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stili di gioco Combattimenti nella realtà
Elin ha risposto alla discussione di DarKnight in Discussioni GdR Generiche
@Strikeiron: Non so sinceramente, ma non credo che un bastone scheggiato fori un usbergo. Tuttavia può ferire le parti di carne non protette dalla maglia di ferro... Di sicuro però un colpo di basone i testa o su un ginocchio fa male... mooolto male... quindi anche una lancia con la punta spezzata (pur avendo perso quasi tutto il suo potenziale) può far qualcosa. Anche se sarebbe meglio scappare a quel punto... @PalinMajere: No assolutamente. Se metti a combattere 2 persone di pari abilità (uno con la spada l'altro con la lancia) vince quello con la spada. Ma anche se quello che usa la spada è meno bravo (non troppo eh! non una cosa del tipo maestro-novellino), quello con la lancia deve faticare, te l'assicuro... Per esperienza personale, io ero bravo con la spada, non come il maestro, ma molto bravo: ecco, contro di lui se io usavo spada e scudo e lui lancia, su 5 scontri finivano 4 a 1 per me (benchè non si facessero questi conti, lo vedi quanti colpi sarebbero andati a segno... E basta un colpo, sia mio che suo, per uccidere). Eppure lui era il maestro! Te l'ho detto, non sottovalurare uno scudo! Da una grande protezione e grande possibilità di un contrattacco rapido dopo la parata. Per il discorso di distanza, non ti credere che la distanza sia così tanta. E' giusto un passo! Ti faccio un piccolo inciso sui passi: Quando si combatte si sta in "guardia": guardia destra o sinistra, a seconda di quale piede è avanti e quale dietro (rispettivamente, guarda destra se è avanti il piede dx, guardia sinistra viceversa). Ci sono 3 tipi di passi: passo lungo, passo corto, mezzopasso: - Passo lungo: Passo che si effettua portando la gamba che è dietro in avanti, facendo perno sull'altra, quella avanti. Si cambia di fatto la guardia: ci si trova in guardia destra se si era in sinistra, e viceversa. - Passo corto: Passo che si effettua senza cambiare guardia, ovvero si effettua un passo in avanti prima con il piede avanti e poi con quello dietro. Si avanza meno rispetto al passo lungo ma è più veloce e si rimane nella stessa guardia di prima. - Mezzo passo: Come il passo corto, solo per metà, ovvero si fa ancora il passo in avanti con il piede avanti, ma quello dietro rimane fermo, come se ci si "allungasse", per poi tornare nella posizione di prima. E' il passo generalmente usato per attaccare. La distanza dall'avversario deve essere tale che con un mezzo passo si possa colpire con efficacia l'avversario (quindi il colpo deve arrivare con la parte finale dell'arma sull'avversario). Capisici che la lancia, essendo lunga, permette di stare più lontani dall'avversario rispetto a chi usa la spada, anche perchè attaccando si può far scorrere nelle mani l'arma per allungare ancora di più il colpo. Il punto è che la lancia non è di 3 metri! Guarda che il legno pesa eh! Prendilo te in fondo un bastone di 3 metri (niente battute please) e tienilo ditto davanti a te! Pesa pesa! La lancia era lunga si e no meno di 2 metri (credo circa 1,70 / 1,80 cm...) contro il metro e mezzo della spada... Non molto quindi. Mettici pure che la spada deve "andare oltre" per colpire, nel senso che non basta arrivare con la punta ma la spada deve colpire diciamo con i primi 25 cm di lama (la butto lì a occhio)... Quindi alla fin fine saranno 50 cm di differenza. Non poco eh, quanto basta per non arrivare a colpire con la spada... Ma renditi conto che se invece di attaccare con un mezzo passo fai un passo corto già basta... Oppure un mezzo passo un po' più lungo... Un passo lungo ancora peggio, nel senso che sei vicino da poter colpire senza passi, metre l'avversario è troppo vicino per maneggiare efficaciemente la lancia. Poi considera che il passo lo puoi fare mentre pari. E mentre pari lui è allungato verso di te per colpire... Quindi non è facile tenere a distanza. Bisogna attaccare veloci e ritirarsi, ovvero si portano colpi veloci e magari poco efficaci ma che dovrebbero servire a fare in modo che dopo un paio di parate chi usa lo scudo sbagli. Però mica sempre si è costretti a stare fermi! Chi usa la spada può, vedendo che l'avversario stuzzica, indietreggiare, ed addio vantaggio dell'incalzare! Te con la lancia devi ripartire ad attaccare. E se mentre ti avvicini faccio un passo verso di te per colpirti? Faccio presto a prenderti sai! Insomma, visto che di se ne ho detti 3000 e potresti obiettare che di se ce ne stanno anche con la lancia... Il punto è che io ho lo scudo, te no. Io posso parare e attaccare insieme, te no. Io non tengo lo scudo alto o basso, lo scudo si tiene ad altezza corpo, sempre. Quindi è facile parare al viso (anche con la spada), se tiri alle gambe ho la spada per parare (facili le parate alle gambe, anzi se mentre paro tiro anche forte c'è il rischio che ti spezzi la lancia mentre paro). Il corpo è totalmente parato dallo scudo, basta mettersi poco poco di profilo per far in modo che finchè mi stai davanti al corpo non mi prendi. E con la lancia non lo puoi nè spaccare nè spostare tanto facilmente. Guarda che lo scudo è una grande cosa... Grandissima! Non lo sottovalutare tanto! PS: Scusa, ma non la prendere come una cosa personale o un offesa. Ho scritto un sacco solo per cercare di farti vedere che i motivi possono essere veramente tanti eh!!!! Non era una sfida la mia!! Ciao e a presto! -
stili di gioco Combattimenti nella realtà
Elin ha risposto alla discussione di DarKnight in Discussioni GdR Generiche
IO IO!!! Io ho fatto pure lancia a scherma, e ho combattuto 2 o 3 volte in uno scontro lancia contro spada e scudo, sia usando la lancia che usando la spada. Al solito, il combattente con spada e scudo è avvantaggiato. Analizziamo i perchè: Primo fra tutti, la protezione: lo scudo, come è stato ribadito più volte, offre un'ottima copertura. Poi non credo che nel medioevo le lancie fossero tanto dure da spaccare uno scudo, quindi si parte dal presupposto che lo scudo rimane tutto lo scontro e non si frantuma nel frattempo. Secondo, la solita storia della rapidità nel parare e nel contrattaccare. Terzo, la difficoltà di parare per chi usa la lancia! La lancia a mio avviso tende a spezzarsi facilmente contro un colpo di spada (noi non tiravamo mai così forte, ma credo che una spadata tirata con tutta forza possa spezzare una lancia, anzi ne sono quasi certo! E se non la spezza alla prima, la spezza alla seconda o alla terza. Merin correggimi se sbaglio). Questo quindi porta ad una certa difficoltà a parare, dato che con la paura che si spezzi si cerca di schivare, e la cosa è faticosa. Chi usa la lancia ha però qualche cosa da poter far valere, ovvero ha un paio di assi che però vanno giocati nel mioglior modo possibile. primo, a me personalmente i colpi di punta fanno più paura di altri, qundi chi attacca con la lancia (che attacca sempre di punta) può far "paura" al proprio avversario. Questa però è una cosa un po' personale, non tutti sono così (soprattutto se si è abituati alle guerre vere e non alle rappresentazioni!!!). secondo, la lunghezza dell'arma. Ancora, come quando si parlava di spadone contro spada e scudo, chi usa la lancia deve basare tutto sul non far arrivare a distanza chi usa la spada. Tenerlo lontano, in modo da attaccare senza che l'avversario entri nella propria guardia. Se entra in guardia, chi usa la lancia è finito. terzo, la velocità. La lancia è leggera e permette attacchi molto più rapidi di quelli che si possono portare con la spada, quindi si può cercare di "incalzare" l'avversario in modo da fargli perdere fiato e non farlo attaccare (vista la distanza). Comunque sia, quando ho fatto combattiementi del genere quasi mai sono riuscito a mettere in difficoltà il mio avversario, se combattevo con la lancia, e ben poche volte sono stato messo a mia volta alle strette, se usavo io spada e scudo. E' in definitiva l'accoppiata migliore per combattere, forse solo contro la ronca avrei avuto problemi. Ma si parla di un'arma di quasi 3 metri, pesante e quindi difficile da parare... in quel caso era davvero difficile entrare in guardia dato che ci sarebbe stato un bello spazio tra me e chi usa la ronca. Con spadoni, lancie, bastoni, ecc, la distanza di cui si parla è solo un passo. Basta quindi una piccola distrazione e si perde subito il vantaggio... -
talenti [3.5] Arma Distanza + Tiro Lontano
Elin ha risposto alla discussione di draconic in D&D 3e regole
Non credo... Cioè, questi incrementi in genere si sommano ma considerando sempre la base. Quindi, a mio avviso, sarebbe 33 (base) + 1,5 per Tiro Lontano (+16, per difetto) x2 per distanza (ma x2 della base, quindi + 33) per un totale di 82m... Credo che sia così.. quindi un po' sprecata come cosa, visto che a 82m non ci si trova mai... In genere mai a più di 20/25 m... -
stili di gioco Combattimenti nella realtà
Elin ha risposto alla discussione di DarKnight in Discussioni GdR Generiche
Mah guarda. Che sappia io se nella mano dello scudo lo scudo non c'era, si parava con l'arma, nulla di più. Considera che le armature erano principalmente usberghi (cotta di maglia in D&D), e la funzione principale dell'usbergo non è quella di parare il colpo (una spadata ben assestata li spacca gli anelli) ma quella di evitare che colpi deviati (e quindi non più così potenti da sfondare glia anelli) tagliassero le carni del guerriero. A volte capita che un colpo venga parato e poi la lama scivoli e si appoggi sul corpo. Ormai la potenza se n'è andata e quindi il colpo non uccide più, ma un eventuale taglio poteva essere fatale. Gli usberghi servivano proprio a questo. Se poi vuoi parlare delle armature complete, siamo un po' fuori. Non è che si usassero moltissimo, dato il loro costo e la loro ingombranza. Diciamo che le più belle le usavano i nobili per le parate, mentre per combattere potevano indossare corpetti di metallo , schinieri (per le gambe) e protezioni alle braccia. Quindi tutto sommato erano più protetti di chi indossava un semplice usbergo, ma non così enormemente. Poi esistevano le mazze, che sfondavano i corpetti e le corazze di metallo. Quindi alla fine parare con qualcosa di diverso dallo scudo e dalla spada era un po' impossibile insomma. Per non parlare poi di chi non poteva permettersi quasi nulla ed andava in battaglia anche senza usbergo. E non erano in pochi insomma... Asce e scuri erano molto utilizzate, magari principalmente dai paesi nordici (nell'europa meridionale era in più comune l'uso della spada), ma anche qui da noi se ne vedevano parecchie. Sinceramente non so se siano più scomode delle spade visto che non ho mai combattuto con una di quelle, ma credo che alla fin fine andassero bene anche loro... -
stili di gioco Combattimenti nella realtà
Elin ha risposto alla discussione di DarKnight in Discussioni GdR Generiche
Torno sull'argomento chiodature da scudo, boccoliere ed attacchi con lo scudo. Allora: innanzi tutto dovete sapere che gli attacchi con lo scudo (parlo del classico scudo medio di D&D, non di boccoliere) si portano con la parte alta dello scudo, non con il centro. Quindi le chiodature si vedono nei manuali fatte sulla parte di scudo che para il colpo non servono a nulla. Il colpo si porta mettendo lo scudo parallelo al terreno e cercando di colpire l'avversario con la parte alta dello scudo. Quella che, in posizione normale, sta "rivolta verso la testa", per così dire. Non so se mi sono spiegato bene. Si potrebbe pensare quindi che chiodare quella parte di scudo sia vantaggioso, ma non lo è. Ci sono movimenti che verrebbero impediti, soprattutto si rischia di ferirse l'altro braccio con queste punte colpendo con la spada da dx verso sx (intendendo scudo sulla mano sx e spada nella dx). Il boccoliere: era uno scudo rotondo molto piccolo (più o meno un diametro pari a 3 volte un pugno) che veniva usato molto (ovviamente da chi poteva permetterselo eh!!). Era in metallo (visto che, essendo piccolo, non pesava tantissimo anche se fatto in metallo) e quindi più resistente. Viene impugnato con la mano e non legato al braccio, da qui tutta la sua utilità: era molto rapido da indossare, al contrario dello scudo di legno che presenta 2 legacci, uno che si fissa sull'avambraccio ed uno impugnato nella mano. Lo si portava principalmente legato alla cintura, e impugnato immediatamente quando si veniva colti di sorpresa da qualcuno, ovvero ogni volta che non si era "pronti" ad uno scontro e quindi non si aveva il tempo di indossare prima uno scudo più grande. I colpi con questo scudo si portano come se si sferrasse un pugno contro un avversario, e vi giuro che sono colpi micidiali, una bella botta! Solo che non sono molto frequenti (come del resto anche i colpi con l'altro scudo) visto che la spada è ben più efficace. Questo scudo non serviva assolutamente a parare i colpi (anche se alcuni colpi, come le punte, possono essere parate con il boccoliere quando si vede che con la spada si è in ritardo), dato che le sue dimensioni ridotte rendono difficile parare i colpi in arrivo. Veniva usato per proteggere la mano della spada in fase di parata. Come vi diceva merin l'elsa di una spada medievale non era molto grande, per cui si rischiava che parando un colpo in un modo leggermente errato (basta poco su alcuni colpi) la spada dell'avversario scivolasse sulla propria in direzione della mano che regge la spada, con il rishio che la mano (o qualche dito) fosse reciso. Il boccoliere evitava proprio questo. In tutte le parate (che nello stile con spada e boccoliere si effettuano tutte con la spada) e in molti attacchi la mano che regge il boccoliere viene portata a fianco di quella che regge la spada, in modo da creare una spece di elsa che ricopre la mano della spada. Se il colpo dell'avversario scorre lungo la mia lama, arrivato in cima incontra il mio boccoliere che ferma il colpo. Per quanto riguarda due spade, invece, anche se i periodi storici sono diversi e quindi è difficile fare confronti, posso parlare per quanto provato a scherma da me. Indubbiamente si può sfruttare lo stesso vantaggio offerto da spada e scudo (quello di parata e contrattacco rapidi), dato che mentre una delle due para il colpo (e a questo punto avendo due armi conviene parare con quella dalla parte del colpo) l'altra attacca. Il punto è che mentre lo scudo è utilizzabile contro qualsiasi arma, combattere con 2 armi può essere svantaggioso rispetto ad alcune armi, tipo, per fare un esempio, gli spadoni. Un'arma impugnata a due mani consente di vibrare colpi con grande forza, per cui già pararli con l'arma nella mano primaria è faticoso, immaginate di volerlo parare con l'altra. Inoltre, in generale, usare uno scudo è molto più sempice che imparare a padroneggiare 2 spade. Le parate sono più difficili da eseguire con 2 spade rispetto allo scudo. Per farvi un esempio, quando facevo scherma ero diventato piuttosto bravo con spada e scudo e spada e boccoliere, ma quando ci divertivamo ad usare 2 spade (nel senso che il maestro non ci insegnava questa tecnica dato che non era medievale, lo facevamo noi dopo l'allenamento) mi risultava difficile combattere in questo modo. Eppure parare con la spada sapevo, visto che 1)con spada e boccoliere si deve usare la spada per parare e 2) anche con spada e scudo a volte usavo la spada per parare, vuoi perchè mi rendevo conto che in quel momento era più sicuro data la mia posizione, vuoi perchè volevo eseguire dei colpi che risultavano migliori parando con la spada, tipo parare un colpo di punta cercando di deviarlo con la spada (e non di farlo impattare sullo scudo) in modo da sbilanciare l'avversario e nel frattempo colpirlo con un fendente (colpo dall'alto in basso) o un mandritto (da dx a sx) (o meglio, dalla direzione della mano con la spada verso la direzione opposta). -
stili di gioco Combattimenti nella realtà
Elin ha risposto alla discussione di DarKnight in Discussioni GdR Generiche
Bel topic davvero!!! Mi piacerebbe dire anche la mia, visto che per 2 anni ho fatto scherma medievale imparando a combattere con bastone bicipite, spada e scudo, spada e boccoliere, spada ad una mano e mezza, lancia (mi mancava la ronca... la amavo!!!), però mi pare che merin abbia già detto tutto quello che c'era da dire (per adesso). Ed inoltre è più preparato di me sulla parte storica. Io vi posso parlare di tecniche di combattimento e confronti tra duellanti (come già ci aveva detto merin tipo spada e scudo contro spada ad una mano e mezzo). Inutile dire che quoto completamente merin e che, se ci fosse ancora qualche scettico, potete credere a quello che ha detto perchè è tutto vero... Pari pari a qello che ho imparato io durante gli allenamenti a scherma medievale. Tornando all'argomento principale del forum: nei combattimenti reali chi combatte con scudo e spada è avvantaggiato su quasi tutti gli altri combattenti. La cosa che balza subito agli occhi vedendo due duellanti affrontarsi, uno con spada e scudo e uno senza scudo, è la "rapidità" con cui porta gli attacchi uno con lo scudo. Sembra un discorso strano (ho lo scudo, sono impacciato), ma invece è così! Innanzi tutto per rapidità si deve intendere il lasso di tempo che intercorre tra la parata ed il successivo contrattacco. Il grande vantaggio dato dallo scudo è proprio quello di poter attaccare quasi nello stesso momento in cui si para. Per esempio, mentre paro un fendente con il mio scudo (colpo portato dall'alto verso il basso) posso "contemporaneamente" (insomma quasi) attaccare il mio avversario. Immaginatevi la scena: io che paro il suo colpo e mi ritrovo mentre paro pronto per attaccare, con l'avversario scoperto totalmente al corpo e alle gambe perchè la sua spada sta impattando sul mio scudo. Bisogna fare un grande sforzo per parare, credetemi! Tanto per farvi capire, quando provavo a combattere con spada e scudo con il mio maestro (che impugnava la spada ad una mano e mezzo o la spada normale senza scudo) sembravo un veterano di guerra contro un ragazzino. E lui era il maestro insomma... Non a caso per poter "vincere" era costretto a effettuare finte di attacco (la classica finta di fendente e poi punta al corpo) in modo tale da rallentare le mie manovre di difesa e contrattacco, oppure cercare di tirare il fiato fuggendo dalla portata dalla mia arma o attaccandomi alle gambe, in quando i colpi alle gambe non si parano con lo scudo ma con la spada. Questo in pratica permette a lui di pareggiare i conti: anche io sono costretto a parare con la spada e quindi per contrattaccare impiego più tempo e quindi lui è agevolato nella successiva parata... Poi insomma... Smetto perchè potrei parlare delle ore... Le combinazioni sono tante (attaccare con lo scudo, cosa che era fattibile in un duello ma male in guerra) quando l'avversario mi costringe a parare con l'arma, oppure assumere poste (posizioni particolari di spada e scudo) che mi permettono di essere più corazzato di un grr di D&D con armatura completa in adamantio +5 (ci sono 2 poste fantastiche, una che ti rende inattaccabile ed una che unisce ad una difesa eccezionale un contrattacco micidiale)(ovviamente si parla di primo attacco dopo un momento di sosta e studio... Dopo il primo tutto torna come prima).... Insomma basta via... posterò quando e se ce ne sarà bisogno -
dnd 3e Come velocizzare i combattimenti
Elin ha risposto alla discussione di Drago Temporale in Dungeons & Dragons
anche se 3 secondi non sono molti, bisogna anche pensare che un PG prima di agire deve aspettare che l'intero gruppo (PG e PNG) abbia agito... Quindi di tempo ce n'è. Anche nel caso minimo, 4 PG vs 1 mostro, prima di agire ogni PG deve aspettare che altre 4 persone facciano quello che devono fare... Quindi volendo di tempo ce n'è per pensare. Cmq ripeto, IMHO, l'importante è non far parlare troppo i personaggi e nemmeno i giocatori (intendendo parole dette in-game e out-game) e aspettare secoli... Poche parole e un tempo non enorme credo siano gli ingredienti necessari e sufficienti (da buon matematico la cosa si dice così :banghead::banghead:) -
Eccomi eccomi... Allora, mi sa che ci sara da aspettare molto per sapere cosa farò... Sono subentrati problemi al nostro narratore ed il gruppo si è sfaldato prima ancora di formarsi. Cmq io non demordo, e se qualcuno di voi (zona prato/firenze) è disposto ad accettare un paio di giocatori nella propria campagna (o formare un nuovo gruppo, è uguale), basta chiamare... Proposte??? Dai dai dai dai dai dai dai....
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Ok, allora sceglierò con calma e poi vi farò sapere... Come ho detto questa sarebbe la mia prima volta di Vampiri e ci sono tanti clan che mi piacciono. Quindi ci penserò con calma, anche perchè prima della settimana prossima non ci vediamo per i personaggi e quindi non so nemmeno che abbia in mente il narratore! A presto!
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Cioè?? Che vuol dire fare qualcosa di "centrale"?
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Sinceramente non so cosa mancherà nel gruppo. E' un po' che dovevamo iniziare ma a causa di problemi vari abbiamo di continuo rimandato. La prima sessione per la compilazione della scheda sarà credo lunedì 15. Mi piaceva arrivare però con il BG del personaggio fatto...
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Beh si, mi vedo un po' più nell'ottica di Randazzo. Anche perchè credo che per uscire dagli stereotipi prima di tutto si deve aver fatto qualche PG stereotipato (o lo si deve aver visto giocare insomma). Sarebbe come chiedere ad un neofita di D&D di non giocare il classico babaro stupido e con la mano pesante o il mago enigmatico e pensatore. Gli stereotipi sono sempre i primi approcci da parte di tutti i nuovi giocatori, a mio avviso. Poi boh... Cioè, nel gruppo siamo 3 neofiti e 3 vecchi giocatori, quindi magari con un po' dei loro consigli potrei imparare quali sono gli stereotipi che si vedono di continuo per non cadere in uno di essi. Via, diciamo che tengo aperta la via dei Malkavi ma tenendo in cosiderazione quello suggerito da piri.
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Mah guarda piri, per quanto riguarda i nosferatu, il mio non è un discorso di sfiducia o di miscredenza verso le loro potenzialtà. Anzi, ho riletto il clan sul manuale e mi sono reso conto che in fondo avete ragione voi sui loro punti di forza. Quello che dico è che mi resterebbe difficile giocarlo... Tutto qui. Per il malkavi grazie, terrò a mente il consiglio. Però tieni conto anche te che se è vero che sono agli inizi con Vampiri, non sono agli inizi come esperienza di interpretazione nei GDR. In fondo sono più di 10 anni che gioco! (per la precisione, tra un po' 12!!)
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Ok, capito grazie! Ho postato il BG anche in altri forum, ho ricevuto buone impressioni sul primo (quello dello sfigato), quindi credo che intraprenderò quella strada. Grazie anche a voi per i consigli!!!! Per quanto riguarda il clan vedrò. Se decido per una personalità autoritaria, credo che mi lascerò abbracciare dai Ventrue, mentre se seguirò la natura del ribelle ancora non so... I consigli che mi sono stati dati sono molti e tutti interessanti: Bruja per la lotta al potere, oppure se accettassi in qualche modo il fatto di aver ammazzato mio "figlio" che di fatto era innocente cercando ora di controllare la mia rabbia potrei in qualche modo avvicinarmi all'accettazione della Bestia dei Gangrel, Oppure Malkavo, se preferirò che questo rifiuto del potere diventi un'ossessione e poi una pazzi una volta abbracciato. Grazie ancora a tutti!!!
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Spiegami un po'? Per quale motivo sono così indispensabili secondo te? Non avendo mai giocato queste cose ancora fatico a capirle. Comunque il mio non era un modo per dire che sono inutili. Volevo solo dire che per me sarebbe difficile giocarne uno...
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Sono contento del tuo parere Piri. Sei la seconda persona a cui piace, mi ero un po' perso d'animo perchè a me piaceva ma altri commenti mi avevano fatto pensare che fosse una cosa non molto fattibile. Sui Bruja ci penserò... anche i Nosferatu in effetti ci azzeccano molto, però non mi piace molto come clan e come tipologia di vampiri... Troppo brutti e puzzolenti per i miei gusti. Fin troppo emarginati, ecco
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Non posso far altro che quotare quanto già scritto da chi mi ha preceduto. Mi pare che ti abbiano già dato degli ottimi consigli. Per dire la mia, fossi in te mi focalizzerei su queste cose: - Prima fra tutte, inizia te a ruolare bene i tuoi PNG. Quando il mondo che circonda i PG è bello, vario e ben caratterizzato anche il PP più estremo tende a ruolare un po'. E quando la cosa diventa una costante, ci si abitua a giocare in questo "nuovo" modo. In fondo se migliaia di persone si divertono così un motivo c'è! E' BELLO!!! - Secodo, meno dadi e più cervello. Come ti hanno già detto, questo non vuol dire 0 scontri. A volte uno o più combattimenti sono necessari, ma se a volte per procedere nell'avventura l'unico modo è quello di parlare ed indagare (ovvero con uno scontro non si risolve nulla), i tuoi PG saranno costretti a cambiare modo di fare. Non essere troppo radicale però eh! La griglia di combattimento non è una cosa dannosa, magari a loro piace fare le cose per bene mentre combattono, ma questa non è una cosa brutta. Basta che questo attaccamento alle regole rimanga confinato all'interno dei combattimenti (ovvero non succeda che per convincere una persona a fare qualcosa basti un tiro diplomazia). Poi è possibile che i tuoi PG siano degli amanti dei combattimenti, ma questo non vuol dire che sia negata l'interpretazione. Potresti scrivere avventure che diano a loro il gusto di combattere, e a te il gusto di una bella interpretazione. Ad esempio potresti invetare una storia dove loro devono investigare sulla morte di un principe, e quando hanno trovato l'assassino lo debbano cercare intrufolandosi nel suo rifugio. Qui ad esempio potresti mettere un dungeon classico pieno di botte... Così loro inizialmente dovranno scervellarsi e ruolare bene, poi potranno mettere mano alle armi e darsi alla mischia furibonda. Una via di mezzo, per capirsi. Insomma, devi capire bene cosa piace ai tuoi giocatori, e se vedi che il solo ruolo con pochi scontri non fa per loro, niente ti vieta di continuare così. L'importante è che la "pulizia" di un dungeon o la conquista di una torre non sia il punto focale dell'avventura ma il risultato delle loro indagini (o anche l'inizio per delle nuove ricerche). Ciao ciao! Spero di esserti stato utile!
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Scusa, ho letto ora il tuo post, non ci avevo mai fatto caso prima... Sorry. Allora, per la precisione sono un uomo. Lo so, il nome e l'immagine tradiscono... Però sono un uomo. Elin è semplicemente un mio personaggio di D&D, una ladra umana (mi sono divertito ad interpretare una donna). Vi prego non pensate a tendenze strane eh! Insomma te credi che la prima storia non fosse male? Sei il primo giudizio buono che ho ricevuto! In genere mi si diceva che era troppo complessa la cosa. E del secondo che ti pare? Troppo normale?
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mah senti. Sinceramente l'idea mi attira! Però come ho detto a vampiri non ho mai giocato quindi non so quanto ti possa andare di avere un niubbo via forum... E poi un'altra cosa mi "preoccupa". Quanto impegno ci vuole per un pbf? Non ne ho mai fatti, e come vedi la mia presenza sul forum si riduce ad una volta al giorno (in media) e in genere a tarda notte... Quindi non so, dimmi te... Se deve essere una cosa costante tipo 2/3 messaggi al giorno ho paura di farvi da collo di bottiglia. Comunque aspetto la tua risposta prima di dire si o no ok?
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Ma infatti ho sbagliato io... Intendevo dire parere, non consiglio. Quello che chidevo, oltre ai clan, era soprattutto se entrambi gli sviluppi potevano essere coerenti oppure no...
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Eccomi di nuovo... Senti ci ho pensato, è un po' troppo complessa come cosa... Quindi avrei pensato ad una cosa un po' più semplice, senti un po'... Dimmi se è un po' troppo semplice. E' comunque una bozza, molto da sviluppare, quindi non la prendere troppo alla lettera eh! Allora, sono sempre il figlio non primogenito di un signore di un feudo, ma questa volta niente sfotune o cose del genere. Semplicemente sono un tipo con l'amore per la guerra e per il comando, per cui nella vita mortale mi sono dedicato allo studio delle arti della guerra (sia scherma che comando di truppe) e nello studio della legge e della politica. Crescendo mi sono convinto che sarei stato un degno successore di mio padre, viste le doti di comando che ho dimostrato negli anni, ma non essendo il primogenito il feudo di mio padre non sarebbe passato nelle mie mani ma in quelle di mio fratello. Per cui ho sviluppato negli anni un odio profondo verso mio fratello, e covato dentro di me la speranza che un domani sarei riuscito ad avere io il comando dei possedimenti di famiglia. Come ottenerlo non ha importanza per me, se questo significasse sacrificare mio fratello l'avrei fatto. Ora mi chiedo: come continuare questa cosa? Pensavo ad un paio di sviluppi... Il primo vede il mio odio crescere sempre di più fino a diventare quasi pazzia o ossessione. In questo modo potrei introdurre l'abbraccio da parte dei Malkavi, con la trasformazione di questo odio in un'alienazione mentale. Il secondo invece prevede l'abbraccio da parte di qualche clan a cui piacciono i tipi che dimostrano particolari doti di comando. In questo modo potrei essere aiutato dal mio clan (e questo sarebbe poi il mio scopo personale) a portare a termine il mio sogno, ed essendo vampiro e quindi non potendo comandare in prima persona dato che sono costretto ad una vita notturna, potrei raggiungere i miei fini cercando di dominare mio fratello e quindi assumere il comando del feudo manovrando le mie pedine dalle ombre della notte. In questo caso, quali clan sarebbero i più adatti? Ti ringrazio ancora in anticipo per la tua risposta...
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Beh, era per sapere un parere. Comunque, tanto per precisare, era solo un'idea, una bozza... Almeno per quanto riguarda gli avvenimenti... Alla fine complicato complicato non mi sembra. Il succo è il rifiuto da parte dei "potenti" mortali per paure e superstizioni, e la conseguente nascita dell'odio verso di loro... Dici che è complicato eh? Vedrò come cambiare allora...
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Per quanto riguarda il luogo dove si ambienteranno le cronache non so. Dovevamo esserci già incontrati ma è saltato tutto, è stato rinviato a dopo le feste quindi alcuni dettagli li dovrò definire in seguito. Perchè, cosa c'è a Costantinopoli di così bello? Per il clan non so... Chiedevo a voi quale clan sarebbe indicato per un personaggio del genere...
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Salve a tutti. Mi immetto in questa parte del forum per la prima volta, visto che non ho mai giocato a Vampiri e a breve inizierò la mia prima campagna. Come ho già scritto in un altro forum (FeniceNera.net, per la precisione) vi scrivo l'idea che avrei del mio personaggio (NB, è solo un'idea, ancora da lavorarci sopra) per sapere pareri e consigli. (OT: Non so se un certo Neucemis scrive anche qui, ma visto che è l'unico che mi risponde sulla fenice gli chiederei di evitare di parlare anche qui... fine OT) Allora: intanto vi dico che sarà una campagna di Vampiri: I Secoli Bui. L'idea nasce dalla natura del Ribelle (descritta sul manuale) che mi ha incuriosito e stimolato verso la creazione del mio PG. In pratica il mio personaggio (nome ancora da decidere) sarebbe il figlio di un signore feudale che è stato mandato da piccolo ad intraprendere la carriera del prete. Durante la mia permanenza presso la Chiesa sono avvenute alcune disgrazie e i preti, notando anche che sono nato mancino, hanno attribuito a me le colpe di questi avvenimenti, finendomi per cacciare dall'ordine. Precisazione: questi strani fatti non derivano da una maledizione vera del mio PG o da un destino malvagio, ma semplicemente si potrebbe dire che il mio PG è sfortunato e si trova ad essere la persona sbagliata nel momento sbagliato. Per fare un paio di esempi, il prete che si occupa di me potrebbe essere assassinato proprio poche settimane dopo il mio arrivo, oppure durante l'inverno (magari il primo che io trascorro nella Chiesa) una gelata sciupa i raccolti dei contadini e dei preti. Insomma qualcosa di cui io non sono nè l'artefice nè il responsabile perchè ho una maledizione addosso... Sfiga, insomma... Tornando alla storia, questi avvenimenti vengono interpretati male (ripeto, coadiuvati dal fatto che essere mancino era considerato un segno di Satana) finendo per convincere i preti a cacciarmi perchè portatore di sventure. A questo punto mio padre decide di non riprendermi con sè, impaurito anchesso da questa cosa, e decide di cacciarmi di casa, magari inscenando una finta morte per salvarsi la faccia... Da qui inizia la mia vita da contadino, lontano dai possedimenti di mio padre, una vita normale, alla pari di un qualsiasi servo della gleba medievale. Durante questo periodo trovo una compagna e decido di sposarmi. La notte delle nozze il signore decide di avvalersi dello Ius Primae Noctis e quindi divertirsi con la mia compagna. Durante la notte accade la disgrazia... Mia moglie rimane incinta del signore feudale... arriva il giorno del parto e mia moglie muore per delle complicazioni, lasciandomi solo a crescere "mio" figlio. Crescendo mi rendo conto che non è mio figlio, ma bensì del feudatario (tipo io e mia moglie mori, bambino con capelli biondi), cosa che come si dice fa traboccare l'acqua dal vaso. Stanco di subire le decisioni prese da chi ha in mano il potere (la chiesa mi ha cacciato, mio padre pure e il signore di questo feudo mi ha ingravidato la moglie), uccido in un raptus di rabbia mio figlio e scappo, diventando così un fuorilegge, magari nel tempo anche un po' temuto a livello locale per le sue abilità di guerra e per la sua feroce lotta contro la chiesa ed il signore del luogo... Notate bene, non per forza una lotta a viso aperto eh! Questo spiegherebbe la mia natura di Ribelle, poi ci sono ancora scelte da fare (Sentiero, carattere, ecc...) ma questo è quello che per ora ho partorito. Che dite, una cosa esagerata o ci potrebbe stare? Comune? Stereotipata? Considerate anche che è una bozza eh! Inoltre (almeno faccio un solo post anche se chilometrico invece di 200 divisi). che clan secondo voi sarebbe più propenso ad abbracciare un tipo così? E per finire... ci sarebbe anche un diverso finale a questa storia, che varierebbe però la natura del personaggio. Potrei, anzichè trasformare l'odio per l'autorità in lotta contro la stessa, farlo esplodere in una personalità autoritaria a sua volta. Mi spiego, magari tutti questi torti subiti potrebbero, anzichè portarmi a combattere ciò che mi ha fatto soffrire, farmi diventare un tipo autoritario e despotico a mia volta. Ovvero una cosa del tipo "fino ad adesso ho sofferto a causa di chi ha potere, quindi per non soffrire più io devo avere potere, devo diventare padrone e non più essere servo". Questo a mio avviso porterebbe ad un carattere diverso del PG, e magari lo porterebbero verso quella che nel manuale è chamata natura del Tiranno. Pensate che questo secondo sviluppo sia coerente con il resto?
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Un po' d'ordine.. Intanto... Il primo round di un combattimento è sempre un round di sorpresa giusto? O ho capito male? Anche perchè, e correggetemi se sbaglio, nel primo round un ladro può fare un furtivo ad un nemico che agisca dopo di lui, e se non ho capito male questo è spiegato perchè una persona nel primo round, finchè non agisce, è considerata sorpresa e quindi niente bonus alla CA. Quindi, ricapitolando.... 1° round (che è di sorpresa) solo un'azione standard. Si può quindi lanciare un incantesimo, oppure muoversi, oppure fare un attacco, oppure fare una carica parziale, che è come una carica normale (dà gli stessi bonus) ma il movimento è quello base e non doppio (oppure si fanno tutte quelle azioni che rientrano nelle standard, ovvero bere una pozione, oppure attivare un oggetto magico, bla bla bla non ci interessa). Capito bene? fear hai risposto prima di me di 2 minuti... In 3.0 era così e in 3.5? C'è ancora questa cosa?