Allora partendo dal presupposto che con tutti i pg che ho giocato la varietà e' molto grande, da master io ho sempre visto con un po' di "scetticismo" tutti i pg che si professavano atei convinti ( nel senso che credevano che non esistessero divinità o che comunque no interferissero nelle dinamiche cittadine) per alcuni semplici motivi:
1) il solo fatto che cmq solitamente le ambientazioni sono fantasy-medievali non esisteva nessuno al mondo che non credesse, o meglio magari non professavano o non veneravano alcuna divinità ma cmq esisteva un forte senso di supestizione che alla radice si poteva benssimo associare ad una fede. ( se il contadino e' convinto che mangiando il pesce il venerdì invece della carne i suoi raccolti sono migliori in quanto puo' differire da una fede che ti dice di mangiare il pesce il venerdì perche' e' il piatto sacro? o cose di questo tipo)
2) con tutto quanto vivono i pg durante le loro avventure e' impossibile che prima o poi non si imbattano in segni evidenti del potere divino.. E' come se io Marco che sono ateo un giorno mi imbattessi in un tizio che resuscita i morti davanti a me spara colonne di fuoco sulla gente e ha schiere di zombie che tira su schioccando le dita. Qualche dubbio sul fatto che mi possa essere sbagliato mi sorge eccome, e probabilmente mi converto pure a quella fede probabilmente.
3) io quando i miei giocaotori facevano le schede e , come ho fatto spesso anche io, non scrivevano nessuna divinità seguita sulla scheda le facevo comunque intendere come un: non professo alcuna divinità ma cmq se mi trovo di fronte al tempio di Vecna non e' che son tranquillo e beato come ad un pic-nic ( e' un esempio) perche' anche se non seguo nessuna divinità in particolare cmq son abbastanza sicuro della loro esistenza o quantomeno delle manifestazioni della loro presenza sul mondo in cui vivo.
Spero di esser stato abbastanza chiaro