Edwarf Greybeard
Il nano sorrise, tolse la sua scatola di sigari dallo zaino e se ne accese uno, respirando a fondo il fumo azzurrino dall'aroma intenso. La prima tappa del viaggio era conclusa e, sebbene fosse certamente quella più facile, aveva imparato a gratificarsi di ogni piccolo successo. Il mondo era già avaro abbastanza di suo, per negarsi certe gioie.
Strinse le mani a ciascuno dei nuovi, un po' più forte quella di Durk, al quale consigliò "amichevolmente" Lascia perdere mia madre. Quei nani avrebbero presto capito quanto Edwarf fosse protettivo nei confronti dei familiari, figuriamoci di sua madre.
Quindi si spolverò la cenere dalla barba e rispose all'unica domanda che gli era stata rivolta.
Temo tu debba chiederlo a Kazirk stesso, perché a noi non ha detto nulla: il vecchio ha il culo stretto, quando si tratta di spiegazioni.
Solo allora notò la ragione del trambusto udito poco prima e i cadaveri degli uomini bestia riversi al suolo. I nuovi compari sapevano difendersi e questo gli piacque assai.
Vedo che avete risolto alcuni problemi. Che novità?
Avrebbe cercato più tardi un momento da solo con Ironbrow, uno più discreto.