illurama

Jveng [Nessuno] Sorrido al vedere Ubert che mostra il suo lato tenero nei confronti di Jojobo. Lo sapevo che sotto sotto... "Grazie mille Rabubunangan! Penso che però, dato ciò che ci accingiamo a fare, sia meglio se porto con me quest'arma. Benché non sappia molto sul suo conto, sembra comunque una buona arma e, sai mai, potrebbe salvarmi la vita..." Mentre Ubert si posiziona per fare la guardia, mi sistemo anche io nel posto che mi sono cercato prima, in posto non raggiunto dalla luce, e non visibile dai vari ingressi. Mi riguardo un po' la scimitarra, quasi come a contemplarla, rigirandola da un lato e dall'altro, studiandone la curvatura. Quando questo gioco mi annoia, la faccio e mi metto a dormire... Molto. Questo. E anche. Più...

Jveng [Nessuno] "Massì dai, sembra la cosa più sensata" faccio, con un gran sorriso incoraggiante, guardando sia Rabubunangan e Jojobo. "Se Francisco eè prigioniero di queste scimmie..." talmente intelligenti da averci spedito le sue braccia mozzate come ricordo "...forse ci servirà un po' di aiuto per tirarlo fuori da lì!" Sempre che ci vada di farlo... "Grazie, Rabubunangan, ne faremo buon uso!" gli dico, guardandolo dritto negli occhi con uno sguardo riconoscente e prendendo una delle radici. "Giacché ci siamo, qualche altra informazione sarebbe utile. Questo buio, funziona soltanto di notte? Abbiamo incontrato venendo qui delle creature decisamente non vive che ci hanno dato qualche fastidio..." dico indicando le mie ferite "... per caso tu puoi farci qualcosa?" Poi, infilo la mano sotto il mio mantello e faccio comparire la scimitarra che ho rubato al non morto sulla spiaggia. "E poi ci sarebbe questa... L'ho presa ad uno di questi non morti, ma sono abbastanza certo che sia stata portata da lontano, da oltre il mare... E' un materiale che non conosco, e ho il dubbio che abbia qualcosa di speciale... Per caso tu e le tue ossa sapete dirmi qualcosa?"

Jveng [Nessuno] E' una strana sensazione non avere lo stomaco che brontola. Una strana e piacevole sensazione. Ascolto con interesse tutta la storia di Rabubunangan, estremamente vigile finche lui non tira fuori il lingotto... Molto. Questo. E anche. Più... La mia mente comincia a viaggiare alla velocità della luce, ed in maniera alquanto inefficiente. Sento la vocina di Jojobo nella mia testa, ma la vista di quell'oro è troppo distraente. Chiudo gli occhi un momento per poter distaccare lo sguardo e ricompormi. "Dunque, le due cose non sono mutuamente esclusive secondo me, e l'una può aiutarci con l'altra. Potrebbe addirittura essere indispensabile..." "Quanto dista da qui questa bestia?" chiedo a Rabubunangan, "e quanto dista da qui il posto dov'è imprigionato Francisco?" faccio a Jojobo? "Eliminare questa bestia potrebbe essere un lavoro rapido, e dare un po' di respiro alla tribù di Rabubunangan. Poi potremmo valutare un'estrazione rapida di Francisco. Probabilmente per noi potrebbe essere facile arrivare a lui." Ma potrebbe essere più difficile portarlo via. "Se sa così tante cose, magari potrebbe darci una mano per risolvere il problema della tribù di Rabubunangan". Continuo a grattarmi la barba, pensoso. "In entrambi i casi, abbiamo bisogno di informazioni..."

Jveng [Nessuno] "E la parola chiave qui è presunti!" sorseggio anche io dalla tazza come fa Rabubunangan... "Diciamo che siamo qui anche a causa di Francisco" prendo un boccone del cibo che ci è stato offerto e lo ingurgito senza formalizzarmi troppo sulla compostezza. "Grazie mille della tua ospitalità! Beh da quel che dici, se siamo al sicuro da questo buio che ci cerca è anche grazie a queste ossa" alzo ancora la tazza-teschio "e salute anche alle ossa allora!" "Cosa possiamo fare per te, Rabubunangan?"

Jveng [Nessuno] "Che carine queste tenebre..." dico in tono quasi scherzoso. Non ho motivo di dubitare delle intenzioni del rettile... Mi è sembrato affidabile, ma la precauzione non è mai troppa. Mentre lo ascolto, guardo con la coda dell'occhio Ubert. Quando lui beve, alzo la tazza verso il rettiloide in segno di ringraziamento e gli faccio un altro bel sorriso. Sorseggio la bevanda o la bevo tutta in un sorso a seconda di quello che fa il rettile. A questo Ral Ghe Nanar, chiunque esso sia... "Tutte domande molto... pertinenti!" faccio eco alle domande di Ubert.

Jveng [Nessuno] Rispondo allo sguardo di Ubert cercando di tranquillizzarlo, sperando riesca anche a leggere le mie labbra. @Ubert Lo spero, quantomeno...

Jveng [Nessuno] "Beh, parlare... direi che è il minimo! Grazie mille per la tua ospitalità!" dico al rettile con un gran sorriso riconoscente. "Entrate pure, a quanto pare qualcuno o qualcosa ci sta cercando" faccio agli altri dietro di me. "E spero che il nostro ospite ci possa aiutare a capire perché" faccio al rettile, mentre attraverso il ponte. Una volta dall'altro lato, cerco un posto ben riparato, che non sia facilmente identificabile dall'ingresso, magari dietro una colonna o qualche bel blocco di pietra, e ci poggio il mio zaino. Nell'attesa che gli altri arrivino, mi stiracchio la schiena. "Cosa c'è Jojobo?"

Jveng [Nessuno] Ma certo che sei proprio... Dannata scimmia!!! Quando vedo Ubert entrare con la freccia incoccata, da un lato mi sento piu' al sicuro, dall'altro mi rendo conto che la situazione non depone a nostro favore casomai questa creatura fosse in qualsiasi maniera non indisposta nei nostri confronti... Potrei essergli addosso e sgozzarlo prima che si renda conto della mia presenza... Ma qualcosa dentro di me mi dice che questo non sarebbe il miglior approccio, non in questo caso. Jojobo, per quanto una scimmia dal piccolo cervello, è sopravvissuta dove altri sono morti, e mi è sembrata sincera... "Rabubunangan?!" dico, mostrandomi e muovendomi lentamente verso la creatura con nonchalance, senza avere alcuna idea di quello che ho appena detto. "Sono Jveng, il nostro amico Jojobo ci ha detto che forse avremmo potuto ricevere asilo qui per una notte." dico con una voce amichevole e un gran sorriso stampato sulla faccia. @dm

Jveng [Nessuno] Bisbigliando mi rivolgo ai miei compagni: "Credo si riferisca all'albero della nave con cui sono arrivati qui..." "Qui dentro c'è qualcuno... o qualcosa... con una coda da rettile... che sta bellamente ronfando." "C'è un ponte di pietra che attraversa un canale in cui scorre acqua, posto in abbondanza per nasconderci e mi sembra ci sia anche un'altra apertura sul fondo della stanza, da qualche parte entra un po' di luce" E varie altre cose... Cose che forse non dovremmo toccare... ma che, inevitabilmente, toccheremo. "Che ne dite? Il fatto che qualcuno o qualcosa ci dorma da solo mi sembra... rassicurante! Se entrate, fate molto piano... non vorrete mica svegliarlo." Deve quantomeno avere un paio di frecce puntate in fronte nel caso! Detto ciò, mi addentro un po' nel tempio facendo molta attenzione a dove metto i piedi, restando comunque ad ascoltare le intenzioni dei miei compagni. @dm

Jveng [Nessuno] "Caro Jojobo, mi sa tanto che questo fato ci accomuna..." dico sorridendo alla piccola scimmia. "Avete sentito? Acqua! Diamo un'occhiata più da vicino" faccio a Marcyl e Jojobo, bisbigliando. Al calare delle ombre, diventa per me naturale fondermi con esse. Muovendomi silenzioso e lentamente, sbircio all'interno della stanza, cercando di capire da dove proviene il rumore dell'acqua. @dm

Se si tratta di 3.5, ti posso dire che, con il vantaggio della sorpresa, 8 pg di livello 11 potrebbero tranquillamente fare secco un drago anche molto vecchio in un solo round. Qui stiamo parlando di un drago enorme, quindi al massimo adulto maturo. Soprattutto se non vola e se tutti i vari combattenti ci possono andare in mischia facilmente... Alla fine l'economia delle azioni è a vostro vantaggio. Diciamo che qui tutto lo fa la vostra capacità di sorprenderlo, che praticamente dipende quasi del tutto dagli incantesimi che avete a disposizione. Se avete roba tipo porta dimensionale, volare, invisibilità, resistere all'energia e cose del genere potrebbe essere una passeggiata senza problemi. In assenza di tutte queste cose, la possibilità di qualche defezione aumenta considerevolmente.

Jveng [Nessuno] All'udire questi versi sinistri provenire dalla giungla, mi guardo intorno con circospezione, ma sono sempre più certo che la giungla non sia il posto dove voglio restare ad aspettare... "Caro Jojobo, da un certo punto di vista sono quasi contento che tu non sappia cosa ci sia in questo buio vivo. Sapete cosa, miei cari? Neanche io vorrei saperlo." Pertanto, appurato che Ubert non è stato trucidato come un agnello sacrificale quando si è appropinquato alla piattaforma, mi dirigo verso la costruzione centrale rimanendo sul bordo della piattaforma "rotante" per quanto sia possibile. "Penso sia meglio lasciarla qui com'è questa piattaforma ruotante, almeno per il momento. Jojobo, che fai vieni? E comunque, poi ci devi dire di questo ...grande albero preso..." @dm

Jveng [Nessuno] "Oooohssignore, finalmente... non ce la facevo più con tutti questi moscerini" Mentre Ubert ispeziona la zona, alcuni dubbi ancora mi attanagliano che non hanno ricevuto risposta fino ad ora. "Quindi, Jojobo, stavamo dicendo... Com'è che vi siete conosciuti tu e Francisco? Com'è che siete diventati amici? E soprattutto, la domanda che mi sto ponendo da quando ti ho incontrato... Come fai a parlarmi qui?" Picchio con la punta del mio dito indice la mia testa... "E' per caso grazie a quello?" Indico il collare d'oro "o saresti in grado di farlo anche senza?"

Jveng [Nessuno] "Te l'avevo detto che quello lì era un po' burbero" faccio a Jojobo, bisbigliando ma senza tentare veramente di non farmi sentire. "Ma tanto a Jojobo non verrebbe mai in mente di fare un passo falso, vero?" dico con un tono tra l'affettuoso e l'intimidatorio fissandolo negli occhi con un gran sorriso, perché ovviamente la penso esattamente come il mio compagno. "Quindi... direi che, mio caro Jojobo, puoi farci strada!" "Eh, dimmi un po' Jojobo, queste scimmie cattive... Sono anche loro dorate e ricoperte di gioielli?

Jveng [Nessuno] "Capisco..." faccio, rivolgendomi alla scimmia. "Guarda Jojobo, sai cos'è indispensabile affinché noi possiamo anche solo pensare di aiutarti? Passare la notte in un luogo sicuro... sicuro per noi! Capisci cosa voglio dire? Puoi darci un consiglio?"

Jveng [Nessuno] "Francisco! Il figlio del gran sacerdote... Il motivo per cui siamo qui, ricordi?" Faccio un gesto alle spalle della scimmia, come di una sega che mozza le mie braccia.

Jveng [Nessuno] Cerco di rispondere alla voce che ho nella mente, perchè mi sembra quasi una cosa sensata da fare. Ma nel dubbio che invece si tratti di una cosa alquanto sciocca, bisbiglio alla creatura. Nel frattempo, corro dai miei compagni. "Jojobo... Ma che bel nome... Tranquillo, non voglio farti del male! E' solo che, mi sentivo osservato e, come ben saprai, ci sono tante cose pericolose in questa giungla. Ma ora che è tutto apposto ti libero, che scherzi?" Quando arrivo dai miei compagni faccio loro un'espressione per far loro capire di restare calmi, ma rimanere in allerta. Alzo un po' la voce in maniera che mi sentano, e continuo a parlare gentilmente alla scimmia. "Guarda, piccolo, qui i miei amici sono dei tipi un po' burberi e piuttosto suscettibili al momento, quindi cerca di non fare cose strane, tipo movimenti bruschi o scappare via, ok?", faccio un sorrisone verso i miei compagni. Mentre gli parlo, mi assicuro che gli altri siano pronti e poi lentamente lo libero dal mantello. "Ehi piccolino, eccoti qua" Gli faccio un gran sorriso! "Cosa ci facevi tutto solo in un posto come questo? Sapete, Jojobo dice che è amico di Francisco... Ora, non possiamo sapere se si tratta di QUEL Francisco, ma direi che c'è una discreta probabilità... "Loro sono Marcyl e... coso, dannazione, non riesco mai a ricordare il tuo nome, devi perdonarmi." @dm @Tutti "Comunque, Jojobo, questa collana sbrilluccicosa che hai al collo è veramente bella... Dove l'hai trovata, piacerebbe tanto anche a me!"

@dm

Jveng [Nessuno] Bevo voracemente dalla borraccia che mi porge Ubert. L'acqua è disgustosa, ma è la cosa più buona che avrei potuto bere in quel preciso momento. "Grazie mille!" faccio a Ubert un sorriso a trentadue denti. Seguo Ubert e Mercyl nella giungla alla ricerca di un albero più alto da cui avere una visuale. Mentre Ubert ispeziona il paesaggio circostante, do un'occhiata alla scimitarra che ho preso al tipo senz'occhio sulla spiaggia. @dm "Ehi coso, come hai detto che ti chiami?" faccio a Mercyl. "Hai mai visto una cosa del genere? Il materiale di cui è fatta questa lama mi incuriosisce alquanto. Io non credo di averlo mai visto..." Ad un certo punto, qualcosa coglie la mia attenzione intorno a noi. "Ehi, coso... Non hai anche tu l'impressione che non siamo soli?" Bisbigliando tra me e me, faccio sparire la scimitarra sotto il matello da dove recupero un paio di frecce, l'arco pronto. @dm

Jveng [Nessuno] Che dici? Com'è quest'acqua? Dico rivolgendomi a Ubert, tentando di sorridere e porgendogli la mano in attesa che mi passi la borraccia. La sola vista di quell'acqua mi fa perdere la ragione. Chissenefrega che fa schifo! Sembri ancora in piedi... Dammela, prima che mi prenda un colpo! Come dicevo, proverei a salire sull'albero. Sembra abbastanza più alto della giungla circostante per poter dare un'occhiata a cosa c'è intorno, ma sicuramente raggiungere un'altura come suggerivi sarebbe più conveniente. Che ne dite? Guardo entrambi, ma resto con la mano porta verso Ubert, in attesa...

Jveng [Nessuno] "In effetti sembra molto strano come albero... Inoltre anche a me non sembra ci siano grossi animali nelle vicinanze. Qualcosa deve tenerli alla larga... O quest'acqua non è buona come sembra, oppure ci dev'essere qualcosa in quell'albero che li spaventa... Chissà, forse l'albero stesso" Questo qui la sa lunga! "Mi sembra un'ottima idea quella di lanciare la borraccia legata alla corda" @dm Comunque, la giungla sembra tutt'altro che disabitata, e se gli animali non vengono a bere in questa pozza, sicuramente ci sarà qualche altra fonte d'acqua nelle vicinanze. Probabilmente dalla cima dell'albero si avrebbe già una vista utile...

Jveng [Nessuno] Acqua... La mia attenzione si focalizza su quella pozza, e faccio davvero difficoltà a restare lucido. Ma la situazione lo richiede. Ah, qualcuno deve aver ascoltato le mie imprecazioni, scambiandole per preghiere... Ottimo! Mentre Ubert si incammina per dare un'occhiata, anche io vengo fuori dalla boscaglia, rimanendo nel limitare della zona d'ombra. Anche io ho una freccia incoccata nell'arco, e la mia faretra in una posizione comoda. "Non mi piace questo posto comunque... E la vostra circospezione non fa che alimentare questo mio stato d'animo!" bisbiglio prima che Ubert sia fuori portata di bisbiglio. Vorrei soro bere quell'acqua... @dm

Jveng [Nessuno] Beh dai, poteva andare peggio... Questi due sanno il fatto loro! Benone! Direi che non ci sono più non morti sulla spiaggia, almeno da quel che si vede da qui. Quel coso lì magari ce lo evitiamo però, che dite? Non penso ci inseguirà nella giungla... Scruto la giungla e mi ci addentro, senza allontanarmi comunque troppo dagli altri e facendo in modo di rimanere facilmente visibile a loro. Per di qua! Ci vedete si? @dm Spero che qualcuno di voi sia più a suo agio di me in questi ambienti selvaggi. Io ho un gran prurito d'ovunque, e le labbra screpolate dal sale. Senza contare questa dannata ferita fresca che brucia un casino per tutto il sale che ho addosso. Sarebbe bello trovare dell'acqua buona. Non dico un lago eh... Mi accontenterei di un ruscello... Eh dovremo pure dormire senza un tetto sulla testa... Che odio... quanti sacrifici...

Jveng [Nessuno] Raccatto velocemente le mie cose borbottando tra me e me, mettendo via anche la scimitarra che letteralmente svanisce dalla mia mano. Signori, io vi inviterei nuovamente ad alzare i tacchi nell'interesse della nostra comunità tutta. Dico con un'aria quasi beffarda. Qui il nostro amico mi ha già spiegato accuratamente - dico indicando la mia ferita - che non gradisce la nostra presenza qui, e non è stato molto bello. Ritengo inopportuno continuare a tediarlo. Stavamo andando di là vero? Detto ciò mi dirigo speditamente verso la giungla. Se ho il tempo, incordo il mio arco. @dm

Jveng [Nessuno] Dopo aver bevuto qualche sorsata dalla borraccia di Ubert, mi dirigo come lui verso uno dei cadaveri. In particolare mi dirigo verso il tizio sernza un'occhio impalato dalla scialuppa. Concordo, dobbiamo andarcene di qui il prima possibile! Ma magari riusciamo a trovare qualche altra provvista o qualcosa di utile addosso a questi poveracci. A loro di sicuro non serve più. Con una rapida occhiata mi accorgo che non c'è molto di utile addosso a lui, tranne la cosa che effettivamente cercavo. Impugno la sua scimitarra e tento di sfilarla dal fodero. @dm Nel frattempo, mi accorgo di ciò che succede al marinaio vicino ad Ubert. Non vedo bene cosa succede perché sono evidentemente impegnato con il cadavere dell'uomo senza un occhio. ma quello che vedo è sufficiente a formulare un'idea. Beh, direi che andiamo dove volete, ma lontano dall'acqua! Magari su, la caverna di certo non si sposta...