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Arcanista

Circolo degli Antichi
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  1. M sa che farò così: saranno loro a chiedere la prova... Certo è che alla fine potrebbero chiedere a TUTTI gli incontri di tirare i dadi, ma se lo faranno cavoli loro: vuol dire che saranno eternamente sospettosi e incapaci di intrattenere relazioni con le persone ( e in un gruppo con due stregoni è tutto dire...) Appena giochiamo vi dico come è andata :3 grazie a tutti per le risposte
  2. Arcanista

    Il Ladro (4)

    CAR 12? io scambierei i valori di carisma e saggezza, ma questo dipende anche da che tipo di ladro vuoi fare... Spia doppiogiochista, voltagabbana, uno dai mille volti, l'assassino nell'ombra ecc... se ci dai un'idea generale come base da cui partire....
  3. Sbaglio o mefistofele è un demone? O comunque qualcuno di MOLTO cattivo? detto questo non capisco perché li debba allenare... Forse per ché mi immagino mefistofele come un essere potentissimo... Creare delle sub quest in un piano diverso da quello in cui vivono i PG normalmente non è proprio facile però, perché in un certo senso sono fuori dal loro ambiente. Però potresti fare qualcosa del tipo: Allenamento. Magari nelle "foreste" dell'inferno (probabilmente fatte di pietra o cose del genere). Se popoli di animali, allora si comincia già a vedere delle sottotrame interessanti. Il mago sarà indifferente, il Druido invece avrà tutto l'interesse nel preservare la vita. Insomma, più che sottotrame io metterei delle scelte cruciali per ogni PG che mettano alla prova davvero la sua classe... Probabilmente come senso logico questo post fa schifo, ma sono dal cellulare sotto il piumone
  4. Ciao, volevo chiedervi come gestite le menzogne nelle vostre avventure... Non sto parlando del caso, i PG raggirano qualcuno (in tal caso si usa raggirare/percepire intenzioni) quanto del caso opposto. Perché se si fa tirare ad un PG una prova di percepire intenzioni quando sta parlando con qualcuno, è chiaro che ci sia qualcosa che non va e che sta mentendo (indipendentemente dall'esito della prova). E lo stesso vale se è il master in segreto a fare i tiri (perché durante un dialogo non ci sono molte opzioni disponibili di lancio dei dadi) Allora che fare? Lasciare ai giocatori di fidarsi o meno salvo che chiedano esplicitamente di usare percepire intenzioni?
  5. E' che non so se considerarla una campagna, con ogni tempio un avventura staccata...
  6. <3 A tutti quanti... Il problema Lionheart, è che loro SANNO che non è alla loro portata, solo che mio fratello, ha deciso di sfotterlo... e siccome non è l'unico giocatore preferivo non uccidere tutto il gruppo perché il suo PG è una testa calda... Per i tesori mi sa che farò così... Per i templi invece pensavo di fare una cosa del genere Terra: sfatiamo il mito terra=nani=roccia=pilastri di basalto. Per il tempio della terra avevo pensato ad una sorta di radura con delle pietre disposte tipo dolmen, per arrivarci prima c'è un dungeon (ancora da definire) Acqua: sott'acqua, in effetti ci sta però all'interno lo vedo più figo asciutto e fatto di colonne d'acqua... se smuovono l'artefatto tutto crolla, e diventa una corsa contro il tempo Aria: zolle d'aria sospese magicamente proprio come dicevi tu, ma con la difficoltà di andare da una parte all'altra Fuoco: Il semipiano del fuoco è composto da "isole" che galleggiano sulla lava, alcune abitate da esterni, altre desolate... Il tempio pensavo di metterlo sottoterra, così che i mostri non siano l'unico inconveniente...
  7. Non è che li abbia rapiti... non proprio almeno, solo che i miei PG (quel branco di idioti) si sono messi ad alzare la cresta con il musicista (che è decisamente oltre la loro portata...) quindi per evitare che li fulminasse tutti, ho fatto si che Karen li trascinasse via a forza dalla piazza con il palco, difatto "rapendoli" L'inghippo è che non so che mostri metterci... Perché avevo pensato a mettere creature elementali, ma non hanno tesoro, e effettivamente al livello 2 ancora non hanno trovato molto, salvo qualche pozione... Quindi mi servirebbe aiuto su come popolare i vari semipiani (a parte quello del fuoco, dove i toni saranno più diplomatici e dovranno convincere un drago a dargli il libro/artefatto) Terra: Pensavo ai grue, ma non ci sono maghi, quindi il tesoro è relativamente utile... Mettere muffe e cose del genere con resti di altri avventurieri? Acqua: se lo scelgono per ultimo, potrei anche fare una sessione subacquea, ma difficilmente uno stregone prende respirare sott'acqua come incantesimo, quindi è più probabile che saranno bolle di vetro sotto il mare... ma anche qui... che mostri? Aria: uccelli stigei, quasi sicuramente, ma poi? Angeli e arconti? troppo potenti... Fuoco: Quei pochi incontri li posso fare con le salamandre/magmin.... credo...
  8. Salve ragazzi :3 Allora, durante la mia avventura (iniziata circa 5 sessioni fa) un errore durante un incantesimo di teletrasporto (quello che segue è inventato di sana pianta, non è preso da nessun manuale) sono finiti in una sorta di sottopiano elementale, con forte dominanza dell'elemento terra. Devono ovviamente uscire di li e poi continuare la campagna e bla bla bla... Solo che hanno "criticato" il modo in cui ho strutturato l'avventura, quindi urgono cambiamenti... 1) tesori e mosti... Pochi i primi e troppi i secondi (troppi nel senso troppo basso il GS quindi compenso con il numero) ed effettivamente un po' è vero, sono abbastanza restio a dare tesori, ma per i mostri è diverso, cosa si puo mettere in un dungeon del genere(ha l'aspetto di un sistema di grotte bello ampio) io pensavo ad elementali medi e piccoli e magari dei grue, ma non credo sia l'opzione migliore... Trama (e qui si cade male)* Sono consapevole che sia contorta, ma comunque All'inizio i PG, attirati da una strana melodia, vengono trascinati all'interno di un gioco, un labirinto creato dal Musicista, tuttavia perdendo gran parte degli indizi per uscirne, il tempo finisce e precipitano nell'etere (il non nulla) da qui riescono ad uscirne, e tornato in città, ritrovano il Musicista. Tuttavia, prima che questi possano parlarci, una ragazza li "Rapisce" e li trascina via per le vie secondarie. Ciò scatena la rabbia del Musicista e dei suoi alleati, e una serie di strumenti animati sfrecciano dietro i personaggi per ucciderli. Scontro, ed i fine teletrasporto. Cosa prevedeva ora la trama? Che per sconfiggere finalmente il Musicista, i PG si alleino con Karen ( la ragazza) per trovare un modo di accedere all'eremo musicale. Luogo a detta della ragazza, dove si nasconde l'anima del bardo. Ovviamente è ben protetto e devono ottenere 4 benedizioni, di altrettanti elementi, tramite la ricerca di artefatti elementali, ovviamente ostacolati dai compagni del Musicista. E qui avevo pensato due vie 1) via buona: i PG sono dalla parte dei buoni e devono uccidere il musicista 2) non esiste un concetto di "buono" : Karen sta cercando di ottenere il potere dei piani, il musicista non vuole che venga intralciato, e difatto tutti sono cattivi Ma dopo che ti dicono che hai la mente contorta, un minimo riguardi quello che hai scritto, e forse tanto senso non c'è, forse perché sono di livello 2 (il party è composto da Chierico, 2 stregoni 2 guerrieri), ma non volevo mandargli contro i soliti coboldi, volevo stupirli...* Consigli? Ne ho davvero bisogno
  9. Il DM più stupido che abbia mai visto sono io, anche perché non ho MAI giocato come giocatore :mad: con la scusa che io ho sempre fatto il master quel ruolo tocca sempre a me Più stupido perché mi illudo che le cose vadano come voglio, e immagino sia il motivo che ha causato la maggior parte degli aneddoti raccontati in questo post, e credo questo sia dovuto al fatto che come DM sono molto "scrittore" piuttosto che appunto un master... In pratica nelle mia mente accadono delle cose, epiche e bellissime, che poi si trasformano in tragedia o cose ridicole a causa del fatto che i giocatori (giustamente) non hanno la mia mente (che a quanto mi dicono è la cosa più contorta che abbiano mai visto :D )... E questo immaginarsi tutto nella mente prima che accada ti porta a scene del tipo IO: Una figura ti viene da dietro e ti chiude le mani in una morsa, per poi tapparti la bocca con la mano libera per sibilarti nell'orecchio"Non muoverti... Seguimi" storpia la voce in modo che tu non la riconosca, in ogni caso, tira di lottare se vuoi liberarti Morgan roll... 1 IO rol... 18 Morgan Posso tentare di capire se è maschio o femmina dalla voce IO mmmm fai una prova di ascoltare Morgan roll... 1 (il primo di una lunga serie ) IO No non ce la fai, e la ragazza ti strattona per farsi seguire Momento di silenzio... IO doh... Alla fine ne siamo saltati fuori che sentiva del morbido sulla schiena XD E il problema è che di questi errori ne faccio un casino a volte sono da ridere, ma alla lunga mi demoralizzano....
  10. il problema di tirare 1d20 ad ogni caratteristica è che la probabilità che esca un valore QUALSIASI valore sia l'1 e il 20 sono esattamente uguali: 5%... non solo, perché il sistema risulta spostato verso i valori bassi, mi spiego: se un Pg volesse avere tutte le caratteristiche o quasi sopra l'11 allora le possibilità si spostano a favore di una scheda invece con tutti valori sotto l'11... personalmente non l'ho mai provato anche perché ho il sospetto che i miei dadi ce l'abbiano con me (su una serie generalmente ottengo il primo valore altissimo tipo 17-18, gli altri inferiori al 5...)
  11. Be' se poi vuoi mischiare le due cose, fai come ha fatto fare al suo gruppo mio fratello (e non era nemmeno il master) 30 pt +1d20pt (o una cosa del genere)... in questo modo ti affidi al caso e hai dei PG equilibrati e sgravi :D :D non so ancora come diavolo hanno fatto a credergli...
  12. Il problema Redondo15, è che con 25 pt rischi di avere un sistema fin troppo equilibrato: come già detto prima, ci sono delle caratteristiche che per determinate classi "devono" essere almeno ad un determinato valore (solitamente 15) una volta che hai messo questo valore, rischi di vedere una serie di valori tutti uguali semplicemente ordinati in modo diverso... almeno con il tiro di dado hai un minimo di variabilità. Ed è logico che la statistica non offra risultati lineari: quello che ottieni con i valori che ti ho postato si avvicina più ad una dispersione gaussiana con i valori medi più comuni e gli estremi sfavoriti (in questo caso i valori più alti sono addirittura favoriti rispetto ai corrispondenti bassi)
  13. Leggera schizofrenia e/o Ebefrenia? Nel senso, più usi l'artefatto più nella tua mente si formano due schieramenti: quello "Buono" ovvero quello CN che pensa che comunque sia perlomeno sbagliato abusare del potere del bastone, e quello "malvagio" che come diceva Whistler potrebbe essere assuefatto dall'artefatto... all'inizio le due personalità sono più o meno in armonia e spostate verso la buona, poi i cambi d'more e cose simili aumentano all'aumentare dei punti depravazione
  14. Silver Phoenix... Ma vedo se la convinco a usare le catene con la frusta sprecherebbe l'ennesimo talento... per non fare danni...
  15. Ah bella domanda... sulla questione sacerdotessa non la smuovi, questo è certo, non dopo che ha passato tipo 2 giorni a scriversi il Background.... Per la CDP vedo se riesco a convincerla: praticamente il gioco supporta tutte le cdp dei manuali base e di Faerun... Per il disarmare pensavo anche io di dargli una catena chiodata, ma appunto, necessiterebbe di 4 talenti per diventare utile... ovvero al liv 6 -_-"
  16. Quale mazzo usi te? Perché i marsigliesi me li ricordavo diversi... Per il mondo io metterei una druida: come talento metti aumentare evocazione e la metti affiancata sempre da uno dei 4 animali che si vedono nell'immagine Per l'innamorato, puoi prendere la versione marsigliese un'altra volta, che vede la carta più come l'indeciso: invece di un PNG ne metti due: entrambe illusioniste :3
  17. O meglio ChiericA visto che lo devo fare ad una mia amica In pratica mi ha chiesto come costruire il suo personaggio, chierico di kossuth con i domini del fuoco e del rinnovamento, partendo da alcune basi: Allineamento: NB mi ha fatto capire che se stanno torturando il capo dei cattivi lei lo curerà, se deve scegliere se vivere o salvare un gruppo di bambini, lei li salva e ciò mi porta a chiedermi perché diavolo abbia scelto kossuth ma comunque.... Caratteristiche. Le ha già messe, e trattandosi di un server Online, dubito che potrà farsele cambiare: per il momento sono: FOR 10 DES 14 COS 12 INT 12 SAG 16 CAR 12... e anche qui sono decisamente scettico... Per fortuna non ha fatto altri danni, ma vorrebbe A) non usare armature o quasi Usare la frusta o comunque vorrebbe disarmare gli avversari (ma non ha int a 13... -_-") C'è un modo di rendere il personaggio perlomeno giocabile? Grazie per gli aiuti...
  18. Beh, io ne ho due da postare: quello di un mio amico, Bardo umano che a seconda dell'abilità che usa cambia personalità (e non è bello vedersi uno che diventa indemoniato quando usa ispirare coraggio ) e il mio, o meglio la mia cara Elizabeth... Background: Spoiler: Il castello, sede dell'ordine dei cavalieri del giglio risplendeva ancora dell'antica gloria che aveva in passato. I tetti che si dicevano essere d'oro, mandavano bagliori luccicanti nella mattina, e i vessilli color bianco garrivano al vento. Ma Elisabeth, secondogenita del Marchese di Fiddien, capo dell'ordine dei cavalieri del giglio, non era in grado di apprezzare l'imponenza e l'antica bellezza del castello sua dimora anche se si trovava a poca distanza da esso, nel giardino. Questo perché i suoi occhi erano incapaci di vedere da quando lei aveva cinque anni Per lei tutto era un indistinto universo avvolto dalla più totale oscurità, nel quale, sebbene avesse più volte cercato di immaginare il castello, spiccava solo una cosa: Il suono del suo flauto. Lo strumento di acciaio ora era riposto sulle sue gambe, sopra il vestito di seta che le avevano detto essere verde mentre, seduta su una delle panchine del giardino, si godeva il cinguettio dei pettirosso al mattino tentando di trovare l'ispirazione per un nuovo componimento. Prese in mano lo strumento e ne appoggiò l'imboccatura sulle labbra, prima di sentire un fruscio alle sue spalle. Con una agilità decisamente poco adatta ad una lady, ruotò il flauto fra le sue dita, finendo per tenerlo come se fosse una spada, ruotò il busto e puntò la punta dello strumento verso il petto della persona alle sue spalle. La benda che aveva sugli occhi (In modo che nessuno notasse gli occhi terribilmente martoriati dalla malattia che le aveva strappato la vista) seguì la sua traiettoria con un piccolo fruscio. -Non sta bene avvicinarsi di soppiatto ad una Lady, Alois- disse al fratello -Come facevi a sapere che ero io?- Fu la risposta che udì. Probabilmente stava sorridendo, visto il tono. Elisabeth allontanò il flauto traverso e lo ripose di nuovo sulle sue ginocchia -Solo tu ti avvicini di spalle, e soprattutto hai una cadenza di passi ben precisa...- rispose con un sorriso. Le piaceva la presenza di suo fratello, più grande di lei di due anni e già cavaliere del giglio a tutti gli effetti, un onore che a lei non sarebbe mai toccato. -Stavi suonando?- lo sentì chiedere mentre si avvicinava. Percepì la sua presenza al suo fianco. -Tentavo, vuoi ascoltarmi?- Le dita stavano accarezzando la superficie liscia e perfetta del flauto -Ma ad una condizione, mi fai fare un paio di tiri con la tua spada- Il fratello le aveva insegnato di nascosto come usarla, ma non ne aveva una sua. -Condizioni accettate- Seguì una piccola risata divertita. La ragazza sorrise, poi accostò di nuovo lo strumento alle labbra, posizionando le dita sui fori con delicatezza. Prese fiato e soffiò dolcemente nello strumento, le dita che aprivano e chiudevano sapientemente i fori. La musica che ne uscì ricordava vagamente il canto degli uccelli che cinguettavano negli alberi intorno a loro, abbinandosi al loro canto in una dolce sinfonia che durò alcuni minuti. Un ultima nota e posò lo strumento -E ora la tua parte dell'accordo- Disse mentre riponeva lo strumento nella sua custodia. Elisabeth si alzò e tese la mano aspettando che il fratello le passasse l'impugnatura. Uno stridio, poi la sensazione del freddo metallo sulle dita. Le chiuse sull'elsa e cominciò l'allenamento, seguendo le indicazioni che le dava Alois. Quel piccolo paradiso che era il suo mondo aveva meno di un paio di ore di vita ancora. Cominciò la sera. Elisabeth stava camminando per i corridoi ora semideserto dopo che l'ordine aveva perso gran parte della sua antica gloria, quando sentì le grida provenire dalle mura. Con il flauto come sempre nella borsa che teneva al fianco si diresse verso la direzione da cui provenivano le grida. Sentì gridare qualcosa, ma non e comprese il significato. Continuava a camminare per i corridoi contando mentalmente i passi quando qualcuno la bloccò -Sei impazzita, dove ti eri cacciata, ti stavamo cercando ovunque- Suo fratello, dal tono di voce terribilmente agitato. Tentò di rispondere qualcosa, quando udì l'esplosione dal piano di sotto. Alois imprecò. -Andiamo, qui non è sicuro- Cominciò a tirarla per il polso, trascinandola per le scale. -Che sta succedendo? Cosa sono le esplosioni?- La voce di Elisabeth si udiva a stento sotto il fragore delle esplosioni. -Il castello è sotto attacco, non so i dettagli, mi spiace, ma devo portarti fuori, ordini di nostro padre- Le urlò di rimando suo fratello. In breve tempo si ritrovarono fuori, nel giardino. Sotto i piedi Elisabeth poteva sentire l'erba frusciare ad ogni suo passo, mentre correva in quel mare di oscurità che era il suo mondo, fuori dai confini del castello. I rumori si fecero più flebili, forse per la distanza, o forse perché non c'era più nessuno in grado di emettere suoni. Una voce si alzò nelle tenebre parlando in elfico. Uno dei vantaggi di essere ciechi è che hai una quantità di tempo libero praticamente illimitato. Elisabeth lo aveva utilizzato per imparare a fare un po' di tutto, dal parlare lingue al suonare il flauto al maneggiare la spada -Arrendetevi, e vi sarà concesso di vivere- Elisabeth si bloccò immediatamente, e suo fratello fece altrettanto, ma solo per sfoderare la spada e bisbigliare all'orecchio della ragazza -Rimani qui- le lasciò le mani, poi cominciò il cozzare delle spade, mentre cominciava a piovere. Alcuni gemiti di dolore, ma lei non sapeva a chi appartenessero, poi un grido strozzato. Strinse le dita sulla borsa che conteneva il flauto mentre la pioggia le bagnava i vestiti. -Stupido umano- Altre parole in elfico, e per Elisabeth fu come se il mondo le fosse caduto addosso. Non si accorse nemmeno di cadere a terra, mentre la consapevolezza che suo fratello era ferito, o forse peggio, morto, la schiacciava come un macigno. Silenziose lacrime cominciarono a bagnare la benda che le copriva gli occhi. Udì qualcuno avvicinarsi a lei, poi un sibilo, un altro rantolo e qualcuno che cadeva a terra. Qualcuno parlò in elfico, forse un capitano, perché ordinò a qualcuno di reagire, prima che le sue parole venissero stroncate da un altro sibilo. Frecce, intuì Elisabeth, poi un urlo squarciò la notte -Pagherete per questo! Tyr, donami la forza per sconfiggerli- Un altra voce si unì all'invocazione del mancino, questa volta però Elisabeth non comprese le parole, ma comprese la musica che seguì. Eterea e bellissima, al tempo stesso malinconica e felice, delicata, ma decisa. Una musica che lei non sarebbe stata in grado di uguagliare. Alcune urla, poi il clangore delle spade che cozzano e tutto finì, lasciando posto al silenzio, rotto solo dai singhiozzi della ragazza, ancora in ginocchio sull'erba che si stava facendo via via sempre più viscida mentre la pioggia continuava a battere senza sosta. Si sentì toccare la spalla -Stai bene?- La ragazza sobbalzò alla voce e al tocco sconosciuto, mentre la mano correva verso il flauto e lo puntava nella direzione da cui proveniva la voce -Credo che quello non ti servirà a molto- Le rispose la voce. Una voce maschile, gentile. Abbassò il flauto e a tenoni cercò la custodia. -Dov'è Alois?- chiese con voce rotta -Dov'è?- Altre lacrime si correvano lungo le sue guance, gli occhi ciechi che si spostavano inutilmente alla ricerca del fratello. La benda ora era scivolata via e le cingeva il collo come una sciarpa -Io non posso vedere, per favore ditemi come sta...- La voce esce a fatica dalle labbra scosse dai singhiozzi -Muoviti Alexander, non è per questo che siamo qui...- Una seconda voce, più musicale, ma al tempo stesso più dura -Un attimo... Shireen ha già finito all'ingresso?- Il primo uomo rispose alla seconda voce, poi si rivolse di nuovo a Elisabeth -Forse è meglio se sei cieca, non è un bello spettacolo- La mano sulla spalla si spostò, scivolando via mentre anche la presenza dell'uomo si allontanava. Elisabeth afferrò la mano dell'uomo -Io voglio sapere come sta... vorrei vederlo...- La voce le usciva strozzata mentre tentava di cacciare indietro le lacrime -Non so nemmeno che volto abbia... io... lui è mio fratello, il mio unico fratello...- le dita persero forza e lasciò la mano dell'uomo. Sentì un sospiro, poi di nuovo quella musica celestiale -Se è quello che desideri davvero posso ridarti la vista, ma preparati al peggio, il mondo non è una vista gradevole purtroppo- Con queste parole le si avvicinò di nuovo e le toccò il volto, con una carezza leggera, poi si riallontana -Arrivo- Le ultime parole rivolte alla seconda voce. Elisabeth era senza parole mentre osservava le sue dita, gli occhi che riacquistavano nuovamente a vista. si volò verso le due figure, due semplici sagome scure che sparivano nell'oscurità, poi si voltò nell'altra direzione. Davanti a lei c'erano una decina di elfi, alcuni trafitti da frecce, altri orribilmente mutilati, ma fu un altro corpo a riempire i suoi occhi di orrore. Suo fratello, l'unico umano in quella strage era riverso a terra, il petto sguerciato in più punti. Si alzò tremante e vi si avvicinò, per poi sedersi al fianco del fratello, osservandone per la prima volta dopo anni il volto. Si era fatto crescere la barba, bionda come i suoi capelli, in un pizzetto curato. Accarezzo il viso e poi lasciò che le lacrime scorressero libere, silenziose, l'unico rumore nella radura la pioggia che continuava a cadere incurante del suo dolore e della morte. Crudele. Nessuno arrivò dal castello, nessuno gridava, nessuno sembrava più in vita al forte. Sempre piangendo, prese la spada e il fodero, osservandone per la prima volta l'elsa e la lama, sfiorò nuovamente il volto di Alois e mormorò una preghiera. Poi si alzò, guardò un ultima volta la radura e i corpi distesi sull'erba fradicia "Riempi i tuoi occhi di questo orrore, perché non dovrai dimenticare, mai!" si fissò il fodero al fianco, infilando la spada al suo interno. Poi raccolse il flauto, osservando con occhi pieni di lacrime e stupore le forme ormai così familiari dello strumento, poi semplicemente cominciò a camminare, senza una meta precisa, sola… Lei è fissata con gli elementi, e le costellazioni: ogni canzone ha un elemento e un segno associato :3 Ad esempio ispirare coraggio +1 è Fuoco, ariete, +2, Fuoco, Sagittario, ispirare competenza sono i segni d'aria è così via... la cosa buffa è che ha gli occhi impari, uno viola e uno verde, e questo gli ha garantito il soprannome begliocchi da parte di un barbaro Altre cose strane... prende a schiaffi i mezzorchi :3 o meglio solo uno, perché lo odia; alla fine ci ho quasi scatenato una rissa in una locanda tirandogli addosso the bollente
  19. Lucertole folgoranti Ma solamente perché sono troppo KAWAI! Insomma, sotto ogni altro punto di vista fanno schifo, ma SARDINHA è un genio del pennello e mi ha fatto innamorare di questi piccoli esserini scintillanti :3 Altra creature che mi piace molto è il Mephit, non proprio una sfida, ma trovo piccole creature alate un ottimo modo per cominciare le quest (non solo fatine che piagnucolano aiuto s'intende, nella campagna che sto masterando tutto è iniziato perché un mephit dell'aria è andato a sbattere contro i PG mentre addobbava il palco XD)
  20. Secondo me 25 punti sono pochi, ma soprattutto sfavoriscono le classi di incantatori (che se vogliono castare di 9° devono partire almeno con un 15 nella caratteristica che regola gli incantesimi). Con un PB a 25 punti siamo già scesi a 17 pt. Almeno ad una caratteristica poi vorrai avere un bonus di +2 no? E il minimo è i4... quindi i punti scendono a quota 11... A questo punto si hanno due scelte: A) distribuire i punti in maniera equilibrata, ottenendo una filata di 10 Penalizzare pesantemente alcune caratteristiche (tenendole a 8) e ottenere così personaggi mediocri o comunque stereotipati dal punto di vista ruolistico (il mago avrà sempre FOR 8, lo stregne pure e via discorrendo...) Se poi il ragionamento si applica al chierico, che deve tenere alte SAG (almeno a 15, per il motivo detto prima) CAR (se vuole scacciare) FOR/COS (perché comunque generalmente sta in seconda linea, è impossibile ottenere un personaggio, non dico decente, ma almeno in grado di fronteggiare delle sfide... Il metodo migliore secondo me rimane il tiro di dado: probabilisticamente tirando 4d6 e scartando il più basso (senza eliminare i doppi 1 perché il giocatore vuole così) le probabilità di uscita dei vari valori sono 3 → 0.0772% 4 → 0.3086% 5 → 0.7716% 6 → 1.6204% 7 → 2.9321% 8 → 4.7840% 9 → 7.0216% 10→9.4136% 11→11.4198% 12→12.8858% 13→13.2716% 14→12.3457% 15→10.1080% 16→7.2531% 17→4.1667% 18→1.6204% In base a tali valori, si possono calcolare le varie probabilità che esca una serie di valori (in ordine casuale). Ottenere un personaggio con TUTTE le caratteristiche sotto il 12 avviene 1 volta ogni 452 casi (approssimando all'intero successivo 451.3883365). Detto questo a me sembra un sistema bilanciato...
  21. Mmmmm difficile dirne una sola.... Quando la magia ti piace tutta Di sicuro Invocazione: se si usa GdGF si può arrivare ad avere uno stregone oltre che potente anche figo dal punto di vista ruolistico, ma devo dire che non mi dispiace nemmeno Illusione... Ultimamente anche la Divinazione , sebbene sembri una scuola inutile, riesce a risolvere un gran numero di problemi legati a enigmi/labirinti Seguono a ruota Evocazione Trasmutazione (praticamente solo per volare però..) e poi tutte le altre... Forse Necromanzia sta in fondo, ma solamente se si guarda il lato arcano di questa scuola (poco votato a creare orde di scheletri a mio parere...)
  22. Mi ero dimenticato di questo... Classe Bardo Razza Umani Il castello, sede dell'ordine dei cavalieri del giglio risplendeva ancora dell'antica gloria che aveva in passato. I tetti che si dicevano essere d'oro, mandavano bagliori luccicanti nella mattina, e i vessilli color bianco garrivano al vento. Ma Elisabeth, secondogenita del Marchese di Fiddien, capo dell'ordine dei cavalieri del giglio, non era in grado di apprezzare l'imponenza e l'antica bellezza del castello sua dimora anche se si trovava a poca distanza da esso, nel giardino. Questo perché i suoi occhi erano incapaci di vedere da quando lei aveva cinque anni Per lei tutto era un indistinto universo avvolto dalla più totale oscurità, nel quale, sebbene avesse più volte cercato di immaginare il castello, spiccava solo una cosa: Il suono del suo flauto. Lo strumento di acciaio ora era riposto sulle sue gambe, sopra il vestito di seta che le avevano detto essere verde mentre, seduta su una delle panchine del giardino, si godeva il cinguettio dei pettirosso al mattino tentando di trovare l'ispirazione per un nuovo componimento. Prese in mano lo strumento e ne appoggiò l'imboccatura sulle labbra, prima di sentire un fruscio alle sue spalle. Con una agilità decisamente poco adatta ad una lady, ruotò il flauto fra le sue dita, finendo per tenerlo come se fosse una spada, ruotò il busto e puntò la punta dello strumento verso il petto della persona alle sue spalle. La benda che aveva sugli occhi (In modo che nessuno notasse gli occhi terribilmente martoriati dalla malattia che le aveva strappato la vista) seguì la sua traiettoria con un piccolo fruscio. -Non sta bene avvicinarsi di soppiatto ad una Lady, Alois- disse al fratello -Come facevi a sapere che ero io?- Fu la risposta che udì. Probabilmente stava sorridendo, visto il tono. Elisabeth allontanò il flauto traverso e lo ripose di nuovo sulle sue ginocchia -Solo tu ti avvicini di spalle, e soprattutto hai una cadenza di passi ben precisa...- rispose con un sorriso. Le piaceva la presenza di suo fratello, più grande di lei di due anni e già cavaliere del giglio a tutti gli effetti, un onore che a lei non sarebbe mai toccato. -Stavi suonando?- lo sentì chiedere mentre si avvicinava. Percepì la sua presenza al suo fianco. -Tentavo, vuoi ascoltarmi?- Le dita stavano accarezzando la superficie liscia e perfetta del flauto -Ma ad una condizione, mi fai fare un paio di tiri con la tua spada- Il fratello le aveva insegnato di nascosto come usarla, ma non ne aveva una sua. -Condizioni accettate- Seguì una piccola risata divertita. La ragazza sorrise, poi accostò di nuovo lo strumento alle labbra, posizionando le dita sui fori con delicatezza. Prese fiato e soffiò dolcemente nello strumento, le dita che aprivano e chiudevano sapientemente i fori. La musica che ne uscì ricordava vagamente il canto degli uccelli che cinguettavano negli alberi intorno a loro, abbinandosi al loro canto in una dolce sinfonia che durò alcuni minuti. Un ultima nota e posò lo strumento -E ora la tua parte dell'accordo- Disse mentre riponeva lo strumento nella sua custodia. Elisabeth si alzò e tese la mano aspettando che il fratello le passasse l'impugnatura. Uno stridio, poi la sensazione del freddo metallo sulle dita. Le chiuse sull'elsa e cominciò l'allenamento, seguendo le indicazioni che le dava Alois. Quel piccolo paradiso che era il suo mondo aveva meno di un paio di ore di vita ancora. Cominciò la sera. Elisabeth stava camminando per i corridoi ora semideserto dopo che l'ordine aveva perso gran parte della sua antica gloria, quando sentì le grida provenire dalle mura. Con il flauto come sempre nella borsa che teneva al fianco si diresse verso la direzione da cui provenivano le grida. Sentì gridare qualcosa, ma non e comprese il significato. Continuava a camminare per i corridoi contando mentalmente i passi quando qualcuno la bloccò -Sei impazzita, dove ti eri cacciata, ti stavamo cercando ovunque- Suo fratello, dal tono di voce terribilmente agitato. Tentò di rispondere qualcosa, quando udì l'esplosione dal piano di sotto. Alois imprecò. -Andiamo, qui non è sicuro- Cominciò a tirarla per il polso, trascinandola per le scale. -Che sta succedendo? Cosa sono le esplosioni?- La voce di Elisabeth si udiva a stento sotto il fragore delle esplosioni. -Il castello è sotto attacco, non so i dettagli, mi spiace, ma devo portarti fuori, ordini di nostro padre- Le urlò di rimando suo fratello. In breve tempo si ritrovarono fuori, nel giardino. Sotto i piedi Elisabeth poteva sentire l'erba frusciare ad ogni suo passo, mentre correva in quel mare di oscurità che era il suo mondo, fuori dai confini del castello. I rumori si fecero più flebili, forse per la distanza, o forse perché non c'era più nessuno in grado di emettere suoni. Una voce si alzò nelle tenebre parlando in elfico. Uno dei vantaggi di essere ciechi è che hai una quantità di tempo libero praticamente illimitato. Elisabeth lo aveva utilizzato per imparare a fare un po' di tutto, dal parlare lingue al suonare il flauto al maneggiare la spada -Arrendetevi, e vi sarà concesso di vivere- Elisabeth si bloccò immediatamente, e suo fratello fece altrettanto, ma solo per sfoderare la spada e bisbigliare all'orecchio della ragazza -Rimani qui- le lasciò le mani, poi cominciò il cozzare delle spade, mentre cominciava a piovere. Alcuni gemiti di dolore, ma lei non sapeva a chi appartenessero, poi un grido strozzato. Strinse le dita sulla borsa che conteneva il flauto mentre la pioggia le bagnava i vestiti. -Stupido umano- Altre parole in elfico, e per Elisabeth fu come se il mondo le fosse caduto addosso. Non si accorse nemmeno di cadere a terra, mentre la consapevolezza che suo fratello era ferito, o forse peggio, morto, la schiacciava come un macigno. Silenziose lacrime cominciarono a bagnare la benda che le copriva gli occhi. Udì qualcuno avvicinarsi a lei, poi un sibilo, un altro rantolo e qualcuno che cadeva a terra. Qualcuno parlò in elfico, forse un capitano, perché ordinò a qualcuno di reagire, prima che le sue parole venissero stroncate da un altro sibilo. Frecce, intuì Elisabeth, poi un urlo squarciò la notte -Pagherete per questo! Tyr, donami la forza per sconfiggerli- Un altra voce si unì all'invocazione del mancino, questa volta però Elisabeth non comprese le parole, ma comprese la musica che seguì. Eterea e bellissima, al tempo stesso malinconica e felice, delicata, ma decisa. Una musica che lei non sarebbe stata in grado di uguagliare. Alcune urla, poi il clangore delle spade che cozzano e tutto finì, lasciando posto al silenzio, rotto solo dai singhiozzi della ragazza, ancora in ginocchio sull'erba che si stava facendo via via sempre più viscida mentre la pioggia continuava a battere senza sosta. Si sentì toccare la spalla -Stai bene?- La ragazza sobbalzò alla voce e al tocco sconosciuto, mentre la mano correva verso il flauto e lo puntava nella direzione da cui proveniva la voce -Credo che quello non ti servirà a molto- Le rispose la voce. Una voce maschile, gentile. Abbassò il flauto e a tenoni cercò la custodia. -Dov'è Alois?- chiese con voce rotta -Dov'è?- Altre lacrime si correvano lungo le sue guance, gli occhi ciechi che si spostavano inutilmente alla ricerca del fratello. La benda ora era scivolata via e le cingeva il collo come una sciarpa -Io non posso vedere, per favore ditemi come sta...- La voce esce a fatica dalle labbra scosse dai singhiozzi -Muoviti Alexander, non è per questo che siamo qui...- Una seconda voce, più musicale, ma al tempo stesso più dura -Un attimo... Shireen ha già finito all'ingresso?- Il primo uomo rispose alla seconda voce, poi si rivolse di nuovo a Elisabeth -Forse è meglio se sei cieca, non è un bello spettacolo- La mano sulla spalla si spostò, scivolando via mentre anche la presenza dell'uomo si allontanava. Elisabeth afferrò la mano dell'uomo -Io voglio sapere come sta... vorrei vederlo...- La voce le usciva strozzata mentre tentava di cacciare indietro le lacrime -Non so nemmeno che volto abbia... io... lui è mio fratello, il mio unico fratello...- le dita persero forza e lasciò la mano dell'uomo. Sentì un sospiro, poi di nuovo quella musica celestiale -Se è quello che desideri davvero posso ridarti la vista, ma preparati al peggio, il mondo non è una vista gradevole purtroppo- Con queste parole le si avvicinò di nuovo e le toccò il volto, con una carezza leggera, poi si riallontana -Arrivo- Le ultime parole rivolte alla seconda voce. Elisabeth era senza parole mentre osservava le sue dita, gli occhi che riacquistavano nuovamente a vista. si volò verso le due figure, due semplici sagome scure che sparivano nell'oscurità, poi si voltò nell'altra direzione. Davanti a lei c'erano una decina di elfi, alcuni trafitti da frecce, altri orribilmente mutilati, ma fu un altro corpo a riempire i suoi occhi di orrore. Suo fratello, l'unico umano in quella strage era riverso a terra, il petto sguerciato in più punti. Si alzò tremante e vi si avvicinò, per poi sedersi al fianco del fratello, osservandone per la prima volta dopo anni il volto. Si era fatto crescere la barba, bionda come i suoi capelli, in un pizzetto curato. Accarezzo il viso e poi lasciò che le lacrime scorressero libere, silenziose, l'unico rumore nella radura la pioggia che continuava a cadere incurante del suo dolore e della morte. Crudele. Nessuno arrivò dal castello, nessuno gridava, nessuno sembrava più in vita al forte. Sempre piangendo, prese la spada e il fodero, osservandone per la prima volta l'elsa e la lama, sfiorò nuovamente il volto di Alois e mormorò una preghiera. Poi si alzò, guardò un ultima volta la radura e i corpi distesi sull'erba fradicia "Riempi i tuoi occhi di questo orrore, perché non dovrai dimenticare, mai!" si fissò il fodero al fianco, infilando la spada al suo interno. Poi raccolse il flauto, osservando con occhi pieni di lacrime e stupore le forme ormai così familiari dello strumento, poi semplicemente cominciò a camminare, senza una meta precisa, sola… Di nuovo, non proprio un BG....
  23. Non è più intimidire una cosa del genere?
  24. Beh, originariamente Magic the Gatering cercavo un forum dove discutere di quest'Hobby al di fuori di questo... Il peggiore che abbia mai trovato... Specifico certamente, ma al contempo estremamente gerarchico e chiuso verso i nuovi arrivati... Poi ho smesso di giocare a Magic the Gatering ma mi sono dimenticato di eliminare l'account, quando mio fratello mi ha "costretto" a fare da master al suo gruppo ho rispolverato l'account qui
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