosse facile Ser Norton, il problema è che non mi fido per nulla di alcuni servitori del regno in stretto contatto con Sua Maestà... Non vedo come posso aiutarvi in questo. Beh..voi conoscete il Lord Comandante della Guardia Reale, Unto Royce! Perbacco! E' mio zio! Ecco...lui è molto vicino al Re...se voi poteste riuscire a fissarmi un incontro con lui...potrei avvisarlo del pericolo e chiedergli di poter arrivare al Re.. Umh..è davvero importante per voi Ser Nate? Di vitale importanza Ser Norton, ma non per me, per il regno intero! Allora vedrò di accontentarvi il prima possibile. Grazie infinite Ser Norton, ora vi riporto all'autorimessa. Ma veramente...a due metri da qui c'è la locanda dove alloggio.. Cavolo! Non lo sapevamo! Potevate dirlo, vi avremmo portato qua invece di lasciarvi nell'autorimessa! Fa niente ormai...anzi perchè non venite dentro con me vi offro da bere! Ho chiuso col bere Ser Norton! Oh questo vi fa onore ma insisto, cè sempre un bardo che canta una canzone sul Cavaliere del Drago che si ingroppa alla pecora la Sorella nonchè Regina! Emh...e voi credete a sta canzone..? Asserisci forse tu che un Royce possa anche solo per un istante dubitare del casto onore coniugale della Madre del nostro nobile Sovrano? Giammai! Difatti, però la canzone fa comunque dannatamente ridere per cui quando il bardo c'è la ascolto... e poi racconta pure una storia strana, di un albero genialogico Targaryen modificato... la conoscete? No ma sto bardo già mi sta sul *****! Ora scusatemi, ora devo andare, avvisatemi quando Unto Royce è disposto a vedermi. Non mancherò! Saluti! Saluti! E così Nate si avvia verso la Fortezza Rossa per proseguire il suo folle piano quando viene improvvisamente circondato da una banda di villici tutti con addosso strani vestiti anni 80 e con in mano una candela accesa e una lattina di cosa cola... E voi chi diavolo siete? cosa volete da me? "Vorrei giurare insieme a voi... in magica armonia..." (magica armonia) "SPERGIURI coca cola e poi... un voto infranto e via!" (un voto infranto e via) BASTAAAAAAAAAAAAAAAA "SPERGIURA insieme a noi!" "SPERGIURI coca cola e poi...un voto infranto e via!" (un voto infranto e via) "Giurate tutti insieme a noi..." ANDATE VIA MALEDETTI! NON SONO UNO SPERGIUROOOOOOOOO Alla fine, dopo una fiera pugna, il povero Nate riesce a seminare la banda di disperati e a raggiungere la Fortezza Rossa. Qui non gli resta altro da fare che proseguire con la fase 2 del piano: il commiato a Lucas. Lucas! Sei qui? Fap Fap Fap Lucas! Apri! Fap Fap Fap SLAM! Aaaaa padron Nate! Lucas! Alla tua età... Cerchi di capire...ero un soldato un tempo...ora sono un monco...non ho altro da fare.. Lucas...Lucas...ehi ma è il nuovo numero di Play Lannister quello? Si Padron Nate, se volete lo sciacquo e ve lo impresto No no, non sono qui per questo. Avete bisogno di qualcosa? Tieni questi 10 dragoni d'oro Lucas Ma sono una fortuna! Se mi dovesse succedere qualcosa voglio che tu te ne vada da questa città e ti dia alla macchia. Con quei soldi dovresti riucire a vivere dignitosamente per il resto dei tuoi giorni. Ma...mi sembrate preoccupato padron Nate, posso fare qualcosa per voi? No Lucas...sono io ora quello che deve fare qualcosa per se stesso, e potrebbe essere pericoloso! Ma posso aiutarvi in qualche modo? No amico mio. Resta qui e prega i Sette per me se puoi! Lo farò immediatamente padron Nate Grazie Lucas, addio! Addio ... ... fap fap fap Congedato l'amico Nate prosegue con la fase 3: si chiude nella sua stanza, prende carta penna e vino ed inizia a scrivere una fantomatica lettera al Re in persona... ...ma lasciamo Nate da solo per un attimo e torniamo ad osservare LA DONNA che, bloccata a letto dal suo finto malore, riceve una serie di visite interessanti... Toc Toc Chi è? Sono io, Daeveron. Entra. Come stai sorella? Bene...ma mi sto annoiando qui a letto... Bene? Ma mi avevano detto che eri malata... Cretino! E' una balla per non partire con Mark...Blooduccio mio bello mi ha chiesto di restare perchè ha troppo bisogno di me e io non posso certo andare a Dorne per vedere mio marito fare la guerra! Capisco... Ovviamente tieni la bocca chiusa disgraziato! Si sorella... Ah fammi un favore Dimmi sorella. Portami la tv che mi sto annoiando! Ma non c'è la tv in agot... Una radio allora! Non c'è nemmeno quella.. Sei proprio inutile fratello.. Ma sorella.. ZITTO! E renditi utile, vatti a preparare che fra poco parte Mark, almeno uno della famiglia è meglio che ci sia sul molo a salutare! Toc Toc Chi è adesso? Tuo marito.. Oooooo ooOooo la mia pancia...entra amore mio... Oh Ser Daeveron buon giorno! Buon giorno Ser Mark! Come stai Gael cara? Oooo Oooooo Molto male ho bisogno di riposo, lasciatemi dormire! Hai preso l'acqua che il Maestro ti ha detto di bere? Si... E come stai? Ancora male cretino! Ci vuole tempo! tempo! tempo! Hai capito? E ora non hai una nave da prendere? Si...infatti ero venuto a salutarti...mi dispiace che tu non possa partire con me.. Oooo dispiace tanto anche a me amore mio ma ora vattene ben bene fuori dai ********! Allora ciao... Si ciao! Fuori! Via! Raus! Arrivederci Ser Daeveron... Oh ma io vi accompagnerò al molo! Ci saluteremo là! Molto gentile da parte vostra. USCITE FUORI DALLE PALLE TUTTI E DUEEEEEEEEEEEE ... ... ... Toc Toc Chi ***** è adesso? SLAM! Hola Chica! E' così che accogli il tuo caliente albino preferito? Blooduccino bello! Come stai? In splendida forma! Complimenti per la pantomima! Quella cara de **** di tuo marito l'ha bevuta alla grande! Per te qualsiasi cosa amore mio. Mi è andata bene che sono riuscita a convincere Maestro Ethan a mentire per me! Il vecchio lambioso? Lo teniamo per les pelotas amica mia! Dimmi Ravenuccio bbello, quando Mark va via posso smettere con questa commedia? E' prematuro Gael, va bene che sono io che mando avanti sta casa de idolatria che è Approdo del Re ma una parvenza di decenza è meglio conservarla! Oh..quindi devo rimanere a letto sempre? Ma no! Ma no chica! Diciamo che ti stai riprendendo, puoi girare su e giu, ma non uscire dalla Fortezza e non attirare troppo l'attenzione. Uffa..mi sa che mi annoierò a morte... Ma no puta maldida, tiengo un nuevo lavoro para ti! Tutto quello che vuoi! Lo sai che per te andrei persino alla barriera... Ma si che lo so! Ora icierra el pico gran puta e ascolta! Come sei arrapante e virile quando parli spagnolo... Silenzio! Si scusami. Se tiro 10d6 che ti viene in mente? 10d6? Direi niente... E Viserys Targaryen non ti diceva niente, 10d6 non ti dice niente, no sirves para nada! Mi dispiace...non accigliarti... Fa niente, fa niente, incantesimo dei maghi di terzo livello, non è fulmine è... FIREBALL! Ora si che si ragiona bruja! Vedi che te lo ricordi! Ma che fine ha fatto? Dopo il torneo non l'ho più visto... Eh, se ne è stato buono per un pò, si è dato alla pazza gioia con i soldi del torneo, taverne..bordelli..le solite cose da cavaliere insomma ma ora è tornato e ha già cominciato a rompere i cojones... E che vuole mai? Ah! Quel cavron de Aegon IV anche da morto continua a far danni! Non gli è bastato *****care nella testa del mio fratellastro Blackfire una baita di ********* sulle sue pretese al trono che poi ha lasciato ad un altro figlio, ha pure promesso a sto ***** de Fireball un posto nella Guardia Reale in caso di ovvi meriti ed ora, solo perchè ha vinto un torneo per subnormali dove esponenti di spicco erano quel flojo di tuo fratello e quel chulo del suo amico ubriacone, pretende quanto gli era stato promesso... E tu non vuoi mi par di capire... Il Re non vuole! Daeron II è il contrario di suo babbo, gli piace la gente posata che sa stare al suo posto non certo una testa calda come Fireball...peccato che il Re sia buono solo di stare su un trono di ferro a urlare in maiuscolo e alla fine i casini li devo sistemare io! Quindi cosa devo fare? Tieni d'occhio Fireball, non possiamo dirgli di no direttamente per cui sarebbe bello che so se tu riuscissi a scoprire qualche pecca nel suo curriculum professionale, qualche comportamento che non si addice ad un bianco cavaliere della guardia reale. E se non scopro niente? Allora inventa! Incastralo! Rovinalo! Sei una spia o no? Ti devo insegnare tutto io? Ho capito tesoro, farò del mio meglio! Sarà meglio! Yaya tome una mierda adesso! Io ho un appuntamento! Arrivederci Bryndenuccio! Si..si...maldida! E così LA DONNA resta sola ad ordire il suo nuovo diabolico piano. Nel mentre un dorniano mutilato ha raggiunto per inerzia il molo 17 dove la "Daino Cornuto" si appresta a traghettare il suo parente acquisito verso Dorne. Eccomi Ser Mark! Quanto manca alla partenza? Pochi minuti Ser Daeveron, siate così gentile da aiutarmi a caricare il mio scudiero Bins sulla nave, oggi è così stanco che non riesco a svegliarlo... Ser Mark...è un sacco di fagioli... Ahah lo dicono tutti, povero ragazzo! Avanti Bins, non diventerai mai cavaliere se continui cosiì... ... ... Anf Anf Tutto bene Ser Daeveron? 20 chili di fagioli anf anf sono più che sufficienti per umiliare il mio ridicolo schock value anf... Oh, mi dispiace, ognuno ha le sue sfighe...chi è nato fiacco...chi non ha un orecchio.. Chi ha la moglie pu..ana.. Come? Chi ha la moglie malata stavo dicendo... Oh già...la mia povera Gael..è un vero peccato che non possa venire con me..mi avrebbe aiutato molto averla vicina... Credetemi, è rosa dal dispiacere. Ne sono convinto. Beh...l'affido a voi Ser Daeveron, vegliate su di lei e proteggetela! Come potrei fare altrimenti Ser Mark? E' mia sorella! Voi piuttosto, ricordatevi cosa state andando a fare, Westeros ha bisogno di voi, il Re ha bisogno di voi! Non deludeteci Ser Mark! Sul mio onore di cavaliere giuro solennemente che farò del mio meglio! Ne sono convinto! Che il Guerriero infonda forza al vostro braccio! Addio! Addio! E così lentamente la barca salpa e si allontana... Dai Bins, saluta Ser Daeveron con la manina! Scusi mio lord ma quello è un sacco, non ha ne braccia ne tantomeno mani! Che ne sa uno stupido mozzo di scudieri tsk! ... ... ... Rimessosi in tasca il fazzoletto usato per congedare il cervide acqusito, al nostro buon Dorniano non resta altro da fare che rientrare. Se non chè sulla via del ritorno egli si imbatte in un gruppo di personaggi a cavallo che sta marciando a spron battuto in una direzione fondamentale ai fini della trama della campagna ma del tutto ininfluente ai fini dei miei riassunti. Vamos Caballeros! Si si vamos ma stavolta che nessuno osi farmi del male! Sono il ******o figlio de Re! ... ... Umh...dove staranno andando il secondogemito Maekar, BloodRaven e un nutrito gruppo di armati? Mah...del resto..a me che ***** me ne frega? E su queste note di totale disinteresse verso gli sforzi del nostro Master torniamo al povero Nate che sta rileggendo la compromettente lettera per il Re, partorita con un abominevole cesario... "Maestà, ci ho i segreti. Roba forte. Ma non mi fido di certi vostri stretti collaboratori. Essi mi guardano con malignità e spokkia. Vi prego, incontriamoci da soli. PS: Ve lo giuro che non sono uno spergiuro." Si... potrebbe pure funzionare... Toc Toc Chi è? Sono la serva Rumenta! Non c'è niente da pulire ora! Vattene! ...ma veramante mi manda Lord Unto Royce...vi sta aspettando nel suo ufficio... Di già? Meglio così, odio le agonie lunghe, ditegli che sto arrivando anzi no ci vado io direttamente! E io? Umh...aspetta un attimo.. CRASH! [rumore di bottiglie che cadono a terra] Tu pulisci la mia stanza! Subito signore... ... ... Che bella la vita dei servi ad Approdo del Re Pochi minuti dopo Nate fa il suo ingresso nell'ufficio di Lord Unto Royce che sta attendendo il nostro bastardo affilando l'affettatrice che tiene sulla scrivania dell'ufficio... Vrrrrrr [rumore dell'affettatrice] Salve Ser Nate! Salve Lord Unto. Gradite una fetta di pancetta coppata? No grazie... Peccato, è una vera delizia. Ditemi dunque, Norton mi ha detto che avete chiesto di me? Si...beh.. Avete fretta? Ehm...no..perchè? Ah fantastico! Allora accompagnatemi in un posto! Ma veramente...voi siete l'egida del Re...potete andare via così? Oh, ho chiuso Daeron in un cubo di strutto di 3 metri di spigolo, nessuno potrà nuocergli lì dentro! Ah allora andiamo pure...anzi meglio, non mi fido di questo posto ci sono sempre orecchie indiscrete in ascolto! Molto bene, passatemi la mia cappa bianca che andiamo! ... ... Ser Nate? Emh...non vedo nessuna cappa bianca... Quella là! Ah...ma è lercia Lord Unto... Eehehe mio caro Nate, era bianca quando sono stato investito capitano della Guardia Reale ma essere il capitano delle guerdie del Re è un lavoro duro, ogni macchia sulla cappa è una battaglia amico mio! Vedi quella grossa patacca di burro? Quella è stata fatta al banchetto in onore della mia investitura! E vedi quel grosso alone di grasso di cinghiale... Forse sarebbe meglio andare ora Lord Unto... Si si certo, vi racconterò strada facendo! E cosi Nate comincia un calvario interminabile fatto di aneddoti sulle peggio nefandezze alimentari e soste obbligate presso ogni dispensatore di cibo spazzatura di Approdo del Re fino a giungere ad un fatiscente chiosco ubicato fuori città e nomato "La Magnukka" Eccoci arrivati Ser Nate! Che posto è questo... Questo è La Magnukka! si mangia veramente bene e poi conosco il padrone: Macco Baccellona! Ehi Macco! Buondì Lord Unto, il solito? Come sempre Macco! ... ... MOGLIEEEEEEEE Metti su 320 crescioni ai ciccioli, 72 gavette di salsiccia matta, 8 capponi e mezzo manzo! E mettiti i tappi nelle orecchie! Che è arrivato Unto? Si! E lei signore che vuole? Una piada allo SPERGIURO? Dannati! Anche qui! Grrr...mi faccia un cinese grande Ok, i tappi per le orecchie li volete? Tappi? ma perchè...no..no..non mi servono.. Se lo dite voi... ... ... ... Allora Ser Nate? Che volete da me? Beh...vi ho visto all'udienza con Sua Maestà...e ho notato che voi lo chiamate per nome.. Eh ci conosciamo da anni... Pronti 320 crescioni ai ciccioli, 72 gavette di salsiccia matta, 8 capponi, mezzo manzo e un cinese grande Bene! Finalmente si mangia Chomp Gnam ma andate avanti Chomp... Quindi siete molto intimo col Re? BBBUUUUUURRRPPP!!! Aaaaaaaaa!!!! Tutto bene Ser Nate? Eh? Ho chiesto tutto bene chomp? Temo di essere diventato sordo... Scusate ma quando non sono con Daeron non uso il riduttore... Ho notato... Stavate dicendo? Quindi voi siente intimo col Re? Beh si passiamo spesso tempo assieme... Da soli? Si da solì BUUURRPP!!!! ma perchè me lo chiedete? Aaa..un attimo solo... ... Signor Macco? Eh? Signor Macco? Eh? I tappi! Ah si scusate non vi sentivo, dite? Potrei avere dei tappi pure io... Ehehe prima volta con Unto? Tenete Grazie... ... Dicevo, ho bisogno di un favore da voi...un grosso favore... Un assaggio della mia riserva personale di lardo di colonnate? No...dovete dare questa lettera al Re in un momento in cui siete da soli... Una lettera? Perchè? Beh...devo dire una cosa al Re.. Potevate dirla all'udienza! Veramente ho motivo di non fidarmi di alcuni stretti collaboratori del Re... STATE FORSE TACCIANDO UN ROYCE DI TRADIMENTO? BURP! PENSATE CHE UN ROYCE NON POSSA CONSEGNARE UNA LETTERA AL RE MEGLIO DI CHIUNQUE ALTRO? No..no...per carità...non alludevo a voi ma ad altri.. Ah ok allora non c'è problema! Quindi accettate? Consegnerete la lettera al Re? Certo certo nessun problema...gnam..ahhh adoro i ciccioli... Sarebbe urgente... BBUUUUURRRPPP!!! Finisco lo spuntino, torno e gliela consegno! Ottimo... Voi non mi fate compagnia? Mah....visto che cominciate ora il novantesimo crescione ho come il sospetto che la cosa andrà per le lunghe e temo di aver completamente liquiefatto il labirinto dell'orecchio destro...percui io andrei... Come volete Ser Nate! Buona giornata! A voi. ... ... Ah Ser Nate! ..si? Lo finite quel cinese grande? No no...favorite pure... Grazie chomp gnam.. BUUURRPPP!!! segue...
  2. E' notte ad Approdo del Re. Una notte buia e tempestosa per l'esattezza. E quale riposo potrà mai concedere ai deprecabili personaggi che infestano questa cloaca a cielo aperto una notte tempestosa? Nessuno è ovvio! Difatti questa volta nessuno dorme e tutti sono svegli, nessuno escluso. Cinque eroi hanno detto no al sonno e si a Valsoia poichè in loro la tensione è talmente forte da impedire anche il più semplice riposo... Un anonimo giovane corpulento e avvinazzato siede solo a tavola nel grande refettorio deserto del Fortino di Maegor. Sul tavolo troneggiano novantasette bottiglie di rosso completamente vuote e una bambolina voodoo a forma di BloodRaven satura di spilloni. Ah! Cosa vi è di più sopraffino che una bella dormita dopo una sbronza? Ma più dell'alcool può la rabbia ed il nostro mediocre e anonimo bevitore si contorce senza pace... Hic...maledetto albino olivastr..hic! ....avrei parlato col Re...hic! ...sciarei ssctato al sscicuro hic!... ma..c'era lui...hic! maledetto! ..io non sciono uno scipiergiuoooo hic... ...meno male che ho ssscmiesso di bere..hic.. Una donna (anonima ma GRAVIDA) giace nel grande letto matrimoniale della sua stanza. Pur essendo sobria e non arrabbiata nemmeno a lei il riposo è concesso. Continua a fissare l'armadio con ghigno diabolico, collocando mentalmente gli ultimi mattoni del castello di menzogne che ha edificato per intrappolare un altrettanto anonimo ma DAYNE marito... Oh, come vorrei venire con te tesoro...davvero...muahahahAHAHAhahahahahaahaAHah Un anonimo combattente solitario si addestra senza sosta nel cortile della Fortezza Rossa per migliorare il suo stile di combattimento scarso e sbilanciato verso destra per colpa dell'assenza di un orecchio... Devo diventare più forte! Forte e Spokkioso! Forte e Spokkioso! Non voglio prenderle dal mio nuovo scudiero di otto anni che avrà sicuramente uno schock value maggiore del mio! Non voglio! Non voglio! Non voglio! Nella camerata comune dei BOMBEROS un anonimo BOMBEROS è in preda ad un tormento lancinante. Sotto le occhiate basite di un anonimo pincher nano e di un'anonima aquila si contorce in preda a violente contrazioni intestinali... Aaaaaaaa...che maleeeeeee..Aaaaaaaaaaaa sarà stata la doppia peperonata al catrame della mensa dei BOMBEROS..Aaaaaaaa per i sette dei...mi sembra di avere le visioniiiii aaaaaaAaaaa... Infine, un anonima aberrazione di tutto ciò che vi è di onorevole e saggio nella senilità umana continua a giacere da quindici giorni a questa parte in una pozza di feci e minzioni... devo farlo...gugugu...devo trovare il coraggio...gugugu...sploooorch...frr frr Ma nella notte non vi sono solo eroi, molti sono i loschi figuri in tuttaltre faccende affaccendati... Due uomini in nero stanno conducendo un carro pieno di feccia da galera verso Nord... Un ragazzino osserva vigile segni della presenza del dorniano Uno spettro attende nell'ombra... Un uomo si trastulla con sette signorine di malaffare in un bordello. E non è Reza Zarei! Un vecchio abbandonato da tutto e tutti piange commosso di fronte ad una camionetta parcheggiata in doppia fila. Un uomo scrive. Un incantesimo di terzo livello dei maghi si sta provando gli abiti della Guardia Reale Un gigantesco energumeno sta pregando nel Parco degli Dei. Una donna divarica le gambe e urla "Avanti il prossimo!" Il prossimo va avanti. Un uomo fortunanto si unisce ad una decina di compari dall'aria soddisfatta. Gli altri venti aspettano il loro turno. Un uomo, chiuso in un armadio, si prepara alla partenza imminente. Un sacco di fagioli, anche se immobile al punto da apparire addormentato, veglia vigile un armadio. Un nano sottoterra frantuma gemme. Un giovane si sta provando abiti da donna. Un lurido tizio ammantato sta demolendo a rutti un chiosco di piadine... Un prode cavaliere sta sputando palline in tutte le direzioni. UN UOMO SIEDE SU UN TRONO, IN MEDITAZIONE. Un uomo si sta ripulendo le mani del sangue dei suoi parenti. Un tizio pallido ripassa un prontuario di spagnolo. Un monco sta diventando un pò più cieco rispetto al giorno precedente...fap fap fap. Un Royce attende un nuovo impiego nell'autorimessa per PNG. Un tizio cammina circospetto nella notte. Il tizio che cammina circospetto nella notte è l'unico ad avere, al momento, una qualche utilità... Egli cammina di soppiatto, voltandosi indietro per controllare di non essere seguito, fino ad entrare in un piccolo e tasciente edificio nei bassifondi di Approdo del Re... Chi è là? E' la tipografia "Da Guillermo"? Si Voi siete Guillermo? Si Allora questi soldi sono per voi. Wow! che devo fare? Voglio diecimila volantini uguali a questo, e voglio che domattina siano appesi in ogni angolo di Approdo del Re! Umh...capisco....ma ditemi..questi volantini...dicono la verità? Dove finisce la verità? Dove inizia la fantasia? Chi può dirlo! Ecco appunto, stampa e non rugare il *****. Addio. Un momento... Si? Ma voi chi siete? Dammi un foglio di carta Tenga Come hai detto che ti chiami? Guillermo... *scrib* *scrib* *scrib* Ecco tieni. Addio. E così il losco figuro esce di scena lasciando un foglio di carta a svolazzare nell'aire. Al povero Guillermo non resta altro da fare che prenderlo al volo e sbirciarne timidamente il contenuto... "To my dearest fan Guillermo LO SMILZO" Oh! Si leva quindi il sole, univoco segnale di un nuovo giorno ad Approdo del Re. La prima persona a levarsi dalla Fortezza Rossa è il nostro amato bracconiere che, stroncato da una notte insonne dominata dai crampi intestinali, si trascina barcollando verso il Parco degli Dei allo scopo di espletare un'antica tradizione nordica che predilige morbidi cespugli alle più civilizzate turche di Braavos. Lungo la via che porta al cespuglio prescelto il nostro fermentante nordico si imbatte in un albero diga con ivi affisso un inquietante volantino: ____________________________________________________ A.A.A. Spergiuri Vendesi Attenzione genti di Approdo del Re, un losco personaggio si aggira fra di voi, il VILE e SPERGIURO Nate Rivers. L'uomo che credete il valoroso e nobile vincitore della Grande Mischia del Torneo degli Sfigati è solamento un INFIMO SPERGIURO! Egli svendette la fede nel nostro amatissimo sovrano Daeron II impegnando il suo onore e la sua parola con il celeberrimo Aegor "Bo Bitterfrost" Rivers promettendo fedeltà alla causa di Blackfire nel caso di una sua sconfitta a duello. Fattosi poi sconfiggere apposta per il puro gusto di infrangere un giuramento lo SPERGIURO Nate Rivers non ha esitato a tradire il suo nuovo padrone facendo fuggire alcuni suoi importanti prigionieri politici per poi darsi alla macchia come un VIGLIACCO SPERGIURO. Vogliamo in questa sede ribadire il concetto che Nate Rivers è uno SPERGIURO. Nel caso di indecisione nel valutare i fatti ivi narrati vi chiediamo cortesemente di additare al suo passaggio il signor Nate Rivers con l'epiteto SPERGIURO. SPERGIURO. SPERGIURO. SPERGIURO. [segue un accurato disegno a carboncino di Nate Rivers in tutta la sua mediocre normodotosità] ______________________________________________________- Ihihihi poverno Nate AAAaaaa la panza... Giunto al cespuglio designato il nostro neo BOMBEROS cerca di concretizzare il cosidetto "Atto grande" fallendo ignobilmente... Mmmmmmmhhh ... ... Mmmmmmmhhh ... ... Mamma, mamma, cosa sta facendo quell'uomo? Vieni via Luigino, quello è un debosciato! Ma non era Nate Rivers il debosciato mamma? Ora è LO SPERGIURO! ... Sempre più disperato e solo nel suo dolore atroce Marik inizia a capire che non è stata una cena indigesta a causare il suo male ma qualcosa di molto più pericoloso fino a che una possente voce dall'alto non gli fuga ogni dubbio... MARIK, IL BRACCONIERE! Aaaaaaaa chi è Aaaaaaa che maleeee SONO IL MASTER! Aaaa che vvuoi? Non lo vedi che sono indaffaraaaaAAaatooo CAVATI DUE PUNTI DI COSTITUZIONE! Come scusi? HO DETTO CAVATI DUE PUNTI DI COSTITUZIONE! Ma perchè? HAI VOLUTO FARTI CIUCCIARE IL SANGUE DA BELLA FIGHEIRA? ORA DEVI PAGARE LE CONSEGUENZE DEL TUO GESTO SCELLERATO! Ma..ma..AAaaaaAAA...ma aveva detto che così mi avrebbe aiutato per le mie visioni aAAAa NON HA IMPORTANZA. COSI HO DECISO. Ma io...io la amo... ILLUSO. ABBASSA QUELLA ***** DI COSTITUZIONE No! Aaaa Non mi avrete mai! E così il povero uomo venuto dal Nord improvvisa una fuga impossibile da un potere assoluto e invisibile che si conclude dopo pochi istanti con un capitombolo nella neve causato dalle braghe calate... NON PUOI FUGGIRE MARIK... Pietàààààà TZACK! [rumore del Master che cava due punti di costituzione] AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA ... ... frr frr ... ... ... Ehi venite a vedere! Quell'uomo sta male! Chi è? Sarà un barbone! Che ci fa qui? E' svenuto! Ehi lo conosco, stava assieme allo SPERGIURO! Chiamate un maestro! Forse è morto! Rubiamogli i calzari, paiono bbuoni! Via Fatemi passare, ero un maestro una volta! Un maestro? E che ci fate qui nel Parco degli Dei? Mi sono perso...sono qui da quindici giorni...ho freddo e fame... Diteci ex maestro che è successo? vi è rimedio? Non vi è male che un POSTILLONAGE massivo non possa lenire! Cosa è un POSINTONAGGE signor ex maestro? Cielo quale ignoranza nel volgo.. Allora? Che cosa ha? Umh...da questa puntura è stata stillata una singola goccia di sangue che si è rivelata quasi letale per questo giovane! Quale animale può fare una cosa del genere signor ex maestro? Il più terribile dei sette regni buon uomo... Ovvero? *******! ... ... ...aaa...aaa ehi...dove sono...chi siete voi? Avete avuto un mancamento dovuto alla magia che quella fetida baldracca ha fatto su di voi! Piselle! Lei è una donna a modo e io la amo! Non chiamarla con quel nome! Siete ancora confuso, lasciate che operi su di voi una seduta da un ora di.. Nooooooooo Viaaaaa Andate viaaaaaaa E così il bracconiere si rimette in piedi e fugge da una torba di curiosi e da un vecchio derelitto mettendosi al sicuro dentro la Fortezza Rossa. Volgiamo ora il nostro vigile sguardo al buon Nate che, una volta compreso che il vino non porta consiglio, si sta dirigendo di prima mattina negli alloggi del suo mentore in cerca di saggezza... Toc Toc ... Toc Toc ... Maestro Ethan! ho bisogno della vostra saggezza! Aprite! ... Maestro Ethan? ... Non è che siete nudo come l'altra volta eh? vabbeh io entro Gniiiiiieeeeekk Per i Sette Dei! Cosè questo miasma nauseabondo? gugugu... Oddio! Maestro! State bene? aiutami.... Servi! Servi! Pulite sto schifo! Ma veramente... Ho detto pulite sto schifo! Che bella la vita del servo ad Approdo del Re... Dieci minuti dopo la zona viene bonificata dagli umori del vegliardo e Nate può così avvicinarsi al suo fedele mentore. Maestro, vi siete ripreso? eeee aaa..Nate...va via.. Ma..Maestro..ho bisogno di consigli... Anche io figliolo...anche io...e nessuno che possa darmeli... Cosa vi cruccia Maestro? Lascia perdere Nate, non voglio turbarti ulteriormente, so perchè sei qui ma ora io non posso aiutarti poichè devo aiutare prima me stesso e la mia gente... a proposito Nate, hai l'alito che puzza di rosso, non AVRAI MICA PERCASO BEVUTO EH? Bevuto? Io? Cheddite! Vi giuro che io col bere ho chiuso! Lo giuro sul mio onore di cavaliere! Ma ora venite alla finestra, prendete un pò d'aria, forse vi tornerà un pò di lucidità... Caso vuole che la finestra della torre in cui alloggia Ethan guardi esattamente il terrazzino degli appartamenti de LA DONNA ed è così che i due assistono casualmente ad una scena malsana... Tesoro, sono le sette esci dall'armadio che dobbiamo partire! Oh mi hai chiamato tesoro mia dolce Gael, come farei senza di te! Meno male che partiremo assieme, mi sentirei perduto da solo... Non preoccuparti marito caro, io ti sarò sempre vicino, a che ora si parte? La nave salpa alle 16.00 Sarà meglio preparare i nostri bagagli allora caro. Si cara. Portami una tazza di thè e dei pop corn Nate, la faccenda si fa interessante Subito Maestro! Ooooo Oooooo la mia pancia Che succede Gael cara? oooo ooooo mi fa male la pancia! Ma come così all'improvviso? Si, così all'improvviso! Che cè non si può? Beh è strano..ecco.. Ooooo un mancamento...Oooo mi gira la testa... Ecco il thè verde Maestro Grazie Nate, ora osserva attentamente, noti qualcosa di strano? Umh..mah..a me LA DONNA non pare mica malata... Ah quele fanciullesco candore il tuo Nate, eppure hai colto nel segno... Ma allora... Osserva ragazzo, osserva.. Sdraiati sul letto Gael , ti preparo una tisana timo e acciughe e ti sentirai subito meglio. Oooo ooooo la mia pancia...che male... Resisti Gael la tisana è quasi pronta! Oooo come sono affranta dal dolore fisico e morale per il fatto che non potrò partire con te... Ecco bevi glu glu..SPLAAAFFFF CHE E' STA BRODA MERDOSA! Ma Gael.. ZITTO MARITO! Io... ZITTO! E corri a chiamare aiuto! Ma...perchè? Perchè ho MAL DI PANCIA Oooo Oooo come mi sento debole... Serva Pirimpalla! Serva Pirimpalla! Corri a chiamare soccorso! Mia moglie sta male! Subito padron Mark! Ora va Nate e fa tesoro di quanto hai visto oggi, la circostanza esige che io pronunci una parola da porre a chiusa dell'intera scenetta ma non voglio turbare la tua innocenza giuliva... Ma non capisco Mastro, perchè LA DONNA si è finta malata? Ma non è chiaro Nate? Perchè non vuole partire per Dorne col marito! Va bene ma... Ma? Ma non poteva semplicemente dirlo a Ser Mark? Sono marito e moglie, se una persona vuole bbene ad un'altra persona dovrebbe essere sincera e dirle la verità per quanto cruda possa essere! Perchè mentire? Ah sciocco Nate, perchè lo scorpione punge la rana che la sta aiutando ad attraversare lo stagno? Perchè è la sua natura? No, perchè sono *******! ecco perchè! Ma scorpione è un sostantivo maschile... Il senso è quello Nate. Ah ecco...sapete cosa mi turba Maestro? Cosa Nate? Alle volte i vostri ragionamenti paiono quasi convincermi e trovo la cosa triste... Lo so Nate, sarebbe bello vero se tutte le donne fossero candide e innocenti come fiori? Beh si... E dunque non lasciare che l'infima natura di cotesta specie ti rovini l'esistenza! Esse non sono l'unica via! Mostra giudizio Nate! Ecco, direi che siamo giunti al punto dove smetto di capire... Non vi sono solo le donne al mondo Nate! Quale altro essere è candido e innocente come un fanciullo? Ecco io... Quale? Se non il FANCIULLO STESSO! gugugu Avete un rigagnolo di bava sul mento maestro... FANCIULLI Nate! FANCIULLI! Ora dovrei andare... Voglio mostrarti una cosa Nate! Autore ti prego intervieni, la cosa si sta facendo imbarazzante per me... Toc Toc Chi è ora? Sono Imelde, la serva de LA DONNA, accorrete presto, la mia padrona sta male! Oh, eccellente, resta ad osservare Nate Cosa? Guarda come vado di sotto a dare una lezione a queste creature che ci bevono ogni singola goccia di dignità fino a ridurci a zerbini in balia dei loro inganni! Questa non me la perdo proprio Maestro! Eccomi Imelde, sono pronto! Due minuti ed Ethan fa il suo ingresso nella camera da letto della coppia. Eccomi LA DONNA, mi hanno detto che state male! Si Maestro, si è sentita male subito dopo.. ZITTO MARITO! Ho voglia di arance rosse di Dorne, vammele a prendere! Ma...crescono solo a Dorne..e ora siamo fuori stagione... VAAAAAI Subito amore! ... ... ... Siamo rimasti soli LA DONNA. Così pare vecchio derelitto. Posso chiedervi come state? Male. Strano perchè al mio infallibile occhi clinico parete sana come un pesce, a parte il vostro essere GRAVIDA si intende. Beh, c'era da aspettarselo che sta mossa potesse ingannare solo quel cretino di mio marito ma poco importa perchè voi confermerete a tutti la mia malattia e mi prescriverete il più assoluto riposo qui ad Approdo de Re. Illusa! Non appena vostro marito tornerà con gli agrumi gli dirò tutto! Davvero? Non ti pare di dimenticare qualcosa vecchio? Cosa? Chi è qui che è attualmente indagato per cospirazione, osteoporosi, alto tradimento verso la corona e rapporti compromettenti con promiscui personaggi come il vecchio gran maestro? Ecco io... E chi è che sta sorvegliando questo ipotetico traditore eh? Chi è che deve sussurrare all'orecchio di Bloodraven se è un reo colpevole o una vittima innocente delle circostanze? Tutto questo non è giusto... E' la vita a non essere giusta vecchio, rifletti sul fatto che mi basterebbe una parola per rovinarti l'esistenza! Inizio a sentire lo sfintere cedere... No! Non qui! E stai rilassata cariatide, ti basta rigare dritto e farmi qualche piccolo favore e vedrai che non ti succederà nulla! Temo di non avere scelta... Esatto, e ora ripeti con me "LA DONNA è affetta da stress post traumatico dovuto al suo recente rapimento e necessita di settimane di assoluto riposo per potersi riprendere, è pertanto impossibile che possa lasciare la città per andare da qualsiasi altra parte" Ho capito, ho capito ecco che torna vostro marito. Anf Anf eccomi amore, sono corso fino a Dorne ma ce l'ho fatta! Ecco la tua arancia rossa! Ne avevo voglia prima idiota! Ora non più! Fsssssssss (rumore di arancia rossa di Dorne che vola su urano). Ma stai meglio almeno? Maestro! Ditemi! Che ha che non va? Ctrl V, Ctrl+C Come? peti con me "LA DONNA è affetta da stress post traumatico dovuto al suo recente rapimento e necessita di settimane di assoluto riposo per poter riprendersi, è pertanto impossibile che possa lasciare la città per andare da qualsiasi altra parte" Ho capito, ho capito ecco che Ecco che cosa? Ma che state dicendo Maestro? Scusate Ser Mark, ho copiaincollato troppo. Comunque quel che volevo dire è che LA DONNA sta male e non potrà partire con voi. Oh...capisco..ma voi potete aiutarla? forse con uno dei vostri rinomati e infallibili clisteri.. NO IL CLISTERE NO! Ma Gael è per il tuo bene! Caro Ser Mark, il clistere è si un rimedio potente ma anche esigente e noi non vogliamo che il debole organismo di vostra moglie ne risenta, credo che la cura più giusta per lei siano piccoli sorsi di acqua minerale più volte al giorno.. Oh..se lo dite voi che siete il medico... Mi dispiace caro...Ooooo Oooo Non fa niente amore mio...pensa a guarire sniff...ora scusami ma vado a fare i bagagli sniff.. ... ... ... Ben fatto vecchio ora fuori dalle balle! Abbiate almeno un pò di rispetto per.. Fuori dalle balle! ... Nel frattempo dall'alto della torre Nate Rivers, seduto sullo scranno del Maestro Ethan, ha assistito basito all'intera scena... ...il suo sguardo segue il tristo cammino del Maestro che, devastato nell'onore per colpa dei giochi di potere di una mantide famelica, si avvia a passo cupo verso le sue stanze... ...per un attimo lo sguardo dei due si incrocia e Nate, scrutando gli occhi spenti e umidi del suo amico, capisce immediatamente cosa deve fare... ...lentamente volge il capo verso LA DONNA, rimasta sola a sogghignare esaltata nel suo alloggio, e chiude, con l'unica conclusione possibile, questa toccante scena di vita quotidiana... P U T T A N E! Slam! Bentornato Maestro...mi dispiace... Lo so Nate..lasciami solo ora...ho molto a cui pensare...e anche tu.. Ok Maestro...posso almeno finire il thè che avete lasciato? Certo Nate... Grazie glu glu glu..burp...emh scusi per il rutto... Fa niente.. Rutto...rutto...rutto...MA CERTO! Ora so cosa devo fare! Addio Maestro! Ehi ma dove.. WROOOOOOOMMMM E così un galvanizzato bastardo si precipita di corsa nell'autorimessa per png momentaneamente non in uso... segue...
  3. Le campane della chiesa di S.Antonio suonavano a morto, riempiendo del suono lugubre l'afosa aria estiva, imprigionata dalle case di tufo rosso addossate alla viuzza. Era il terzo funerale che si celebrava in paese nelle ultime settimane. Una media non anomala, se non fosse che due dei defunti avevano meno di vent'anni. Le donne vestite di nero seguivano il feretro con gli occhi arrossati, salendo lungo la stradina lastricata e innalzando lamenti al santo patrono. Tra i pianti e le invocazioni, tuttavia, i bisbigli dei presenti erano di ben altra natura. “E' una brutta faccenda di sette sataniche, te lo dico io”, sussurravano alcune delle voci . Come spiegare d'altronde la morte di due ragazzi in soli dieci giorni, entrambi trovati con profonde ferite al collo e completamente dissanguati? La risposta che ciascuno non voleva prendere sul serio era la stessa che si era impressa nella mente di tutti i paesani. Nessuno ci credeva veramente, ma tutti continuavano a sussurrare quella parola: vampiri. E nonostante lo scetticismo, la morbosità dell'argomento non lasciava alcuna tregua al buon senso. Gli occhi di tutti erano puntati su alcuni giovani vestiti di nero, coi capelli lunghi e i volti pallidi. Qualche dito si alzò contro di loro. “Adoratori del demonio, ti dico”, dicevano alcuni, facendosi il segno della croce. “Girano solo di notte”, aggiungevano altri. Il corteo era ormai giunto sul sagrato della chiesa e tutti entrarono ritornando mesti e silenziosi. Mentre la funzione aveva inizio, una gatta dal pelo grigio sbadigliò indolente, sdraiata sulle calde pietre di tufo del muretto esterno del piazzale. Si stirò con lentezza, per poi sedersi sulle zampe posteriori. Osservò con interesse la piccola macchia rossastra che sporcava la chiazza di pelo bianco sul petto. Cominciò a leccarsi il manto con cura, muovendo la lingua veloce tra gli appuntiti canini.
  4. Grazie Khandra per i tuoi commenti. Sono racconti un po' vecchiotti, a dire il vero, in cui ho più che altro sperimentato. Ora sto lavorando su progetti un po' più corposi, di cui ovviamente non posso anticipare nulla, per cui mi tocca rifilarvi questi esperimenti letterari. ^^ Il racconto che posterò ora era per un concorso che per me si è rivelata una sfida da GS epico, perché prevedeva un limite di 300 parole. Dico solo che la prima stesura ne comprendeva più di 500... =_='
  5. A me sono giunti, in ordine: - avance - offese - domande idiote Comunque, uffa... non riesco a fare un raid decente... e dire che il tizio a cui sto facendo da sitter riesce a portar via di tutto... solo io ho farm indecenti attorno? =_='
  6. Ma i matti si son svegliati tutti in questi ultimi due giorni? Da ieri mi stanno arrivando messaggi di ogni tipo... =_='
  7. Confermo quanto detto da Strike. In fondo al libro, nei ringraziamenti, parla del fatto che ha scritto il libro mentre giravano il telefilm.
  8. kender, sei tu il furbone che mi ha mandato un mp senza firmarsi e ovviamente con un nick diverso?
  9. Samirah

    True20

    La GR ha fatto uscire la versione revisionata del T20: http://greenronin.com/store/grr1714/
  10. Tutto è cominciato quando arrivarono le prime seppie, quelle dannate bestiacce gelatinose. No, non mi si è rammollito il cervello, so ancora distinguere una seppia da una medusa, per la miseria. Ma queste seppie, se proprio vogliamo ostinarci a chiamare in questo modo quegli scherzi della natura, sono proprio delle schifezze gelatinose, viscide e trasparenti come le meduse. Ma molto più pericolose. La prima la pescò John lo sdentato. Mi ricordo che ebbe la faccia tosta di attraccare in porto quella sua carretta, la Tempesta nera, gridando dal ponte che aveva trovato una cosa meravigliosa. Meravigliosa, capite? Ma un uomo così stupido da invocare le tempeste col nome della propria barca, lo è anche probabilmente per non capire che un abominio non è una meraviglia. Fatto sta che si precipitò sul molo, rischiando di scivolare rovinosamente a terra, e cominciò a sventolare il suo lurido secchio arrugginito di fronte al naso di tutti. L'espressione di stupore di coloro che riuscivano a intravedere il contenuto del secchio, nonostante i movimenti agitati di John, attirarono la curiosità di altri. La gente si ammassò per poter dare un'occhiata alla nuova meraviglia del secolo: una seppia! Oh certo, anch'io ero tra i presenti e anch'io rimasi stupito da quell'animaletto che, invece di assumere il colore grigio del secchio che gli faceva da sfondo, si mostrava quasi trasparente e con un'inaspettata luminescenza azzurra. Un fenomeno da baraccone, per farla breve. Ma mentre tutti saltavano per l'entusiasmo, io e pochi altri ci scambiammo qualche occhiata scettica. Una seppia che fa luce NON è una cosa bella e divertente, dicevano senza mezzi termini i nostri sguardi. Ma non ci sarebbe stato possibile smorzare l'euforia generale, per cui ognuno di noi tenne quel pensiero per sé. Ma la nostra preoccupazione si riaccese quando arrivò la seconda seppia fosforescente, appena una settimana dopo. Questa volta fu la Sally a riportare il prezioso bottino, ma Tony, il suo capitano, ci risparmiò i saltelli deliranti di John. Mostrò a tutti l'esemplare, decisamente più impressionante del primo, col suo mezzo metro di lunghezza. Nonostante questo, fotografi e giornalisti non si vedevano. Tutto di guadagnato, dal mio punto di vista, ma era comunque strano che quel fetente di John non avesse tentato di vendere la notizia, per spacciare la sensazionale scoperta come sua. Con molta probabilità, chiunque avesse ricevuto la telefonata, doveva aver pensato al solito scherzo idiota. Per un mese non si parlò d'altro in paese, mentre il resto del mondo sembrava ignorare la scoperta. E l'indifferenza esterna continuò anche quando le seppie fosforescenti cominciarono ad essere pescate a decine. Ormai in ogni casa era presente una vasca riempita d'acqua di mare con la sua seppiolina azzurra che vi sguazzava dentro. Molte morivano dopo pochi giorni, ma i pescatori tornavano sempre con qualcuna di quelle bestie, per cui quelle morte venivano rimpiazzate in fretta. Alcune erano troppo grandi per le bocce da pesci rossi e qualcuno propose di allestire un acquario pubblico negli scantinati della scuola elementare. I bambini morivano di curiosità per quegli animali e si divertivano a osservarli a luci spente. Al buio, in effetti, erano affascinanti. La luce azzurrognola che emanavano si spandeva nell'acqua, creando effetti suggestivi sulle pareti e sul soffitto. Insomma, le seppie avevano portato una ventata di vita in questo vecchio paese. Ma portarono anche la morte. La prima barca a non tornare in porto una mattina fu proprio la Tempesta nera. Avevamo sempre sostenuto che quel nome portasse sfortuna, ma John non se ne era mai curato. Al porto non avevano ricevuto nessuna richiesta di aiuto, ma si conosceva la zona di pesca battuta abitualmente dalla Tempesta nera, per cui alcuni si rimisero in mare, in cerca della vecchia carretta e del suo svitato capitano. Dei quattro pescherecci che partirono, soltanto la Spuma delle onde tornò indietro la mattina seguente, cadente a pezzi. Phill, il capitano, era stato preso dal mare, così raccontarono i marinai superstiti, anzi era più corretto dire che era stato preso dalle seppie. Tutto ciò che quei poveracci in preda al panico riuscirono a raccontare era riassumibile nella comparsa, durante la notte, di decine, centinaia di seppie fosforescenti. Avevano circondato le barche, finché una luminescenza più ampia li aveva avvolti. Sotto di loro il mare era un'immensa nube luminosa, ribollente di quelle creature, grandi e piccole. All'improvviso grandi tentacoli si erano abbattuti sulle imbarcazioni, frantumando, spezzando e portando ogni cosa con sé, sotto la superficie dell'acqua. La Spuma delle onde si era tenuta in disparte rispetto agli altri ed era riuscita a sfuggire ai colpi più letali. Ma un ultimo, scattante tentacolo era giunto fino a lei, colpendo il capitano e parte dell'albero. Il racconto dei pescatori era assurdo, ma tutti noi avevamo sotto agli occhi quelle nefaste creature ogni singolo giorno. La sentenza fu quindi la condanna a morte. Nessuno si rese conto che quella sentenza era stata pronunciata contro noi stessi. Le seppie furono strappate alle loro prigioni e straziate da mille lame furiose. Ognuno riversò la propria rabbia su quegli abomini, finché di loro non rimase nient'altro che poltiglia, che venne riversata in mare. Forse fu proprio l'odore della morte dei loro simili ad attirarle fino a noi. O forse ci stavano già braccando per aver strappato i loro figli dall'abbraccio del mare. Quando la notte si illuminò della luce azzurra che filtrava dalle onde, capii che stava per iniziare un'altra sanguinosa mattanza, la nostra. Tentacoli luminescenti comparvero sul bordo del molo in ogni punto, trascinandosi dietro i tozzi corpi gelatinosi. Le creature si incamminarono e dilagarono a migliaia per le strade del paese, senza alcun impaccio, sicure della direzione da prendere. Si muovevano in silenzio e la mancanza di ogni rumore le rendeva ancora più terrificanti. Erano come fantasmi e le grida di dolore lasciavano intuire il loro passaggio all'interno della case. Dietro di sé lasciarono soltanto sangue. E silenzio. Ci gettarono quindi in mare sprezzanti, come noi stessi avevamo gettato i corpi straziati dei loro figli. E non ci concessero neanche il riposo eterno, ma ci trascinarono con loro. E ora siamo qui, nascosti negli abissi più oscuri e profondi, fantasmi fluttuanti nelle fredde correnti, luminescenti d'azzurro nella tenebra che ci circonda, animati dall'odio per noi stessi. Ma hanno rubato i nostri figli e dobbiamo andare a riprenderli.
  11. [MOD] - Ho creato questa nuova discussione perché alcune risposte risultano comunque utili. State comunque superando il confine del flame, per cui sappiate che la discussione continuerà a essere monitorata e saranno inviate infrazioni a chi offenderà gli altri utenti partecipanti alla discussione.
  12. Samirah

    [3.5] Incantesimo Extra

    [MOD] - Ho spostato i messaggi riguardanti gli incantesimi di cura per maghi e stregoni in questo topic. @ Lyonaler: trovi la risposta al tuo quesito nei post precedenti; sarebbe stato sufficiente usare la funzione "cerca".
  13. Ah ma il master è serissimo, siamo noi che siamo degli scarpazzoni! PS: la cosa incredibile è che sia riuscito a portare avanti la campagna nonostante i nostri tentativi di sabotaggio! Ma temo che prima della fine si vendicherà a dovere!
  14. Ho appena scoperto che quest'uomo ha firmato la graphic novel di Alice Cooper "The last temptation"... *_* Figata!! *_*
  15. Eheh, anche a me piacerebbe saperlo Khandra! Il racconto del pesce palla, come la maggior parte di quelli che scrivo, è nato da un'idea che mi è balenata per la testa all'improvviso e ho cominciato a scrivere di getto. Il fatto che non sia catalogabile in nessun genere conosciuto (qualcuno l'ha definito "drammatico esistenziale, con tocchi di ironia Lansdaliana" ) lascia intendere lo spirito di assoluta libertà con cui è stato scritto. Ciò che è narrato è in effetti surreale, ma mi sono divertita a immaginare questa situazione in cui si osserva il passaggio dalla passione, all'ossessione fino alla follia totale. Il finale era solo per dare un tocco horror/thriller in più, e l'idea di un pesce palla serial killer è stata una tentazione troppo forte! Grazie per i commenti.
  16. Samirah

    L'uomo della nebbia

    I bambini di Sheldomville, come ogni sera, si infilarono sotto le coperte timorosi del buio, perché nelle ombre si nascondeva il temuto uomo della nebbia. Ogni genitore ricorreva alla terribile minaccia dell'uomo della nebbia per convincere il proprio bambino ad andare a letto senza fare capricci, facendo leva sulla suggestione che la bruma serale provocava nelle giovani menti. In effetti Sheldomville veniva avvolta da un morbido abbraccio vaporoso al calar del sole, per poi liberarsene solo dopo l'alba, e la nebbia sembrava custodire i sonni dei popolani della valle di Arten come una coperta premurosa. Se gli adulti riuscivano a godersi il lato romantico di una tale atmosfera raccolti nelle proprie case per la cena, i bambini si affacciavano con gli occhi spalancati alle piccole finestre delle casupole, guardando l'intreccio dei fili argentei che, piano piano, si fondeva a creare un manto compatto e impenetrabile allo sguardo. Era fin troppo facile per loro riuscire a immaginare un evanescente omino senza volto che si aggirava nella coltre grigia e misteriosa, per poi insinuarsi attraverso le assi di legno e giungere fino al letto del dormiente, per dischiudere ai suoi occhi mondi terrificanti e traboccante di orrori innominabili. Ma Jordy non aveva paura dell'uomo della nebbia e dei luoghi misteriosi di cui era messaggero. Fremeva di curiosità per quei mondi leggendari, in cui si muovevano mostri e razze da incubo. Ogni sera sperava di intravedere una piccola voluta di nebbia infilarsi nello spiraglio che si apriva nell'infisso della finestra, ma si era sempre risvegliato al mattino deluso e impaziente di veder calare di nuovo la notte. La sua fiducia era però incrollabile, perché lui aveva la prova dell'esistenza dell'uomo della nebbia e della magia di cui era portatore. Difatti custodiva gelosamente da settimane una sfera di vetro, che aveva trovato una mattina in mezzo ai suoi giocattoli. Non aveva mai chiesto agli altri bambini di chi fosse, l'aveva semplicemente fatta sua. Aveva chiamato lo strano oggetto “palla magica” e il nome era decisamente appropriato. La sfera infatti era costituita da un rivestimento di vetro talmente sottile da sembrare quasi inesistente, mentre all'interno non si vedeva altro che un ammasso di nebbia grigia, che a volte sembrava vibrare di vita propria, lasciando intravedere il movimento di alcune volute che andavano a fondersi e morire nella massa circostante. Jordy si convinse subito che quell'oggetto meraviglioso doveva appartenere all'uomo della nebbia, un essere che viveva in mondi ammantati di magia. Non capiva la paura degli altri bambini e pensava che fossero semplicemente troppo codardi per esplorare quegli universi sconosciuti. Quella sera si infilò nel letto con la stessa speranza di poter dare una sbirciata ai mondi fantastici di cui ormai riusciva a immaginare ogni elemento e dettaglio, ogni creatura e sfumatura di colore. Quando fu sotto le coperte, si accorse che la finestra era rimasta socchiusa ma sentiva troppo freddo per alzarsi e chiuderla. Stava per chiudere gli occhi vinto dalla stanchezza, quando un fruscio attirò la sua attenzione e vide la luce lunare filtrare dalla fessura rimasta aperta e riflettersi su una voluta di fumo argenteo. Jordy trattenne il fiato e il cuore si mise a galoppargli nel petto, spinto dall'emozione improvvisa e inattesa. Il sottile filo nebuloso si ripiegò in forme sinuose e si espanse nella stanza, continuando ad assorbire il bagliore lunare come se la luce stessa desse forma e consistenza a quella sostanza impalpabile. Infine, davanti agli occhi di Jordy si delineò la figura magra, quasi scheletrica, di un uomo dai tratti indefiniti. Sembrava indossare una sorta di tunica il cui orlo ondeggiava inquieto appena al di sopra del dorso dei piedi. Jordy scattò a sedere sul letto, la bocca spalancata in un moto di stupore e meraviglia. - Sapevo che saresti venuto da me! L'uomo sorrise, silenzioso, e si avvicinò a Jordy. - Mi porterai nel tuo mondo? Lui annuì e il suo sorriso si allargò. Poi allungò una mano verso la sfera che Jordy custodiva sotto al cuscino e la accarezzò con tenerezza, come una madre amorevole farebbe col proprio bambino. Invitò Jordy a guardare con un gesto della mano, mentre dentro la sfera si agitava qualcosa. Il piccolo rimase stupefatto, perché il movimento della materia evanescente che già aveva visto in altre occasioni era accompagnato da riflessi luminosi che si alternavano a ombre sinuose. L'uomo avvicinò ancora di più la sfera verso il viso di Jordy e il bambino ne rimase come ipnotizzato. Il gioco di luci e ombre sembrava una danza esotica carica di promesse di meraviglie e per Jordy era come l'avverarsi di un sogno. Il desiderio divenne incontrastabile e Jordy allungò di scatto una mano per afferrare la sfera. Appena toccò la superficie, non avvertì il freddo contatto col vetro, ma le sue dita affondarono nella massa turbinante che ora aveva i riflessi dell'argento e dell'oro. Si lasciò attrarre e plasmare, mentre il suo corpo cominciava a farsi evanescente. La sensazione fu esaltante e terrificante insieme. La massa nebbiosa avvolse Jordy fino a fondersi col suo corpo, accarezzandolo come una coperta ma allo stesso tempo penetrandolo come migliaia di aghi sottili. Jordy si ritrovò in un mondo senza linee e senza punti di riferimento. Era circondato da un nulla colmato soltato dalla nube argentea che gli volteggiava attorno, in un moto sempre più lento. Infine il turbinio si placò, lasciandolo nel silenzio e nell'immobilità. Provò a chiamare, ma nessun suono uscì dalla sua gola. Si mosse e avvertì semplicemente il suo corpo fluire nella materia fumosa, come una delle tante piccole volute che vi si agitano dentro. Il tempo perse ogni parvenza di regolarità e i secondi divennero anni e le ore semplici istanti tutti uguali. L'uomo della nebbia accarezzò con amore la sua sfera e la ripose in una tasca nascosta della sua veste. Uscì dalla finestra, confondendosi con la bruma che circondava il piccolo paese. Si avvicinò alla casa dei Mothler e notò alcuni giocattoli abbandonati nel porticato antistante il piccolo edificio. Abbandonò la sfera tra una trottola e alcune corde colorate, poi sorrise e si allontanò leggero, come se non toccasse il terreno. Ora doveva solo attendere un nuovo invito. Racconto partecipante alla prima fase della V edizione del concorso "La fossa" indetto sul forum di Scheletri.com; si è classificato per la seconda fase (la finale), ancora in corso. Pubblicato anche su ePress.
  17. Pedro Aleandros uscì dal negozio di acquari e pesci esotici con uno sfavillante sorriso stampato su quel suo faccione tondo e sudato per l'afa estiva. Il pesce palla, racchiuso nel sacchetto di plastica trasparente, reagì al mondo esterno gonfiandosi e scatenando così nel suo nuovo proprietario una fragorosa risata. Pedro aveva una passione per gli acquari tropicali sin da bambino, quando era andato in gita con la scuola a visitare il nuovo mastodontico complesso di Lisbona, allestito in occasione dell'Expo del 1998. La sua attrazione principale era una vasca a cilindro alta tre piani, talmente larga da non permettere di scorgere con chiarezza la parete opposta. Durante il viaggio di ritorno a Badajoz, sul confine tra il Portogallo e la sua Spagna, non aveva degnato di una parola i suoi compagni di scuola, che tra l'altro lo evitavano quasi sempre, accorgendosi di lui solo quando si presentava l'occasione per prenderlo in giro, ovvero quando la sua gioviale faccia rotonda assumeva il colore della marmellata di fragole al solo rivolgergli la parola. I suoi pensieri erano rimasti davanti a quella grande vasca piena d'acqua e di meraviglie. Ora, sulla soglia dei diciannove anni, era finalmente riuscito a dare sfogo alla sua passione. Lavorava da sei mesi nella libreria di sua sorella Adele, a Sagrajas, e aveva preso in affitto un monolocale asfittico per ben trecentosettanta euro al mese. La cifra era nella media del mercato immobiliare, ma per il suo stipendio di poco più di mezzo migliaio di euro significava un salasso non indifferente. Nonostante questo, già alla prima busta paga aveva deciso di riservarne una parte per il suo progetto, riuscendo a racimolare, in quel breve periodo, i soldi sufficienti per allestire un piccolo acquario. Due settimane prima aveva acquistato la vasca con i relativi accessori. Si era dovuto accontentare di una capacità di sessanta litri, ma era quello che gli consentivano le sue finanze e le dimensioni dell'appartamento. Dentro al negozio era rimasto fortemente tentato anche dall'impianto a osmosi per il ricambio costante dell'acqua, ma la cifra a due zeri lo aveva dissuaso nel giro di pochi secondi. Era quindi uscito con il suo acquisto in braccio e una grande sporta dondolante dal gomito destro. Arrivato a casa, aveva saltato la cena e si era messo subito al lavoro. Aveva disposto sul divano dalla fodera stracciata i libri che era riuscito a portare a casa dalla libreria, impietosendo la sorella e pagandoli quasi la metà. Aveva seguito le istruzioni con ogni scrupolo. Aveva pulito i vetri dentro e fuori con acqua tiepida, evitando accuratamente ogni tipo di detersivo. Aveva disposto sul fondo uno spesso strato di ghiaia, che il venditore gli aveva assicurato, sbuffando per la sua insistenza, essere assolutamente priva di calcare. Aveva sistemato le sfere per il filtro biologico nel cassettino laterale, montato le luci, regolato al decimo di grado il termostato e, infine, versato l'acqua deionizzata su un piattino di ceramica, che aveva posato sulla ghiaia per evitare di smuoverla. Dopodiché aveva addizionato tutto l'addizionabile: sali marini, biocondizionatore e ogni altro tipo prodotto “assolutamente indispensabile alla sana vita dei pesci e degli invertebrati marini”. Osservando il lavoro finito, aveva scambiato un cenno d'intesa con le sacre bibbie che stavano giudicando il suo operato in silenzio. Aveva quindi decretato che il lavoro era stato eseguito alla perfezione e che avrebbe resistito alla tentazione di buttarci dentro qualunque tipo di creatura marina prima del tempo stabilito sui libri, ovvero dalle due alle quattro settimane. Aveva quindi richiuso i libri con amorevole devozione, riponendoli nello scaffale inferiore del mobile porta-acquario. Allo scadere delle due settimane, aveva ritenuto che la sua straziante attesa meritasse la ricompensa tanto agognata. Le sue tasche gli dissero che non poteva permettersela. Aveva calcolato le spese considerando un mese tra l'allestimento della vasca e l'introduzione dei primi invertebrati, ma Pedro non poteva più attendere. Aveva quindi deciso che il compromesso migliore sarebbe stato l'acquisto di un singolo pesce, in modo da dare un po' di vita a quel vuoto contenitore. Soddisfatto dell'accordo raggiunto con sé stesso, aveva chiesto una mezza giornata di permesso ad Adele e si era presentato al negozio all'ora di pranzo, trovandolo, ovviamente, chiuso. Aveva atteso sotto il sole di luglio che il proprietario tornasse ad aprire il suo esercizio, per poi entrare nel fresco negozio al suo seguito. Il negoziante lo aveva guardato infastidito ma, ricordando la sua precedente spesa, si era poi profuso in gentilezze di ogni sorta. Pedro aveva dovuto combattere contro la tentazione di acquistare ogni più bizzarra creatura del mare. Frustrato dall'impossibilità di riuscire a decidere, aveva camminato avanti e indietro osservando febbrile tutte le vasche da esposizione più e più volte. Quando era ripassato per l'ennesima volta di fronte alla vasca coi pesci palla, uno di loro, spaventato dall'improvvisa comparsa di quella forma rotonda e immensa che era la sua faccia, si era gonfiato fino all'inverosimile. L'inatteso spettacolo aveva fatto ridere Pedro a crepapelle, portando il negoziante a voltarsi imbarazzato verso di lui, mentre altri due acquirenti stavano entrando proprio in quell'istante. Pedro aveva deciso che quel pesce si era conquistato il premio simpatia dell'acquario e lo aveva scelto come primo inquilino della sua vasca. Per tutto il percorso dal negozio a casa, davanti ai suoi occhi passarono immagini di giardini sottomarini lussureggianti, di pesci multicolori che si rincorrevano tra invertebrati evanescenti e fluttuanti. Giunto a casa, deciso a rispettare tutti i canoni sino in fondo, mise il sacchetto a galleggiare sulla superficie dell'acqua, per portare quella all'interno del sacchetto alla stessa temperatura. Osservava le lancette dell'orologio come nemici in trincea, decisi a sfiancarlo nell'attesa di un attacco annunciato. Allo scadere del quarto d'ora aveva già tagliato l'aria con le forbici una quarantina di volte. Si avventò sul sacchetto e, mentre il pesce ne usciva sospettoso, gli rivolse il suo benvenuto con emozione: - Ecco, sei tu il padrone adesso. Sei libero di nuotare in ogni angolo della tua nuova casa. Se il pesce palla avesse potuto parlare, probabilmente gli avrebbe detto che ci voleva del coraggio a chiamare quella scarna e piccola vasca casa, ma d'altra parte anche il monolocale poteva solo che andare orgoglioso di essere chiamato in tal modo. Il nuovo coinquilino decise che quello vecchio non gli stava molto simpatico e si gonfiò ancora una volta. Pedro interpretò quel gesto come una risposta di assenso alla sua affermazione e rise di nuovo con gusto. Il riflesso della sua faccia sul vetro della vasca faceva quasi pensare che di pesci palla nell'acquario ce ne fossero due. Il giorno seguente Pedro dimenticò di andare al lavoro. Sua sorella telefonò ben due volte per sapere che fine avesse fatto, ma lui rispose semplicemente che non poteva allontanarsi da casa. Abituata alle giornate strane del fratello, Adele decise di non insistere. Avrebbe scalato la giornata di lavoro perso dalla prossima busta paga. Anche quella giornata trascorse con il viso di Pedro a mezzo metro dall'acquario e il pesce palla che nuotava senza sosta nella sua piccola prigione di cristallo. Soltanto verso sera Pedro si rese conto di avere fame. Si preparò un panino e andò a mangiarselo nella sua postazione di osservazione. Senza alcun preavviso, il pesce si fermò al centro della vasca, sembrò guardare fisso Pedro e si gonfiò. Ma questa volta non ci fu nessuna risata, nessuna ilarità scomposta. Pedro ebbe la precisa sensazione che il pesce palla lo avesse fatto in segno di scherno. Il disagio si fece strada insieme al dubbio, mentre l'animale tornava alle sue dimensioni normali. Continuò a guardarlo ancora un po', indeciso su come interpretare il gesto del suo inquilino. Passarono così altre due ore e tre panini. Il pesce non degnò più di uno sguardo Pedro, neanche quando questi si avvicinò tentando di spaventarlo per l'ennesima volta. Pedro si sentì quasi offeso dalla mancanza di considerazione e decise che, per quel giorno, lo show era terminato. Andò a letto e non ci pensò più. Si svegliò sorridente, come tutte la mattine. Scese impaziente dal letto e si piazzò a far colazione davanti al suo piccolo capolavoro. Il pesce nuotava tranquillo e non diede segno di irrequietudine quando Pedro si piazzò di nuovo col suo faccione di fronte alla vasca. All'ultimo cucchiaio di cereali imbevuti di latte tiepido, Pedro aveva appena terminato una lunga diatriba con se stesso, convincendosi infine che sarebbe stato il caso di presentarsi al lavoro, dopo l'assenza ingiustificata del giorno precedente. Ma proprio in quel momento, il pesce decise di attirare nuovamente su di sé l'attenzione. Si fermò a pochi centimetri dal vetro anteriore, per poi assumere la sua abnorme forma sferica. Pedro sussultò. Prima di gonfiarsi, il pesce l'aveva osservato con un'aria strana. Sì, ne era certo, era pura e semplice derisione. - Razza di bestia ingrata! - gridò con la sua voce troppo stridula per un ragazzo della sua stazza. - Ti ho preparato una vasca come Dio comanda, ti ho dato il migliore cibo in granuli sul mercato, sono stato qui a guardarti tutto il giorno riempiendoti di complimenti, e tu mi ripaghi così? Sarà meglio che ti dia una regolata o ti butto al gatto della signora Alvarez qua di fianco. Il pesce palla, in tutta risposta, si gonfiò di nuovo. Pedro lo fissò negli occhi, per cercare di carpirne i pensieri. Dovevano essere di certo irridenti, di scherno, come quelli dei ragazzini che gli ridevano in faccia quando arrossiva fino all'attaccatura del collo. Il suo viso rotondo e paffuto virò dal rosso al porpora al viola e Pedro scagliò i cereali rimasti nel cucchiaio contro i vetri dell'acquario. Respinse l'istinto di ripulire subito le lastre trasparenti e decise che era ora di andare al lavoro. Ma non ci andò. Rimase tutto il giorno davanti all'acquario, il telefono staccato, in attesa di una mossa del suo avversario. Il pesce non lo degnò di uno sguardo, lasciando che il suo osservatore rimanesse a contemplarlo affamato e furente per l'intera giornata. Era di nuovo ora di cena, quando Pedro riaprì il frigo e trovò in esso una desolazione disarmante. Si disse che il giorno dopo sarebbe dovuto andare a fare spesa. Ignorò le proteste del suo stomaco e tornò al proprio posto di osservazione. Quel dannato pesce si sarebbe dovuto arrendere all'evidenza, prima o poi. Doveva capire che, se voleva sopravvivere a sufficienza per fare la conoscenza dei futuri inquilini, avrebbe dovuto sottostare alle sue condizioni. Ma il pesce ignorava evidentemente le regole della convivenza con Pedro. La mattina dopo si alzò di cattivo umore e indugiò in bagno, davanti allo specchio, osservando i contorni del proprio viso e gonfiando le guance, in una satira feroce quanto mai divertente. Si concesse una risata e decise di offrire una seconda opportunità al suo compagno d'appartamento. Si avvicinò di soppiatto all'acquario, per poi piombare all'improvviso a pochi centimetri dal vetro anteriore, ma il pesce palla non diede nemmeno l'impressione di averlo notato. Pedro ringhiò di rabbia repressa, di un furore che gli ribolliva nell'animo dai tempi della scuola, e si scagliò verbalmente contro l'ignaro inquilino della vasca. Dopo essersi sfogato con innumerevoli e coloriti improperi, cercò di calmarsi. Il suo sguardo cadde sul filo del telefono ancora staccato dalla presa nel muro. La logica gli diceva che avrebbe dovuto riattaccarlo, telefonare ad Adele, scusarsi e poi presentarsi al posto di lavoro. Invece rimandò a letto la logica e riprese il suo posto. Il volto paffuto aveva assunto ormai un brutto colorito pallido, gli occhi erano arrossati e due vistose occhiaie completavano il quadro. Il suo stomaco era sempre più impaziente di ricevere del nutrimento, ma Pedro lo ignorò con ostinazione. Ormai era in guerra e in una guerra non c'è tempo per le frivolezze. Il suo nemico era lì, di fronte a lui, e doveva trovare il modo di portarlo alla resa. O alla morte. La polizia bussò più volte, prima di decidersi a sfondare la porta. Quello che trovarono all'interno del piccolo monolocale fu un divano dalla fodera strappata, una vasca piena soltanto di ghiaia e d'acqua e Pedro Aleandros seduto a tavola a faccia in giù. Il suo rotondo e pallido viso era immerso tra i resti di una magra cena a base di sushi, almeno così parve ad una prima occhiata. I giornali locali non si lasciarono sfuggire l'occasione di una notizia di cronaca nera condita da una certa dose di umorismo. “Giovane uomo cerca di cucinarsi un sushi casalingo col suo pesce palla e muore intossicato”, recitavano quasi tutti. Uno più fantasioso riportava: “Pedro Aleandros tra i candidati dei Darwin Awards”. Melita Rosares ridacchiò leggendo i titoli dei giornali esposti e l'edicolante le regalò un commento sull'idiozia della gente, su cui Melita si ritrovò assolutamente d'accordo. Sistemò al meglio la sporta che le dondolava dal braccio destro, sincerandosi che il suo ospite non soffrisse per il trasporto. Quando la sua testa contornata di riccioli saltellanti fece capolino dall'alto, il pesce palla dentro al sacchetto del negozio di acquari reagì gonfiandosi a dismisura. Melita rise di gusto, pensando che non ci fosse nulla di più buffo al mondo e che bisognava proprio essere dei mostri per mangiarsi un campione di simpatia come quello.
  18. Girellando per GdR Italia, ho trovato questa news: Concorso di Composizione Narrativa Cyberpunk Spero possa interessare.
  19. Caspita, è vero... =_=' E' colpa di Gid, che continuava a dirmi: "C'è un mio disegno nell'articolo!". Vado io a pensare che è quello sullo sfondo? Sul numero 3 di Wyzard Quest, la rivista pubblicata dalla Wyrd.
  20. Samirah

    PG malvagi sì o no?

    Questo, a mio parere, non è affatto vero. Troppo spesso sento giocatori lamentarsi del fatto che il master metta dei paletti alla creazione dei PG, ma questi stessi giocatori dovrebbero riflettere sul fatto che il master può agire in questo modo perché desidera avere un gruppo omogeneo o quanto meno non composto da individui assolutamente estranei l'uno all'altro. Mi è capitato più volte di giocare in gruppi in cui ogni PG non aveva la benché minima motivazione di viaggiare insieme agli altri e trovo questa situazione antipatica e assolutamente svilente per chi si sforza di creare un po' di atmosfera e di senso logico nel gioco. Poi non metto in dubbio che vi siano anche master poco competenti o che non se la sentano di gestire PG di un certo tipo, ma di qui a dire che il master deve concedere sempre tutto per dimostrare di essere capace, mi sembra ci sia una bella differenza.
  21. Non sai quello che dici! Veder rotolare i giocatori a terra tra gli spasmi e le lacrime non ha prezzo!
  22. 6 giugno 2008, a quanto pare. E io lo devo assolutamente vedere!!
  23. Ho letto con vero piacere l'articolo presente sull'ultimo numero di WQ inerente all'ambientazione di Glennascaul. E' stata resa in maniera profonda ed evocativa quella che è l'atmosfera di questa ambientazione oscura e, concedetemi il termine forse ormai abusato a riguardo, decadente. Un'ottima presentazione del mood di Glennascaul insomma, senza troppi fronzoli geografici e storici, se non i necessari accenni perché si possa dare una collocazione più definita ad alcuni elementi. Un ultimo accenno al disegno di Gid, splendido come sempre e in perfetta sintonia con la tenebrosa Glennascaul. Insomma, bell'articolo!
  24. No... O_O E' Aerys...
  25. E' con grandissima soddisfazione che Dragons' Lair presenta il Manuale dei Livelli Infimi, disponibile gratuitamente nella sezione download del sito. Il progetto è stato impegnativo e ha richiesto molto tempo e dedizione, ma mi sento di dire che ne è valsa veramente la pena. A voi il giudizio sul risultato finale! Ci piacerebbe ricevere quanti più feedback possibili, dalle critiche ai consigli, soprattutto in vista di una nuova versione per la 4a edizione. Spero che il lavoro sia gradito ai voi quanto è stato soddisfacente per noi portarlo a termine.
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