Nuova Taverna
Nome Locanda/taverna:
La Perla
Categoria:
Nobile
Descrizione
Le profondità del golfo di Shabenar sono costellate da una moltitudine di caverne, anfratti e conche naturali. Pesci sinuosi, viscide piovre e mille altre creature si aggirano in quei bui corridoi naturali e man mano che si scendono le oscure acque degli abissi, fiancheggiando il dosso della costa che si fa sempre più intricato, è sempre meno raro imbattersi in qualche nobile Tritone o in un feroce Sauhagin. A decine di piedi di profondità, ben celata da una formazione rocciosa frastagliata che ricorda curiosamente il dorso di un'ostrica, c'è una nascosta oasi di ristoro, la locanda "La Perla". Frutto delle fatiche di uno gnomo studioso di discipline arcane, la Perla è un connubio di magia e tecnologia: si tratta in sostanza di una bolla di vetro e aria costantemente rinnovata da un intricato sistema di ventole alimentato da una fornace sempre accesa, in cui arde un perenne fuoco magico. Vi si accede tramite una porticina metallica e tonda ben nascosta, cosparsa di alghe e molluschi, che dà su una camera stagna simile a quelle dei sottomarini degli gnomi. Una volta superato il compartimento stagno si accede, attraverso una seconda porta circolare, alla locanda: l'atrio non è molto grande ma nemmeno ci si può lamentare, ha la forma di una semicupola e il pavimento in un legno massiccio simile a quello dei robusti scafi dei galeoni. L'illuminazione è soffusa e tende all'azzurro, ed è garantita da una grossa sfera luminosa posta all'apice della stanza. Simile a una perla, appunto. Due larghe vetrate danno sull'esterno, e non è difficile intuire la natura magica di tali oblò (dal momento che dall'esterno l'intero perimetro della locanda appare come una parete rocciosa insondabile): squali possenti e guizzanti calamaretti sfilano ignari di essere osservati dagli astanti. Il bancone, sito sul lato opposto rispetto all'ingresso, è un pregevole intarsio di corallo rosso, mentre le mensole alle pareti, i tavoli tondi e le sedie sono realizzati in un legno scuro simile al mogano, con pregevoli intarsi di un minerale calcareo grigio e leggermente ruvido al tatto. Grossi tubi di un metallo color oro scuro corrono lungo il perimetro delle pareti e in più punti lungo la fiancata della stanza, incontrandosi alla sommità: le tubature, che dividono in pratica in spicchi la semicupola, sembrano emanare un gradevole tepore (ci scorre infatti acqua calda), e sono rese piacevoli alla vista da un intricato e sinuoso bassorilievo. A un lato del bancone stanno una porta e quelle che sembrano essere due ampie botole in di forma circolare, prive di maniglie o tiranti: la porta conduce a un ripostiglio e a un bagno, mentre le due botole, fatte dello stesso metallo che compone le tubature, sono in realtà due pedane che permettono (abbassandosi e alzandosi da sole in virtù di qualche curioso automatismo) di accedere ai due piani inferiori, che ospitano uno le stanze da letto e l'altro i locali del personale e la stanza della fornace.
In caso d'emergenza, la Perla è in grado di staccarsi dal fondo, abbandonare il suo mimetismo ed emergere in superficie, diventando di fatto una particolare imbarcazione sferica manovrabile dal locale caldaie.
Personale:
Il proprietario della Locanda è l'ex mago gnomo Bimbleban Bumpersheen III (Gnomo CB, 286 anni), di famiglia nobile, un tempo studioso di discipline arcane poi convertitosi a imprenditore nel settore dei mezzi subacquei e della ristorazione sottomarina.
Dietro il bancone troviamo Agador (Elfo LB, 512), un tempo assistente personale di Bimbleban poi convertito a oste dal suo principale. Un maggiordomo elfico era da sempre il sogno nel cassetto della famiglia Bumpersheen, e Agador rappresenta la realizzazione di questo sogno da tre generazioni di gnomi (cosa che gli ha permesso di raggiungere una discreta conoscenza nelle arti magiche, per inciso). I suoi modi particolarmente ricercati ne fanno più un maitre che un oste. Sotto le direttive di Agador lavorano in sala le gemelle Fortuna (Halfling NB, 16) e Petunia Tasseldorf (Halfling NM, 16), praticamente irriconoscibili l'una dall'altra (cosa che rende possibili grossi fraintendimenti causati dalla confusione tra la dolce Fortuna e l'irascibilissima Petunia). Sono le due cameriere della Perla sebbene covino entrambe due il sogno nel cassetto di andarsene una volta raccolti i fondi necessari per proseguire gli studi: Fortuna è molto versata per il canto e suona divinamente l'arpa, intenderebbe iscriversi alla rinomata Accademia Musicale di mastro Tomburius il Soave. Petunia fa a botte come un maschio e vorrebbe specializzarsi nell'uso dell'ascia da lancio una volta raggiunta una qualsiasi comunità di barbari dell'entroterra.
L'usciere del locale (quello che si occupa di non aprire la porta a personaggi troppo loschi dopo averli esaminati attraverso uno spioncino nella camera stagna) è Fritzlfry Sherbywood (Halfling LN, 37), impeccabile nella cortesia con i clienti e nell'uso dello stocco (che tiene ben in vista in un elegante fodero). Ha un passato da Duellante, ma sempre per una buona causa (come l'onore macchiato di una fanciulla o una discussione sul gioco degli scacchi, che pratica con diletto). Il servizio di accesso sicuro alla Locanda è garantito anche da due elfi marini che fanno spola con ostentata indifferenza all'esterno del locale: Lavalayan (Elfo marino NB, 154) e Shoberlayn (Elfo marino NB, 138) si preoccupano di avvisare Fritzlfry di eventuali comitive in arrivo attraverso un canale di comunicazione magico garantito da Bimbleban. Nel caso dovesse capitare qualche imprevisto, rimane l'ultimo baluardo della Perla: ben celato ai clienti, nei locali del personale c'è il mezzorco Antoine, stupido e goffo quanto forzuto (Mezzorco NB, 37).
Al piano delle stanze lavorano Wickita Rumblemoore (Gnoma LB, 315), anziana e severa gnoma che si occupa di manterene i livelli di servizio al top, e un trio di inservienti, Lobivon (Mezzelfo NN, 25), Korimninos (Umano NB, 31) e Pucfuntamblus (Gnomo CN, 153).
La cucina è situata nel piano che ospita i locali del personale, vi lavora l'estroso cuoco Tarkus Hammerfield (Nano LB, 276): contrariamente a quanto si potrebbe pensare sentendo parlare di un cuoco nano con trascorsi da Mercenario, Tarkus è un raffinato conoscitore ed esecutore di cucina d'alto livello, motivo di vergogna per il suo clan ma di grandissimo piacere per i clienti della Perla. E' un nano atipico, privo di barba e ormai lontano da anni dai campi di battaglia, di cui era stanco e oramai disgustato: lavorare alla Perla, celato agli occhi dei suoi simili, gli permette di dare sfoggio alla sua indole gentile e posata. I piatti che prepara vengono trasportati al piano principale da un sistema di carrucole del tutto simile a quello che permette ai clienti e al personale di spostarsi tra i piani della locanda. Il suo inserviente è Danyel Tregendhill (Umano LB, 15), addetto al lavaggio dei piatti e al taglio della cipolla.
In caldaia "lavora" Shubenfund Dundledondledome (Gnomo CB, 176), baffuto gnomo con trascorsi da inventore addetto alla manutenzione e (in caso d'emergenza) ad attivare il meccanismo di fuga della Perla e a condurla poi al sicuro. Di fatto passa la gran parte del suo tempo a tentare di riparare un pittoresco orologio a vapore rotto che i membri della sua famiglia si passano di padre in figlio da generazioni tentando (senza alcun successo) di ripristinarne il funzionamento.
Servizi:
Una grande arpa in corno di narvalo a 47 corde fa bella figura al centro del salone, tra i tavoli (che sono cinque in tutto). Accanto all'arpa c'è un piccolo gabello, nonché lo spazio sufficiente per far esibire all'occorrenza un bardo o altro artista (Agador è suo malgrado celebre per i suoi monologhi, avendo dovuto spesso far sfoggio delle sue doti su richiesta del suo padrone).
Le stanze messe a disposizione dei clienti sono dieci, tutte dotate di due letti (combinabili a formare un matrimoniale nel caso venga richiesto al personale) e di due brande piuttosto comode all'occorrenza. Ciascuna stanza è dotata di bagno, e diverse "facilities" sono disponibili su richiesta (scacchiere con pezzi in corallo e ossidiana, una discreta scelta di libri d'intrattenimento, bollitori gnomici per il té, aromi da bagno).
Tute da immersione gnomiche sono a noleggio per i clienti (e sono usate dal personale in caso di necessità), così come un piccolo sottomarino (il Seppia Nera, in grado di ospitare otto gnomi o quattro umani) adatto a brevi escursioni.
Uno stanzino al piano del personale, ricco di simboli magici e rune e situato accanto alla stanza del proprietario, è adibito al teletrasporto per le situazioni d'emergenza, solo Bimbleban vi può far accedere qualcuno grazie alla chiave che porta sempre appesa al collo e al fatto che un Mephit del Vapore si occupa di fare la guardia da eventuali intrusi.
Piatti Tipici:
I menù proposti da Tarkus sono sempre raffinati e sfiziosi, e variano a seconda della stagione e in accordo con la disponibilità.
Colonna portante dei suoi manicaretti è (ovviamente) il pesce fornito direttamente dagli elfi marini dei dintorni. Tra le sue pietanze più rinomate figurano la composta di pescespada e uva degli abissi (una varietà d'uva coltivata nelle profondità, dal sapore acidulo simile alla umeboshi), la zuppa di piovra gigante (il nano si cura di pestare a dovere la carne di piovra per renderla morbida) e il "Trionfo del Nano Marino", un vassoio colmo di diversi pezzi di pesce piuttosto pregiato arrostito con verdure e alghe e innaffiato di un vino bianco piuttosto costoso dei Colli d'Acciaio.
Prezzi:
Il pernottamento costa 5mo per una notte (7mo se è richiesto il servizio di attracco: molti clienti arrivano chiramente a bordo di mezzi sottomarini, ed è possibile farli custodire a occhi e mani indiscrete in un piccolo hangar; su richiesta si effettua la manutenzione a un sovrapprezzo) ma fermandosi sette notti una è in omaggio. Il prezzo dei pasti varia da 1ma a 10mo, così come è diverso il prezzo dei vini e dei liquori a disposizione dei clienti (si arriva fino a un calice di Vino del Drago Rosso al prezzo di 12mo).
Personaggi:
Un anziano gentiluomo arrivato a bordo del suo sommergibile monoposto per raccogliere informazioni sulla fauna marina del golfo.
Una famiglia di nobili elfi (padre, madre, due figli piccoli) in transito per verso la città elfica sottomarina di Deepward.
Un mago vagamente losco giunto a visitare Bimbleban per trattare la compravendita di delle pergamente.
Un giovane gnomo ammiratore di Bimbleban tutto emozionato nel visitare un gioiello di ingegneria gnomica.
Voci:
Il gigantesco Rakshak, che si dice essere il figlio di uno squalo bianco e di un drago nero e che vive da oltre duecento anni, è stato avvistato in acque poco distanti.
Una cittadina sulla costa è stata recentemente vittima di incursioni dei Kuo-Toa della zona, che pare cerchino di recuperare un artefatto a loro sacro.
Il mago Bimbleban sta cercando di rimettersi in contatto con il suo antico discepolo, Fumblebombin Sipperling, ma senza successo: teme qualcosa di brutto.
Accettazione del regolamento:
Si