Secondo me i gusti delle persone e le scelte delle case discografiche sono in rapporto di feedback, nel senso che siccome la gente ascolta porcherie le major fanno uscire solo porcherie, e siccome le major fanno uscire solo porcherie la gente ascolta solo porcherie. Un circolo vizioso, insomma.
Ogni tot anni qualcuno si inca**a e inizia a prevalere la "moda di andare contro la moda", ovvero inizia ad affermarsi come fenomeno di massa (e viene di conseguenza svilito e banalizzato) un fenomeno di costume un tempo per pochi, con l'effetto di avere un ricircolo di generi che "vanno". Si è passati in alcuni anni, per esempio, dalla "minaccia" () dei cosiddetti truzzi all'orrore della nuova musica nera tutta gangsta e donne nude (hip hop o come volete chiamarla), passando per una fase "ibrida" di pseudo-punk e quello che era detto crossover, che era poi una versione per il popolino stupido della progressive in un certo senso (ovvero si prendeva un genere derivato dal rock ma più semplice e lo si riempiva di contaminazioni, solo non contaminazioni "nobili" e colte come nel prog, contaminazioni "yo yo"). Questo perché? Perché alcuni ragazzini stufi della dance hanno iniziato a sentire musica "pesante" o "di ribellione", quindi è aumentata la percentuale di persone che la ascoltavano, quindi le major furbe (e MTV, dannazione a lei) hanno applicato la solita facile metodologia di "pompare" quello che piace ai giovani che si credono da sempre ribelli e che sono poi quelli più influenzabili. Ecco che quindi tra i giovani "sinceramente ribelli" (che poi hanno semplicemente fatto quello che i ragazzini fanno da sempre) e i giovani "vorrei essere ribelle ma ascolto MTV" il numero di persone che ascoltavano musica pseudo-punk misto hip hop è aumentato al punto da rendere quella la "moda". Essendoci più gruppi che fanno hip hop che gruppi che fanno crossover, ed essendo il primo più "io sono cattivo e ci ho i problemi, minchia spaccio dopo le lezioni di catechismo fratello!", il risultato è stato sostituire fece (house, dance e quelle menate lì) con escrementi (hip hop e company).
Che poi negli ambienti specializzati si ascolti ancora roba "anni '90" è un altro discorso, la stragrande maggioranza degli ottenebrati ascolta i finti criminali.
Io vivo nella contraddizione, perché da un lato spero che si torni a fare il buon rock di una volta (con i suoi vari figli ), dall'altro so che se dovesse succedere sarebbe nel nome di schifezze tipo i Finley. Se ci fate caso sta già iniziando a succedere, ci vorranno degli anni naturalmente ma succederà: 'sta menata degli emo ad esempio arriva da Emo di ben altro genere, va a ripescare in maniera frocesca e indecorosa negli anni '80. Prima o poi qualcuno di 'sti deficienti col ciuffetto si deciderà a suonare musica più pesantina credo.
Tornando IT, non ti deve stupire che molti bravi artisti siano poco famosi (o che molti artisti famosi suonino minchiate), perché:
1) Chi è famoso spesso scende a compromessi con le major discografiche (vedi Lady Gaga, che mi dicono essere in realtà molto brava ma suona schifezze, o Tiziano Ferro che ha una gran voce e canta delle robacce improponibili, o Alex Britti che ha suonato con B.B. King e per diventare famoso ha dovuto aspettare di cantare in una vasca... ) e si adegua alle mode, quindi anche se è bravo non lo fa vedere;
2) Chi non scende a compromessi con le major non ha visibilità, e per come sono adesso le cose c'è troppo marasma perché non si avverta la differenza tra chi ha un contratto milionario e chi non ce l'ha (paradossalmente Youtube e affini fanno anche danni, visto che se tutti possono fare l'upload di un video in cui suonano l'ukulele avrò una saturazione di suonatori di ukulele, e per trovare quelli davvero bravi tra tutti dovrò avere una botta di cu|o);
3) La gente è stupida e la bella musica è intelligente, non possono andare d'accordo;
4) MTV fa schifo e promuove solo chi vuole promuovere, idem per gli altri canali musicali alla fin fine.