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dnd 3e Una alternativa per le prove di acrobazia.
Elin ha risposto alla discussione di Mantorok in House rules e progetti
Si ecco... questo intendevo. anche perchè se si considera che l'addestramento al combattiemento comprende anche capacità nel reagire alle piroette degli avversari, allora le CD sono troppo basse e non dipendono dall'abilità dell'avversario, quindi comunque si torna allo stesso punto di prima. Una prova di riflessi non mi pare male... Somiglia alla meccanica dell'affascinare del Bardo, può funzionare... -
dnd 3e Una alternativa per le prove di acrobazia.
Elin ha risposto alla discussione di Mantorok in House rules e progetti
Non intendevo dire che rallenta il gioco. Intendevo dire che non lo velocizza, lo lascia com'è! Nel caso da manuale, se azzecchi la prova di acr. escludi il TxC, nel tuo caso se sbagli il TxC escludi la prova di acr. Sostanzialmente credo che questo significhi, più o meno, che il gioco non risulti nè rallentato nè velocizzato. Cosa che, a mio avviso, dovrebbe essere sempre tenuta di conto quanto si crea una nuova regola, quindi per questo la regola che usi potrebbe essere tranquillamente provata! L'unica cosa che non mi convince è questa: Fermo restando che anche secondo me il riuscire ad evitare l'AdO non è solo il risultato della capacità dell'acrobata ma la il frutto di un mix tra abilità dell'acrobata e abilità di chi sta per compiere l'AdO, non mi sembra troppo corretto quantificare la capacità di reagire ad una manovra evasiva con il TxC. Insomma, il senso è che, IMHO, anche se uno è molto bravo nel combattere (leggi BAB alto) non è detto che sia così bravo anche nel reagire a qualcuno che piroetta e rimalza come una pallina da tennis. O meglio, può essere una visione non sbagliata, ma non nel mio modo di intendere il combattimento. La capacità di eludere AdO da parte dei personaggi la vedo una capacità in più del combattimento, non una parte integrante dell'addestramento nelle armi, per cui anche un bravo combattente può trovarsi in difficoltà quando un aspirante Yoda (spero che conosciate Star Wars vero???) inizia a saltare girandovi intorno. Per questo motivo sono restio a usare come prova contrapposta un qualcosa che dipenda dal TxC. Non so, ci vedrei meglio qualcosa che rispecchiasse la capacità di reazione del personaggio, come ad esempio una prova contrapposta di Acrobazia che rifletterebbe, in questo senso, la capacità di prevedere la piroetta dell'avversario, oppure una prova di destrezza o di iniziativa, che rifletterebbe la capacità di reagire ad una manovra fuori dal comune. Non so, a me piaceva la regola presente nel pugno e la spada che diceva di contrapporre alla prova di acrobazia (che comunque doveva raggiungere 15 o 25 a seconda dei casi) una prova di Acrobazia da parte di chi tenta di compiere l'AdO. Il senso sarebbe questo: Io provo ad evitare l'AdO compiendo una capriola, e devo riuscire a compierla. Una prova con un risultato inferiore a 15 o 25 (a seconda dei casi) significa proprio che la capriola non mi è riuscita. In caso di successo, possiamo verificare se chi compie l'AdO è però riuscito a "prevedere" o comunque reagire a questa cosa, facendogli compiere anche a lui una prova di Acrobazia. Mi pare una cosa un pochetto più realistica e che non dovrebbe rallentare di troppo il gioco (una solo tiro di dado in più). Mi aspetto consigli e pareri sul fatto che sia corretta o meno una prova contrapposta di Acrobazia, e nel caso in cui per voi non vada bene, date suggerimenti!!! -
dnd 3e Una alternativa per le prove di acrobazia.
Elin ha risposto alla discussione di Mantorok in House rules e progetti
Come metodo non mi pare brutto, magari funziona anche meglio di quello originale. Però non so, dovrei provarlo.... Sul fatto che velocizzi il gioco non credo sia vero. Nel senso, mantenendo le cose come sono da manuale, se azzecco la prova di acrobazia non devi fare il TxC! Quindi alla fine entrambi i metodi dicono che se sbagli/azzecchi un tiro (che sia TxC o Prova) non fai l'altro... Io la butto lì... Ed usare la regoletta che uscì qualche tempo fa con il pugno e la spada (mi pare)? Diceva che anzichè usare prove a CD fissa, fare prove contrapposte. Anzi, io direi così. Le due CD (15 e 25) sono comunque traguardi da raggungere, nel senso che se si tenta di uscire dall'area minacciata e non si fa almeno 15, proprio non ci siamo riusciti... All'avversario facciamo fare una bella prova di acrobazia contrapposta (o che ne so, altra abitlià), se fa più di noi è stato abbastanza veloce e furbo da capire la nostra manovra evasiva e quindi ci può tranquillamente attaccare... Brutto? Macchinoso? -
dnd 3e Mi manca una classe... dite la vostra....
Elin ha risposto alla discussione di realkeeper in Dungeons & Dragons
domandina... Ma come mai vuoi selezionare solo alcune classi?? Comunque anche io voto per scout o ranger... E il paladino che fine ha fatto??? Non mi dire che è una CdP! Anzi, dimmelo ti prego, che è una cosa che piacerebbe fare anche a me! -
no perchè zitto? Dì pure la tua! Alla fine ciò che diciamo noi non è l'assoluta verità! La magia è in assoluto l'argomento meno "reale" che esiste in un gioco di ruolo, quindi nessuno di noi può dire con certezza come essa si manifesti! Nel tuo D&D si vede che i maghi lanciano gli incantesimi in modo identico! E' giusta la tua visione quanto è giusta la nostra! L'importante è pensare e definire questi piccoli aspetti del gioco. Prima di tutto perchè rendono il mondo un po' più vivo, secondo perchè, come ci mostra questo topic, piccole differenze di idee come quelle che stiamo esponendo adesso possono cambiare intere avventure. In uno scenario dove una magia lanciata da un mago è identica a quella lanciata da tutti gli altri maghi, questi stregoni grigi descritti da mantorok avrebbero le mani legate, a meno di usare divinazioni o letture della mente...
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Mah boh... Per me è un po' soggettivo il discorso della magia. Sinceramente non ho mai incontrato una coppia di maghi in vita mia, quindi non so se loro lanciano gli incantesimi allo stesso modo o no... Scherzi a parte, io credo davvero che sia un discorso soggettivo. A me piace vedere nella magia un tocco della personalità dell'incantatore. Per farti capire, in una mia campagna tutti gli incantatori dispongono del talento "Incantesimi Tematici" (senza però il bonus alla CD di Sapienza Magica, ovvio). Mi piace come idea e quindi la adotto. In fondo studiare dagli stessi libri non vuol dire fare le cose uguali. A scherma medievale io imparavo dallo stesso maestro del mio compagno, ci allenavamo insieme, avevamo come testo di riferimento lo stesso testo, però combattevamo in modo molto differente. Quando giocavo a pallamano, il portiere che si allenava con me e quindi con lo stesso mio allenatore, aveva un modo di parare completamente opposto al mio.
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dnd 3e Mi manca una classe... dite la vostra....
Elin ha risposto alla discussione di realkeeper in Dungeons & Dragons
ma perchè il bardo è una CdP??? -
Oh beh, allora se già i tuoi giocatori sanno che gli incantesimi differiscono per forme e colori (e quindi per effetti visivi su persone ed oggetti) puoi sempre basare le ricerche facendo lanciare ai sospettati incantesimi sul corpo della vittima, per poi controllare gli effetti con quelli del colpo che lo ha ucciso. In questo modo puoi scartare sospettati. Poi non so... Magari con una prova di sapienza magica (ma non credo che a questo punto sia molto difficile, tipo cd 20-25) si può capire se quello è effettivamente il caster che ha ucciso il personaggio. Altrimenti non so... Per esempio riuscire in prove a CD alte in Sapienza Magica e Conoscenze Arcane potrebbero rilevare un'alterazione della trama (o come diavolo la chiami se non sei nei Forgotten) e magari indicare quanto tempo prima è stato lanciato un incantesimo. In questo modo poi i maghi potrebbero investigare cercando di capire chi era con lui al momento della morte... Insomma boh... Vedo strano che in un mondo permeato dalla magia non si faccia massiccio uso di questa per investigare...
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con mia grande sorpresa ho scoperto che i miei PG si ricordano molto bene di alcuni PNG della campagna che hanno giocato con me! Non posso che esserne felice! In ogni caso mi sono accorto che non sempre è l'interpretazione o la caratterizzazione del PNG a far in modo che i PG si ricordino di lui, ma bastano eventi particolari o una bella storia che ha visto tali PNG come elementi fondamentali e importanti. Da giocatore posso dire di essermi affezionato o comunque ricordare molti dei PNG della campagna che ho giocato. Uno fra tutti? Buchesio, lo stilista (quasi) personale della mia ladra!!!
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oh si si! Stiamo dicendo la stessa cosa! Ma lo sapevo, era solo per dire che anche secondo me a meno di giocare la magia in quel modo, mi pare impossibile capire... Insomma mantorok, visto che adesso non puoi dire ai giocatori che la magia è così, o la fa franca o usi altri metodi!
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io credo che sia una cosa piuttosto impossibile. Mi spiego: Ai giorni nostri è possibile riuscire a capire la distanza del killer dalla vittima o l'altezza del killer in base all'angolazione della pallottola nel corpo o cose simili. Con la magia credo sia quasi impossibile. Prendiamo dardo incantato e una pistola. Una pistola spara in modo dritto, con una certa forza ben conosciuta a chi si intende di armi. Se mentre il killer spara la vittima si rifugia dietro ad un muro, la pallottola non lo prende. Dardo incantato invece colpisce sempre. Immaginiamo la scena in questo modo: il mago comincia ad agitare le mani e la vittima si guarda un attimo in giro. Fa appena in tempo a trovare un mobile vicino a lui e decide di spostarsi dietro di essa. Si muove verso il mobile, nell'istante in cui il mago lancia il dardo. L'incantesimo parte, il dardo magico comincia ad avanzare verso la vittima che però si sposta dietro il mobile. Allora il dardo, con un'ampia curva verso l'alto, si innalza fin sopra il mobile e si schianta sul malcapitato. Ora dico, cosa speri di capire? Il colpo è partito dall'altezza delle mani dell'incantatore, ma a causa della situazione che si è creata e piombato sulla vittima dall'alto. Insomma, non credo che dai segni sia possibile pensare di capire da dove sia partito il colpo. Secondo, dai segni. Dipende. Noi giochiamo con la regola che i tutti i maghi hanno un loro effetto visivo diverso con gli incantesimi. Per esempio per alcuni maghi il dardo si materializza come una freccia, per altri come un ago di cerbottana, ecc... In una scena così si potrebbe pensare che anche i segni sul corpo siano diversi, magari confrontando i due segni e passando una discreta prova di Sapienza Magica (però non so quanto) è possibile dire chi è stato il il lanciatore di quell'incantesimo. Però si deve giocare in quel modo, non si può dire adesso che è così. Possibile soluzione. Non ti piace indagare la mente dei PG? E un bel parlare con i morti? Il defunto può rivelare l'identità del suo aggressore! OT: Allora cena adesso per il suo 50° PG!!! fine OT
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Hanzo, seppur giusta l'analisi che hai fatto, scommetto quanto vuoi che quelli della wizzy non ci hanno nemmeno lontanamente pensato a ciò che hai detto tu. Cioè, per capirsi, non credo proprio che con gli incantesimi che tu dici loro volessero limitare l'onniscenza degli dei. Per me non gli è passato nemmeno un attimo dalla testa... Nella loro mente c'era l'idea di non rendere divinazione la scuola più potente al mondo
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A parte che le cose dette dovevano avere un senso e comunque era sempre il master a decidere se ciò che si diceva era degno di ricompensa o no. E poi non si parlava mai di cosa si era imparato nel combattere. O meglio, "ho imparato che i troll si uccidono con il fuoco" non va bene. Queste sono cose solo da in-game, che comunque non ci si può far nulla. Anche il più esperto e corretto giocatore di ruolo ci metterà poco a iniziare a combattere i troll con il fuoco, dato che gli sarà difficile intrepretare la totale inesperienza. "cosa avete imparato" era qualcosa di un po' più profondo, che può anche comprendere cose come imparare nuove tattiche, ma non semplicemente "ho imparato ha combattere gli scheletri con la mazza"..
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Da DOM: Certo che ve lo posto! Sentirò questo ragazzo, vedrò se può farvele avere!
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In realtà una soluzione a questo problema ci sarebbe. Ma implica un notevolissimo sforzo del master, secondo me. Allora, il master con cui giocavo prima ogni volta che ci dava l'esperienza fermava il gioco e ci faceva due fatidiche domande: la prima: "Che azioni credete che i vostri PG abbiano fatti per meritare una ricompensa? Quali azioni eroiche/originali/consone alla personalità e all'allineamento avete fatto per meritare un po di PX bonus?" Ognuno di noi si vedeva "costretto" ad entrare nella psiche del PG, altrimenti ad una domanda del genere non era possibile rispondere. Se non si conosce e non si è sviluppato il carattere e l'indole del PG, difficilmente si riesce a rispodere qualcosa di sensato. Inoltre ci dava l'opportunità di parlare anche di altri, potendo dire dei compagni cosa si pensava avessero fatto di buono (o di sbagliato) rispetto a quello che avevamo percepito del suo carattere. E tutte le volte succedeva che ci spiegavamo come e perchè i nostri PG avevano agito in un modo piuttosto che in un'altro, spesso imparando anche dai consigli e dai "rimproveri" dei compagni. A volte io magari dicevo una cosa e qualcuno mi rispondeva che ciò che avevo fatto non sembrava rispecchiare quello che dicevo. In questo modo si riesce a capire se si sta rulando bene o meno. C'è da dire però che questo vecchio gruppo era ben formato, composto da giocatori che sapevano accettare in modo critico le opinioni altrui. Seconda: "Cosa avete imparato dalle vostre avventure?" Qui esce fuori lo sforzo del master che deve cercare di creare storie che insegnino qualcosa ai PG. A volte non imparavamo nulla perchè la nostra avventura era stata recuperare un oggetto nelle segrete di un castello. E se le avventure sono tutte così non ci si può aspettare una risposta positiva dei giocatori. Il punto è che poi il master dava pochi PX per queste cose. Io credo che usando questo metodo si può benissimo prendere i PX dei mostri ed usarli come tetto massimo per i PX guadagnati. Del tipo, il 50% dei PX incontri si da a tutti, il restante 50% lo si da in risposta a questa cosa. Non bisogna far sapere ai PG che però la si calcola così, bisogna dire che quello è il valore degli incontri e lo stesso valore lo si può ottenere con l'interpretazione. Poi a seconda dei casi le percentuali possono cambiare (per dire, in un'avventura più da combattimento dove si guadagnano 5000 PX a testa se ne danno 3000 e 2000 si tengono per le interpretazioni, in una con pochi scontri dove se ne prendono 1000 se ne danno magari 800 ma se ne mettono in palio altrettanti per l'interpretazione....
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A parte che non pensavo a quel tuo amico. C'è n'è uno nella mia compagnia che è così. Cioè, simile a lui. Non è che cambi 50 PG l'anno, però dice sempre che a lui non interessa attaccarsi al PG perchè tanto prima o poi morirà, o comunque si stuferà di lui e lo vorrà cambiare. Insomma come se fossero, per dire, sveglie da camera. Quando si rompe o mi comincia ad innervosire il suono la cambio. Tanto per quanto costano! Il punto è che io sono sempre stato contrario alle penalizzazioni ai giocatori. Intanto la reazione del giocatore è diversa da persona a persona. C'è chi capisce il monito e lo prende per quello che è (ovvero a scopo non punitivo ma isttruttivo) tutto ok, ma ci sono anche quelli che se la prendono e ti dicono che ce l'hai con lui o roba simile. Sono a favore invece del premio ai bravi. Cioè, si parla fuori dal gioco a tutti e si dice che chi interpreta bene, chi dimostra crescita interiore del PG e non solo statistica prenderà premi in PX! Al massimo il giocatore che non vuole interpretare prende solo per quello che fa.. Giusto i mostri. Il punto è che però nemmeno io sono convinto risolva il problema. Cioè, toglie di mezzo il fastidio dei discorsi "il master ce l'ha con me", ma risolve l'atteggiamento scarsamente ruolistico del giocatore? Poi vabbè, un piccolo OT: il tuo giocatore è un po' un caso particolare. Parlavate di 47 PG cambiati in un anno no? Beh in quel caso si parla al giocatore e si punisce. Il troppo stroppia...
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Non voglio dire che coloro a cui piace provare nuove combinazioni di PG piace solo L'EUMATE. Volevo chiedere come, secondo voi, si può far apprezzare anche altri lati del gioco a giocatori a cui piace SOLO provare nuovi PG e vederli aumentare di potere.
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Eheheh!!! Apro un'altra questione in merito adesso: Come si combatte l'eumate? Vi spiego: vanno bene i discorsi (che faccio pure io eh!) del tipo "se si inizia presto è normale che si voglia un gioco EUMATE, con l'età si impara ad apprezzare anche stili diversi, e con un buon master che invogli verso il GDR è possibile mutare lo stile di gioco dei giocatori... (ecc...)". Ma quando l'EUMATE è apprezzato da un giocatore che, seppur novizio, ormai non è più 15enne, e come idea di cosa è bello in un gdr ti dice che "il bello è provare personaggi nuovi, perchè affezionarsi al proprio PG? Quando muore amen, si cambia con uno nuovo e festa finita!". Un giocatore insomma che non è PP, ma dato che vive solo per provare nuove combinazioni di classe tira fuori PG al limite delle regole e poi non affezionandosi al PG gioca solo per vederlo diventare forte. Non in modo PP, ma comunque un giocatore che cerca solo nuovi mostri da ammazzare perchè con l'esperienza può vedere cosa viene fuori da questa combinazione che ha ideato...
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Appunto. In questo caso erano veramente pochi coloro che avrebbero sbagliato nel mollare tutti lì, morti o morenti che fossero...
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Boh vabbè... Anche io mi rendevo conto che probabilmente da dire non ci fosse tanto. Ma magari un intervento di qualcuno possono scaturire nuove digressioni. Che ne so, non sono nella mente di tutti! Posso solo sperare che ci sia sempre qualcuno che voglia dire la sua!
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mi fidavo dei miei giocatori (passato perchè sono passato dall'altro lato dello schermo eh!) e le schede le tenevano loro. Non hanno mai barato. E cmq anche se le avessi tenute io, non avrei passato la settimana a spulciarle. E' bello per un giocatore tenersi la scheda! Poi se qualcuno le voleva lasiare a casa mia perchè aveva paura di scordarsela (capita) ok, no problem. Sui BG però il discorso cambia. Chi me lo scriveva (c'era anche chi me lo diceva a voce e poi lo traducevo io in scritto) me ne doveva almeno una copia. Se se lo voleva tenere bene, che ne scrivesse 2 copie. I BG si che li spulciavo, in cerca di spunti vari!
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Un po' drastico, direi. Per fare un'esempio, nella campagna che dicevo siamo stati 2 mesi di tempo in game (quindi 1 mese di vita reale! 4 sessioni!!!) sulle sponde di un lago a Celestia, in compagnia di un grande dragone d'argento che ogni giorno ci portava su una sponda diversa del lago. La quest generale era un cammino di purificazione della legge che, prova dopo prova, doveva insegnarci i vari principi della legalità. La prova in questione consisteva nel capire che la legge era unica, una sola, comunque tu la guardassi e qualunque fosse il tuo punto di vista. Il drago, per farcelo capire, in silenzio ci scorrazzava da una parte all'altra del lago, e noi vedevamo sempre un lago. Quando alla fine abbiamo capito che il lago era sempre un lago, nonstante lo vedessimo dai piedi dei monti o dal limitare del bosco, siamo passati oltre. Da questo abbiamo tratto l'insegnamento che ho detto prima. Ecco, questo non è eumate. Ma secondo la tua descrizione, è il solo modo di non fare eumate. Non è un po' restrittivo? Eumate è un po' diverso. E' girare per dungeon senza uno scopo preciso, o meglio, dove l'unico scopo è quello di arraffare più tesori possibili, indistintamente da ciò che essi siano. E' il gusto di vedere premiati gli sforzi per aver ucciso un mostro sempre più grosso, sia che il premio sia monete d'oro sia che sia una cena offerta dal master ai giocatori dopo la sessione. Quando invece l'obbietivo è qualcosa di più, è il risultato di intrecci della trama della campagna con i BG dei giocatori, quando è il cercare di migliorare interiormente un PG, allora quello non è eumate. Tu non hai ucciso un mostro e hai afferrato un tesoro. Tu, eroe della legge, ti sei dannato l'anima per cercare Alurn, l'ammazzadraghi, il candidato Campione del Caos, per cercare di desisterlo dal diventarlo, perchè nel momento stesso in cui lo sarebbe diventato, inevitabilmente sarebbe nato lo scontro alla fine dei tempi, dove gli eroi della legge affrontano il Campione del Caos, e al cui termine il mondo e gli esseri viventi possono solo smettere di vivere e congelarsi in un sonno eterno e immobile se vincesse la legge o essere immersi in un mare che da la vita e la troglie nello stesso istante se vincesse il caos. Se poi riesci a fermare Alurn con le parole, le stesse parole che hanno convinto te e i tuoi compagni Eroi Della Legge a non affrontare la battaglia a cui gli dei vi hanno preparato, oppure fermarlo uccidendolo prima che possa diventare il campione, la cosa non cambia. Aver cercato Alurn e averlo ucciso non rende il gioco eumate rispetto a passare 3 sessioni a discutere con lui convincendolo a seguire la strada degli uomini liberi... p.s: tutto IMHO e senza intenzione di sbranarti fear eh!!!
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Intendevo dire che mi sarei arrabbiato con il paladino perchè sarebbe fuggito lasciando lì i morenti in balia del mostro. Almeno mi sarei aspettato un tentativo di salvare i morenti, pur giustificando la fuga del paladino. La fuga di per sè non è un comportamento che un paladino deve evitare... Sono contrario ai paldini che muoiono in modo scemo solo perchè hanno scritto sulla scheda "Paladino immune alla paura". Però avrei trovato non molto da paladino la scelta di scappare senza provare a portarmi dietro i corpi dei compagni morti. Anzi, un tentativo del genere l'avrei premiato riuscendo a far scappare il paladino senza ucciderlo con i corpi in mano. Il mostro aveva 9 pf? Bene, il paladino prende i corpi di quelli ancora in vita e scappa. Il mostro lo rincorre, il paladino è più lento. Colpi a distanza: Sono master, so che il paladino ha 20 pf. BARO! Primo colpo, 10 danni. Secondo 8 danni. Poi il mostro, visibilmente stanco, si ferma ansimando, accontentandosi del bottino ottenuto: I corpi dei defunti, che magari avrebbe straziato e dilaniato mentre il paladino, di lontano, osserva. Epica come scena, gratificante perchè sei rimasto con pochi PF ma vivo e sei riuscito a salvare il salvabile, molto da paladino! E poi sai che goduria per il paladino rimettersi in forze e riaffrontarlo? Eccitante...
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dnd 3e Da quanto tempo giocate?
Elin ha risposto alla discussione di lucailario in Dungeons & Dragons
Si ma... voglio dire... a parte che 7 su 7 per me è quasi un'utopia... Cioè, noi giocavamo la domenica pomeriggio dalle 3 alle 7. 4 ore la settimana. Il nostro ritmo doveva essere più lento del vostro. E mi pare che 13 lvl (il più alto) in 4 anni non sia molto! 3 lvl l'anno, ovvero (contando 10 mesi di gioco) circa 3 mesi a lvl... mah... Complimentoni!!!! -
We we... Sono d'accordo con neurone nel dire che il sistema non aiuta, di sicuro i novellini con D&D 3.5 sono moooolto portati all'eumate. Ma dire che con D&D non si può arrivare ad alti lvl di narrazione, proprio non ci sto! Tra l'altro, sono l'esempio vivente (Cioè, giocavo in un gruppo con un master fantastico che ha trasformato D&D nell'esempio vivente) che anche con questo sistema si può arrivare a lvl di narrazione pari ad altri giochi di pura narrazione! Per quel che mi riguarda in D&D, dove i combattiementi si possono fare anche a cuor leggero, nel senso che ad alti lvl si possono sostenere molti scontri, lo stile di gioco che a me piace di più è uno stile dove i combattiementi ci siano, non solo uno ogni 3 o 4 sessioni. A me ne basta 1 a sessione, e non per forza epico. Comunque, nella campagna giocata con il master che dicevo prima, l'ultimo periodo (circa 4 mesi???) l'abbiamo praticamente giocato senza tirare un dado! O meglio, in quel periodo mi pare si fecero giusto 2 combattiementi. Che erano, tra l'altro, simbolici. Il resto dei tiri furono Conoscenze e cose del genere. 4 mesi di puro ruolo, e mi piacquero pure molto! Tra l'altro, mi sa che tra un po' ripartiamo con quel master a giocare! Ci spero tanto! Chissà chi troviamo per giocare. Al limite se non c'è nessuno posso invitare qualcuno di voi, così vi mostro che anche D&D può essere un gran gioco di Narrazione!!! (Ps: piri, quel master è davvero un Narratore Epico. Se mi riuscisse di organizzare con lui, potremmo giocare a Vampiri. Ti assicuro che sarebbe una cosa fantastca. Ti dico solo che gli ultimi a giocare con lui, novellini come me di Vampiri, avevano paura a giocare la notte con lui! Viva l'atmosfera dark!)