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Aerys II

Circolo degli Antichi
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  1. Mitico, mi assento un paio d'ore e già sono passati i Mods e si comincia a darsi reputazioni negative... Innanzitutto, sarò pedante ma me ne frego, vorrei ricordare che a parte Nemo, tutti siamo andati molto OT: il topic era sul significato che diamo alla caratteristica denominata "Intelligenza", non pensavo che sia proseguisse in questo senso. Ma ci siamo trovati a ballare, quindi balliamo: a questo punto ho una visione quasi esterna alla discussione (non ho seguito per cinque pagine), quindi mi permetto di fare un summin' up. Riassumendo, ma proprio stringendo ai minimi termini (e sorvolando su qualche errore di grammatica tipo "mè" invece che "me"), si è giunti a questa conclusione: Per alcune persone, tra cui Mgz, il gioco di ruolo dev'essere più "gioco" e meno "di ruolo", nel senso che il divertimento consiste più nell'alienazione dalla vita che nell'interpretare una parte. Dunque, è senza senso ruolare un PG con evidenti sgravi in Intelligenza, perchè vorrebbe dire tenere a freno l'istinto che porta a interpretare creature dotate di una certa razionalità (leggi: risolvere enigmi, spuntarla nelle discussioni, indagare...). Morale: i punteggi delle caratteristiche "mentali" diventano un fattore per calcolare le skill o i tiri salvezza, o poco via, e le caratteristiche possono (devono?) essere riadattate dal master per rendere felici i giocatori. Altra filosofia quella della maggior parte dei partecipanti alla discussione: per noi un personaggio è una "persona" nel senso greco della parola, ovvero una maschera, un ruolo da interpretare come attori più che come giocatori; può essere divertente anche ruolare uno "stupido", e accettiamo le caratteristiche come fattori che influenzino la nostra interpretazione. Morale: se ho un 6 tra i miei punteggi e lo assegno all'Intelligenza, allora mi comporterò come una persona che ha una bassa intelligenza. ...e io continuo a chiedermi: se dovessi assegnarmi dei punteggi, cosa dovrei considerare come indicatore di Intelligenza (o ribaltando il discorso: in cosa si riflette l'Intelligenza do un PG?)
  2. Se non ti ritieni in grado di giocarlo, sì. Credo che il tuo master non sia Hitler, se c'è qualcosa che non va credo che tutti i master siano disposti a ragionare con i propri giocatori: se per te l'intelligenza a 3 è un problema insormontabile, credo che il tuo master debba darti la possibilità di cambiare PG.
  3. Non mi pare che le due frasi che riporti siano in contraddizione...
  4. Concordo sul fatto che se il PG non può arrivarci (basandosi sul suo "numerino") allora il giocatore tace. Giocassimo a Exalted ti direi che posso accettare la visione del giocatore che vuole risolvere tutti gli enigmi, essere il più fico, pestare di più, ma si parla di D&D: se accetti di farti assegnare le caratteristiche dalla sorte, allora ti prepari ad interpretarer un personaggio con caratteristiche probabilmente non compatibili con le tue aspettative. Se una persona non è in grado di interpretare un PG "stupido", allora non lo interpreta, ma non può interpretarlo senza tenere conto dell'Intelligenza. Altrimenti potremmo togliere i parametri non fisici e festa finita. Praticamente Diablo II...
  5. Eh no, io ho detto che ognuno può ruolare il personaggio che preferisce, non ho detto che ci si può fregare delle caratteristiche! Tiro i miei dadi e ottengo i miei sei valori. Uno è un 6. Decido di assegnarlo all'intelligenza, voglio provare un PG stupido. Interpreto il mio personaggio coerentemente con i punteggi. Non vedo cosa ci sia di contraddittorio, come non vedo perchè dovrei farmi degli scrupoli sull'Intelligenza bassa. Quoto Joram sull'ultimo post: credo che il master non debba permettersi di interferire apertamente, non può venirmi a dire cosa posso e non posso fare nei termini che avevi posto con il tuo esempio.
  6. Concordo, lungo quella strada non si arriva a niente. Inoltre, mi pare che in molti esempi che hai fatto tendi un po' a fare di Saggezza e Intelligenza un'unica minestra... Poi, punto fondamentale: Libertà di ruolare quel ca**o che mi pare. Se io voglio interpretare un personaggio stupido, puzzolente, avventato, debole, malaticcio, maleducato, schizofrenico, insignificante, vuol dire che in quel momento ho voglia di interpretare un personaggio così. Non tutti al mondo sono super-uomini, quindi considera che c'è chi magari si può divertire nel ruolare persone comuni o anche carenti. Che poi il personaggio si troverà magari in difficoltà perchè non saprà valutare il prezzo di una spada e magari la pagherà più del dovuto, o magari si troverà tutti contro saranno problemi miei che lo voglio interpretare così.
  7. Innanzitutto, do il benvenuto a Draghetto, da parte mia, dell'A.U.T.O.D.R.O.M.O., dei mangiatori di mucchine e del neonato C.D.S.P. (Ciocca Dura Senza Paura). Quindi, passiamo alle questioni IT: quoto sul fatto che non è assolutamente detto che uno stupido sia escluso da un party di avventurieri, anzi! Uno stupido è malleabile, manipolabile, raggirabile... Insomma, carne da cannone! Poi dicevate giustamente che anche gli stupidi conoscono il valore dei soldi, e infatti devono guadagnarseli. In un mondo come quelli in cui ambientiamo D&D, dove qualsiasi fabbro ha in camera da letto una spada anatema dei draghi "ricordo di quando faceva l'avventuriero", credo che non sia inverosimile che uno che non sa fare nessun mestiere normale prenda una spada e vada a mazzuolare orchi! Draghetto, tu che sei nuovo e quindi ancora mentalmente stabile, dammi per favore la tua definizione di "persona intelligente" e di "stupido".
  8. Non avevo dubbi, ma Azothar era così triste...
  9. Miranda lo adatteranno (pare) anche per Linux. Intanto... ciccia!
  10. Scaricato... Figata! Ora mi inizierò a dedicare all'arte della customizzazione.
  11. Ma la risposta negativa (es. "non ti guarda nemmeno") non dipende dal suo carisma, dipende dal contesto, dal modo in cui le gira, dal tuo carisma... Insomma, per me ha meno carisma una che ci sta subito, forse... Al di là delle divagazioni (che poi ci accusano di spammare), credo che il carisma non sia la facoltà di fingersi amici di tutti...
  12. Se interpreti un paladino elfico e vai a parlare con una tribù di ogre, crederanno che tu sia un pazzo, mentre se vai a parlare a un congresso di elfi vegetariani sarai riconosciuto come celebrità. Chiaro che da contesto a contesto varia la risposta della gente, ma c'è chi (in condizioni non estreme, tipo Cartesio tra i conservatori durante l'Illuminismo) avrà più o meno "presa" sulla folla o sul singolo. Questa facoltà di influenzare la gente è, per me, il Carisma.
  13. E vabbè, grazie! Ho capito che l'uomo è intelligente, ma io parlavo di differenze all'interno di una specie pensante: tra gli uomini, chi si può dire più intelligente rispetto a un altro?
  14. Mica detto, pensa all'esempio che ti facevo sul "buttare il clap": non è che appena vedo una ragazza che mi fa rizzare le antenne, allora arriva il mio angelo custode e me la presenta! E comunque io parlavo di approccio fisico nel senso che istintivamente ti fidi di più di una persona bella esteticamente, a parità di "non-conoscenza"...
  15. Concordo pienamente. Eppure vedi che anche nel caso di grandi menti ci siano discussioni possibili e infinite sull'intelligenza.
  16. Einstein era considerato un fallimento dalla gran parte dei suoi insegnanti, Galilei ha rischiato il rogo... A parte Ben Schott (su cui non piove ) vedi che perfino sui grandi c'è chi trova da ridire!
  17. Quindi tu sei per "in medio stat virtus", nel senso che se non sono nè eccezionalmente dotato nè eccezionalmente carente in uno dei due campi, allora va di lusso e vado tranquillo... Può anche essere un approccio, ma già dal tuo range si nota una certa ambiguità: dire "da 7 a 13" vuol dire accomunare sette valori differenti, e non è poco.
  18. Verissimo. Quella volta mi sentii quasi in obbligo a darmi e a dare una spiegazione, ma in effetti non ce ne sarebbe stato bisogno: molte grandi e piccole scoperte scavalcano la stupidità dei loro padri. Inoltre, se uno è intelligente ma poco saggio, allora probabilmente sarà anche avventato, mentre uno stupido saggio si metterà lì a riflettere ed otterrà il suo massimo. Resta il problema: chi è intelligente? Nessuno risponde a questa domanda...
  19. Sullo stupido che risolve indovinelli, io stesso mi trovai a interpretare un guerriero con intelligenza 8 e ad essere l'unico a passare indenne per un corridoio farcito di trappole e da cui si usciva estrapolando una chiave di lettura legata a dei colori: quella volta, giustificai con il fatto che pur essendo notoriamente un capoccione, il guerriero aveva provato a seguire i colori come li vedeva mutare di giorno in giorno nel cielo (dal rosa dell'alba al blu della notte, mi pare). Insomma, non ha fatto niente di palesemente stupido, ma nemmeno un ragionamento da Nobel...
  20. E' nata una bella discussione, e questo mi fa piacere. Io ritengo che le caratteristiche debbano influenzare eccome l'interpretazione, solo che a volte non è chiaro come: non è detto che un personaggio intelligente abbia un parlare forbito (come nella vita vera, mi verrebbe da dire...). Il problema che voglio porre è, più che all'atto dell'interpretare un personaggio, relativo all'interpretazione che si da al significato dei due parametri spinosi. Cioè, chi può dirsi più o meno intelligente della media? Quali sono, secondo voi, gli indicatori dell'intelligenza di una persona? Sul carisma, quoto tutti quelli che sostengono non si tratti di una questione fisica (ultima in ordine temporale Daphne): essere carismatici non coincide con essere belli. Ok, il primo impatto è chiaramente visivo (come nella vita: quanti di voi, in tutta sincerità, andrebbero a "buttare il sasso" a una ragazza bruttina, potendo invece scegliere una figona da paura? Scusate l'esempio terra-terra, ma è il più palesemente innegabile che mi venisse in mente), ma poi è questione di parlantina, fascino, capacità di influenzare, di incoraggiare, di intimidire, di lasciar credere di non essere influenzati... Insomma, direi che il Carisma è più che altro l'attitudine al comando e alla conquista, alle relazioni interpersonali. Per quanti hanno letto "Le cronache del Ghiaccio e del Fuoco", porterei l'esempio di Ser Beric Dondarrion: deturpato da mille battaglie, sfregiato in ogni modo, eppure condottiero amato dai suoi uomini.
  21. Nemmeno io. Mi dicono che oltre ad essere molto "minimalista", sia adatto sia per utenti MSN che per utenti ICQ, ma vorrei un parere più esteso...
  22. Che sia Miranda?
  23. Oh, Grandi Profeti dell'Open Source, sorgete dal vostro oblioso esilio ed ascoltate la mia supplica!!! Qual'è una valida alternativa a MSN Messenger, che ogni tanto si impalla e mi fa uscire il fumo dalle orecchie (e i raggi gamma dal c**o)?
  24. Aerys II

    Prog

  25. Si parlava, nel topic sulle caratteristiche fisiche dei PG, di assegnare una scheda (e relative caratteristiche) a persone reali. Prendo un amico a caso, poniamo Gelsomino, e inizio a valutarne le caratteristiche: FOR: Bè, non fa niente di fisico tutto il giorno, è un hacker, ma almeno la forchetta la solleverà... Mettiamogli un 10. DES: Per essere un hacker è svelto e quando si gioca a calcio dribbla che è un piacere, diamogli un bel 14! COS: E' smilzo però, eh? 9! SAG: Se la cava e ha sempre un consiglio per tutti: 16 INT: ??? CAR: ??? Sulle ultime due caratteristiche, buio più totale: chi è davvero intelligente? Uno che risolve problemi di logica a colazione o uno che conosce a memoria la tavola periodica? Uno che compone endecasillabi sciolti senza pensarci due volte o uno che se gli dai da montare una sedia sdraio vibrante te la ridà pronta senza toccare le istruzioni? E soprattutto: cos'è il Carisma?!? Insomma: discussioni filosofiche su due argomenti spinosissimi nella realtà quotidiana e sulla loro non banale parametrizzazione. Dateci dentro.
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