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Ma no che non li perdi, talenti e abilità rimangono sempre i tuoi in qualsiasi cosa ti trasformi... Sennò se ti metamorfi in qualcosa che non ha talenti li perdi tutti i tuoi? Mi sa di no... Concordo con Bard, conviene permanentare...e mai sacrificare un talento!

Mannaggia agli anglofoni Ho cercato su vari manuali per statistiche della renna o, più in generale, di un qualche cervide, ma non ho trovato nulla. Poi mi è venuto in mente che la renna Nordamericana si chiama caribou, e lo trovi sul Frostburn!

Arcani Rivelati e Draconomicon sono di D&D 3.5, qui si parla di 3.0

Svolazzando sulla rete, ho trovato una discussione in inglese dove si parla della stessa cosa, anche se sono in fase più avanzata (i post son vecchi di 4 anni, quindi deduco in 3.0)... potrebbe fornire buoni spunti! Ho letto qualcosa, e devo dire che su molti aspetti non mi trovo d'accordo, però vi invito a darci un'occhiata! http://www.geocities.com/dfloyd84/dnd/motu1.htm

Penso anch'io che He-Man non sia un barbaro, e di Conan ha solo l'aspetto estetico, non la personalità. Credo che lo si potrebbe rendere con una "weapon of legacy", che conceda a lui e alla cavalcatura potenziamenti alle caratteristiche, immunità alla paura ed eventualmente altri poteri (era il mio cartone d'infanzia, ma non lo vedo da moltissimi anni, quindi sono un po' arrugginito sui dettagli!) Per la cavalcatura, in particolare, la versione su cui mi trovo più d'accordo è:

Grazie per la delucidazione, evidentemente avevo una convinzione errata Certo però che nel mio immaginario la sensazione di potenza di lanciare una palla di fuoco a due mani è impagabile

Se l'incantesimo ha componenti somatiche, l'incantatore deve avere le mani libere per "gesticolare"

se non sbaglio, Innuendo in 3.0 era l'abilità percepire inganni. Oltre ad essere un album capolavoro dei Queen... Per il Kensai, credo tu abbia ragione, avrebbero dovuto elencarle separatamente per far riferimento a quelle elencate nella DM guide (anche perchè non è che centrino poi così tanto insieme...e poi di conoscenze diverse ce n'è già abbastanza!)

Se ancora non hai scelto cosa fare, e se hai a disposizione il Tome of battle - The book of nine swords, ci sono valide alternative al solito guerriero, pur facendo un picchiatore. Infatti le classi presentate concedono dei poteri speciali (maneuvers e stances), comunque focalizzate sul combattimento. In particolare, a me piace il Crusader, che anche in 3 livelli un minimo ti puoi gustare. scusa la domanda, ma non riesco a capire la frase (ma la mia lentezza è proverbiale! ) skill e abilità non sono la stessa cosa?

Normalmente sì, prega la mattina (o la sera, o quando pare al kapo) che il master si accontenta! Poca differenza per chierici, druidi, paladini e compagnia bella. Naturalmente è da premiare l'interpretazione più approfondita della religione e delle sue cerimonie, ma non ho mai penalizzato chi non la faceva. Poi in genere cercavo di testare la loro condotta "inducendoli in tentazione" ovvero stuzzicandoli ad assumere comportamenti non conformi al loro credo, giusto per vedere se si comportavano bene Quanti incantesimi di espiazione si son dovuti far somministrare... PS: ma l'ispirazione per questo topic ti è venuta proprio nel mese in cui siamo tutti chierici?

Premetto che non faccio il DM da un po' e quindi le mie idee sono datate Denominatore comune delle mie ambientazioni era che gli Dei erano comunque creature non invincibili (cioè con una scheda del persoaggio, attingendo a Dei e semidei): parzialmente mi ispiravo agli Ainur del Silmarillion, e in effetti contemplavo la presenza di un essere supremo (in questo caso sì, senza scheda, ma automaticamnte infallibile) come Eru, che in realtà non ho mai fatto intervenire di persona. In una sola occasione Eru, stufatosi del potere degli Ainur, aveva inviato un essere anti-divinità, un Ragnarok, con cui i PG interagivano in un certo senso, ma questa è un'altra storia... Com'è un'altra storia il multiverso davvero vasto modellato secondo la bubble universe theory... Comunque la religione nelle mie campagne non è mai stata vincolante per i personaggi, se non per chierici & co.(non ho mai concesso chierici per un'ideale, ma sempre per una divinità...in realtà nessuno mi ha mai chiesto di fare un "chierico ateo"...). Le religioni erano sempre politeistiche (modello pagano: va bene la divinità patrona, ma si crede anche alle altre divinità per le varie sfere di influenza; semmai contrapponevo un pantheon buono a uno malvagio). La magia divina era amplificata o smorzata in cielo e sotto terra, in funzione di dove localizzassi il potere della divinità relativa (cattivi negli inferi, buoni sulle nuvolette!). Fa eccezione quando ho cercato di rendere un medioevo europeo pseudo-storico, in cui la religione era puramente uno stile di vita, ma i chierici come classe non esistevano (la magia era "inquisita"...); è lì che ho anche inserito una primordiale versione del frate combattente (che in quel caso faceva pure le veci del monaco, un po' fuori luogo in occidente) per sc(hi)acciare i non morti.

Non sono totalmente d'accordo che i requisiti vadano sempre rispettati, tanto per citare il solito ranger con combattere con due armi (che ha virtualmente il talento, ma lo perde se indossa una corazzona), o talenti di druidi con relativa forma selvatica. A parte mettere in discussione questo criterio, non so però dare una risposta alla domanda iniziale.

Io ho iniziato tra i 15 e i 16 anni, quale opzione devo mettere tra la seconda e la terza? Giocavo a Cyberpunk, e ho provato un paio di volte con AD&D. Poi ho avuto una "rinascita" del gdr a 19 anni, dopo un periodo di "inattività". Questa volta ho avuto occasione di provare diversi prodotti (anche se non tutti quelli che avrei voluto!), pur incentrandomi su D&D (3.0 prima e 3.5 poi). In entrambi i casi si è trattato del fatto che ho conosciuto gente che ci giocava (nel secondo caso in particolare ho conosciuto il Dragone in persona... )

Ho votato Poco tempo, mi piacerebbe però, in quanto la mia compagnia di amici gioca solo a D&D, e non riuscirei a trovare un secondo gruppo per altri giochi, se non sacrificando altri pezzi di vita che reputo però irrinunciabili. Risulta comunque più facile trovare un gruppo di D&D-isti che di qualsiasi altro gioco di ruolo. In passato ho provato altri gdr, ma non frequento più coloro i quali costituivano quei "gruppi ludici". Su tutti, rimane il mio preferito Cyberpunk, sicuramente più di D&D stesso, che comunque piazzo secondo.

Ho due preferenze: il Greathorn Greathammer da te citato, per essere smodato in quanto a danni, range di critico, moltiplicatore di critico e tipo di danno (tutto insomma?) e, sarò banale, la Catena Chiodata, madre di (quasi) tutte le combo da combattimento in mischia (quindi per le sue abilità speciali). Poi a dirla tutta il mio personaggio da mischia tipo combatterebbe indifferentemente con un'arma ricercatissima o con un tavolo, ma questa è un'altra storia...

Appunto, supernatural spell non si può applicare se il casting time è di un round intero!

Bene, chiarito questo dubbio, permane però quello di supernatural spell con una magia che si lancia in più di una azione std

Ah uops leggendo "uno degli effetti più sensazionali" non l'ho collegato subito ad un incantesimo...in effetti non può essere altro! Dove si trova?

Scusa l'ignoranza, ma non ho capito la descrizione di "Ice Assassin". Cioè, ho capito che "possiamo replicare qualsiasi entità, persino un dio", ma non ho capito come Poi: Ma supernatural spell non funziona solo con incantesimi il cui tempo di lancio è pari ad un'azione standard o inferiore?

Ho votato "autodidatta", sebbene avrei dovuto usare una risposta multipla! Infatti ho iniziato a creare la mia prima avventura autonomamente (basandomi sul mondo di fantasia creato da letture, giochi, film...amalgamati nel corso dell'infanzia e anche più recentemente), per poi farmi influenzare anche dagli spunti di altri master, spesso riproponendo le cose che mi erano piaciute di più da giocatore (giocavo con gruppi separati, quindi non c'era il pericolo del "già visto"). Successivamente, ho cercato di creare un mondo personale (anzi, ne ho creati due, di cui uno pseudo-storico), ma ho cominciato a prendere in considerazione anche le fonti sopra citate (forum e avventure già fatte, in una occasione anche una del Gruppo Chimera ).

Condivido appieno questa conclusione, secondo me è una regola fondamentale (visto che un manuale non può contenere tutte le casistiche che si vengono a creare nel gioco).

Visto che siamo al totogoblin e ognuno dice la sua, io propongo di studiare una build basata sul Ladro, perchè il Goblin è piccolo (con i vantaggi -ma anche svantaggi- conseguenti) ma si muove a 9m come una creatura media, ha il bonus di +4 a Muoversi Silenziosamente e soprattutto ha Scurovisione!!! Quindi non dico che sia il ladro perfetto, ma sicuramente ha una certa attitudine (vedi anche la classe preferita). Certo non saranno caratteristiche di base sconvolgenti, ma penso ad un forte-giocabile

Alla fine non faccio in tempo a concludere... piuttosto che postare una roba incompleta mi tengo buona l'idea per un'altra occasione! Magari perfezionandola, visto che oggi sarebbe stata un po' sopraffatta da un paio delle altre

arrivo in extremis, credo di avere un'idea dopo aver perso la possibilità ur priest aspettatemi!

Beh credo che i canoni di aspetto fisico vadano visti in funzione della razza, non a parametri umani. Poi se Int Sag e Car sono caratteristiche mentali non dovrebbero essere legate (in questo caso il carisma) all'aspetto fisico...(credo anche che gli effetti e gli incantesimi che causano deformità/sfregi facciali causino penalità al carisma non tanto per la bruttezza acquisita, quanto per la difficoltà ad esprimere la propria personalità con il disagio e l'impedimento di tratti estetici martoriati)