Immagino, come la stragrande maggioranza della fantasy, che si stia parlando di un mondo vagamente ispirato al medioevo, appunto a una specie di.
Se nel libro c'è scritto che l'arco è un'arma per persone deboli, vuol dire che in quel mondo l'arco è un'arma per persone deboli, non che l'arco che conosciamo noi, nel nostro medioevo, lo fosse. Riguardo al discorso sulla coerenza interna: un esempio di scarsa coerenza interna è, per esempio, Glantri in OD&D, uno stato fatto di maghi che non si capisce perché non ha conquistato l'intero mondo. Scarsa coerenza ci sarebbe se in una pagina la Troisi dicesse che gli archi sono possenti e difficili da tendere per mani non esperte e braccia segaligne e poi li facesse tendere a ragazzine e elfetti, ma se la Troisi li fa usare da questi esseri così gracili significa che ciò nel suo mondo è possibile. Poi può piacere o non piacere la cosa, magari un lettore ama di più un mondo dove gli archi sono difficili da tendere, come a me possono non piacere troppo, ad esempio, le ambientazioni postatomiche, ma mi pare strano dire che un libro FANTASY non è bello perché è troppo FANTASIoso.