[Yoda Mode=On]
Attento, giovane padawan: il confine con il Lato Oscuro labile è, poco marcato.
Il desiderio di potere, l'attaccamento, la gabola... Queste sono le vie che portano al Lato Oscuro.
[Yoda Mode=Off]
Credo che non esista un'univoca e insindacabile definizione di Power Player, è arduo stimare dove finisca l'ottimizzazione e dove inizi l'escamotage...
Proviamo a vederla da questo punto di vista: esistono due categorie estreme ideali (e quindi irraggiungibili) di giocatori di ruolo, il Ruolatore Puro e il Power Player Puro.
Il primo è quello che fin dall'inizio della concezione del suo PG ha come unico fine il compimento del personaggio in quanto protagonista di una storia, cerca di renderlo interessante, coerente, unico, anche (e anzi, spesso soprattutto) a costo di sobbarcarsi qualche difetto.
Il secondo è quello che tenta di ottenere i punteggi più alti, sceglie la razza che da i bonus più vantaggiosi, la combina con talenti e classi ad uopo e cerca sui manuali quelle combinazioni di regole, anche assurde da un punto di vista ruolistico, che gli permettano di infliggere più punti ferita possibile, avere la CA più alta, fare più attacchi per round. Il suo personaggio è, in soldoni, una macchina da guerra priva di Nome.
In mezzo esistono infinite varianti (reali) di giocatori, sbilanciati più o meno verso l'uno o l'altro approccio: alcuni, più spostati verso la seconda soluzione, sono Power Players.
Sta a te, considerando il contesto dove sei immerso (a.k.a. il tuo gruppo di gioco e lo scopo che ti prefiggi quando inizi una campagna), stabilire dove spostare il confine dopo il quale potrai dire di un giocatore che fa PP.
Chiaramente, questa è la mia interpretazione, non pretendo sia rigorosa o inattaccabile.