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Dedalo

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Dedalo

  1. Dedalo

    Azioni preparate

    A dire il vero la posizione nell'ordine di iniziativa muta. Your initiative result becomes the count on which you took the readied action.
  2. Dedalo

    Prerequisiti e Requisiti

    Aiutami a capire il tuo punto di vista. Tu sei dell'idea che non ci si possa qualificare per una CdP con un talento che poi possa essere perso? Prova a spendere qualche parola in più per evitare fraintendimenti.
  3. Dedalo

    Riduzione del danno

    Peccato che la tua tesi neghi qualunque criterio interpretativo che non sia quello letterale, ossia il più obsoleto, e notoriamente anche il meno logico. L'hai tratto da qualche criterio d'ermeneutica filosofica? Pare tu non capisca davvero allora. Il tuo criterio è sbagliato: questo è certo, e questo ho evidenziato. Operare per analogia avrebbe evitato incorrere in questo criterio fallace, e ti avrebbe avvicinato alla reale soluzione che, tuttavia, in assenza di una FAQ sarebbe stata più plausibile secondo i dettami dell'ermeneutica. Ciò in quanto in assenza della FAQ stessa non avremmo avuto alcunchè da ridire, spero tu possa realizzarlo autonomamente senza che io debba spendere altre parole. Complimenti., Quindi in un forum che tratta principalmente di D&D, in un topic sulle regole di D&D, dove discutiamo sull'interpretazione di alcune regole di D&D, tu hai pensato che io parlassi dell'ermeneutica in ambito filosofico. Ok. E il bello è che tenti di ribattere ma non dimostri in alcun modo come la tua sarebbe potuta essere un'interpretazione plausibile, secondo i canoni a cui tenti grottescamente di richiamarti senza tuttavia menzionarli nello specifico.
  4. Dedalo

    Riduzione del danno

    E' un vero peccato che io abbia scritto: che significa che il tuo criterio è sbagliato in re ipsa. Primo. Secondo: l'interpretazione analogica, come qualunque altro criterio, ha peso fino a che non sia emanato un intervento chiarificatore, in questo caso potremmo dire "d'interpretazione autentica", il che comporta che ove tu avessi operato secondo quanto suggerito nel manuale avresti ben operato. Terzo: qui si tratta di ermeneutica, non di filosofia, quindi i tuoi paradossi interpretativi sono irrilevanti e suona buffo anche solo citarli, in quanto vengono eliminati nella Auslegung, ove siano prospettabili. Give it up.
  5. Dedalo

    Riduzione del danno

    Eccone un altro che mostra come l'ermeneutica non sia alla portata di tutti, quanto meno non senza una preparazione specifica. Se il tuo criterio avesse un qualche peso non esisterebbe l'interpretazione per analogia, che lo stesso manuale del DM invita ad usare. Non a caso le FAQ ti danno torto: Can a rogue who has been swallowed whole by a monster use sneak attack against it? And does this damage apply to the monster’s normal hit points? Yes and yes, [omissis] Damage done to a creature to cut your way out is applied to its hit points as normal.
  6. Dedalo

    Ascia da lancio grande

    La penalità c'è eccome, pari a -2 per ogni differenza di taglia.
  7. Pagina 20 del DMG 3.5 edizione inglese. Quella italiana sarà lì vicino.
  8. Dedalo

    Guscio anti vita

    Non ti sei accorto che la barriera si muove con te?
  9. Dedalo

    mostri VS pg invisibili

    Dimostralo se puoi. E' un peccato che queste prove prevedano diversi check, mentre udire e ascoltare hanno gli stessi check. Le regole ti sono ancora contro, e continuano a darmi ragione. Ma non si discuteva sulla loro identità, ma sulla loro riconducibilità ad unum. Ma può (anzi, per il manuale del DM deve) essere preferito all'individuare una lacuna assoluta e rimettere tutto al DM. Se vuoi interpretare un corpo regolistico devi agire come un interprete, il cui compito è armonizzare il sistema, non trovarvi falle da abbandonare a sé stesse. Citi criteri giuridici e poi cadi così malamente? Ti sarei grato se mi segnalassi dove mi sono riferito a me stesso come "gran giurista", così che io possa chiedere il riconoscimento di una mia invalidità al 100%. Entrando nel merito di questa tua campata per aria affermazione, è proprio perché non esiste niente di certo che si usa l'interpretazione, e non si afferma "non è uguale, quindi non applichiamo niente di simile", e anche "non è disciplinato espressamente, quindi è tutto in mano al DM". Mi spiace, ma nel diritto si opera in ben altro modo. Ma non assurge a criterio ermeneutico, che è quanto hai fatto tu. Hai posto il limite esterno come fondamento interno. Alla faccia di Kelsen. Il fatto che non sia stato considerato un problema da una rappresentativa di utenti non apporta alcunché alle tue tesi, basate su un criterio ermeneutico privo di sostanza e su un concetto di attenzione insupportabile. Più aperto di così: ti sto portando pagine e pagine di interventi, mostrandoti come il procedimento per analogia sia quello suggerito dagli stessi autori WotC, e come il concetto di "tipi di attenzione" faccia acqua. Se vuoi che oltre ad aprirmi accetti anche la tua tesi motivala meglio, o concede the point. Ormai sei conscio che la questione è andata sul personale, e che la tua posizione è divenuta emotivamente irretrattabile? Non è l'unico ma è il preferibile logicamente ed ermeneuticamente. Non solo: è anche quello suggerito dagli autori WotC. Scusa se è poco. Per questo si analizza il sistema nel suo insieme. Col tuo criterio abbiamo ascoltare e osservare che funzionano in modo differente, nel mio no. Quale crea più armonia? Fammi esempi di tipi di attenzione in base all'attività. Esiste un'attenzione per pescare e una per suonare il pianoforte? Portaci esempi. Ipse dixit. Non male come spiegazione... E' quello che continui a ripetere senza supportarlo in alcun modo. Un esempio hai fatto, ed è risultato illogico per tua stessa ammissione. E il bello è che affidarsi ancora ad un esempio nominalistico è sempre disastroso: continui a dire che chi studia algebra con attenzione se viene distratto da della musica aveva un "tipo" di attenzione, se invece viene distratto da degli odori aveva un'altro "tipo" di attenzione. Di più. Dimostra che anche in D&D è trasfuso il concetto comune di attenzione, che per sua natura è unitaria nella natura e graduabile. Vedo che quando le regole non ti vanno a genio diventano di secondaria importanza. Curioso. Ritieni sia un'abilità che richiede la tua piena attenzione? Occhio a questa. Sempre nella mia campagna. Solo per chi è privo degli adeguati strumenti, o chi ormai non è più nella posizione di fare un passo indietro per paura di "perdere" contro il "gran giurista". L'emotività ormai qui straripa. Peccato.
  10. Dedalo

    mostri VS pg invisibili

    Ma nelle regole sono la stessa cosa. Ergo, dato che tu ti attacchi solo alle regole per affermare che allora i casi sono due: o ti rimangi la prima, o ti rimangi la seconda. Altrimenti io potrei dire che sentire e ascoltare "sono identici perchè hanno avuto l'accortezza di metterli in una sola skill chiamata "ascoltare". Il fatto che sentire e ascoltare siano posti in una skill sola e non due skills differenti in re ipsa dimostra la loro identità". Dunque? A dire il vero il richiamo al common law dimostra che sono le tue ad averlo, e dimostrarlo è semplice anche per un non giurista. Basti pensare a ciò: per risolvere un problema interpretativo esistono diversi criteri. Non si richiede, ovviamente, all'utente standard la cognizione di essi. Eppure vediamo che gli operatoi di D&D, gli autori, nelle FAQ e in altri articoli, forse senza saperlo fanno uso di alcuni di questi criteri, anche perchè essi derivano in parte dal senso comune. Tra questi criteri abbiamo il più semplice: l 'analogia. Non abbiamo un caso disciplinato? Vi sono due alternative: il sistema è chiuso e impermeabile, e si propone come sistema regolistico tendenzialmente completo e privo di falle. In questo caso ogni procedimento ermeneutico che vada oltre il tuzioristico dato letterale sarebbe incongruo. Ossia, dovremmo fare come hai fatto tu: se non è scritto, dobbiamo desumerne che si voleva lasciare alla discrezionalità del DM. Ergo il 95% delle FAQ sarebbe errato: rivolgersi alle regole esistenti per disciplinare casi non espressamente previsti è errato, secondo quest'ottica. Ma sappiamo che così non è. Il procedimento per analogia è anzi largamente usato. Un caso non è disciplinato? Bene: il sistema non si pone come perfettamente redatto ed esaustivo, ergo dobbiamo in primis affidarci a un precedente quanto più simile. Niente di più congeniale a chi operi nell'ambito dello stare decisis, ma anche per l'uomo della strada è evidente che pensare che casi simili debbano avere regolamentazioni differenti suona bislacco. Ed ecco che entra in gioco la tua critica: se non è scritto significa che così hanno voluto, ergo non si può estendere l'operatività di una regola ad altre, per quanto molto simili, poichè non identiche. Parole tue. Ecco perchè ho sorriso quando ho letto le tue parole. Perchè secondo questo ragionamento qualunque interpretazione per analogia sarebbe sbagliata! E' evidente: ogni ermeneutica tesa a ricavare dai casi più vicini alla lacuna affrontata una risposta per te risulterebbe in un errore, perchè si tratterebbe, appunto, di casi simili e non identici! Ergo, non essendovi identità tra parti distinte del regolamento, nessuna potrà applicarsi alle altre. Ed ecco la seconda conseguenza: anche l'interpretazione sistematica cade. Non avrebbe senso verificare nel contesto globale delle norme quale sia la soluzione più coerente col sistema, perchè comunque applicheremmo a casi simili ma distinti le stesse regole. Ergo, in soldoni, dalle tue parole emerge che a tuo avviso l'unica e coerente interpretazione possibile è l'interpretazione letterale, ed il sistema è chiuso, invalicabile e postulatamente completo e infallibile. (oserei dire che Napoleone sarebbe fiero di te!) Ora, giurista o meno, sei in grado di comprendere dove risiede il tuo errore? Conta che argomenti di questa portata così esposti sono compresi da studenti universitari del primo anno, digiuni di diritto, quindi penso siano molto semplici. Vogliamo una prova che anche gli autori della WotC ritengono che il mio approccio sia quello da seguirsi? Eccola: Quindi il problema già potrebbe risolversi sotto il fronte interpretativo. Ma andiamo oltre, sul fronte dell'attenzione. Questo è un caso che nell'ambito del diritto si chiama "ragionamento nominalistico", e si confuta con facilità, perchè è facilmente dimostrabile che si apre ad interpretazioni uguali e contrarie. Il punto base è che tu non definisci l'attenzione, proprio perchè non se ne rinviene una definizione. Ciònonostante sostieni che ve ne siano diversi tipi, invece che diverse gradazioni. Ciò comporta che tu desumi dal tipo di distrazioni una differente attenzione, come se ciò, nel tuo caso, non derivasse dall'appartenenre i due soggetti a sfere distinte. E' infatti ribaltabile affermando che, ove così fosse, il primo avrebbe un'attenzione eterosessuale all'algebra e la seconda un'attenzione olfattiva all'algebra. "Tipi" distinti di attenzione appunto. Del resto la dimostrazione di quanto sia errato il tuo esempio è data dal fatto che nell'ambito di cui andiamo parlando è lo stesso soggetto ad avere tipi di attenzione differenti a seconda della skill usata. Come vedi, l'argomento nominalistico cade facilmente. Al contrario, gli esempi nelle regole negano recisamente questo punto di vista, poichè si applicano tutti allo stesso soggetto, che avendo distrazioni diverse, secondo la tua tesi, avrebbe tipi di attenzioni diverse. Ciò nel tuo esempio farebbe sì che se la donna venisse poi distratta dal suono di una musica la sua attenzione sarebbe "di un tipo" differente da quella che è stata sviata dall'odore del caffè. un momento prima aveva un'attenzione olfattiva per l'algebra, sviabile con un odore: un istante dopo avrà un'attenzione uditiva all'algebra, sviabile con dei suoni. Il che, intuitivamente, non ha senso. Dunque, come la mettiamo? Sicuro esistano "attenzioni" differenti, o forse non esistono solo distrazioni differenti per una medesima attenzione, diversamente graduabile? Del resto, parliamoci chiaro, le regole sono ancor di più dalla mia parte. Leggiamo: You must make a Concentration check whenever you might potentially be distracted (by taking damage, by harsh weather, and so on) while engaged in some action that requires your full attention. Ora, se avesse detto "qualche tipo di attenzione" potresti avere qualche aggancio. Invece parla di una graduazione dell'attenzione: una piena attenzione. E la skill non fa riferimento univoco a determinate, esclusive abilità: parla in generale di skills in cui si richiede una "full attention". Abbiamo dunque la prova che esistono skills in cui si richiede una graduazione dell'attenzione, mentre da nessuna parte si parla di "tipi" di attenzione, che del resto anche secondo il senso comune non esistono. Abbiamo anche nella vita reale soggetti più o meno attenti, ma soggetti con attenzioni di tipo diverso non fanno parte dell'esperienza comune. Ergo anche secondo le regole la graduazione dell'attenzione esiste, ed esiste espressamente, mentre il tuo argomento nominalistico non ha appoggio. Per tirare le fila: sia che si usi un approccio squisitamente interpretativo, sia che si richiami l'attenzione sulla tua obiezione poggiata sui presunti diversi "tipi" di attenzione giungiamo sempre a non poter sostenere la tua tesi. Senza rancore.
  11. Dedalo

    mostri VS pg invisibili

    Mi sofermo qui sia perchè è tardi, sia perchè siamo di fronte al nodo gordiano. Tu affermi che diverse distrazioni conducono a diverse attenzioni, ma è un non sequitur. Equivarrebbe a dire che mentre mi concentro per apprendere l'algebra se mi passa davanti una gnocca e mi distrae facendo sì che il mio sguardo la segua lungo il corridoio per qualche istante avevo un tipo di attenzione, mentre se sento profumo di caffè e il mio pensiero corre ad una pausa alla macchinetta e interrompo lo studio la mia attenzione era di altro tipo. Non ha senso. Finora hai continuato ad insistere affermando che esistono diverse distrazioni: siamo perfettamente d'accordo. Ma non hai ancora neppure lontanamente potuto spiegare come potrebbero esservi più tipi di attenzione. Ripetere che diverse distrazioni conducano a diverse attenzioni non ha portato a nulla: prova un'altra strada o concede. P.S.: Eh, per spiegare certe cose vengo pagato, e spesso mi servono delle ore, dal vivo. Google is your friend, sperando non vi siano troppe castroniere. A domani.
  12. Dedalo

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    Tutt'altro, dato che concentrazione rimanda alla natura fenomenica che si frappone tra l'elemento distraente e l'azione che viene deviata nell'attenzione, ma non determina un nesso tra le stesse, in alcun modo. Altrimenti dovremmo intendere il lancio di una capacità magica un fattore fisico, o un attacco con uno spadone un fattore mentale. Non sono d'accordo. Il primo punto determina il postulato. Il secondo sancisce i limiti d'applicazione. E' come dire che per poter concludere validamente un contratto bisogna essere capaci d'agire e non incapaci naturali. L'uno completa l'altro, ma non si definiscono a vicenda. Ove anche fosse, diversi tipi di distrazione sono compatibili con una medesima natura dell'attenzione. Mentre tu hai sostenuto vi siano diversi tipi di attenzione. Questo ti chiedevo di spiegarmi, e non mi hai spiegato. Te lo chiedo di nuovo, dunque. Il che, guarda caso, si inserisce perfettamente nel mio disegno. Al contrario, in D&D osservare e ascoltare sono sentire e vedere. Lo scrivi tu stesso qualche riga dopo. Senza dubbio. Ma l'attenzione? Esistono diverse attenzioni? O una sola attenzione con diverse gradazioni? Lo ricaviamo dalle regole. Le regole sono più stringenti per il primo, ergo sappiamo che il primo richiede più attenzione. Non possiamo certo ricavarlo dall'esperienza reale, perchè ove così fosse, la mia discussione finisce qui, temendo tu possa comparire al mio fianco per incenerirmi. Ti chiedo: una distrazione che impedisca di prestare attenzione al bardo impedirebbe l'uso della capacità? Se ve ne fossero altri sarebbe ben poco sistematica, ma per analogia. Forse per lo stesso motivo per cui non si esplicita che il monaco è competente nei suoi colpi senz'armi? (Se tu fossi un operatore del diritto ti imbatteresti non giornalmente in casi come questi, ma di ora in ora, e scopriresti che il tuo approccio è fallace come pochi). Gusto per stemperare: il codice penale è stato redatto usando in alcuni articoli il termine "persona", in altri "donna", e in altri "uomo". L'art. 575 prevede il delitto di omicidio. Leggiamolo: "Chiunque cagiona la morte di un uomo è punito con la reclusione non inferiore ad anni ventuno". Dunque, Ikar, come vedi in Italia uccidere una donna non è reato. Del resto, ribadisco, i casi sono 2: 1) ti affidi alle regole, e solo ad esse, e allora l'assenza di riferimento comporta altresì che il generico richiamo all'attenzione presente nella skill Concentrazione comporti che esista una e una soltanto attenzione, con diverse graduazioni; 2) se non ti affidi solo alle regole, che tu in primis dichiari non sufficienti sul punto, allora potrai spiegarmi perchè l'udito dovrebbe differenziarsi dalla vista nello sforzo attivo e passivo. Veramente questa affermazione è priva di senso. Io ritengo vi siano diversi gradi di attenzione, e ritengo vi siano azioni che in re ipsa richiedono un certo livello d'attenzione. Non a caso non esistono incantesimi lanciati come check passivi. E' intrinseco che l'azione di lancio dell'incantesimo non sia per sua natura distratta o poco ponderata, Davvero non comprendo come ciò non ti appaia lampante. Che fai, torni indietro col ragionamento di due posts? Tu parli di distrazioni, io parlo di attenzione. O ci mettiamo a parlare della stessa cosa oppure appariamo come dei cretini al resto del forum. Io adoro le lasagne! Scherzi? L'Inter ha giocato egregiamente! (questo sei tu: solo tu potresti dire forse una cosa del genere!) No. No. E tre volte No. Parto dall'assunto che l'attenzione sia un parametro univoco. Del resto ancora non mi hai spiegato come possano esistere diverse attenzioni, invece che diversi gradi di attenzione. Tuttavia sono nella stessa skill. Ergo da qui dobbiamo prendere le mosse. Non puoi buttare le regole quando non ti vanno a genio Ikar. Se così fosse nella guida del DM non vi sarebbe l'invito a gestire il gioco mantenendo la coerenza interna, ma un bel "ma fate come vi pare e chissenefrega!". Su che base non sarebbero identici? Grottesco che sia proprio tu, che richiami il common law, a non basarti su un precedente, a cui dovrebbero seguire l'analisi dei principi generali, poi l'analogia, e solo in ultima istanza la libera determinabilità. -2 modificabile ad hoc piuttosto che un -5 fisso e non modellabile? Ripensaci.
  13. Dedalo

    mostri VS pg invisibili

    Parli con un avvocato specializzato in diritto internazionale, comparato e non. Spero accetterai con serenità che questo tuo tiepido richiamo al sistema processuale anglosassone mi lasci divertito. Forse a te, e mi spiace sia accaduto perchè spesso ti sei rivelato più accorto. Questo è un punto interessante. Quindi tu ritieni vi siano diversi tipi di attenzione, e non diverse graduazioni di attenzione. Puoi spendere qualche parola in più in merito? Lo chiedo perché al momento non riesco a concepire diversi tipi di attenzione, ma solo diversi gradi, e la tua osservazione mi spiazza. Non vedo perché arbitraria. Non colgo nulla che la impedisca, anzi. Del resto non si tratta di "pioggia", ma di "blinding rain", o addirittura di "sleet"! Scusa se è poco! Che è esattamente quanto ho fatto io. Non per estensione da Osservare, ma per interpretazione sistematica. Nell'ottica del sistema nell'insieme. La risposta è sì. La mia attenzione è deviata quando è, appunto, indirizzata ad altro. Io ho graduato il ivello di attenzione, certo. Non vedo come questo implichi che io pretenda che chi lancia un incantesimo dica espressamente che vi sta prestando molta attenzione, quando ciò è insito nell'azione del lancio stesso. Dico sul serio, non c'è relazione tra le due affermazioni. Perchè la valutazione delle altre ricorrenze in cui ciò accade lo conferma. Anche il fintare, che tu stesso hai richiamato, sottolinea che tramite un raggiro si può volutamente reindirizzare l'attenzione altrui così da trarne un momento in cui essere sottratti all'altrui controllo. Uno dei pezzi del puzzle. Hai pezzi del puzzle che non si attaccano bene agli altri? Se li hai mostrali, perchè fino ad ora il mio disegno è intatto. Anzi, è essenziale, perchè mostra in maniera emblematica dove la logica porti. Se ascoltare richiedesse lo stesso grado di attenzione richiesto dal lancio di un incantesimo sarebbe annoverata tra le abilità o le azioni cui applicare un check di concentrazione, che espressamente parla di attività che richiedono la completa attenzione del soggetto. Non solo: è un'attività che può aversi anche in modo del tutto passivo, inintenzionalmente (addirittura dormendo), con ciò dimostrando che si tratta di un'abilità che non richiede una piena attenzione. Sei con me o è uno scontro che deve per forza terminare con una battaglia dialettica? Discrezionalità e arbitrio conducono a risultati molto lontani, quindi equipararli è pericoloso per l'integrità narrativa. Nel momento in cui mi chiedi, come hai fatto, di portare argomenti per fondare la mia tesi io lo faccio. Nel momento in cui tu giudichi apoditticamente le mie tesi senza dimostrarle infondate non fai granché. Del resto affermare che Osservare e Ascoltare, sotto il fronte dell'attenzione prestata, debbano essere lontani mi pare tu non l'abbia ancora motivato adeguatamente, tranne un tenute richiamo all'assenza in uno del richiamo presente nell'altro, che nell'organica dei manuali di D&D mi appare come elemento che lascia un po' a desiderare, e come dimostrazione avulsa dal contesto regolistico, ossia sul buon senso da te richiamato, fa acqua da tutte le parti. In ogni caso puoi chiedere ragioni anche a LetBloodline, o a thondar, che in particolare ritiene, come me, che la penalità per la distrazione debba applicarsi solo ai check passivi.
  14. Dedalo

    mostri VS pg invisibili

    No. Ho mai detto questo? Davvero Ikar non hai capito un "h" del mio discorso?!? Rispondendo negativamente alla tua domanda potrei saltare il resto del tuo post, ma mi sembrerebbe scortese. Senza dubbio. Non a caso vanno inquadrati secondo un'interpretazione sistematica. Nell'esempio che tu poni, che saresti ingenuo a pensare che io non abbia previamente considerato, abbiamo un soggetto che deve prestare completa attenzione al bardo, e nel quale ogni tipo di elemento distraente, come il vicino combattimento, basta a elidere le possibilità d'effetto della capacità bardica. Applicando la logica che ho già esposto fin troppe volte per non essere considerato davvero paziente, abbiamo qui una situazione dove si richiede al bersaglio un grado d'attenzione superiore a quello che si richiede a chi lancia un incantesimi: deve essere completamente dedito al bardo che lo affascina. E, del resto, mi pare perfettamente in linea con i fini e la descrizione della capacità: lanciare un incantesimo in battaglia passi, ascoltare i passi di un nemico invisibile anche, ma abbandonarmi completamente alla musica di un rapsodo mentre intorno a me infuria la battaglia è decisamente impossibile. Andiamo avanti. Puoi dimostrare questa asserzione apodittica? Veramente a questa domanda ho già risposto: ti pregherei di rileggere il topic: c'è un post unicamente dedicato a questo. A questo serve l'ermeneutica, che è quanto vado applicando. Questa è una sciocchezza, perchè si potrebbe applicare ad ogni attività dei personaggi. Ci sono azioni che per loro natura richiedono particolare attenzione, senza che il PG debba esplicitarlo ogni volta. Se questa voleva essere una critica, è uscita molto fiacca. Semmai è il contrario. Potrei chiederti: se vuoi utilizzare il senso comune, ti sembra logico che un osservatore sia distratto quando non pone attivamente attenzione, mentre un ascoltatore no? Questa è una zappa sui piedi, Ikar. Sembri volermi contrastare solo perchè tieni a farlo. Qui stai (erroneamente) postulando che io abbia esteso i casi di distrazione usati dalla skill Concentazone a tutte le ipotesi possibili, cosa che non ho fatto. Ho svolto un'argomentazione prettamente logica: sei in grado di ribattervi? Siamo assolutamente d'accordo: hai preso un abbaglio nell'incipit, credimi. La discrezionalità, quando porta a incongruenze interne, è arbitrio. Per questo ci si deve rivolgere all'interpretazione sistematica. Ribadisco: sei in grado di esporre osservazioni sulla mia argomentazione logica? Perchè fin qui tu non l'hai confutata neppure in minima parte, in quanto sei partito dall'assunto che io abbia detto cose che non ho mai lontanamente affermato.
  15. Dedalo

    mostri VS pg invisibili

    Provo a spiegarmi come farei con i miei studenti, che in media hanno la metà degli anni di DTM. Partiamo dalla base: la distrazione in sé e per sé è un fenomeno mentale. Non importa quale sia la causa, che può essere anche fisica: la distrazione è un processo esclusivamente psicologico, non esiste fisicamente. Proseguiamo: utilizzare una capacità magica è un processo mentale, che richiede piena attenzione. Ciò al punto che ci si espone agli altrui attacchi di opportunità qualora non si superi un'apposita prova di concentrazione mentre le si utilizza. Ascoltare, invece, è un processo che coinvolge maggiormente fattori fisici, nello specifico sensoriali. Questi possono essere disturbati: altri rumori possono impedirci di percepire chiaramente un particolare suono o rumore che tentiamo di isolare. In questo caso siamo evidentemente nell'ambito delle circostanze. Se invece arrivano a distrarci, torniamo al punto iniziale: un effetto fisico ha sortito un effetto psicologico: la nostra attenzione è stata deviata. In questo caso parrebbe che la penalità di -5 debba applicarsi. Ma usiamo la logica. La prima attività di cui ci siamo occupati, utilizzare una capacità magica, abbiamo visto che è un'attività mentale che richiede parecchia attenzione. Attenzione che determinati eventi potrebbero sviare. Tra questi eventi non è annoverabile il semplice essere coinvolti in una battaglia. Da ciò discende che l'essere coinvolti in una battaglia non è un evento tale da provocare una deviazione del pensiero, un distoglierci da un'attività mentalmente impegnativa. Da ciò discende altresì che la portata distrattiva del semplice essere in una battaglia deve essere non pari ad altri eventi che invece sono in grado di obbligarci ad una prova di concentrazione. Ora, se applichiamo la tesi di DTM cosa accade? Accade che per un'attività intellettivamente meno impegnativa rispetto all'uso di una capacità magica, ossia l'ascoltare, noi possiamo essere influenzati psicologicamente da dei rumori più di quanto questi possano influenzarci psicologicamente per un'attività più impegnativa sotto il fronte dell'attenzione necessaria. In altre parole, ciò che non ci disturberebbe compiendo un'attività che ci richiede dedizione e attenzione mentale particolari, ci distrae per un'attività che invece ne richiede mentalmente molto meno. E' finalmente chiaro?
  16. Dedalo

    mostri VS pg invisibili

    Ergo? Stai forse dicendo che il lanciare incantesimi è un fattore fisico? Guarda che i gesti e le parole non contano nulla ai fini della prova, non so se l'hai notato. Anche le spell like abilities sono intralciate! Il che dimostra senza possibilità di dubbio che si viene intralciati in un'attività mentale, e puramente mentale. Pensa un po'. Appunto per questo il fatto che queste distrazioni comportino meno penalità che l'essere coinvolti in una battaglia rende assurda la tua posizione. Ma allora non sono distratto: ho una penalità di circostanza. Ma cosa c'entra, per pietà di Pelor... Continui a non comprendere una cosa semplicissima: questi fattori così vigorosi e incisivi, a tuo avviso, sono meno penalizzanti del semplice essere in battaglia! Non ti accorgi di quel che scrivi? Cosa richiede più concentrazione e attenzione a tuo avviso? Guarda che è quanto stiamo tentando di farti capire dall'inizio. Vedo che la costanza ha i suoi frutti.
  17. Dedalo

    mostri VS pg invisibili

    Falso. Anche il tempo meteorologico o una cavalcata vigorosa comportano prove di concentrazione causa distrazione. Secondo falso. Allora come ti spieghi che una cavalcata vigorosa comporti una prova di concentrazione? Leggi quello che citi? Non hai neppure notato che non parla di incantesimi, ma di qualunque attività che richiede la tua completa attenzione. Ascoltare non vi è annoverabile, eppure tu sottoponi l'uso di tale abilità a penalità maggiori che ad una che invece richiede piena attenzione. Pensa un po'. Ti sei dato la zappa sui piedi da solo. Le regole dicono espressamente che si è distratti, e poi elenca alcune di quelle circostanze. Invece tu vorresti che in tali circostanze fossero annoverabili altri fattori che invece non sono elencati. In altri termini stai andando palesemente contro le regole. E anche contro la logica: perchè il solo fatto della battaglia non distrae chi si sta cimentando in un'attività che richiede tutta la sua attenzione (full attention) ma distrae chi invece svolge un'attività come ascoltare che non richiede altrettanto. Vedi un po' di pensarci qualche minuto.
  18. Dedalo

    mostri VS pg invisibili

    Tu devi usare il linguaggio all'interno del sistema di riferimento. Nel corpo regolistico di D&D 3. edizione il concetto di distrazione non ha nulla a che vedere con l'esempio che tu mi porti. E' infatti evidente per il più distratto lettore che molta della terminologia comune perde gran parte della propria polisemia se posta in un contesto specifico. Ti ho mostrato l'incongruenza logica dell'applicare penalità maggiori per sforzi inferiori proprio per farti comprendere ciò. Poniamo che vi sia un corridoio lungo il quale un PG corre a perdifiato in fuga da un beholder: dietro l'angolo al termine del corridoio due ogre si preparano a tendergli un'imboscata. Tu applicheresti i -5 al PG per udire gli ogre? E se c'è l'echeggiare del ruggito di un drago in sottofondo?
  19. Dedalo

    mostri VS pg invisibili

    Qualunque caso in cui tu non stia attivamente prestando attenzione. In cui sei, appunto, distratto. Potrebbe essere il caso in cui tu stia contrattando in un bazar, e non ti accorga che a pochi metri da te è iniziato un diverbio tra due commercianti che potrebbe sfociare in una zuffa, da cui magari vorresti tenerti fuori.
  20. Dedalo

    mostri VS pg invisibili

    Macchè. Stai associando pere e bisonti. Se fosse come tu dici anche il mago che cerca di concentrarsi su un incantesimo, che da regole emerge macroscopicamente come attività che richiede ben più impegno che limitarsi ad ascoltare qualcosa (non a caso si parla espressamente di azioni che richiedono la propria "full attention""), per il solo fatto che si trova in battaglia dovrebbe essere soggetto a prove di concentrazione. E così non è. Ergo tu stai applicando ad un'attività meno impegnativa una penalità che non si applica ad un'altra molto più impegnativa. Questa si chiama logica, ed è la base dell'ermeneutica.
  21. Dedalo

    mostri VS pg invisibili

    Sicuro di avere idea di cosa significhi "distratto"? Tu sei concentrato sulle parole di chi ti parla, eccome, ma è il suono circostante a coprire, come fenomeno fisico, non psicologico, la voce del tuo sussurrante compagno.
  22. Dedalo

    Negare la destrezza

    Occhio: essere fiancheggiati consente il furtivo agli avversari, ma non priva del bonus di Des alla CA.
  23. Dedalo

    Resurrezione e PX

    L'interpretazione sistematica conduce alla seconda ipotesi. Dovresti sapere che essere un Rules Lawyer non significa fare come certi idioti americani, che vogliono trovare contraddizioni ovunque, bensì proprio il contrario: armonizzare il sistema con l'ermeneutica.
  24. Dedalo

    Nascondersi

    Scusa? Stai affermando che se al 2° round di un combattimento effettuo un attacco furtivo al round successivo si tira l'iniziativa? A me piacerebbe non aver acquistato manuali colmi di inesattezze e scaricato FAQ ricche di sviste perché vi ritrovo solo riferimenti in senso contrario a quanto tu affermi. Puoi dissipare i miei dubbi citando le FAQ emarginate e le pagine dei manuali in cui rinvenire quanto asserisci? Grazie. Capisco, quindi tu citi manuali che sono zeppi di errori, e dovrei tornare sui forum della WotC, che frequento da anni, per scoprire che il primo attacco portato mentre si è sotto l'effetto di Invisibilità non è furtivo, giusto?
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