iznogud

Riassunto della sessione di domenica 29. Ci organizziamo per introdurci negli uffici di Lurken: ci scambiamo le informazioni ottenute, viene nominato il nano come capo missione e verso sera ci rechiamo nel posto in cui ci è stata indicata la via segreta d'accesso (dietro la manticora). Purtroppo la statua della Manticora si trova in una piazza sulla quale si affacciano 2 taverne e molte finestre. Ci sediamo ad un tavolo della taverna "Allo scoglio", ordinando gurboli di mare e vino e decidiamo di aspettare che la piazza sia meno frequentata, mentre Ekodas (un warlock) gironzola invisibile e volante osservando la zona e cercando il meccanismo celato nella statua. Tiger escogita un piano scriteriato per fare allontanare la gente dalla taverna: si tratta di andare dagli avventori e disturbarli raccontando loro i fatti della propria vita dei quali non sono minimamente interessati. Il piano sortisce l'effetto voluto e i clienti scappano. Quando la situazione è tranquilla e la strada libera, lo stregone fa salire una fitta nebbia e apriamo la porta segreta. Ma ahimè! la via è ostruita da un muro di forza che ci impedisce l'accesso (MALEDETTOOO MINOTAURO!!! 1500 m.o. buttate! PESSIMISMO E FASTIDIO! si medita vendetta, o quantomeno il nano lo fa). Si cambia piano e si entra dall'entrata principale. Dopo discussioni, ipotesi, piani, elucubrazioni, congetture e disamine si decide di arrivare lì e improvvisare (come sempre d'altronde). Si accede agli uffici senza grossi problemi, evitando le trappole indicateci (di cui una elusa per pura fortuna) e si cerca per tutto l'ufficio. Si trovano solo delle pepite d'oro (che il nano si affretta a prelevare) e qualche documento poco significativo. Mettiamo a soqquadro tutte le stanze senza scovare alcunché. Poi lo stregone trova dei passaggi segreti, uno dei quali dà su un piccolo ascensore (il gruppo si separa ARG!) che conduce tre di noi GiùGiùESemprePiùGiùMoltoMaMoltoInBasso (tanto per rendere il tempo della discesa). Arriviamo in un ambiente pieno di gente sdraiata sorvegliata da due esseri schifosi ricoperti di stracci. Quando ci vedono ci preparano a farci la festa mentre ancora gli altri 3 del gruppo devono scendere. Fine sessione

"be' , se è così..." Rimetto via tutto, prendo il sacchettone delle monete e lo appoggio sul tavolo. "credo di avere abbastanza contante qui con me, ma volevo evitare la seccatura di contare 1500 pezzi. " Inizio a contare facendo dei mucchietti con le monete d'oro e di platino. Ogni cumulo di 100 monete d'oro viene riposto in un nuovo sacchetto fino al raggiungimento della cifra. ... Al termine dell'operazione, guardo Jarka Russ in attesa

"Mi sembra una proposta accettabile. Compilo subito la lettera di credito. Mentre scrivo può subito iniziare a raccontarmi." Prendo dallo zaino i moduli appositi precompilati delle lettere di credito e vi scarabocchio la cifra patteggiata. Appongo il sigillo ma prima di firmare aspetto che cominci ad esporre.

“Non rifiuto mai una birra, grazie” Bevo di resta e mi asciugo la bocca col dorso della mano. Sospiro. “Visto che non mi dà scelta, scoprirò le mie carte” Appoggio le mani sul tavolo. “Allora, il fatto è questo: un mio amico dovrebbe introdursi negli uffici dell’ambasciata per – diciamo – consultare un fascicolo . Tutto questo però deve avvenire molto in fretta e segretamente. Comprende anche lei che – se recuperassi il denaro a lei dovuto – significherebbe essere già entrati in ambasciata, e allora le informazioni non mi servirebbero più…" aggiungo perplesso " posso solo impegnarmi a riottenere la somma, ma capisco che in questo modo le garanzie per lei sono poche…” Faccio una pausa di valutazione. “Le offro 500 monete d’oro per le informazioni e la promessa che cercherò di avere i soldi che Le spettano”

Alzo il soppracciglio, interessato. “ Lascia intendere più di quanto non sperassi… ” “Sarei interessato a conoscere il più possibile di quel che riguarda quantità, qualità e orari del personale e dei personaggi che frequentano assiduamente gli uffici della chiamiamola ambasciata e in particolare quelli di Lurkan ...” “Riguardo al compenso, rivelate quanto chiedete… si giungerà sicuramente ad un accordo”

Annuisco. “Sono a mio agio in piedi, grazie” sorrido conciliante “ Si sieda pure Lei, prego, così eviterò di parlare al Suo inguine” soggiungo faceto. Sondo lo sguardo del Minotauro. “Ma bando alle chiacchiere! Mi servono delle informazioni” “…non a titolo di favore, beninteso.” Mi affretto ad aggiungere. “So che I Mastini sono stati al servizio dell’ambasciata di Karnath qui a Sharn e mi domandavo se poteste darmi qualche dritta... al giusto prezzo, s'intende” ribadisco. “... sempre che questo non violi eventuali obblighi di segreto professionale" Attendo impassibile una risposta o un cenno a proseguire.

"Buongiorno a Lei. Mi chiamo Do Botral" stringo la mano al Minotauro vigorosamente (per quanto mi sia possibile, visto il dislivello). [sono un metro e quaranta di nano, ho una barba bruna, corta e curata. Indosso un giaco di maglia in mithril recentemente lucidato, un cinturone con qualche coltello ed equipaggiamento per il resto poco degno di nota, ad esclusione di un grande badile a punta dal manico metallico intarsiato e dalla caratteristica lama a forma di fauci che ho fissato alla schiena]. “Le farò perdere poco tempo, così potrà tornare subito alla sua occupazione. In effetti, non cerco i servizi nei quali siete specializzati, ma piuttosto un aiuto di altro genere… sempre che sia possibile e si arrivi ad un accordo, naturalmente.” Accenno al Minotauro addormentato. “Possiamo parlarne qui?”