Premesso che:
L'amore è solo nelle favole;
Non ho letto le pagine precedenti per pigrizia;
Ho bevuto vino, birra e bacardi dalle 10 di stamane fino alle 17 e quindi sono molto pragmatico nelle risposte;
direi che in generale più si descrive la fisicità di un personaggio meglio è (chiaramente do per scontato che il carattere sia da delineare ancora meglio). Questo concordando con la visione di Dargon del Gioco di Ruolo differente dal semplice parametrizzare il mondo reale.
Sta di fatto che non mi metto lì mentre sono intento a creare la scheda a decidere se il mio personaggio ha un dente d'oro, zoppica leggermente, ha un po' di barba pooco curata o i capelli alla Biscardi: mentre gioco (ed è giocando, secondo me, che si fa la reale opera di Creazione del PG...) aggiungo di volta in volta dettagli (anche solo a livello di appunti mentali) fino a trovarmi dopo un po' ad aver ottenuto da una pietra grezza una piccola statuetta, magari un po' rozza ma decisamente più soddisfacente.
Nell'interazione tra giocatori, se uno è proprio incapace nell'usare la fantasia e non riesce a "vedersi" i PG, allora diventa molto più piacevole il gioco iniziando a fornirsi un minimo di descrizione.
Esempio: se Marco (esempio di distrattone cronico) proprio non riesce a farsi entrare in testa che il mio personaggio è un nano, con tutte le ovvie implicazioni (tutti i nani sono sempre stereotipatissimi...), allora pian piano inizierò a fornirgli dettagli significativi al momento giusto, in modo che inizi a rivolgersi a "me" come se tenesse ben presente che "sono" un nano.
L'ideale (irraggiungibile) sarebbe che uno dei giocatori dicesse "Ok, ora disegno il party..." e raffigurasse esattamente ciò che ognuno si immagina.
Irraggiungibile, dicevo, ma si può fare molto con una buona caratterizzazione.
Mi sono dilungato perchè sono arrogante e pieno di me, ma in fondo vi voglio bene.