Rocchio
Progredisce piano piano, diceva... La verità è che di cazzàte Artur ne ha detto parecchie, anzi, quasi soltanto quelle. E noi ce le siamo bevute tutte, una dietro l'altra, a grandi sorsi, come Vitellone le sue bottiglie. Sollevo lo sguardo verso il poveraccio che, sospeso palle per aria, sta venendo strozzato. E qui comprendo a fondo la sensazione dell'ineluttabilità del ciclo della vita, la microscopicità inunfluente della nostra presenza nel multiverso, la futilità del nostro agire, pensare, esistere.
Una bella mèrda.
@ tutti