Tra i tre secondo me Gates: è stata Microsoft a rendere veramente "personal" il computer ai vecchi tempi, e ritengo che la massiccia diffusione dei calcolatori abbia avuto nel bene e nel male un impatto maggiore rispetto a ciò che ha realizzato Jobs (lui alla fin fine ha sempre venduto prodotti di fascia alta, ossia indirizzati a un certo tipo di clienti: che poi la gente abbia reso negli ultimi anni di moda i prodotti Apple è un altro discorso). Chiaramente non è che io premi la quantità rispetto alla qualità, anzi! Semplicemente ritengo che il vero cambiamento (anche culturale) sia stato indotto da Microsoft con il suo semi-dumping di robaccia a prezzo quasi basso.
Chiaro, magari tra dieci/quindici anni potrò dire serenamente che sul lungo periodo Jobs ha influito di più, chi lo sa.
Torvalds mi piace, uso GNU/Linux nella pratica quotidiana e so benissimo in quali ruoli chiave siano impiegati i sistemi operativi con il Kernel del buon finlandese, ma alla fine ciò che ha contribuito a promuovere (il software open source) non è un cambiamento epocale bensì un ritorno alle origini. Come umbro, inoltre, tra i due sceglierei RMS (in quanto pioniere del software free) che spesso però mi ha dato l'impressione di essere un po' un Giovanni Battista nel deserto: è più una figura simbolica che un reale innovatore.