La lettura delle pergamene da parte di uno degli accompagnatori di Izbar richiede più tempo del previsto. Pur con l'ausilio della magia, più volte le scritte magiche non danno alcun effetto e addirittura una volta una pergamena si incendia in una fiammata bluastra, lanciando niente che cenere nelle mani. Tuttavia alle fine ciascuno di voi avverte una sensazione di liberazione e sollievo, come se un anello che stringeva attorno alla testa fosse stato finalmente rimosso. Tutto ciò che sapete di Flemmos ed Erwin Galdekund, ovvero Lord Alaphondar e il piccolo Azoun, giunge chiaro e spedito dalla vostra mente alla vostra lingua.
Nel frattempo, tuttavia, i tamburi degli orchi si fanno ancor più opprimenti.
Non abbiamo molto tempo temo comincia Izbar Avrò bisogno di capire cosa avete scoperto finora, ma prima devo aggiornarvi su alcune faccende. In cambio delle pergamene usate per liberarvi, vi chiedo soltanto due cose: scambiare le informazioni che voi ed io abbiamo raccolto su questa faccenda, e la testa mozzata del capo di questi umani che avete inseguito sin qui.
Innanzitutto, come vi ho trovati. Un nostro uomo a Melvaunt mi ha informato del vostro interesse per Xul-Jarak. Caso vuole che uno della mia stirpe ne conoscesse l'ubicazione perché queste rovine custodiscono un'uscita dal Sottosuolo, quella alle mie spalle appunto, che abbiamo usato per arrivare sin qui. Questo spiega anche perché Verdefiamma non riusciva a divinare la posizione dei mocciosi... Faerzraess, radiazioni del sottosuolo che ostacolano divinazioni e teletrasporti. C'è una forte sorgente, molto al di sotto dei nostri piedi.