Io l' ho visto a spizzichi e bocconi
Mi è piaciuta l'idea di compensare la scarsezza dell'apertura alare con le du "vesciche volatorie" che si riempivano coi gas leggeri residui della digestione (H2 e metano).
Carina anche l'idea su come avessero fatto ad emettere fuoco, ma ho trovato un po' forzato l'idea del catalizzatore di Platino incrostato nei molari che attivava la miscela di gas (H2+metano, proprio quello delle "vesciche volatorie" !) producendo la fiamma.
Io avrei messo due gas, diversi innocui presi singolarmente nelle sue vesciche. Ultralegerri in modo che aiutassero il volo, ma che una volta sputati facessero reazione l'uno con l'altro fuori dalla bocca (magari con l'aiuto dell'O2 atmosferico) e producessero il fuoco! Così avrei scavallato anche la gabola della bocca "foderata d'amianto" per prevenire le ustioni e del "finto palato".
Queste mie considerazioni ricalcano un po' l'idea dei due polmoni, uno da "ghiaccio" e uno "da fuoco", che i naturalisti di prima del '700 includevano come spiegazione dei draghi che regolarmente inserivano nelle loro classificazioni sistematiche degli annimali esistenti. Però è strano come noi releghiamo i draghi nel mito e per loro (mi pare pure per Linneo, ma non ne sono sicuro) e per loro l'esistenza dei draghi era sicura, ovvia e scontata!
Abbastanza assurdo ho trovato l'albero genealogico con le due forme preistoriceh (marina e terrestre) e quelle attuali (foresta, montagna...), ma non si può dire!
Però credo che la vera e propria c*zzata sia stata l'introduzione dei 6 arti (due ali e quattro zampe) con un fisico così smilzo!
In teoria il torace dei "draghi di montagna" avrebbe dovuto essere molto più possente, quasi obeso per contenere i mosculi della locomozione e del "volo"
Tutto qui, a vedere certe cose eè la mia "saggezza" che si ribella!