"Solo la mia spilla può far partire una chiamata. Lo so, è una seccatura. Se non avete altre domande, possiamo andare. Questa sera, faremo la storia. Mi raccomando: seavete bisogno di aiuto, chiedete. Se vi viene chiesto, aiutate. È importante che tutto vada liscio come l'olio. Mi fido di voi. In quanto a me, anche se terrò tutti i sensi all'erta, per una volta nella mia vita voglio godermi una festa in santa pace. Se riuscirete nei vostri compiti senza il bisogno del mio aiuto, la vostra paga verrà raddoppiata." Martella si alza dal tavolo e lascia alcune monete d'oro come pagamento, quindi uscite tutti e vi avviateverso il senato. "Almeno di intoppi, nessuno dei vostri compiti dovrebbe tenervi impegnati per tutta la serata. Una volta svolte le vostre mansioni, godetevi la festa e cercate di farvi qualche nuovo amico. È la vostra occasione per provare a scalare la piramide sociale. Solo... siate discreti." In neanche cinque minuti, vi trovate di fronte alla bassa collina sulla cui sommità si erge il Senato. Il perimetro della collina è protetto da mura di cinta, superabili solo attraverso dei cancelli ben sorvegliati. Martella vi indica la fila più lunga, riservata a membri dello staff, attendenti e ospiti. Restate in coda per parecchio, mentre mercanti di ogni tipo provano a vendervi le loro merci. Ad un tratto, una donna di chiara etnia Vudrana vi punta da lontano ed inizia ad avvicinarsi. Siete piuttosto sicuri che non sia una mercante.