E voilà
Spoiler:
Honko
Capitale: Go
Popolazione: 299.265 abitanti, 92% umani, 3% korobokuru, 3% inugami, 2% altri
Provincie: Go, Meshi, Okushuda, Abashi
Governo: Monarchia
Importazioni: Cereali, seta, libri, spezie
Esportazioni: Oggetti lavorati, metalli, armi, yamainu addestrati
Allineamento indicativo: N
Il Regno di Honko venne ufficialmente fondato nell’anno 7 DCF dal Suigeru Otashima, proclamato primo daimyo di Honko. Dopo anni e anni di battaglie, Otashima riuscì a riunire sotto un’unica bandiera i numerosi villaggi situati nella zona centro-orientale dei Monti Hogari. Durante le numerose lotte per il potere, Otashima, sicuro del proprio successo, cominciò i preparativi per la creazione della capitale del suo futuro dominio; venne così edificata la città di Go, la più grande città del Regno. Sin dalla sua fondazione, il regno di Honko si è dimostrato amichevole nei confronti delle città korobokuru presenti nelle vicinanze, stringendo durature alleanze e aiutando i piccoli umanoidi nella loro secolare lotta contro gli akki. Essendo la maggior parte dei villaggi arroccata sui fianchi delle montagne, il riso non è molto coltivato come nelle vaste pianure, e la gente vive di caccia, allevamento e coltivazione di quelle poche piante in grado di resistere al freddo.
Attuale daimyo
- Tsukono Idashi (Umano nobile 7, N): Tsukono Idashi è il 19° daimyo di Honko. Ormai sessantenne, Tsukono è una persona pacata e riflessiva, che ha a cuore le sorti del regno. Non possiede un erede in grado di succedergli, e si vocifera che al momento della sua morte, ormai vicina a causa di una grave malattia considerata incurabile, nel regno ci sarà grande agitazione per decidere quale altra nobile famiglia avrà l’onore di incoronare il 20° daimyo
Vita e società
Gli insediamenti che compongono il regno di Honko occupano sia i fianchi delle montagne che le valli sottostanti. I villaggi sulle montagne campano di caccia, pesca e della coltivazione di qualche verdura. Gli insediamenti a valle, grazie ai numerosi corsi d’acqua, si dedicano di più all’agricoltura. Svariati canali portano l’acqua nelle risaie e nei campi, mentre gli alberi da frutto sono coltivati in file ordinate. Gli ortaggi e il riso coltiva non sono comunque sufficienti e molti prodotti agricoli vengono importati dal regno di Kamigare. Gli insediamenti a monte e a valle si differenziano non solo per i mezzi di sostentamento, ma anche per lo stile di vita di chi vi abita: la gente delle montagne è più riservata, pratica e parsimoniosa, a causa delle condizioni di vita non proprio facili. Al contrario gli abitanti delle valli sono più propensi allo spendere, in quanto l’abbondanza di risorse facilita uno stile di vita più lascivo.
Le leggi sono giuste, ma non particolarmente crudeli. La gente preferisce rimboccarsi le maniche e darsi da fare piuttosto che rischiare tutto dandosi al crimine e causando guai alle proprie famiglie. Nonostante per i crimini più gravi sia prevista la pena di morte, in tutta la storia di Honko i casi di pubblica esecuzione si contano sulle dita di una mano.
Città importanti
- Go (Metropoli, 35.482 abitanti): La città di Go è quasi un’opera d’arte: scavata interamente all’interno di una montagna, tutti gli edifici si fondono con l’ambiente circostante, non differenziandosi dalla montagna, ma diventando parte di essa. Alla città si accede attraverso le Porte di Otashima, un enorme doppio portone alto quindici metri e scavato interamente nella roccia. Una volta superate le Porte si è nel pieno della città, al centro della quale, vi è il Castello dei Quattro Sentieri, da secoli dimora dai vari daimyo di Honko. L’intera città è stata creata con l’aiuto di sciamani e shugenja della terra, che grazie alla magia, sono riusciti ad accelerare in maniera considerevole i tempi costruzione. In particolare l’aiuto della magia è stato fondamentale nello scolpire la facciata esterna della città (che funge anche da avamposto contro eventuali attacchi nemici) e nel rimuovere il picco dalla montagna, creando un enorme cratere dal quale entra la luce solare. Oltre che dalla luce solare, la città è illuminata da migliaia di lanterne poste lungo la cavità della montagna e sulle pareti esterne degli edifici.
- Azakura (Piccola città, 10.877 abitati): Azakura è una piccola città situata in una valle, alle spalle della montagna dove si trova Go. Il clima mite e la vicinanza di un fiume rende più facile la coltivazione di riso e ortaggi, rendendo Azakura la seconda città più importate della provincia. Circa il 30% dei prodotti vegetali coltivati ad Azakura viene importato a Go.
- Meshi (Grande città, 21.929 abitanti): Città più importante della provincia, Meshi sorge accanto ad un imponente corso d’acqua, che è stato in parte deviato per irrigare le vicine risaie. Si narra che la città sorga sui resti dell’accampamento della tribù barbara di Jusho, uno dei clan che più si era opposto all’unificazione del territorio all’epoca di Otashima Suigeru. La provincia è retta da Tsukono Yumi (Umana nobile 5, LN), sorella minore del daimyo.
- Shizu (Piccola città, 8.367 abitanti): Shizu è situata a nord di Meshi, e attualmente ha mobilitato le sue truppe per far fronte alla minaccia dei giganti che depredano i villaggi a nord. Ancora in attesa dei rinforzi da Meshi, le guardie cercano di resistere il più possibile contro le enormi e brute creature.
- Reigo (Piccola città, 7.271 abitanti): A qualche chilometro a sud-ovest di Shizu si trova Reigo. Anche chiamata “La città degli artisti”, Reigo è famosa per i numerosi artigiani presenti. Una volta la settimana si tiene il grande mercato cittadino che attira numerosi visitatori sia dai villaggi vicini, che dalle altre provincie.
- Okushuda (Piccola città, 17.832 abitanti): Città più importante di tutta la provincia, Okushuda sorge accanto al fiume che bagna Meshi. Il clan Moritaka, che vide tra i suoi esponenti più importanti il 12°, 13° e 14° daimyo di Go, era originario di questa città. Al contrario di tutti gli altri sovrani, i tre daimyo originari di Okushuda non sono sepolti a Go, ma nella loro città natale. L’anziano reggente di Okushuda, Masaki Toshiro (Umano samurai [Katori Shinto Ryu] 6, LN) è un fedele servitore dell’attuale daimyo da diversi decenni.
- Tsugi (Piccola città, 9.711 abitanti): Seguendo l’esempio di Go e degli insediamenti korobokuru, anche Tsugi è stata costruita all’interno della roccia. Seppur notevolmente più piccola della capitale, anche Tsugi è una città che andrebbe visitata almeno una volta nella vita.
- Abashi (Piccola città, 8.479 abitanti): Abashi, città più importante della provincia, gestisce i negoziati con la città nekomata di Aki’shi e in particolare si occupa degli scambi di oggetti magici tra il regno e i nekomata. Il reggente Rushi Otade (Umano illusionista 7, NB) è stato dichiarato cittadino onorario di Aki’shi e grazie a lui il regno può contare su dei validi alleati.
Luoghi importanti
- Le Porte di Otashima: Questo enorme doppio portone è la via principale per accedere alla città di Go. Ricavato scolpendo e modellando il fianco della montagna, le Porte sono alte 15 metri, larghe 5 e spesse 3. Sempre dalla nuda roccia, è stato ricavato il primo posto di guardia a difesa della città. In tutti questi secoli, le Porte di Otashima non sono mai state violate.
- Il Castello dei Quattro Sentieri: Da secoli dimora dei daimyo di Honko, il Castello è così chiamato per via delle sue quattro vie d’accesso, una per ogni punto cardinale. Costituito interamente da solida roccia, il Castello è il risultato della collaborazione tra shugenja della terra e abili artigiani e scalpellini. Da ognuna delle quattro vie d’accesso si innalza una lunga torre, delle cui sommità si riesce ad avere una perfetta visuale della città-montagna.
- La Tomba dei Tre: Di solito i daimyo di Honko vengono sepolti in un cimitero privato sito sotto al Castello dei Quattro Sentieri. Gli unici che fanno eccezione sono i tre daimyo del clan Moritaka, che in punto di morte chiesero di trovare l’eterno riposo tra le mura della città che diede loro i natali: Okushuda. La Tomba dei Tre è un imponente mausoleo che custodisce le salme dei tre sovrani e viene considerato dai cittadini di Okushuda il monumento più importante non solo della città, ma dell’intera provincia.
Locazioni geografiche
- Il bosco di Sekishima: Piante secolari compongono questo luogo quasi mistico. Molti sciamani devoti agli spiriti della natura considerano un loro dovere passare per il bosco di Sekishima a rendere omaggio agli antichi kami e pregare. Alcuni templi ormai abbandonati offrono rigugio ai pellegrini.
- Il picco di Hagasaki: Una delle vette più impervie, il suo nome si rifà al monaco Hagasaki Toshiro che, secondo la leggenda, arrivò fino in cima con le sue sole forze e meditò tra i ghiacci per sette giorni e sette notti in cerca dell’illuminazione.
- La Bocca dell’Inferno: Nella provincia di Okushuda è sito un enorme crepaccio chiamato la Bocca dell’Inferno. Una credenza popolare vuole che quello sia un luogo pregno di magia oscura, e probabilmente abitato da qualche oni sfuggito dal suo piano natio. La gente sta alla larga dalla Bocca, anche se fino ad ora nulla ha fatto intendere che quelle leggende fossero veritiere.
Storia del regno
Prima della sua fondazione, il territorio su cui ora sorge il regno era occupato da qualche villaggio di contadini e alcune tribù di barbari. Tutto cambiò quando il condottiero Otashima Suigetsu, giunto nella regione, decise di unire tutte quelle genti sotto un’unica bandiera. Con il suo carisma e le sue abilità militari, convinse i contadini a schierarsi dalla sua parte, mentre le tribù barbare, restie a farsi comandare, vennero sterminate. Quando nelle terre degli altri daimyo si diffuse la notizia che un nuovo regno stava sorgendo, in molti si misero in viaggio, convinti di poter migliorare la propria condizione di vita. Contadini e manovali iniziarono ad affluire dai vicini regni di Ibaki, Gumiji e Kamigare. In pochi anni si riunirono intorno ad Otashima almeno 100.000 persone e mentre nuovi villaggi venivano fondati, i lavori per la costruzione della capitale continuavano senza sosta. Nell’anno 7 DCF, il dominio di Otashima venne ufficializzato. Nacque così il regno di Honko, in concomitanza con la fine della costruzione di Go. Il clan Otashima governò per 4 generazioni, poi, nel 109 DCF, avvenne il primo cambio di dinastia. Nel corso dei secoli vari clan presero il potere, e i cambi di dinastia furono sempre pacifici, tranne quello avvenuto nel 490 DCF, quando un clan alleato dei Moritaka attentò alla vita del nuovo daimyo. Il regno si è sempre dimostrato amichevole con i korobokuru, e questo è dimostrato dal trattato chiamato il Patto della Pietra: stipulato nel 154, questo trattato di alleanza lega ancora oggi Honko al regno korobokuru di Dagata. La guerra civile scoppiata nel 598 DCF a causa dell’aumento delle tasse ha segnato l’inizio del governo Tsukono.
Eventi
- Pietre rosso sangue: La nobiltà è a rischio e la città di Go sta attraversando un momento critico. Qualcuno o qualcosa sta prendendo di mira i membri dell’aristocrazia, e sono già cadute le prime vittime. I Guardiani sospettano possa essere opera delle Lame Nere, ma ancora si ignora che possa essere il mandante. Tutte le ipotesi sono aperte, e quella ritenuta più probabile è che un possibile candidato al titolo di 20° daimyo stia creando il panico per eliminare la concorrenza.
- L’assalto dei giganti: I villaggi al nord di Shizu si affacciano al confine con le terre esterne al regno. Di recente un manipolo di giganti, circa una mezza dozzina, si aggira per le campagne circostanti, seminando il panico. I contadini spaventati sono subito corsi ai ripari, mentre Shizu ha predisposto una linea difensiva. In attesa dai rinforzi da Meshi, i soldati di Shizu sono pronti a fronteggiare gli invasori.