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Seraphim

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  1. Neverending story... non saprei se metterlo tra i classici, in verità non è che sia un Icona della Fantasy, sebbene io lo metta tra i "must" della letteratura. Fantasy-onirico-filosofico. Un libro che esprime centinaia di concetti per nulla immediati. La leggerezza con cui Ende accenna a storie di una potenzialità infinita lasciandole non approfondite mi rimanda sempre al genio Beethoven. Ci son molti scrittori che su una sola delle 20 o 30 idee che Ende lascia accantonate ci scriverebbero un romanzo intero (avete presente la "morte multicolore", tanto per citarne uno?). Riguardo ai classici penso che siano usciti fuori tutti. Anche se nel mio pensiero la Fantasy nasce parecchio dopo il 1200.
  2. Ciao diana! potresti dirci qualcosa su " leggenda di Otori"? che ha un titolo interessante, ma non ne ho mai sentito parlare.
  3. Darth intendeva dire che lo ha letto (I viaggi di Gulliver intendo.), ma non mi stupisce!!! Cmq leggetelo che è molto molto bello.
  4. Sono d'accordissimo su questo punto. Bisogna ben distinguere il "carattere" (epico, drammatico, ecc... ) dal genere (fantasy, horror, ecc...) in una storia. Dobbiamo essere tutti d'accordo almeno su questo. P.S. Sto continuando l'analisi, se mi vengono dubbi o nascono considerazioni riferirò istantaneamente.
  5. Seraphim

    Conan

    In edizione economica, cercalo nei negozietti piccoli: Newton-Compton "Tutti i cicli fantastici". C'é l'intera saga del cimmero, rielaborata per essere letta in ordine cronologico... e ti assicuro che è un capolavoro. Conan è un personaggio veramente fantastico e anche secondo me è "una tra le prime" forme di Fantasy-Epico/Eroico. Se riesci a trovarla ci sono anche gli altri racconti fantasi di Howard, e sebbene io sia legato affetivamente + a Conan, devo ammettere che sono cmq grandi lavori. Un saluto.
  6. Se cominciassi con una serie di elogi al tuo schema, Darth, non finirei più. Ti basti sapere che prima di partecipare a questo thread stavo lavorando per la stesura di un trattato sui Generi Narrativi. Ma vedere che c'é qualcuno molto più avanti su questo tipo di lavoro mi ha fatto cambiare idea. Preferisco dare il mio supporto per il perfezionamento del tuo modello piuttosto (in cambio di una citazione tra i ringraziamenti ! Scherzo, non è necessaria ). Cmq, spostiamo quindi l'attenzione dal mio discorso e spostiamola sul tuo, (ora prendo io "l'accusa"!!!) Se davvero quello schema è nato tramite la collocazione di "storie" e di come si distribuivano sui generi, bisogna dire che mette in risalto parecchi fattori piuttosto interessanti, che esulano dal singolo "racconto" e vanno più in profondità nella definizione dei generi. Innanzi a tutto noto l'assenza nel tuo schema della fanta-teologia, che a mio parere è un genere a se stante, che ha intersecato tutti gli altri e possiede anche caratteristiche sue proprie (non sono un fissato di religione!). Magari l'hai valutata e hai ragioni tue per non averla inserita, o forse l'hai integrata nella Fantasy, cmq è uno dei punti da discutere. Secondo vedo alquanto improbabile un intersezione tra Fiaba e Distopia, se tu hai un esempio valido mi ricrederò, ma come generi non sono compatibili, per gli scopi che ha la fiaba, non può integrare elementi distopici. Sono curioso invece, dell'incontro tra Fantascienza e Utopian Fiction, non nego che possa esistere, ma non mi viene in mente nulla che vi si possa collocare. Uno degli elementi che più salta all'occhio è la componente, indipendente da tutti gli altri, che i vari generi possiedono. La prima cosa che mi fa venire in mente è che ci sia una caratteristica essenziale che distingue i generi, e questa potrebbe essere lo "scopo". Il gruppo Fiaba, Favola, Horror, così disposto, sembra suffragare questa tesi. In effetti, tutti e tre i generi condividono molto degli strumenti utilizzati durante la narrazione, il tipo di ambientazione, gli eventi che possono accadere, ma si distinguono sostanzialmente nello scopo: "l'educazione" , "il diletto" e lo "schock". Per proseguire su questa linea dovremmo identificare in modo univoco il preciso "scopo" di ogni genere. Aspetto le vostre considerazioni ed intanto continuo ad analizzare lo schema.
  7. Immenso Darth, si vede male! Non si può in qualche modo aumentarne la definizione (non riesco a leggere i nomi). Cmq credo di capire che tipo di lavoro ci sia dietro ed è molto interessante. Aspetto di leggere i generi prima di esprimermi. (e di capire lo schema, dato che non sembra uno schema gettato giù in due minuti, suppongo che richieda tempo per essere compreso). Per quanto riguarda Sam, (mi scuso per l'informalismo), è un regista che stimo molto, e trovo la sequenza iniziale di immaggini di Evil Dead assolutamente impressionante. Il resto del film (SOLO a livello di trama sto parlando) non regge (a parere mio e di molti). E solo quel film (non li ho visti tutti), quindi mi scuso se ho toccato un altare sacro, sarò prudente (e qualcuno ricercato da parecchi quadranti potrebbe dirmi: "Sarai morto allora!", in un losco bar di M... ).
  8. Allora, innanzi tutto un ringraziamento per le vostre parole gentili, ed un ringraziamento particolare a Vader che ha proposto questo tema e forse permetterà a tutti noi di gettare le basi per una nuova definizione dei generi letterari-cinematografici. Le tue obiezioni sono tutte valide Vader e cercherò di discuterle (non per difendere la mia tesi, non sono uno di quelli che si fa un idea e poi diventa inamovibile, ma come tutti sappiamo in un dialogo modello socratico, per trarre delle conclusioni uno deve "aggredire" una tesi e l'altro "difenderla".) Per rispondere alla prima critica del mio modello (il vicendevole cadere da Fantasy a Fantascienza), non penso che questo possa accadere. Quello che affermavo era che "uno" dei punti focali è il dare spiegazioni, non mi permetterei mai di ridurre la distinzione tra i due generi a "solo" quello, evidentemente c'é altro e tutti insieme forse lo tireremo fuori. Io ora dirò quello che "credo" di aver trovato. Sempre utilizzando esempi, molti di coloro che hanno visto quell'obrobrio de "La casa" (di Sam Raimi, titolo originale "Evil Dead" se non sbaglio) si sono tagliati dalle risate (diciamo negli ultimi 6 anni), è un film fatto veramente male, questa l'opinione dei più, perché fa ridere, eppure non è una "commedia" o un film "comico" (capisci dove sto andando a parere?) si percepisce, per molti altri fattori, che tenta di essere un film del genere "Horror" ma non ci riesce, ed a nessuno verebbe in mente di definirlo "comico". Forse Raimi se ne è accorto, e nel seguito della storia "L'armata delle Tenebre" ha fatto veramente un ottimo lavoro. Ma non è più un "horror" è un film "comico" e riesce ad esserlo. Allo stesso modo per fantasy e fantascienza, in un qualche modo si percepisce quando una storia tenta di essere di fantascienza ma non ci riesce ed anche per il fantasy. (è quindi necessario localizzare gli altri punti di distinzione tra i genere, se siamo tutti d'accordo sul fatto di dare o non dare spiegazioni). Dune. Riguardo a Dune, forse non era il migliore degli esempi di fantascienza (anche se continuo ad affermare che è quello il suo genere.) Il fatto è che Dune è un opera mastodontica, è un romanzo troppo grande per poter essere racchiuso in un solo genere. Ci sono componenti altamente Teologiche, la religione ha un ruolo molto vasto, componenti psicologiche, complotti, guerre, sentimenti, politica, tradimenti. Perché allora continuo a metterlo tra i 4 pilastri della fantascienza (I. Asimoov, R. Brabury, Jack Vance e Frank Herbert per me sono i 4 aspetti distinti della Fantascienza)? Perché al centro di tutto c'é Arrakis, un pianeta desertico, che possiede una strana sostanza, il melange in grado di acuire le percezioni umane (mi scuso per i termini riduttivi di questa affermazione). Frank Herbert ha costruito un intero ecosistema perfettamente funzionante, senza lasciare nulla al caso, spiegando in ogni piccolo dettaglio come può esistere, analizzando come si può sviluppare una civiltà in un pianeta del genere. La "spezia" ha una ragione d'essere e viene pienamente illustrata. L'intero universo gravita attorno a questo elemento, e tutto viene accuratamente descritto. Nel signore degli anelli, che penso tutti siamo d'accordo nel definire Fantasy, non c'é nulla di tutto ciò. C'è, è vero, un intero mondo, ma non viene spiegato con quel tipo di rigore "scientifico". Vediamo di trovare altri capisaldi dei due generi. Secondo me, in primo luogo bisogna svincolare assolutamente il genere Fantascienza dall'aspetto tecnologico. Perché se vogliamo definire un genere in modo assoluto, relegarlo alla tecnologia ce lo impedisce. Nel momento in cui esisterà il teletrasporto tutte le storie che ne parlano cessano di appartenere al genere fantascienza? Dobbiamo trovare altre caratteristiche + stabili. Credo che lo "stupore" sia una possibile traccia, ma anche quella non è così assoluta. Per ora ho parlato anche troppo, attendo proposte e altre critiche costruttive sulla questione del dare o non dare spiegazioni. Riguardo a Frankestain non ho abbastanza elementi per analizzarlo, lo lessi 5 anni fa, mi piacque, ma non l'ho letto altre volte e ne ricordo poco. I titoli dei libri che mi hai chiesto te li rimedio il prima possibile... è che la mia memoria per i nomi non è un granché e li devo ritrovare (chiedo venia ). Per quanto riguarda le informazioni su Dune, sapevo di Lucas, ma non sapevo chi fosse Anderson, e ti ringrazio della dritta!!! Un saluto a tutti.
  9. Vorrei proporre un libro molto famoso, ma poco letto (magari mi smentite subito... ne sarei felice.) "I Viaggi di Gulliver" di Jonathan Swift. Sopratutto l'ultima isola che visita, quella dei cavalli. Esprime dei concetti veramente fantastici (ancor di + considerando quando è stato scritto). Una lettura veramente appagante, forse un pò faticoso lo stile, ma per chiunque abbia letto con piacere Tolstoj o Manzoni và giù che è una meraviglia.
  10. Vorrei esprimere anche io la mia opinione su questo dibattito, e sapere anche da tutti voi cosa ne pensate. Innanzi tutto, una volta lessi una definizione data da uno scrittore (vi farò avere entro breve il nome, devo ripescarlo) in un libro che si chiamava "Fantasy" ed era una raccolta di racconti fantasy. Lui asseriva, ed in questo mi trova d'accordo, che la Fantascenza nasce dalla fantasy, e solo dopo un pò di tempo si stacca, per assumere delle caratteristiche proprie e distintive rispetto al genere Fantasy. Sempre quando lo avrò ripescato vi trascriverò il resto del suo articolo, se qualcuno è interessato. La mia visione personale cmq è leggermente differente. Dopo averci pensato a lungo ho localizzato quello che per me è uno dei punti focali di distinzione tra i due generi. La fantascienza deve dare spiegazioni, la Fantasy no. Per spiegarmi meglio (o per essere fantascientifico ), la fantascienza supera la realtà umana per qualche aspetto, ma DEVE spiegare il come ed il perché e deve approfondire come tale elemento modifichi la realtà umana (Fantascenza come "Stupore"!). Un libro di fantascienza che ipotizza un mondo identico al nostro, solo dotato di telepatia (e badate che non c'é tecnologia nella telepatia) e ti spiega come cambia la società, come viene influenzata, ti spiega come si è generata la telepatia, quali forme assume, E' un libro RIUSCITO, se non desse quelle spiegazioni sarebbe semplicemente un libro da "buttare". (come tutti quei libri che giocano con i salti temporali dicendo "tanto nessuno può dire che non succederebbe questo", senza però motivare alcuna delle loro scelte se non con uno scarso "perché no?") Un libro Fantasy invece NON DEVE dare spiegazioni di questo genere. Per essere diretto: ce ne importerebbe qualcosa di LEGGERE come un drago fa a sputare fuoco? Generalmente i Fantasisti rispondono di no. Se ne può discutere per ore, volendo (ed è questa la magia della Fantasy). Ma scriverlo in un racconto, ti stacca da quella che è la Fantasy (Fantasy come "Libertà", ti apre a mondi, ti libera la fantasia.) Un Romanzo Fantasy che ti spiega tutto è un romanzo Fantasy che ha fallito. Ed in questo Star Wars la vecchia trilogia è molto Fantasy, dato che NON ti spiega i perché della forza, o cosa realmente sia. La nuova trilogia si discosta dal Fantasy con quel breve accenno, tanto dibattuto, sui midiclorian (sigh). Non fraintendetemi io adoro entrambi i generi, e li metto paritari come letture che preferisco (o le storie). Sono d'accordo con Vader sul fatto che il luogo non conta, ne il tempo. Fantasy e Fantascenza non sono relegati ad un luogo o ad un tempo. Si può fare (ma è molto difficile), un romanzo di fantascenza ambientato nel 1200 (e un paio ne ho letti), come romanzi fantasy ambientati nel 2500 o oltre del nostro mondo (La saga di "Shannara" vi dice nulla?) + complicato vedere una fantasy pura in un ambiente altamente tecnologico, ma non impossibile. Per concludere io vedo come chiari esempi di questi generi letterari: Fantasy: "Il signore degli anelli" Fantascenza: "Dune" E l'esatto punto di incontro tra i due: "Star Wars" (vecchia trilogia) Scusate se forse ho scritto troppo, ma volevo essere chiaro per ricevere commenti edificati su questo mio punto di vista. Un saluto.
  11. Seraphim

    Libri Fantasy

    Ultimamente mi è capitata per le mani la saga dell'assassino, Di Robin Hobb. Sono tre volumi più che discreti sopratutto il primo "L'apprendista Assassino". Ma prima di leggere lavori minori, come questo, suggerisco anche io di farti Shannara e Dragonlance. A part from this. Qualcuno ha percaso letto il libro di Luca Trugenbergher (non vorrei averlo scritto male) "Il risveglio dell'Ombra". E' un italiano-svizzero (gloria a noi) ed il suo romanzo non è per niente male, anzi! Sto aspettando con ansia notizie su una sua prossima uscita, ma per ora non ne ho nessuna.
  12. In effetti ho fatto una gran confusione. Ho letto i tre libri che mi hai citato, e dopo i 3 delle lande... la vecchiaia... sigh (24 anni...) Cmq la mia domanda rimane valida: Torna l'Efreet? E se si, in che libro?
  13. Scusate l'ignoranza, ho letto i primi tre volumi della saga di Drizzt, il ciclo delle lande. Li ho trovati di ottima qualità. Tra le cose che più mi hanno colpito c'é il confronto con l'Efreet, che Drizzt sconfigge, bannandolo per (100?) anni. In che libro, se esiste, torna l'Efreet? Dato che aveva giurato di vendicarsi, e se avviene l'incontro, è bello quanto io me lo aspetto? Grazie e un Saluto.
  14. Ciao a tutti, A me son capitati tra le mani tutti i libri che riguardano Eymerich, e la qualità dei volumi, fin dal primo che mi è capitato ("Il corpo e il sangue di Eymerich"), mi sembrò impressionante. Mi è capitato di scambiare anche alcune mail con Evangelisti e lo trovo uno scrittore di grande levatura. Avevo anche sentito dire (da lui) che avevano accettato di produrgli un film basato su Eymerich, ma è stato + di un anno fa e non ne ho saputo più nulla. Qualcuno di voi ne ha sentito parlare?
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