“Be cool” vorrebbe essere il ritratto sarcastico, ironico e spietato di quel mondo popolato di squali che è l'industria musicale americana. Probabilmente andrò controcorrente, viste le gran risate degli spettatori all’anteprima, ma a me il tutto è sembrata una fredda e calcolata operazione a tavolino (mettiamo un po’ di questo e un po’ di quello e il successo è assicurato...), cosa usuale nel cinema americano, ma qui troppo scoperta e per di più non riuscita. Regia lenta e statica, trama quasi inesistente (la stessa situazione è ripetuta all’infinito), personaggi eccessivamente caratterizzati che finiscono col sembrare macchiette tipo avanspettacolo, vicenda che stenta ad andare avanti essendo ogni scena uno sketch a sé stante e allungato a dismisura.
Per quanto riguarda gli attori…
John Travolta è equilibrato e misurato ma a me pare che si limiti a rifare se stesso (Travolta è alla ricerca di una nuova rinascita: lavora tanto, è vero, ma da qualche tempo di grandi successi non ne centra più). Harvey Keitel e Vince Vaughn interpretano ruoli per loro insoliti e se la cavano con dignità, ancora meglio The Rock. James Woods mi è sembrato esageratamente sopra le righe e la presenza di Uma Thurman perfettamente inutile: non capisco cosa l’abbia attirata per partecipare a questo film e ad interpretare un ruolo inconsistente e del tutto superfluo (forse ballare nuovamente con John Travolta tanti anni dopo “Pulp fiction”? Effettivamente nella scena del ballo tanto reclamizzata, del buon John si vede solo il viso, tutta l’attenzione della macchina è concentrata sul di-dietro della Thurman).