Sottoscrivo FeAnPi nella maniera più completa. Un libro ben scritto non è uno che scivola giù come l'olio ad una lettura rapida ma crolla miseramenta appena uno si mette a leggerlo con attenzione. Alla "Compagnia dell'Anello" si possono fare delle critiche, ma non che sia costruito a caso! Anzi, per quanto lo si analizzi minuziosamente è praticamente inattaccabile, ogni elemento combacia con gli altri e la storia è credibile senza sforzi. Se invece prendiamo Paolini, o la Troisi... ad ogni piè sospinto c'è in agguato un "macchecca**o" pronto a demolire la sospensione dell'incredulità. Torri alte chilometri che stanno in piedi senza una ragione apparente, guerriere snelle e flessuose che maneggiano spadoni ed archi lunghi, personaggi che vanno in una direzione e poi, inspiegabilmente, si dirigono dalla parte opposta, armi supersegrete lasciate in un armadio accessibile a tutti, eserciti che compaiono dal nulla, supercattivi potentissimi incapaci di sconfiggere avversari mediocri, personaggi braccati dall'evil overlord di turno che se ne vanno tranquillamente in giro con il proprio nome e sotto gli occhi di tutti... non c'è che l'imbarazzo della scelta.