
Tutti i contenuti pubblicati da Renis
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Portata
ehm.. merin non sono stato io ad aprire il topic, se guardi bene..
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1000 idee e consigli per creare e interpretare un PG
Allego una cartella di backgrounds (ambientazione FR), adattabili ai vostri png o pg. Grandi gesta, ..
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Portata
Beh, in un mondo dove esistono draghi e folletti non vedo quale sia il problema con una trave di ferro di 3 metri? Lo spadone non sarà ideato come un'arma con portata, d'accordo, ma quando uno spadone enorme cala i boscaioli gridano: "CADEEEEEEEEEE!!!"
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Nuova classe D&D: Il Viandante
Grazie per i suggerimenti! Appena avrò un po' di tempo, mi dedicherò alla creazione di eventuali cdp x il viandante.. e ovviamente vi manterrò aggiornati. X Zorkaan: non è colpa mia se Montecook e soci, quando hanno realizzato la classe del bardo, erano ubriachi.. Rinnovo l'invito di diffondere la classe il più possibile, grandi gesta, ..
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Portata
Il paragone pugnale-spadone non fa' una grinza. Da un punto di vista di regolamento, ti do perfettamente ragione. Ma da un punto di vista obiettivo, beh.. Credo che voi tutti abbiate giocato a "Soulcalibur II"? O avete letto il celebre fumetto "Berserk"? Riportiamo alla memoria questi guerrieri e le loro spade di taglia enorme.. è chiaro, è evidente, è logico che queste armi abbiano portata.. Sarebbe un'assurdità affermare che la trancia cavalli di berserk ha la stessa portata del misero pugnale di un halfling?! Ribadisco che il regolamento, come hai giustamente citato, afferma questo. Ma le regole non esistono, forse, per essere infrante?
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Portata
se non mi sbaglio qualche notizia più precisa dovrebbe trovarsi sul manuale dei livelli epici in cui c'è il talento arma sovrabbondante (grazie al quale è possibile brandire un'arma fino a 2 taglie più grande). Comunque sia, per logica, uno spadone enorme, a mio parere, ha portata. Voglio dire, un'arma che arriva fino al balcone della principessina deve necessariamente avere una portata, altrimenti sarebbe un'assurdità (l'ennesima); avendo portata, incorre anche nelle normali penalità di un'arma di tali dimensioni come, ad esempio, in ambienti ristretti. grandi gesta, ..
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Nuova classe D&D: Il Viandante
x cantore: saggezza mi sembrava più appropriato, dato che il viandante trae la sua magia dalla "consapevolezza della strada", ciò significa dagli insegnamenti che sa trarre dalle sue esperienze di vita..
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Nuova classe D&D: Il Viandante
grazie! per quanto riguarda gli sbilanci della classe: ho cercato di renderla il più versatile possibile.. le abilità da ranger che acquisisce non sono così eccezionali (resistenza fisica è più interpretativo che altro); ha il d6 come DV (il chierico è una classe da incantatore molto potente e, con gli incantesimi giusti è anche un gran picchiatore, e ciononostante lancia il d8!!!); il viandante non ha incantesimi di ammaliamento (tipo charme e dominare, il che significa che deve cavarsela prevalentemente con le sue abilità di persuasione); non ha il furtivo del ladro, né le capacità speciali di quest'ultimo che acquisisce dal 10mo in poi. Credo sia piuttosto bilanciata e versatile, un elemento utile per ogni party, un po' come il bardo ma decisamente diverso dalla sua controparte carismatica. Volevo domandare a tutti voi un favore, amici gidierriani: divulgate il più possibile la classe, magari inserendola nei file in condivisione (sotto la voce d&d) su e-mule e altri. Grazie a tutti e grandi gesta, ..
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Nuova classe D&D: Il Viandante
Grazie a tutti per i commenti! Se giocate la classe fatemi sapere come funziona, ok? Grandi gesta, ..
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Nuova classe D&D: Il Viandante
Spia, messaggero, reietto, pellegrino: il viandante è una figura dai molteplici ruoli. Un individuo che, per scelta o per caso, non ha patria al di fuori delle strade polverose che cammina. Il viandante è un forestiero che conosce ogni luogo; è l’avventore silenzioso di una locanda; un volto familiare in mezzo alla folla; il bandito che ha derubato la signorina O’Leary; l’eroe che ha salvato i figli del mugnaio. È un’anima silenziosa e imperscrutabile come gli orizzonti verso cui dirige i suoi infaticabili passi. Sia nobile, crudele o mercenario, il viandante è un individuo scaltro, temprato da anni di vagabondaggio. Egualmente abile nell’uso della spada e della magia, il viandante è un profondo conoscitore dei sentieri e dei cuori degli uomini.
- Torneo Intergalattico
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Torneo Intergalattico
Grazie farò come mi hai consigliato.. Buone Feste a tutti! PS = creature di Eberron, Krinn e così via vanno bene comunque.. Nella mia avventura, lo stesso universo sembra collimare per favorire l'evento che è il Torneo Intergalattico. Ma affrettatevi! E' rimasto poco tempo.. Grandi gesta, ..
- Torneo Intergalattico
- Torneo Intergalattico
- Torneo Intergalattico
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Torneo Intergalattico
Ragazzi la mia email è: travelerinthedark@yahoo.it Date del vostro meglio: li voglio caratterizzati, ben equipaggiati, e disposti a tutto pur di vincere il torneo. Se possibile, scrivete il motivo per cui partecipano e un breve accenno della loro storia. E' possibile usare TUTTO di TUTTI i manuali, purchè ufficiali. L'unico archetipo non ammesso è il SUPREMO. Non devono essere necessariamente fortissimi (anche se aiuta). Grandi gesta, .. Renis Arlan di Waterdeep, la Città degli Splendori.
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Torneo Intergalattico
Ogni cinquantennio a Sigil, la Città delle Porte, si organizza il famosissimo Torneo Intergalattico. I più grandi campioni del multiverso senza distinzione di classe, allineamento, razza, sesso, ecc.. partecipano a questo imperdibile evento. Durante il mese del torneo, la Guerra Sanguinosa si interrompe; a Ysgard si reinfoderano le spade; la Gehenna scivola in un'innaturale silenzio.. Il Torneo attira milioni di visitatori a Sigil e la stessa Signora del Dolore, la sovrana sempiterna di Sigil, vi presiede. Sembra che l'ago della bilancia che determina l'equilibrio nell'asse fra il bene e il male, nel successivo cinquantennio penderà a favore della fazione che più si è distinta nel Torneo Intergalattico. Ora, miei compagni d'arme, ho bisogno del vostro aiuto! Causa tempo infingardo e malevolo, ho enormi difficoltà a preparare tutti i partecipanti del Torneo Intergalattico e dunque mi rivolgo a voi, fiducioso. Il canone per creare i partecipanti è questo: Classe: qualsiasi; Allineamento: qualsiasi; Razza: qualsiasi; Archetipo: ad eccezione dell'archetipo Supremo, sono pronto a considerarli tutti; Livello: dal 10 in su, fino al 35°; Talenti, abilità e incantesimi: qualsiasi ufficiale (specificare manuale in questione); Equipaggiamento: equivalente al corrispettivo dei PNG rapportati ai GS presente sul Manuale del DM. Avete un mese a partire da oggi, 19 dicembre. Insomma, sbizzarritevi e proponete pure i vostri campioni.. ! Chissà, il vostro campione potrebbe aggiudicarsi la vittoria e il misterioso premio in palio! E dalle sue azioni dipenderanno le sorti stesse del Multiverso! Grandi gesta, ..
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CdP Ammazza Drow
uhm.. la cdp è ideata per elfi di superficie e basta.. grandi gesta, renis
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CdP Ammazza Drow
Esattamente. Ragazzi, avete fatto caso a quei 10 anni di apprendistato?? E l'attacco base.. potenziando la CdP mi sono preso la premura di alzare tantissimo i requisiti. In questo modo, soltanto pochi eletti potranno vantarsi di essere eroi degli elfi. Non è da tutti ed è accessibile a pochissimi elfi mortali.. una vera sfida! Ringraziandovi per le cortesi e accurate considerazioni, vi auguro di compiere grandi gesta.. Renis Arlan di Waterdeep
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Talento contro Non-morti
il talento di cui parli si trova su il Signore delle Terre Selvagge (colpo soprannaturale) e non c'entra niente con il talento Lama del Fato, come potrai ben vedere. per quanto riguarda il rapporto furtivo-critico ai non morti: se un ladro (con il talento lama del fato) riesce nel furtivo contro un non morto, di conseguenza si applica anche il critico. significa che il pg, oltre ad esser riuscito nell'ardua impresa di cogliere un punto debole del non morto, lo ha fatto talmente bene da affondare.. per quanto riguarda la CdP è stata originalmente ideata da Montecook, ma la versione originale è piuttosto limitata. questa, nonostante richieda requisiti decisamente impossibili, è ben migliore. spero di essere stato d'aiuto, grandi gesta, Renis
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CdP Ammazza Drow
Questa è la CdP Ammazza Drow. Scusate e grandi gesta a tutti voi, Renis
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Talento contro Non-morti
EDIT: ho suddiviso la discussione sul talento da quella sulla CDP. Buona discussione. - Subumloc
- Un'autentica impresa!
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L'eroe degli elfi
Menel Hen aveva abbandonato la sua terra, suo figlio. Ma Yondo gli ricordava troppo la madre, e il dolore era ancora insopportabile. Così il suo carattere si incupì e nel suo cuore non ci fu più spazio per la gioia. Il ramingo dava sfogo alla sua rabbia contro gli occasionali mostri in cui si imbatteva, creature malvagie e stupide abbastanza da mettersi sulla sua strada. Trascorse tre anni in lunga solitudine, rifuggendo gli uomini e la civiltà. Durante l’arco di tempo che passò nel Nord, Menel Hen poté rafforzare il legame che lo univa alla natura. L’aspra e selvaggia madre lo aiutava a purificarsi. Ma poi giunse l’Inverno della Fame, come c’è tramandato dalle cronache dell’epoca. La selvaggina era quanto mai scarsa, ci fu una moria tremenda di animali. Neppure le magre provviste che Menel aveva premurosamente conservato bastarono a supportarlo. La fame costrinse il ramingo a fare ritorno nelle terre civilizzate. «Fu come svegliarsi da un lungo sogno», sembra che confidò un giorno a suo figlio, «un sogno in cui io ero un lupo della steppa.» Da questa rivelazione, probabilmente, nacque la leggenda del simbolo araldico degli Arlan: un lupo dal portamento fiero che contempla il cielo stellato. A questo punto il destino di Menel Hen si tesse ai destini di altri uomini, nel bene e nel male, nella luce e nell’oscurità. Oggi il nome di questo antico guerriero è iscritto sull’albo degli eroi della risorta Corte Elfica e noi lodiamo il suo nome. Così se in una notte di vento e di pioggia, mentre sorseggiate il vostro vino caldo in locanda e contemplate il fuoco scoppiettante che arde nel camino, udrete narrare dalla viva voce di un bardo le gesta di Menel Hen consideratevi fortunati, molto fortunati, perché è una di quelle rare storie in grado di portarvi in un tempo che è stato, ma che oggi non è più… ¹Beryn fin = ovvero “tempo della scoperta”; rappresenta l’inizio della pubertà per gli elfi. ²Thiramin = “legame dell’anima”; gli elfi credono che il progresso spirituale di una persona sia inconsapevolmente intrecciato con quello di un’altra.
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L'eroe degli elfi
Il giorno stesso in cui Menel superò il beryn fin, domandò ad Elen di unirsi a lui in matrimonio. La donna accettò senza farselo chiedere due volte, poiché anche lei amava non troppo segretamente questo ragazzo forte abbastanza da superare la tragedia che aveva sconvolto la sua vita e, pur di aspettarlo, aveva rifiutato decine di corteggiatori. Nei due amanti il thiramin² non era stato improvviso, ma un seme vecchio di decadi finalmente sbocciato in un bellissimo fiore. La notizia del loro matrimonio fu accolta dall’intera comunità con grande gioia e festeggiata per giorni. Si sposarono secondo i dettami del rito antico, al sorgere di Anar il sole e ai piedi della quercia dove si erano sposati i genitori di lui e dove ora riposavano, uniti nell’eterno abbraccio della morte. Dalla loro unione, pochi anni dopo, nacque un bambino. Il suo viso ricordava i bei lineamenti della madre mentre gli occhi grigi vagavano per lo spazio come quelli dell’orgoglioso padre. I genitori lo chiamarono Yondo Alassë, “figlio di gioia”, perché c’era tanta felicità nella loro vita. Menel decise di mantenere viva la tradizione degli Arlan e fece tatuare la nuca del bambino con le rune del proprio nome. Ma in quegli anni il Cormanthor restava un luogo pericoloso. Fra le ombre degli alberi strisciavano nemici invisibili, sempre in agguato. Un giorno, un lugubre e infausto giorno i drow sferrarono un attacco improvviso. I Guardiani accorsero a difendere la terra con il coraggio che sempre li contraddistingueva in battaglia, ma le forze drow che si trovarono a fronteggiare contavano duecento fra guerrieri, maghi e sacerdotesse. Allora per gli elfi di Cormanthor fu chiaro che i crudeli cugini non erano giunti con la solita intenzione di uccidere, saccheggiare e fuggire con il bottino. Si trattava di una vera e propria invasione. La battaglia si trasformò presto in un massacro e tutti noi sappiamo che la Corte Elfica quel giorno sarebbe definitivamente caduta se non fosse stato per l’intervento provvidenziale di Odon il drago d’argento, che aveva previsto l’attacco da tempo ed era accorso dall’ovest per assistere i suoi alleati. Nell’infuriare della battaglia, Elen si trovò faccia a faccia con il famigerato Ykrash, un necromante di grande potere. Ad Ykrash bastò toccare la fanciulla elfica con un dito pervaso di gelida energia, perché la nobile guerriera cadesse a terra pallida e fredda in un istante, come se il sangue non fosse mai fluito nel suo corpo. Menel la vide cadere e per lui fu come rivivere quel giorno lontano, che ancora bruciava nella sua memoria come se fosse accaduto ieri; i ricordi riaffiorarono in un fiume in piena di rabbia devastante. Ancora quella sensazione d’abbandono e forza lo pervase e così Menel si fece largo fra i nemici in un turbinio terribile di lame finché raggiunse Ykrash. Il mago fu colto alla sprovvista dall’arrivo di Menel e tentò di comporre un incantesimo, ma nel farlo lasciò la difesa scoperta alle lame dell’elfo, che si incrociarono intorno al suo collo decapitandolo. Vendetta! Era fuori di sé! Il ranger continuò a dilaniare i corpi dei nemici anche quando questi non respiravano, né si muovevano più. I compagni tentarono di fermarlo, ma la sua ira era formidabile. Menel fuggì via da quel luogo di sofferenze, in preda ad una follia che lo condusse miglia e miglia lontano, al nord. Durante la sua fuga, Menel non si fermò mai nello stesso luogo per più di due giorni: avvertiva il bisogno di abbandonare una caverna, un asciutto rifugio e andare via, sempre più lontano, sempre più a nord. Menel Hen divenne un ramingo, un solitario viandante delle terre selvagge. Si nutriva di radici, di piccoli animali quando aveva la fortuna di incontrarne. Lentamente, Menel imparò… Imparò il significato della fame, della sete e del dolore, del freddo e del caldo. Era solo con sé stesso, solo lui e il cielo. Ed il suo sguardo tornò a vagare – di notte – fra le stelle, nella speranza di incontrare il sorriso della sua amata Elen in mezzo a quelle luci…