Ieri sera sono stato a vedere "Imprint". Devo dire che mi è piaciuto, previe alcune considerazioni: trattandosi di un film originariamente pensato per il piccolo schermo, è una produzione low budget (e a volte si vede). Per lo stesso motivo, ho trovato un po' criticabile il protagonista (tal Billy Drago...).
Gran pecca, a mio avviso, il doppiaggio "giappoinglese": per me, che odio sentirmi in cuffia le traduzioni e quindi vado di solito avanti a sottotitoli, sentire un inglese a volte tremendo è stato difficilotto. Altra conseguenza negativa del suo ontologico "televisionismo", i tempi ridotti, e la conseguente sensazione di "troppa carne al fuoco".
In generale, però, mi è piaciuto: è molto forte come film, specie la famosa scena della tortura (sadismo a manetta!) e i celeberimi feti nel fiume.
Mi ha, e non capita spesso, quasi disturbato, non tanto durante la visione quanto oggi, a pensarci a mente fredda.