Scendete dunque i pochi gradini che conducono alla porta d'ingresso, la aprite ed entrate alla Barba Schiumosa. Quando l'uscio dietro di voi si richiude e abbassate i cappucci dei mantelli, il totale silenzio improvviso cala all'interno del locale. All'unisono, trenta o forse quaranta nani raccolti nell'enorme sala girano la testa verso di voi. Cessati i canti, terminata ogni conversazione, ora ci sono solo un'ottantina di occhi che vi fissano da sotto cespugliose sopracciglia.
Sulla sinistra un lungo bancone corre lungo tutta la sala, gli avventori appollaiati sulla fila di sgabelli e i cinque baristi prima intenti a spillare ora vi osservano. In fondo sulla grande parete, un gigantesco simbolo campeggia alto quanto la parete stessa, ai suoi lati due parole in ferro battuto in una lingua che, pur sconosciuta, è difficile non riconoscere come nanico.
@Rock_77