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NoKtA

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  1. NoKtA ha pubblicato un messaggio in una discussione in House rules e progetti
    Edu lly llynnea en ulchir? Edu lly re chawydea issan? Il garellea’n an chiw athorie talil Yl a’nilysallali Il fulluchea rellanie or chi’llyn Meladenne si’daelf Sin e’llob U’dhamo eth mudha Re auw ath cale aras il Aldramiri o’myr lodamea Sin u’camynu or issarosa drathinne Barenya chimatie o’nurth Nallylla malil U’chururael eth alaula ulumea Sin naginar nagoth Si’chit yl sin eldi norothie methenne Nidyllea irwa athel Cimorie or aythaer *** Moradenya en alym Ila ithenea Si’lwor lworyl o’chiw felia En ulchun anwea Camolessanya melathar llethil Yl ruidha’r siladathilenne O’suimore Rethenne sidenne onollaw Si’llossanie or ithumi ellinyl Ene chit alath lladethu. Llemil. --------- Su cosa prevale la follia? Su cosa assume il controllo? Mi nutro di queste foglie elfiche E della mia ignoranza Ingurgito i resti di questa giornata Trascorsa nell’ombra Dentro la sfera Ad un passo dal male È ora di bruciare la mia dignità Marciano eserciti di cristallo Su un sentiero di rovi infranti Bevendo da calici di morte I loro oscuri fardelli Ulula alla luna un lupo di mare Sul suo cuore fantasma In questo e negli altri mondi di menticati Non c’è posto per noi Figli della decadenza. *** Obliando la passione La luce affoga Sul filo tagliente di questa notte La bestia sorge Ruggendo la sua fame innocente E il suo desiderio legittimo Di annientare Era scritto da sempre Sulle onde delle acque d’argento Che questo destino si sarebbe compiuto. Addio. Testo originale e traduzione di: NoKtA
  2. NoKtA ha risposto a NoKtA a un messaggio in una discussione House rules e progetti
    In linea di massima sono concorde con te ilu. Anche perchè, generalmente una parola come "lhemainanela" non mi piacerebbe molto per via della poca leggibilità: vedi l'orgia di vocali e l'accostamento "nane" e vi assicuro che se cercate (come ogni tanto fo) di leggere l'ilytala, quando incontrare 3 parole così in fila vi si attorciglia la lingua . In questo caso cmq, considerando che è una filastrocca per bambini secondo me ci può anche stare, anzi, ci sta proprio bene. La ripetizione non è tediosa, anzi musicale e ha quel "che" di fanciullesco (tipo i bambini che pallano coscì pikkè shono tenei) . Mentre "lhemathanela" ha più un "che" di nobile e austero. Come spesso ricordato, la creazione di un nome/toponimo non è soggetta a regole troppo ferree e va molto a gusti personali. Per cui per me è perfetta così se piace all'autrice Unico appunto grammaticale: il tratto dopo "ath" non ci va.
  3. NoKtA ha risposto a larrel a un messaggio in una discussione House rules e progetti
    Ok, cominciamo Sottolineo che l'ilytala è bello perché permette diverse possibilità per rendere lo stesso concetto, non c’è quindi una univoca traduzione, in ogni caso io oggi la scriverei così: PRIMA STROFA Italiano: L’hanno uccisa Forma originale: “lla cemea carellenne” Forma attuale: lla carellethenne’rel Note: in linea di massima possiamo dire che i tempi come il passato prossimo o l’imperfetto sono ora rendibili con il Passato Inclusivo “-thenne”. In questo caso l’uccisione è avvenuta nel passato ma ha chiari effetti ancora sul presente. Inoltre il verbo “cemea” [avere] è inteso nel senso di [possedere] e non funziona mai da ausiliare. ‘rel indica il complemento oggetto, cioè chi subisce l’azione, in questo caso “arel”, [lei] nella sua forma ellittica. Italiano: non vedrà mai più le stelle Forma originale: arel edirewa nadiw lydhami Forma attuale: arel niedirewa senidaw lydhami Note: “niedirewa” [non vedrà] è la forma negativa del verbo “edirewa” [vedrà]. Ho introdotto or ora invece “senidaw” [mai più, mai un’altra volta] unendo “nidaw” [mai] al prefisso ripetitivo “se-/sel-“. Italiano: mai più saranno la sua guida Forma originale: “nadiw eilleir’lla” Forma attuale: senidaw rilwa millan atharel Note: senidaw [mai più], rilwa [esse saranno] forma irregolare futuro del verbo essere, millan [conduzione, conducimento] dal verbo “mille” [condurre, guidare] reso nome “millan”, atharel [per lei]. Italiano: mai più le daranno il loro amore Forma originale: “nadiw ragimewa arel laire’re” Forma attuale: senidaw ril garewa’rel e’lairaril Note: [mai più] [esse] garewa’rel, futuro di gare [dare] e compl. di termine ‘rel [a lei], e’lairaril [il loro amore, l’amore di esse] SECONDA STROFA Italiano: piccola da ridere dopo il dolore Forma originale: “lith o’rille nar e’fichin” Forma attuale: lith ath rille nar e’fichin Note: in linea generale la preposizione “or” [di] è utilizzata per rendere complementi di “moto da luogo” o complementi di “origine” oltre chiaramente ai complementi di “specificazione” o il caso genitivo. Ho preferito usare “ath” [per] interpretando la frase in questo senso. Italiano: piccola da piangere Forma originale: “lith o’trilidhe” Forma attuale: lith ath trilidhe Note: idem con patate Italiano: per la perdita di un gioco Forma originale: “adh en enellean or u’gadessa” Forma attuale: ath en enellan or u’gadessa Note: attenzione quando si estrapola un nome da un verbo, ricordarsi di eliminare la “e” del verbo. Enelle [perdere, venire sconfitti] -> EnellAN [perdita, sconfitta]. Altro appunto, enelle è [essere sconfitti] se invece il senso è [perdere, dimenticare, smarrire] allora andrebbe “tharne” Italiano: piccola da credere la propria vita infinita Forma originale: “lith o’mathille e-llya’rel nianh orath” Forma attuale: lith ath mathille e’llya en niorath Note: [propria vita] reso con “en” particella riflessiva. TERZA STROFA Italiano: e piccola resterà (sempre) Forma orginale: “yl lith rellewa ollaw” Forma attuale: yl lith arel rellewa Note: il soggetto del verbo va sempre indicato. In questo caso ho messo “arel” perché ho interpretato [lei] come soggetto del verbo. Italiano: nella mente del padre Forma originale: “i-neradi’l or omassyll” Forma attuale: sin neradi’l or amassyl Italiano: nel cuore di sua madre Forma originale: “i’nagin cuila’rel” Forma attuale: sin nagin o’cuilarel Italiano: nella vendetta che verrà Forma originale: “i’thaliw ene oremewa” Forma attuale: si’thalw ene ormewa QUARTA STROFA Italiano: per lei la mia lama ucciderà Forma originale: “adh arel glynn il carellewa” Forma attuale: atharel glann il carellewa Italiano: all’alba di un giorno senza luce Forma originale: “eth eratha or u’llyn nian ila” Forma attuale: identica Italiano: all’alba di un giorno nell’oscurità Forma originale: “eth eratha si hurdh” Forma attuale: eth eratha or u’llyn si’churd Italiano: a caccia dei cugini oscuri Forma originale: “eth hilas ow hurinie hurudhilie” Forma attuale: chilasenya e’chudinuchie churdil Note: chilasenya, gerundio di [cacciare], poi mi sono accorto che in effetti manca una parola per cugino (strano, credevo di averla -.-) al che ho optato per “figlio di zia” da cui “cimosa” [cugino] e “cimesa” [cugina] il cui plurare è irregolare “cimosie” e “cimesie”. Però in questa frase vedrei meglio [fratelli] (visto che fa anche assonanza con [oscuri] ) con un suffisso dispregiativo da cui chudin [fratello] + -uch [suffisso dispregiativo] = chudinuch [fratellaccio, fratellastro], pl. chudinuchie. Ultimo piccolo appunto: gli aggettivi non vanno mai declinati in numero. Non hanno forma plurale, il loro numero è indicato dal nome a cui fanno riferimento. EDIT: errori ortografici
  4. NoKtA ha risposto a NoKtA a un messaggio in una discussione House rules e progetti
    Come già suggerito da ilu, tutti i verbi in Ilytala terminano all'infinito in "e", quindi in realtà esiste un'unica coniugazione. Tant'è che se voglio generare un verbo da un nome basta aggiungere una "e" o sostituire "e" all'ultima vocale. Per il resto la coniugazione del verbo è ricalcata sul modello dell'inglese che ho ritenuto il più semplice, quindi l'eventuale pronome a parte. I tempi/modi verbali sono dati da delle desinenze che si aggiungono (in alcuni casi sostituiscono) la "e". Il verbo essere è un caso a parte perchè è completamente irregolare quindi incorpora i pronomi nel verbo generando una forma propria per ogni declinazione. E' l'unico verbo che ha questa singolarità. Il verbo [essere] all'infinito è semplicemente "e". Calcola che i "prefissi emozionali" sono appunto prefissi che andrebbero ad accorparsi alla forma base del verbo, quindi in realtà abbastanza semplici. L'unica cosa sarebbe da considerare per i prefissi una forma "vocalica" ed una "consonantica" a seconda che il verbo cominci per Vocale o per Consonante. Mi spiego. Prendiamo ad esempio il negativo "Ni-/Nid-" che è il prefisso di negazione per il verbo. ES: aerle [potere]: NIDaerle [non potere] carelle [uccidere]: NIcarelle [non uccidere] Quindi, se proprio proprio, possiamo dire che esistono 2 tipi di verbi ilytala: quelli che cominciano per vocale, e quelli che cominciano per consonante. In termini di un eventuale prefisso "emozionale" direi che è l'unica cosa che può influire sulla forma.
  5. NoKtA ha risposto a larrel a un messaggio in una discussione House rules e progetti
    Bellissima Appena ho un po di tempo, se vuoi, le do un'occhiata e te la correggo che già ad occhio ho visto che era veramente gli "albori". Tipo ci sono ancora parole che cominciano per "h" che sono state tutte sostituite con "ch" Quando ho 2 minuti mi ci dedico. Postate numerosi! Voglio essere oberato di lavoro
  6. NoKtA ha risposto a NoKtA a un messaggio in una discussione House rules e progetti
    Come già ho avuto modo di risponderti in privato, trovo questa idea estremamente valida e affascinante, oltre che molto "elfica". Credo pertanto che si potrebbe introdurre il "modificatore emozionale" (chiamiamolo così finchè non troviamo una definizione migliore) per aggiungere quella sfumatura di significato al verbo che lo caratterizzi sul "come" oltre che sul "quando". Davvero un'ottima proposta. Per quanto riguarda le modalità, vista la struttura grammaticale del verbo che pone un suffisso per l'indicazione del "tempo/modo" e soprattutto per l'apposizione dell'eventuale complemento oggetto/di termine nella forma ellittica al termine del verbo stesso, vedrei molto meglio l'utilizzo di un prefisso "emozionale" piuttosto che di un suffisso. In modo anche da rendere cmq possibile e non troppo cervellotica una eventuale traduzione inversa (da ilytala ad italiano per intenderci). A tal fine, mi farebbe immensamente comodo una lista dei "modificatori emozionali" che avevi in mente. Non necessariamente ricalcati ad immagine e somiglianza di quelli del giapponese, ma anche diversi e, magari, tipici dell'ambientazione fantasy. Una volta con in mano questa piccola lista (non necessariamente esaustiva nella sua prima stesura, possiamo sempre integrarla) possiamo cominciare a lavorare sui prefissi veri e propri. Calcola che in realtà esiste già un prefisso per il verbo che è il prefisso di negazione "ni-/nid-" che rende il verbo negativo es: aerle [potere] / nidaerle [non potere]. L'idea che avevo io per integrare questo aspetto renderebbe la composizione del verbo qualcosa di simile: [eventuale prefisso emozionale/situazionale] + [forma base del verbo] + [suffisso modale/temporale] + [eventuale complemento]
  7. Ladhenna o’ladhennir – Si’mathamiri Nith elenie ly lysallea e’ladhennirie yl ladhennamilla Issi awuthie meladewanne, il gilewa druilami’l Sin u’noroth rann, el aerlewa selemelle’n Is nith yla nathe ladhenna’l, malas en eratha o’felia El nathe e’ladhenna o’ladhennir. Llywa liralanewa’le, rann o’llyne Nidir nidaw lysallewa issamile Is e’ladhenna o’ladhennirie rellewa Llywa liralanewa’le, e’crass on anlyn wa nedenne Ithera o’ladhennale awathil Re yllea ede dair ladhenna eldenne si’myrilil Lladenie o’churath nawaril ene llethe rann onnif Nith e’ladhennami o’ladhennir e orathenne yl re auw adh futhe Nidi thimewa aleche’la en issa o’chil lladenea e’lladien Llywa liralanewa’le, rann o’llyne Nidir nidaw lysallewa issamile Is e’ladhenna o’ladhennirie rellewa Llywa elen wa lysallenne, is nidyle ede Yll yla nidilecrasse si’churd yl si’lydha Neith e’ladhennami o’ladhennir rellewa, lla elenie rellewa. Si’myrilie’l yl si’nuidami’l Lle ollaw si’myrilil Chitie ladhennami o’nomuramiri, galimiri, yl churamiri, yl talamiri Yla orme, yla gile e’druilamila, diri yla aeldea edire’lla *** LA CANZONE DEL BARDO - NELLA FORESTA Ora tutti voi conoscete i bardi e le loro canzoni, quando ore saranno passate, io chiuderò i miei occhi in un mondo lontano potremo incontrarci di nuovo ma ora ascolta la mia canzone sull'alba della notte cantiamo la canzone del bardo Domani ci porterà via, lontano da casa nessuno saprà mai i nostri nomi ma la canzone del bardo resterà Domani ci porterà via, la paura di oggi sarà svanita merito della nostra magica canzone C'è solo una canzone nella mia mente racconti di un uomo coraggioso che visse lontano da qui ora le canzoni del bardo sono finite ed è tempo di andare nessuno dovrà chiederti il nome di chi racconta la storia Domani ci porterà via, lontano da casa nessuno saprà mai i nostri nomi ma la canzone del bardo resterà. Domani tutto sarà conosciuto, ma tu non sei solo quindi non avere paura nell'oscurità e nel freddo perchè le canzoni del bardo resteranno, tutti loro resteranno. Nei miei pensieri e nei miei sogni sono sempre nella mia mente queste canzoni di hobbit, nani ed uomini ed elfi vieni, chiudi i tuoi occhi, puoi vederli anche tu. Testo originale: Blind Guardian - The Bard's Song - In the Forest ® Traduzione italiana ed ilytala di: NoKtA
  8. NoKtA ha risposto a NoKtA a un messaggio in una discussione House rules e progetti
    Come indicazione generale direi che la creazione di nomi (o toponimi) come in questo caso, sia abbastanza libera. Nel senso, entrambe le soluzioni di aggettivare il sostantativo come quella di semplicemente accostare i due sostantivi mi sembrano accettabili. Un esempio stupido: amassyl [padre] + rameth [padrone] = amasrameth [padre padrone] ma non vedo perchè non potrebbe essere anche: amassyl + rameth+il/yl = amasramethyl [qualcosa tipo: padre padronoso] una piccola nota: nella creazione dei nomi/toponomi l'accostamento di due nomi può anche avere funzione genitiva o di specificazione es: luith [festa] + myssa [quercia] = luimyssa (o anche luithyssa) [festa DELLA quercia, querciafesta ecc..] ad ogni modo: nel tuo specifico caso sei più fortunato perchè esiste una particolare desinenza personificante: -nir usata in parole come "arlinir" [poeta] da "arlin" [poesia] + "nir" [des. personificante]. La desinenza personificante "-nir" non fa distinzione tra le razze. Per cui uomo-serpente potrebbe essere: leymad [serpente] + nir [des. pers.] = leymanir [uomo-serpente] questo perchè "curath" [uomo] è inteso propriamente come "umano" quindi come specie a se, distinta esempio da "tala" [elfo]. in questo caso, in cui volessi specificare che è espressamente un mezzo umano, mezzo serpente, allora vale quanto detto in linea generale: curath [uomo] + leymad [serpente] = molte possibili varianti a seconda del gusto personale: curaymad, cureymad, curaleymad ecc. [umano-serpente] oppure anche: curath [uomo] + leymad+il/yl [serpentoso/serpentesco] = molte possibili varianti: curaymadil, cureymadil, curaleymadil ecc [uomo serpentoso, serpentesco] ovviamente il discorso vale anche per le altre razze edit: noto con piacere che ilu m'aveva preceduto in celerità
  9. Yla chawyde ichinie’l yla ildiare aneth il yla fuladhe’l si’faudh adhi orath o’noroth E’chillami calewa e’mathamirie nedhewa elen mellewa aythaer en alath olluli El imylle sell el si’naechaw o’sawie el ene nirellewa ene nurthewa nadh elen E’chillami calewa e’matamirie nedhewa elen mellewa aythaer en alath olluli Yla ildiare aneth il nagin yla nagin il yla laire’l chit felia yl adhi orath o’noroth adhi orath o’noroth **** Prendi le mie mani respira con me seguimi nel buio fino alla fine del mondo le città bruceranno le foreste svaniranno tutto andrà in rovina è il destino di ogni cosa siamo ancora noi nel crepuscolo dei fiati noi che non resteremo che moriremo come tutto muore le città bruceranno le foreste svaniranno tutto andrà in rovina è il destino di ogni cosa respira con me il tuo cuore è il mio amami questa notte e fino alla fine del mondo fino alla fine del mondo Testo originale e traduzione di: NoKtA
  10. NoKtA ha pubblicato un messaggio in una discussione in House rules e progetti
    Potete trovare la versione aggiornata dei vocabolari: Per il vocabolario Italiano-Ilytala Qui: http://ilytala.altervista.org/Ilytalanuovo/voc-italiano-ilytala.htm Per il vocabolario Ilytala-Italiano Qui: http://ilytala.altervista.org/Ilytalanuovo/voc-ilytala-italiano.htm Oppure potete scaricare la versione PDF comprensiva di Grammatica realizzata da Iluve, tuttavia in seguito all'ultima revisione del materiale queste fonti non sono più aggiornate. Per la versione tascabile provate qui:http://www.gruppochimera.it/_dndworld/images/materiali/Ilytala/Ilytala_tascabile.pdf Per la versione estesa provate qui: http://www.gruppochimera.it/_dndworld/images/materiali/Ilytala/Ilytala.pdf
  11. NoKtA ha pubblicato un messaggio in una discussione in House rules e progetti
    TESTO ILYTALA Yla lassane chiw felia, yla lassane Ril yllea lliwarami, ril yllea neradie ril yllea ninie or armenie caermyl ril yllea calothie, ril yllea rillanie re yllea allama or u’nothar mawolathie Si’lymallilu o’churd, sin edranidaw o’mathami nuysil ril lonissea nyssie o’llya u’penith o’lydhami edu lwedie nuillyl ril thilienya rann nadh e’rael lassanya ed allydh yla aerlea nage ichinar ene millea eth alathar Yla liralane’l anyla si’chit awill nys e’lerthie or auw e rallenne rann si’nirwothie o’mathamiri si’nechanie o’ilymirie nith tharenne *** TESTO ITALIANO Cavalca attraverso la notte, cavalca Ci sono visioni, ci sono memorie Ci sono echi di zoccoli tonanti Ci sono fuochi, ci sono risate E c’è il suono di un migliaio di colombe Nel velluto dell’oscurità, nel profilo di alberi silenziosi Testimoniano i misteri della vita Una cascata di stelle su colline assonnate Stanno danzando lontano come il mare Cavalcando sulla terra puoi sentire la sua mano gentile Che conduce al suo destino Portami con te in questo viaggio Dove i confini del tempo sono gettati via Nelle cattedrali della foresta Nelle parole di lingue ora perdute. *** SPIEGAZIONE PASSO PASSO Yla lassane: [cavalca], imperativo di lassane,[cavalcare]. chiw: [attraverso] felia: [notte] ril yllea: [ci sono]. da ril, pronome per [essi] e presente di ylle, [stare, trovarsi, esistere] lliwarami: [visioni], pl. di lliwara [visione] neradie: [memorie, ricordi], pl. di neradi [ricordo] ninie: [echi], pl. di nin [eco] or armenie [di zoccoli]: or [di] e pl. di armen [zoccolo] caermyl [tonanti]: parola creata da caem + carmach [urlo, grido di tempesta], nel senso di [tuono], contratto in caerma [tuono] e aggettivato in caermyl [tonante]. La parola è stata successivamente aggiunta al vocabolario. calothie: [fuochi], pl. di caloth [fuoco] rillanie: [risate], ottenuto da rille [ridere] sostantivato in rillan [risata]. allama: [suono] or: [di] u’nothar: [un migliaio]: letteralmente [un mille] mawolathie: [colombe]: pl. di mawolath [colomba], parola creata da maw + olath [uccello bianco] e successivamente aggiunta al vocabolario. Si’lymallilu: [nel velluto]: contrazione di sin [in] e lymallin [velluto] creato da llyman + llilu [tessuto liscio] e contratto in lymallilu [velluto]. La parola è stata successivamente aggiunta al vocabolario. o’churd: [dell’oscurità]: contrazione di or [di] e churd [oscurità, buio] usato in senso non negativo. sin edranidaw: [nel profilo]: da sin [in] ed edranidaw [profilo]. Per creare questa parola è stato necessario creare prima il concetto di [vista] come [veduta] soggettiva ed è stato scelto ediran [vista] dal verbo edire [vedere]. Infine si è composto ediran + idaw [vista laterale], contratto in edranidaw [profilo]. La parola è stata successivamente aggiunta al vocabolario. o’mathami: [di alberi], contrazione di or [di] e pl. di matha [albero]. nuysil: [silenziosi], aggettivo tratto da nuys [silenzio]. ril lonissea [testimoniano]: ril pronome per [loro] e presente di lonisse [testimoniare, assistere ad un evento]. nyssie: [misteri] pl. di nyss [mistero] o’llya: [della vita], contrazione di or [di] e llya [vita] u’penith: [una cascata], art. indet uw [un] e penith [cascata] o’lydhami: [di stelle], contrazione di or [di] e pl. di lydha [stella] edu: [su, sopra]. lwedie: [colline], pl. di lwed [collina]. nuillyl: [assonnate], agg. derivato da nuill [sonno]. ril thilienya: [stanno danzando], ril [essi] e cont. Presente di thilie [ballare]. rann: [lontano]. nadh: [come] e’rael: [il mare], contrazione di en [il] e rael [mare] lassanya: [cavalcando], gerun. Di lassane [cavalcare] ed: [su, sopra] allydh: [terreno, suolo, terra] yla aerlea nage: [puoi sentire], da yla [tu] e il verbo composto aerlea [puoi, hai la capacità di] nage [sentire, provare una sensazione] ichinar: [la sua mano], accorpamento di ichin [mano] e ar [lui, suo] ene: [che] millea: [conduce] eth: [a] alathar: [suo destino], accorpamento di alath [destino] e ar [lui, suo] yla liralane’l: [portami], imperativo formato con yla [tu], liralane [portare] e la contrazione di il [io] utilizzato come complemento [me] anyla: [con te]: contrazione di an [con] e yla [tu, te] si’chit: [in questo], contrazione di sin [in] e chiw [questo] awill: [viaggio] nys: [dove] e’lerthie: [i confini], contrazione di en [il] e pl. di lerth [confine, margine] or auw: [del tempo] e: [sono], presente di e [essere] rallenne: [gettati], p.passato di ralle [lanciare, gettare] rann: [via], letteralmente [lontano] si’nirwothie: [nelle cattedrali], da sin [in] e pl. di nirwoth [cattedrale] creata da nirwa + noth [grande tempio] contratto in nirwoth [cattedrale]. La parola è stata successivamente aggiunta al vocabolario. o’mathamiri: [della foresta], contrazione di or [di] e mathamiri [foresta] si’nechanie: [nelle parole], contrazione di sin [in] e pl. di nechan [parola] nith: [adesso, ora] tharenne: [perdute], p.passato irregolare di tharne [perdere]. Testo orginale: Loreena McKennit - The Book Of Secret ® Traduzione Ilytala di: Nokta Ombro
  12. NoKtA ha pubblicato un messaggio in una discussione in House rules e progetti
    GRAMMATICA ILYTALA ver. 4.0 (Parte 2) 9. VERBI • Nella frase va sempre indicato il soggetto del verbo. es. Lunn anlewa sell [il sole sorgerà ancora] es. arel fellea [lei mangia] 9.1 Modi e tempi verbali • Infinito: i verbi all'infinito terminano tutti in –e. L'infinito non vuole alcun soggetto. es. laire [amare] es. orde[nascondere] • Imperativo: l'imperativo serve per dare un comando. Per formare l'imperativo si aggiunge un soggetto al verbo nella forma base. es. ila futhe [vai!] es. iel orde [nascondiamoci!] Si può usare l'imperativo anche con la prima persona singolare per esprimere una decisione presa in via definitiva in un istante. es. il futhe [vado!] es. il benne ammin [apro la porta!] • Presente: il presente indica un'azione che si svolge nel presente. Si forma aggiungendo –ea alla radice del verbo. es. ila futhea [tu vai] es. iel fellea [noi mangiamo] • Passato Conclusivo: il Passato Conclusivo indica un'azione avvenuta nel passato e definitivamente conclusa. Esprime distacco e lontananza dall'azione passata. Si forma aggiungendo –ethe alla radice del verbo. es. ila lairethe [tu amasti] es. arel fellethe [lei mangiò] • Passato Inclusivo: il Passato Inclusivo indica un'azione avvenuta nel passato che ha ancora un contatto col presente. Esprime vicinanza con l'azione avvenuta nel passato. Si forma aggiungendo –ethenne alla radice del verbo. es. ila lairethe [tu hai amato, amavi] es. arel fellethe [lei ha mangiato, mangiava] • Futuro: il Futuro indica un'azione che si svolgerà in un tempo futuro. Si forma aggiungendo –ewa alla radice del verbo. es. il lairewa [io amerò] es. lam futhewa [loro andranno] • Futuro Anteriore: il Futuro Anteriore indica un'azione futura che si svolgerà dopo un'altra azione futura. Si forma aggiungendo –ewanne alla radice del verbo. es. il lairewanne [io avrò amato] es. lam futhewanne [loro saranno andati] • Continuativo Presente: il Continuativo Presente serve per indicare un'azione in svolgimento nel presente. È il corrispondente italiano della perifrasi progressiva. Si forma aggiungendo –enya alla radice del verbo sempre preceduto dal soggetto. es. il futhenya [io sto andando] es. lam fellenya [loro stanno mangiando] • Gerundio Presente: il Gerundio serve per specificare le circostanze date le quali o per le quali si svolge l'azione espressa da un altro verbo. Indica un'azione in svolgimento. Si forma aggiungendo –enya alla radice del verbo senza la presenza del soggetto. es. gedessenya, arel dramethe'n u'geli [giocando, lei si ruppe un braccio] • Continuativo Passato: il Continuativo Passato serve per indicare un'azione in svolgimento nel passato. È il corrispondente italiano della perifrasi progressiva. Si forma aggiungendo –thenya alla radice del verbo sempre preceduto dal soggetto. es. il lurethenya [io stavo camminando] es. ar nuidethenya [lui stava sognando] • Gerundio Passato: il Gerundio Passato serve per specificare le circostanze pasate date le quali o per le quali si svolge l'azione espressa da un altro verbo. Indica un'azione in svolgimento nel passato. Si forma aggiungendo –thenya alla radice del verbo senza la presenza del soggetto. es. gedessthenya, arel nolfe'n [avendo giocato, si è stancata] • Condizionale Presente: il Condizionale Presente serve per indicare un fatto non certo o un'azione non avvenuta. Si forma aggiungendo –ue alla radice del verbo. es. il lairue [io amerei] es. lam futhue [loro andrebbero] NB. Il Congiuntivo italiano in Ilytala si rende col Condizionale. • Condizionale Passato: il Condizionale Pasasto serve per indicare un fatto non certo o un'azione non avvenuta nel passato. Si forma aggiungendo –ethu alla radice del verbo. es. il lirethu [io avrei amato] es. arel fellethu [lei avrebbe mangiato] NB. Il Congiuntivo italiano in Ilytala si rende col Condizionale. • Participio Passato: il Participio esiste solo al passato, il participio presente è reso con il Continuativo Presente. È una forma aggettivale del verbo ma è spesso riferito altresì ad un sostantivo. Si forma aggiungendo –enne alla radice del verbo. Non ha forma plurale. es. uw ilymir nechenne [una lingua parlata] es. orenne e'nulig, iel futhewa [finito il lavoro, andremo] 9.2 Verbi Irregolari • È possibile riconoscere cinque tipi di irregolarità costanti nella coniugazione dei verbi. 1. Verbi terminanti in –the/-dhe: • Irregolari al: Passato Conclusivo, Continuativo Passato, Gerundio Passato, Condizionale Passato; in questi tempi la –the/-dhe della desisenza verbale diventa una singola –t/-d. es. arel futhetenya [lei stava venendo; e non futhethenya] es. arel futhete [lei venì; e non futhethe] 2. Verbi terminanti in –we/-lwe: • Irregolari al Futuro e Futuro anteriore: la w/lw della radice muta e diventa una l. es. il edalewa [io continuerò; e non edawewa] es. re anylewanne [esso sarà sorto; e non anywewanne] 3. Verbi con –w-/-lw- nella radice, in posizione non finale: • Irregolari al Futuro e Futuro anteriore. La w/lw della radice muta in l. es. il alicewa [io arrampicherò; e non awicewa] es. lam lenallewa [loro caricheranno; e non lwenallewa] 4. Verbi terminanti in –ne: • Irregolari al Continuativo Presente. Si aggiunge –ya alla radice del verbo. es. chinya [colpendo; e non chinenya] • Irregolari al Participio Passato. Si forma aggiungendo –nen alla radice del verbo. es. chinnen [colpito; e non chinenne] 5. Verbi terminanti in –nne: • Irregolari al Continuativo Presente. Si forma aggiungendo –ya alla radice del verbo. es. lennya [benedicendo; e non lennenya] • Irregolari al Participio Passato. Si forma aggiungendo –en alla radice del verbo. es. lennen [benedetto; e non lennenne] 9.3 Verbo Essere • L'Ilytala distingue tra e [essere] e ille [stare, trovarsi, essere]. Ille è usato per indicare generalmente lo stato in luogo di un soggetto o un suo modo di essere circoscritto nel tempo. E è usato per indicare l'esistenza di un soggetto o una sua proprietà generale e costante. es. ithil illea si'banda [la penna è sul tavolo] es. il illea nolf [sono stanco] es. llya ea raelui [la vita è bella] es. auw ea lydin'i [il tempo è mio amico] • Il verbo essere è completamente irregolare in tutte le sue forme. È l'unico verbo Ilytala che incorpora i pronomi soggetto nella forma verbale. Quando il soggetto è esplicitato, e quindi non è necessario ricorrere al pronome soggetto, il verbo ricorre nella sua forma generale; quando è necesassario usare un pronome, il verbo essere ricorre nella sua forma irregolare. Infinito: e [essere] Imperativo: ew [con l'imperativo va sempre indicato il soggetto, in questo caso il pronome soggetto è distinto dal verbo] es. ila ew [sii] es. lie ew [siate] Presente: ea es. llya ea raelui [la vita è bella] ie – io sono ile – tu sei are – lui è arele – lei è ele – noi siamo le – voi siete lame – loro sono re – esso è rile – essi sono Passato Conclusivo: the es. llya the raelui [la vita fu bella] ithe – io fui ilathe – tu fosti athe – lui fu arethe – lei fu elethe – noi fummo lithe – voi foste lathe – loro furono rethe – esso fu rilthe – essi furono Passato Inclusivo: thenne es. llya thenne raelui [la vita è stata/era bella] ithenne – io sono stato/ero ilathenne – tu sei stato/eri athenne – lui è stato/era arethenne – lei è stata/era elethenne – noi siamo stati/eravamo lithenne – voi siete stati/eravate lathenne – loro sono stati/erano rethenne – esso è stato/era rilthenne – essi sono stati/erano Futuro: wa es. llya wa raelui [la vita sarà bella] iwa – io sarò ilawa – tu sarai arwa – lui sarà arelwa – lei sarà elwa – noi saremo liwa – voi sarete lawa – loro saranno rewa – esso sarà rilwa – essi saranno Futuro Anteriore: wanne es. llya wanne raelui [la vita sarà stata bella] iwanne – io sarò stato ilawanne – tu sarai stato arwanne – lui sarà stato arelwanne – lei sarà stata elwanne – noi saremo stati liwanne – voi sarete stati lawanne – loro saranno stati rewanne – esso sarà stato rilwanne – essi saranno stati Continuativo Presente/Gerundio Presente: nya es. llya nya raelui [traduzione impossibile in italiano, simile a "la vita sta essendo bella"] inya – io "sto essendo" ilnya – tu "stai essendo" arnya – lui "sta essendo" arelnya – lei "sta essendo" elnya – noi "stiamo essendo" linya – voi "state essendo" lanya – loro "stanno essendo" renya – esso "sta essendo" rilnya – essi "stanno essendo" Continuavito Passato/Gerundio Passato: thenya es. llya nya raelui [traduzione impossibile in italiano, simile a "la vita stava essendo bella"] ithenya – io "stavo essendo" ilthenya – tu "stavi essendo" arthenya – lui "stava essendo" arethenya – lei "stava essendo" ethenya – noi "stavamo essendo" lithenya – voi "stavate essendo" lathenya – loro "stavano essendo" rethenya – esso "stava essendo" rilthenya – essi "stavano essendo" Condizionale Presente: ue es. llya ue raelui [la vita sarebbe bella] ilu – io sarei ilau – tu saresti aru – lui sarebbe arelu – lei sarebbe elu – noi saremmo liu – voi sareste lamu – loro sarebbero ru – esso sarebbe rilu – essi sarebbero Condizionale Passato: thu es. llya thu raelui [la vita sarebbe stata bella] ithu – io sarei stato ilathu – tu saresti stato athu – lui sarebbe stato arethu – lei sarebbe stata ethu – noi saremmo stati lithu – voi sareste stati lathu – loro sarebbero stati rethu – esso sarebbe stato rithu – essi sarebbero stati 9.4 Forma Passiva • Nelle costruzioni passive il verbo essere e funge da ausiliare. Il verbo principale è al Participio Passato. es. nuys ea dramenne [il silenzio è rotto] es. nuys wa dramenne [il silenzio sarà rotto] es. nuys wanne dramenne [il silenzio sarà stato rotto] 9.5 Verbi Servili • I verbi servili servono per completare il senso del verbo principale. In Ilytala sono tre: thime [dovere]; rude [volere]; aelde [potere]. • Quando accompagnano il verbo possono trovarsi coniugati davanti al verbo principale all'infinito. es. il rudea futhe [io voglio andare] es. arel thimethenne futhe [lei ha dovuto andare] • Tuttavia è possibile unire il verbo servile con il principale in una forma verbale autonoma. In questo caso i verbi servili diventano dei prefissi: thi-/thim-; ru-/rud-; ae-/aer-; da legarsi al verbo. Il nuovo verbo così formato si coniuga normalmente e rispetta le normali eccezioni d'irregolarità. es. il rufuthea [io voglio andare] es. arel thifuthenne [lei ha dovuto andare] es. lam aerfuthewa [loro vorranno andare] 9.6 Prefisso di Negazione • In Ilytala esiste un prefisso di negazione ni-/nid-; che consente invertire il significato di un verbo. I verbi ottenuti con la negazione si coniugano normalmente rispettando eventuali eccezioni d'irregolarità. es. il nifuthete [io non andai] es. ila nibidhenya [tu non stai imparando] • In caso di negazione di un verbo ottenuto dalla composizione con un verbo servile, il prefisso ni-/nid- viene posto prima del prefisso del verbo servile. es. il nidaerfuthete [io non ho potuto andare] es. arel nirufellea [lei non vuole mangiare] • Per semplicità possiamo riassumere le forme negative dei verbi servili: nithime [non dovere]; nirude [non volere]; nidaerle [non potere]. 9.7 Complemento Oggetto e di Termine • In Ilytala i complementi oggetto e di termine, quando indicati da un pronome, vanno legati al verbo di riferimento mediante l'adeguata forma abbreviata del pronome. es. il garea'la u'llydan [ti do un bacio; comp. di termine; letteralmente: io do a te un bacio] es. ila gare'l ichin [dammi la mano; comp. di termine; letteralmente: tu dai a me la mano] es. llydhe il edirethe'rel [ieri la vidi; comp. oggetto; letteralmente: ieri io vidi lei] 10. CREAZIONE DI NUOVE PAROLE • Il vocabolario Ilytala non è stato compilato in forma completa per scelta; molte parole appaiono solo come sostantivi, aggettivi o verbi semplicemente perché il passaggio da una forma all'altra è immediato seguendo alcune piccole regole indicative: Da verbi a nomi: Per ricavare un nome da un verbo è possibile: • Aggiungere –an alla radice del verbo es. rilme [nascere] – rilman [nascita] • Eliminare la –e finale del verbo all'infinito. es. dhefe [insultare] – dhef [insulto] Da nomi a verbi: Per ricavare un verbo da un nome è possibile: • Aggiungere –e se il nome termina per consonante es. malf [remo] – malfe [remare] • Sostiturire –e alla vocale finale se il nome termina per vocale. es. lliamora [scintilla] – lliamore [scintillare] Da nomi ad aggettivi: Per ricavare un aggettivo da un nome è possibile: • Aggiungere –yl/-il se il nome termina per consonante es. nilissa [verità] – nilissyl [vero] • Sostotuire –yl/-il alla vocale finale se il nome termina per vocale es. unla [vergogna] – unlyl [vergognoso] Da aggettivi a nomi: Per ricavare un nome da un aggettivo è possibile: • Togliere la desinenza –yl/-il se l'aggettivo termina in tale forma • Aggiungere o sostituire –a/-an/-n. La creazione di un nome da una aggettivo è più libera. es. llirin [dolce] – llirian [dolcezza] es. falui [marcio] – faluin [marciume] es. llanin [elegante] – llanan [eleganza] • Esistono una serie di prefissi e di suffissi che possono aiutare nella creazione di parole: • Accorpativo: -miri; serve anche per ottenere il plurare di classe ed indicare un numero molto elevato di elementi simili. es. leren [anello] – leremiri [catena] • Accrescitivo Fisico: -noth; indica grandezza soprattutto fisica. es. norr [terra, regione] – noroth [grande terra, il mondo] • Accrescitivo Figurato: edu-; indica superiorità fisica od elevatezza morale es. lunn [sole] – edulun [zenit] es. ela [donna] – edela [nobildonna] • Diminutivo, vezzeggiativo: -ini; indica piccole dimensioni od attaccamento emotivo es. mour [gatto] – mourini [gattino] • Peggiorativo: -uch; indica disprezzo o una condizione non piacevole es. nosson [ragazzo] – nossonuch [cattivo ragazzo, ragazzaccio] • Contrarietà: is-; indica il contrario es. eili [contento] – iseili [scontento] • Negazione: nid-; indica l'assenza es. auw [tempo] – nidaw [mai] • Personificazione: -nir; indica una persona in relazione alla cosa es. arlin [poesia] – arlinir [poeta] es. sille [guardare] – sillir [guardiano] • Maschile: -nor-; indica il sesso maschile quando ha importanza es. olessa [leone generico] – olessor [leone specificamente maschio] • Femminile: -ela-; indica il sesso femminile quando ha importanza es. olessa [leone generico] – lessela [leonessa] • Ripetitivo Singolo: sel-; indica il ripetersi di qualcosa una sola altra volta es. rylme [nascere] – serylme [nascere un'altra volta] • Ripetitivo Continuativo: los-; indica il ripetersi di qualcosa molte altre od infinite volte es. rylme [nascere] – lorylme [nascere molte altre volte, reincarnarsi] • Fattivo: si-; sostiene l'idea che si compie un'azione es. sidille [fare luce] es. sicrasse [fare paura, spaventare; in opposizione a "crasse" avere paura] • Strumentale: -uli; indica un oggetto od uno strumento es. carnoli [contenitore] • Quando non è possibile utilizzare un sinonimo od uno dei consigli precedenti per otterene una nuova parola è preferibile ottenere le parole nuove utilizzando combinazioni di quelle già esistenti. es. camolessa [ruggito, da "caem" grido ed "olessa" leone] es. pemathile [affondare, da "pede" cadere, "math" fondo e "lif" acqua del mare] • È bene ricordare che in Ilytala quando si combinano più parole è ricorrente abbreviarle, utilizzarne solo una parte o semplificare il risultato per evitare parole innaturalmente lunghe o che contengano sonorità inusuali. Sono ad esempio da evitare le doppie t, gruppi consonantici come dn, cn ecc. Sono inusuali anche i gruppi di tre vocali. 11. FONOLOGIA In Ilytala si possono incontrare queste lettere: A - ha lo stesso suono come nell’italiano “casa” o “mano” B - ha un suono labiale morbido come nello spagnolo, molto simile ad una “v” morbida come in “velo” C - è sempre dura come in “cosa” o “cane” anche quando davanti a “i”, “e”, “y” CH - è una C fortemente aspirata come la “j” spagnola in “Juan” D - ha il suono duro di “dente” o “drago” DH - ha il suono vibrato del “the” inglese come in “that” E - la “e” Ilytala ha generalmente un suono chiuso come in “seno” o “meta” F - come nell’italiano “fine” o “fritto” G - è sempre dura come in “gatto” o “grande” anche quando davanti a “i”, “e”, “y” I - ha valore di “i” come suono molto breve come in “mito” o “rito” L - è un suono breve come in “male” o “mela” LL - è una L lunga come in “lungo” o “alleato” LH - suono che non esiste in italiano, simile a “lü” o “liu” LW - la L è breve e la W ha suono morbido come nell’inglese “want” M - identico all’italiano di “mare” o “mamma” N - identico all’italiano di “nave” o “nonna” O - in ilylata la “o” è generalmente chiusa come in “ora” o “monte” P - labiale come in “palla” o “pasta” R - ha un suono più morbido che nell'italiano, non è vibrato, è più simile alla R morbida inglese. S - ha sempre un suono morbido come in “seta” o “asse” T - identico all’italiano come in “tutto” o “tavolo” TH - T dal suono morbido che non esiste in italiano, pronciato con la lingua tra i denti. U - identico all’italiano come in “muro” o “sud” W - ha suono morbido come nell’inglese “want”, in finale di parola tende ad essere pronunciata come "f" Y - è una "i" appena accennata, quasi assente. In Ilytala non esistono altre lettere o suoni. Quest'opera è pubblicata sotto licenza http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/2.5/it/
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    GRAMMATICA ILYTALA Ver. 4.0 Note per l’utilizzo: Questa grammatica non è completa in ogni aspetto della linguistica, è una traccia fondamentale su cui basare i propri scritti in Ilytala. Per situazioni ambigue o non menzionate nella grammatica, la soluzione è il buon senso e la fantasia. Per domande e perplessità, postate i vostri dubbi sul forum. 1. SINTASSI • In Ilytala il periodo segue la struttura soggetto-verbo-complemento. es. il ellea u'cuidan [io leggo un libro] • Strutture alternative sono possibili per attribuire maggiore enfasi ad alcune parti del discorso a condizione che il senso della frase sia chiaro. es. u'cuidan, il ellean [un libro, io leggo] 1.1 Frasi interrogative • In Ilytala le frasi che corrispondono ad una domanda iniziano con la parola ti. Ti non ha nessun particolare significato se non quello di indicare che si sta formulando una domanda. es. Ti nadh ila issenne? [come ti chiami? lett: come sei chiamato?] es. Aya! Ti nadh ila illea? [Ciao! Come stai?] es. Ti dhanie lame? [Quanti sono?] 2. SOSTANTIVI • I nomi possono terminare sia per vocale che per consonante. Esiste una particolare desinenza –an, riconosciuta come tipicamente sostantivante. È utilizzata generalmente per ottenere sostantivi da verbi od aggettivi. es. nagin [cuore] es. edha [nebbia] es. midan [scelta; dal verbo "mide", scegliere] 2.1 Genere • Il sostantivo in Ilytala non ha genere. Per indicare indicare il sesso, quando necessario, si possono usare le desinenze di genere –or, -nor per il maschile ed –ela, per il femminile. Il nome viene ritenuto generalmente maschile se senza specificazione di genere. es. olessa [leone genericamente maschio, ma il sesso non ha particolare rilevanza] es. olessor [leone specificamente maschio. Il sesso ha rilevanza] es. lessela [leonessa; leone specificamente femmina. Il sesso ha rilevanza] • È possibile usare queste desinenze anche come prefissi. es. elessea [ragazza] es. nosson [ragazzo] 2.2 Numero • Se il nome termina per consonante il plurale si forma con l'aggiunta di –ie. es. llydan > llydanie [bacio > baci] • Se il nome termina per –i, il plurale si forma con l'aggiunta di –e. es. lerchi > lerchie [bracciale > bracciali] • Se il nome termina per vocale il plurale si forma con l'aggiunta di –mi. es. issila > issilami [colonna > colonne] • Per indicare un numero molto elevato si può usare –miri. È usato anche per indicare popolazioni. es. issilamiri [moltissime colonne] es. galimiri [i nani] 2.3 Plurali Irregolari. • Molti sostantivi, soprattutto quelli che terminano per consonante, hanno plurare irregolare. È possibile riscontrare alcuni casi più frequenti di irregolarità: 1. nomi che terminano o contengono un dittongo; es. liam > liami [abito > abiti] es. olimia > olimie [bottiglia > bottiglie] es. tinia > tinie [camera > camere] es. calui > calumi [fiaccola > fiaccole] 2. nomi che prima della vocale finale hanno una m o che contengono una m; es. emma > emmie [borsa > borse] es. thima > thimie [obbligo > obblighi] es. balma > balmie [peccato > peccati] 3. nomi che finiscono in –o; es. ulumo > ulumie [ululato > ululati] es. imo > imie [angolo > angoli] es. gorno > gornie [energia > energie] 3. PRONOMI • I pronomi hanno due forme: quella completa e quella abbreviata utilizzata in particolari circostanze come gli aggettivi possessivi e il complemento oggetto o di termine di un verbo. Sono: io - il (abb. dopo vocale: 'l; abb. dopo consonante: 'i) tu - ila (abb. dopo vocale: 'la; abb. dopo consonante: 'a) lui - ar (abb. dopo vocale: 'r; abb. dopo consonante: 'ar) lei - arel (abb. dopo vocale: 'rel; abb. dopo consonante: 'el) noi - iel (abb. dopo vocale: 'le; abb. dopo consonante: 'e) voi - lie (abb. dopo vocale: 'lie; abb. dopo consonante: 'ie) loro - lam (abb. dopo vocale: 'm; abb. dopo consonante: 'am) esso - re (abb. dopo vocale: 're; abb. dopo consonante: 'er) essi - ril (abb. dopo vocale: 'ril; abb. dopo consonante: 'ir) (guarda la tabella riassuntiva) http://img140.imageshack.us/img140/5584/pronomiwx7.jpg Il pronome riflessivo è en, forma abbreviata 'n. • I pronomi in funzione di soggetto hanno sempre la forma completa. es. il fellea uw athora [io mangio una mela] es. arel ladethe u'ladhan [lei cantava una canzone] • I pronomi in funzione di complemento oggetto o di termine si legano al verbo con la loro forma abbreviata. es. ila gare'l ichin [dammi la mano; comp. di termine. Letteralmente: tu dai a me la mano] es. llydhe il edirethe'rel [ieri la vidi; comp. oggetto. Letteralmente: ieri io vidi lei] • In Ilytala i pronomi, se legati ad un sostantivo, diventano aggettivi possessivi. In questo caso si legano al nome per intero o secondo la corrispondente forma abbreviata. [ved. aggettivi possessivi] 4. AGGETTIVI • La tipiche desinenze aggettivanti sono –yl ed –il. Sono utili per ricavare un aggettivo da un nome; tuttavia molti aggettivi hanno una forma propria distinta. es. lernyl [rotondo; da "leren" cerchio] es. ilyl [luminoso; da "ila" luce] es. enoth [grande] es. salis [timido] • Gli aggettivi seguono il nome in cui si riferiscono. Possono precederlo, se il senso è chiaro, a seconda dell'enfasi che si vuole attribuire. es. u'lline lomin [una casa nuova] es. uw lomin lline [una nuova casa] • Gli aggettivi non hanno numero. Concordano nel numero col nome a cui si riferiscono. es. u'lydin gronil [un amico arrogante] es. u'lydinie gronil [degli amici arroganti] 4.1 Comparativi • il comparativo di maggioranza si forma aggiungendo –am all'aggettivo; es. siril > sirilam [vecchio > più vecchio di] es. are sirilam il [lui è più vecchio di me] • il comparativo di minoranza si forma aggiungendo –ach all'aggettivo; es. siril > sirilach [vecchio > meno vecchio di] es. ile sirilach ar [tu sei meno vecchio di lui] • il superlativo si forma aggiungendo –adh all'aggettivo; es. siril > siriladh [vecchio > il più vecchio] es. ie siriladh [io sono il più vecchio] 4.2 Possessivi • Gli aggettivi possessivi si formano ponendo un pronome dopo un nome. I pronomi vengono legati al nome oppure compaiono nella loro forma abbreviata. La forma abbreviata è raramente usata nel caso in cui già l'articolo compaia in forma abbreviata per evitare il doppio apostrofo. es. e'drenil; dren'i [il mio naso] es. e'lliner; lline'r [la sua casa; di lui] es. e'galefiel; galefie'l [le mie orecchie] es. e'galefielam; galefie'm [le loro orecchie] 5. ARTICOLI • L'articolo determinativo è en. Assume forma e' quando davanti a parole che iniziano per consonante. Mantiene la forma en con le parole che iniziano con n. Viene spesso omesso, soprattutto quando il nome è accompagnato da un aggettivo possessivo. es. e'llain [il fiore] es. en nassa [l'ala] es. arel garethe'l llain'el [lei mi diede il suo fiore] • L'articolo indeterminativo è uw. Assume forma u' quando davanti a parole che iniziano per consonante. Può comparire in forma completa uw anche davanti a consonante se al nome è legato un aggettivo possessivo nella sua forma abbreviata; in questo caso la w è muta. L'ariticolo indeterminativo viene sempre indicato per indicare generalità. es. u'llain [un fiore] es. u'nassa [un'ala] es. arel garethe'l u'llainel; arel garethe'l uw llain'el [lei mi diede uno dei suoi fiori; la w è muta] 6. PREPOSIZIONI • Le preposizioni vanno poste prima della parola a cui si riferiscono. Anche alcune preposizioni hanno una forma abbreviata quando sono poste davanti a parole che iniziano per consonante. Sono: di - or (forma abbreviata: o') si usa con: • complemento di specificazione; es. caem o'grum [grido di paura] • denominazione; es. e'norr o'Alar [la terra di Alar] • argomento; es. iel nechea o'ladatha [noi parliamo di giustizia] a - eth si usa con: • complemento di termine; es. il garea cinyn eth larasie [do cibo agli animali] • di moto a luogo; es. iel futhewa eth lline [noi andremo a casa] da - on (forma abbreviata: o') si usa con: • complemento di moto da luogo; di origine; es. lam ormea on elethie [loro vengono dalle montagne] in - sin (forma abbreviata: si') si usa con: • complemento di stato in luogo; es. en elessea e si'lline [la ragazza è in casa] con - an si usa con: • complemento di mezzo-strumento; es. il sidea an ithil [io scrivo con la penna] • compagnia; es. ila arme anil [vieni con me] • modo-maniera; es. arel nechethe a'gront [lei parlò con arroganza] • materia; es. u'cemen a'gilla [un ponte di legno] • limitazione; es. ie nydil an lhata [io sono debole di carattere] • qualità; es. are orchir an enoth nawar [è un soldato di grande coraggio] su - ed / edu si usa con: • complemento di stato in luogo; es. ithil illea si'banda [la penna è sul tavolo] per - ath / adh si usa con: • complemento di tempo continuato; es. iel lurethe ath elen llyn [camminammo per tutto il giorno] • causa; es. il torilea ath lydhan [tremo di freddo / per il freddo] • scopo; es. iel amine ath elua'le [combattiamo per la nostra liberta] • vantaggio; es. ila nyme'n athil [fallo per me] tra/fra - niw (forma abbreviata: ni') si usa con: • complemento di stato in luogo; es. ni'melen in allydh [tra cielo e terra] attraverso - chiw (forma abbreviata: chi') si usa con: • complemento di moto per luogo; es. iel meladethe chi'mathur [passammo per il bosco] (guarda la tabella riassuntiva) http://img511.imageshack.us/img511/8475/preposizionihr4.jpg • La forma abbreviata non si usa davanti a parole che cominciano per lh o con quelle che richiamano la lettera finale della proposizione. Questo non vale per niw e chiw che hanno sempre la forma abbreviata davanti a consonante. es. on nalth [dal lago] es. or ralnoth [dell'incendio] es. or lhata [della farfalla] es. niw lhata [tra le farfalle] • Quando le preposizioni si riferiscono ad un pronome tendono ad unirsi ad esso. es. anil [a me] es. anlam [a loro] es. athiel [per noi] es. edarel [su di lei] 7. CONGIUNZIONI 7.1 Coordinative • Copulativa: e – in anche – ini es. il in ila [io e te] • Disgiuntiva: o (esclusiva "aut") - ni es. ila ormea ni futhea [vieni o vai] o (inclusiva "vel") – i es. il nechea'r i arel [parlerò a lui o a lei] • Avversativa: ma, però – is es. il carnethe'r nis il rithannethe [avevo fiducia in lui ma sbagliavo] • Dichiarativa/esplicativa: infatti, cioè – fula es. are lydin, fula ar aymea'l ollaw [è mio amico, infatti mi aiuta sempre] • Conclusiva: quindi, dunque, perciò – ora es. il myrilea ora ie [penso quindi sono] 7.2 Subordinative • Condizionali: se – mir es. mir ila armea il garea're ethila [se vieni te lo darò] • Causali: perché – neith es. arel rillea neith arele emyl [lei ride perché è felice] • Concessive: benché, nonostante – imir es. imir rethe Llayd, re illea lydha [nonostante fosse estate faceva freddo] • Modali: come – nadh es. ar caemethenya nadh ulchinir [stava urlando come un pazzo] • Esclusive: tranne che, fuorchè: isde, elne es. ar nymea nidul elne felle [non fa nient'altro che mangiare] 8. AVVERBI • In Ilytala gli avverbi corrispondono agli aggettivi. Ponendo un aggettivo dopo un verbo si ottiene un avverbio. es. ar balidea ili [lui corre velocemente] • Quando modificano un aggettivo si pongono invece prima di esso. es. dall ralui [molto bello] es. iram enoth [troppo grande] Questa opera è pubblicata sotto licenza http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/2.5/it/
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    Prima di tutto vorrei ringraziare Khandra e lo staff di DnDworld.it, che ha messo a disposizione questo spazio per rendere pubbliche le mie piccole follie. Poi vorrei ringraziare i ragazzi (e le ragazze) di Alar e in particolar modo Iluve per il supporto e l’interesse che hanno dimostrato per questo progetto. L’Ilytala è diventata infatti lingua elfica ufficiale di Alar Terra d’Eroi. A loro un ringraziamento di vero cuore. Dopo questi doverosi ringraziamenti è altrettanto doveroso spiegare di che cosa stiamo parlando. L'Ilytala è una lingua artificiale, o di fantasia se preferite, nata con l'intento di divenire uno strumento per rendere più ricca e coinvolgente l'esperienza del gioco di ruolo (oltre che per mia gratificazione personale hihihi). Proprio per mantenere fede a questa sua natura originaria, ho cercato di rendere la sua struttura semplice e pressoché immediata, senza prestare particolare attenzione alle regole o ai canoni della linguistica. Questa lingua non ha mai avuto la pretesa di essere realistica, ne tantomeno perfetta. Non sono un linguista, sono solo un appassionato con un hobby un po particolare. Per cui non siate troppo cattivi L’obbiettivo dell’Ilytala è sempre stato quello di essere facilmente apprendibile e immediatamente utilizzabile per tradurre testi, espressioni, per creare composizioni senza passare settimane o mesi nello studio di complicate grammatiche. Va inoltre aggiunto che l'Ilytala è stata pensata sostanzialmente come una lingua elfica, cioè dalla sonorità il più possibile melodiosa, per ricalcare le caratteristiche tipiche della popolazione pensata come parlante. L'influenza avuta sulla sua creazione dagli esempi tolkeniani è innegabile, tuttavia ho cercato di discostarmi il più possibile dall'esempio del sommo maestro per creare qualcosa di nuovo (e giustificarne così la sua esistenza). L'architettura della lingua è ideata per dare delle basi di riferimento ma essere al contempo malleabile, soprattutto per quelle circostanze che nelle lingue rappresentano casi controversi o particolari. In quei casi, dove la mia piccola traccia di grammatica non arriva, la soluzione è la fantasia. Ringrazio anticipatamente chiunque sarà interessato a questo piccolo progetto, e lo invito anzi ad essere parte attiva, postando commenti, suggerimenti, composizioni e perché no, critiche. Ogni commento che può aiutare l’Ilytala a crescere e migliorare è ben accetto Il materiale riguardo all'Ilytala che trovate sul forum potete trovarlo anche all'indirizzo http://ilytala.altervista.org/