Don Jansen
Il divanetto rappresenta un'alternativa accettabile a quello sgabellino scomodo ed instabile.
Ascolto l'Epuratore, accompagnando il tutto con vistosi cenni di assenso calati di tanto in tanto ad arte.
Mi disturba molto la sua pretesa di intimità, dandomi del tu come se fossimo amici, parenti o chissà che altro. Ma sono disposto a soprassedere.
Gentilissimo Epuratore, apprezzo molto che abbiate avuto cura di mio fratello e del suo addestramento. E sono certo che l'incarico che gli avete assegnato, per quanto pericoloso, è stato gesto di fiducia che l'ha colmato di orgoglio. Servire il prossimo e mondare il mondo dagli immondi, è certamente ciò che Dan più desidera.
Siete anche molto gentile a preoccuparvi della mia incolumità. Ma vedete, alla mia età i desideri di lunga vita si affievoliscono, e cresce invece la speranza di usare il poco tempo rimasto per il bene collettivo.
Inoltre, nessuno potrebbe certo ritenervi responsabile se io avessi qualche contrattempo o spiacevolezza, dal momento che la mia volontà di trovare Sir Jansen nasce esclusivamente dalla mia libera volontà.
Posso contemporaneamente offrire i miei umili servigi a questa causa, se li ritenete degni.