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Elin

Circolo degli Antichi
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  1. Mah guarda. Che sappia io se nella mano dello scudo lo scudo non c'era, si parava con l'arma, nulla di più. Considera che le armature erano principalmente usberghi (cotta di maglia in D&D), e la funzione principale dell'usbergo non è quella di parare il colpo (una spadata ben assestata li spacca gli anelli) ma quella di evitare che colpi deviati (e quindi non più così potenti da sfondare glia anelli) tagliassero le carni del guerriero. A volte capita che un colpo venga parato e poi la lama scivoli e si appoggi sul corpo. Ormai la potenza se n'è andata e quindi il colpo non uccide più, ma un eventuale taglio poteva essere fatale. Gli usberghi servivano proprio a questo. Se poi vuoi parlare delle armature complete, siamo un po' fuori. Non è che si usassero moltissimo, dato il loro costo e la loro ingombranza. Diciamo che le più belle le usavano i nobili per le parate, mentre per combattere potevano indossare corpetti di metallo , schinieri (per le gambe) e protezioni alle braccia. Quindi tutto sommato erano più protetti di chi indossava un semplice usbergo, ma non così enormemente. Poi esistevano le mazze, che sfondavano i corpetti e le corazze di metallo. Quindi alla fine parare con qualcosa di diverso dallo scudo e dalla spada era un po' impossibile insomma. Per non parlare poi di chi non poteva permettersi quasi nulla ed andava in battaglia anche senza usbergo. E non erano in pochi insomma... Asce e scuri erano molto utilizzate, magari principalmente dai paesi nordici (nell'europa meridionale era in più comune l'uso della spada), ma anche qui da noi se ne vedevano parecchie. Sinceramente non so se siano più scomode delle spade visto che non ho mai combattuto con una di quelle, ma credo che alla fin fine andassero bene anche loro...
  2. Torno sull'argomento chiodature da scudo, boccoliere ed attacchi con lo scudo. Allora: innanzi tutto dovete sapere che gli attacchi con lo scudo (parlo del classico scudo medio di D&D, non di boccoliere) si portano con la parte alta dello scudo, non con il centro. Quindi le chiodature si vedono nei manuali fatte sulla parte di scudo che para il colpo non servono a nulla. Il colpo si porta mettendo lo scudo parallelo al terreno e cercando di colpire l'avversario con la parte alta dello scudo. Quella che, in posizione normale, sta "rivolta verso la testa", per così dire. Non so se mi sono spiegato bene. Si potrebbe pensare quindi che chiodare quella parte di scudo sia vantaggioso, ma non lo è. Ci sono movimenti che verrebbero impediti, soprattutto si rischia di ferirse l'altro braccio con queste punte colpendo con la spada da dx verso sx (intendendo scudo sulla mano sx e spada nella dx). Il boccoliere: era uno scudo rotondo molto piccolo (più o meno un diametro pari a 3 volte un pugno) che veniva usato molto (ovviamente da chi poteva permetterselo eh!!). Era in metallo (visto che, essendo piccolo, non pesava tantissimo anche se fatto in metallo) e quindi più resistente. Viene impugnato con la mano e non legato al braccio, da qui tutta la sua utilità: era molto rapido da indossare, al contrario dello scudo di legno che presenta 2 legacci, uno che si fissa sull'avambraccio ed uno impugnato nella mano. Lo si portava principalmente legato alla cintura, e impugnato immediatamente quando si veniva colti di sorpresa da qualcuno, ovvero ogni volta che non si era "pronti" ad uno scontro e quindi non si aveva il tempo di indossare prima uno scudo più grande. I colpi con questo scudo si portano come se si sferrasse un pugno contro un avversario, e vi giuro che sono colpi micidiali, una bella botta! Solo che non sono molto frequenti (come del resto anche i colpi con l'altro scudo) visto che la spada è ben più efficace. Questo scudo non serviva assolutamente a parare i colpi (anche se alcuni colpi, come le punte, possono essere parate con il boccoliere quando si vede che con la spada si è in ritardo), dato che le sue dimensioni ridotte rendono difficile parare i colpi in arrivo. Veniva usato per proteggere la mano della spada in fase di parata. Come vi diceva merin l'elsa di una spada medievale non era molto grande, per cui si rischiava che parando un colpo in un modo leggermente errato (basta poco su alcuni colpi) la spada dell'avversario scivolasse sulla propria in direzione della mano che regge la spada, con il rishio che la mano (o qualche dito) fosse reciso. Il boccoliere evitava proprio questo. In tutte le parate (che nello stile con spada e boccoliere si effettuano tutte con la spada) e in molti attacchi la mano che regge il boccoliere viene portata a fianco di quella che regge la spada, in modo da creare una spece di elsa che ricopre la mano della spada. Se il colpo dell'avversario scorre lungo la mia lama, arrivato in cima incontra il mio boccoliere che ferma il colpo. Per quanto riguarda due spade, invece, anche se i periodi storici sono diversi e quindi è difficile fare confronti, posso parlare per quanto provato a scherma da me. Indubbiamente si può sfruttare lo stesso vantaggio offerto da spada e scudo (quello di parata e contrattacco rapidi), dato che mentre una delle due para il colpo (e a questo punto avendo due armi conviene parare con quella dalla parte del colpo) l'altra attacca. Il punto è che mentre lo scudo è utilizzabile contro qualsiasi arma, combattere con 2 armi può essere svantaggioso rispetto ad alcune armi, tipo, per fare un esempio, gli spadoni. Un'arma impugnata a due mani consente di vibrare colpi con grande forza, per cui già pararli con l'arma nella mano primaria è faticoso, immaginate di volerlo parare con l'altra. Inoltre, in generale, usare uno scudo è molto più sempice che imparare a padroneggiare 2 spade. Le parate sono più difficili da eseguire con 2 spade rispetto allo scudo. Per farvi un esempio, quando facevo scherma ero diventato piuttosto bravo con spada e scudo e spada e boccoliere, ma quando ci divertivamo ad usare 2 spade (nel senso che il maestro non ci insegnava questa tecnica dato che non era medievale, lo facevamo noi dopo l'allenamento) mi risultava difficile combattere in questo modo. Eppure parare con la spada sapevo, visto che 1)con spada e boccoliere si deve usare la spada per parare e 2) anche con spada e scudo a volte usavo la spada per parare, vuoi perchè mi rendevo conto che in quel momento era più sicuro data la mia posizione, vuoi perchè volevo eseguire dei colpi che risultavano migliori parando con la spada, tipo parare un colpo di punta cercando di deviarlo con la spada (e non di farlo impattare sullo scudo) in modo da sbilanciare l'avversario e nel frattempo colpirlo con un fendente (colpo dall'alto in basso) o un mandritto (da dx a sx) (o meglio, dalla direzione della mano con la spada verso la direzione opposta).
  3. Bel topic davvero!!! Mi piacerebbe dire anche la mia, visto che per 2 anni ho fatto scherma medievale imparando a combattere con bastone bicipite, spada e scudo, spada e boccoliere, spada ad una mano e mezza, lancia (mi mancava la ronca... la amavo!!!), però mi pare che merin abbia già detto tutto quello che c'era da dire (per adesso). Ed inoltre è più preparato di me sulla parte storica. Io vi posso parlare di tecniche di combattimento e confronti tra duellanti (come già ci aveva detto merin tipo spada e scudo contro spada ad una mano e mezzo). Inutile dire che quoto completamente merin e che, se ci fosse ancora qualche scettico, potete credere a quello che ha detto perchè è tutto vero... Pari pari a qello che ho imparato io durante gli allenamenti a scherma medievale. Tornando all'argomento principale del forum: nei combattimenti reali chi combatte con scudo e spada è avvantaggiato su quasi tutti gli altri combattenti. La cosa che balza subito agli occhi vedendo due duellanti affrontarsi, uno con spada e scudo e uno senza scudo, è la "rapidità" con cui porta gli attacchi uno con lo scudo. Sembra un discorso strano (ho lo scudo, sono impacciato), ma invece è così! Innanzi tutto per rapidità si deve intendere il lasso di tempo che intercorre tra la parata ed il successivo contrattacco. Il grande vantaggio dato dallo scudo è proprio quello di poter attaccare quasi nello stesso momento in cui si para. Per esempio, mentre paro un fendente con il mio scudo (colpo portato dall'alto verso il basso) posso "contemporaneamente" (insomma quasi) attaccare il mio avversario. Immaginatevi la scena: io che paro il suo colpo e mi ritrovo mentre paro pronto per attaccare, con l'avversario scoperto totalmente al corpo e alle gambe perchè la sua spada sta impattando sul mio scudo. Bisogna fare un grande sforzo per parare, credetemi! Tanto per farvi capire, quando provavo a combattere con spada e scudo con il mio maestro (che impugnava la spada ad una mano e mezzo o la spada normale senza scudo) sembravo un veterano di guerra contro un ragazzino. E lui era il maestro insomma... Non a caso per poter "vincere" era costretto a effettuare finte di attacco (la classica finta di fendente e poi punta al corpo) in modo tale da rallentare le mie manovre di difesa e contrattacco, oppure cercare di tirare il fiato fuggendo dalla portata dalla mia arma o attaccandomi alle gambe, in quando i colpi alle gambe non si parano con lo scudo ma con la spada. Questo in pratica permette a lui di pareggiare i conti: anche io sono costretto a parare con la spada e quindi per contrattaccare impiego più tempo e quindi lui è agevolato nella successiva parata... Poi insomma... Smetto perchè potrei parlare delle ore... Le combinazioni sono tante (attaccare con lo scudo, cosa che era fattibile in un duello ma male in guerra) quando l'avversario mi costringe a parare con l'arma, oppure assumere poste (posizioni particolari di spada e scudo) che mi permettono di essere più corazzato di un grr di D&D con armatura completa in adamantio +5 (ci sono 2 poste fantastiche, una che ti rende inattaccabile ed una che unisce ad una difesa eccezionale un contrattacco micidiale)(ovviamente si parla di primo attacco dopo un momento di sosta e studio... Dopo il primo tutto torna come prima).... Insomma basta via... posterò quando e se ce ne sarà bisogno
  4. Elin ha risposto a Drago Temporale a un messaggio in una discussione Dungeons & Dragons
    anche se 3 secondi non sono molti, bisogna anche pensare che un PG prima di agire deve aspettare che l'intero gruppo (PG e PNG) abbia agito... Quindi di tempo ce n'è. Anche nel caso minimo, 4 PG vs 1 mostro, prima di agire ogni PG deve aspettare che altre 4 persone facciano quello che devono fare... Quindi volendo di tempo ce n'è per pensare. Cmq ripeto, IMHO, l'importante è non far parlare troppo i personaggi e nemmeno i giocatori (intendendo parole dette in-game e out-game) e aspettare secoli... Poche parole e un tempo non enorme credo siano gli ingredienti necessari e sufficienti (da buon matematico la cosa si dice così :banghead::banghead:)
  5. Elin ha risposto a Elin a un messaggio in una discussione Altri GdR
    Eccomi eccomi... Allora, mi sa che ci sara da aspettare molto per sapere cosa farò... Sono subentrati problemi al nostro narratore ed il gruppo si è sfaldato prima ancora di formarsi. Cmq io non demordo, e se qualcuno di voi (zona prato/firenze) è disposto ad accettare un paio di giocatori nella propria campagna (o formare un nuovo gruppo, è uguale), basta chiamare... Proposte??? Dai dai dai dai dai dai dai....
  6. Elin ha risposto a Elin a un messaggio in una discussione Altri GdR
    Ok, allora sceglierò con calma e poi vi farò sapere... Come ho detto questa sarebbe la mia prima volta di Vampiri e ci sono tanti clan che mi piacciono. Quindi ci penserò con calma, anche perchè prima della settimana prossima non ci vediamo per i personaggi e quindi non so nemmeno che abbia in mente il narratore! A presto!
  7. Elin ha risposto a Elin a un messaggio in una discussione Altri GdR
    Cioè?? Che vuol dire fare qualcosa di "centrale"?
  8. Elin ha risposto a Elin a un messaggio in una discussione Altri GdR
    Sinceramente non so cosa mancherà nel gruppo. E' un po' che dovevamo iniziare ma a causa di problemi vari abbiamo di continuo rimandato. La prima sessione per la compilazione della scheda sarà credo lunedì 15. Mi piaceva arrivare però con il BG del personaggio fatto...
  9. Elin ha risposto a Elin a un messaggio in una discussione Altri GdR
    Beh si, mi vedo un po' più nell'ottica di Randazzo. Anche perchè credo che per uscire dagli stereotipi prima di tutto si deve aver fatto qualche PG stereotipato (o lo si deve aver visto giocare insomma). Sarebbe come chiedere ad un neofita di D&D di non giocare il classico babaro stupido e con la mano pesante o il mago enigmatico e pensatore. Gli stereotipi sono sempre i primi approcci da parte di tutti i nuovi giocatori, a mio avviso. Poi boh... Cioè, nel gruppo siamo 3 neofiti e 3 vecchi giocatori, quindi magari con un po' dei loro consigli potrei imparare quali sono gli stereotipi che si vedono di continuo per non cadere in uno di essi. Via, diciamo che tengo aperta la via dei Malkavi ma tenendo in cosiderazione quello suggerito da piri.
  10. Elin ha risposto a Elin a un messaggio in una discussione Altri GdR
    Mah guarda piri, per quanto riguarda i nosferatu, il mio non è un discorso di sfiducia o di miscredenza verso le loro potenzialtà. Anzi, ho riletto il clan sul manuale e mi sono reso conto che in fondo avete ragione voi sui loro punti di forza. Quello che dico è che mi resterebbe difficile giocarlo... Tutto qui. Per il malkavi grazie, terrò a mente il consiglio. Però tieni conto anche te che se è vero che sono agli inizi con Vampiri, non sono agli inizi come esperienza di interpretazione nei GDR. In fondo sono più di 10 anni che gioco! (per la precisione, tra un po' 12!!)
  11. Elin ha risposto a Elin a un messaggio in una discussione Altri GdR
    Ok, capito grazie! Ho postato il BG anche in altri forum, ho ricevuto buone impressioni sul primo (quello dello sfigato), quindi credo che intraprenderò quella strada. Grazie anche a voi per i consigli!!!! Per quanto riguarda il clan vedrò. Se decido per una personalità autoritaria, credo che mi lascerò abbracciare dai Ventrue, mentre se seguirò la natura del ribelle ancora non so... I consigli che mi sono stati dati sono molti e tutti interessanti: Bruja per la lotta al potere, oppure se accettassi in qualche modo il fatto di aver ammazzato mio "figlio" che di fatto era innocente cercando ora di controllare la mia rabbia potrei in qualche modo avvicinarmi all'accettazione della Bestia dei Gangrel, Oppure Malkavo, se preferirò che questo rifiuto del potere diventi un'ossessione e poi una pazzi una volta abbracciato. Grazie ancora a tutti!!!
  12. Elin ha risposto a Elin a un messaggio in una discussione Altri GdR
    Spiegami un po'? Per quale motivo sono così indispensabili secondo te? Non avendo mai giocato queste cose ancora fatico a capirle. Comunque il mio non era un modo per dire che sono inutili. Volevo solo dire che per me sarebbe difficile giocarne uno...
  13. Elin ha risposto a Elin a un messaggio in una discussione Altri GdR
    Sono contento del tuo parere Piri. Sei la seconda persona a cui piace, mi ero un po' perso d'animo perchè a me piaceva ma altri commenti mi avevano fatto pensare che fosse una cosa non molto fattibile. Sui Bruja ci penserò... anche i Nosferatu in effetti ci azzeccano molto, però non mi piace molto come clan e come tipologia di vampiri... Troppo brutti e puzzolenti per i miei gusti. Fin troppo emarginati, ecco
  14. Elin ha risposto a Ajle a un messaggio in una discussione Dungeons & Dragons
    Non posso far altro che quotare quanto già scritto da chi mi ha preceduto. Mi pare che ti abbiano già dato degli ottimi consigli. Per dire la mia, fossi in te mi focalizzerei su queste cose: - Prima fra tutte, inizia te a ruolare bene i tuoi PNG. Quando il mondo che circonda i PG è bello, vario e ben caratterizzato anche il PP più estremo tende a ruolare un po'. E quando la cosa diventa una costante, ci si abitua a giocare in questo "nuovo" modo. In fondo se migliaia di persone si divertono così un motivo c'è! E' BELLO!!! - Secodo, meno dadi e più cervello. Come ti hanno già detto, questo non vuol dire 0 scontri. A volte uno o più combattimenti sono necessari, ma se a volte per procedere nell'avventura l'unico modo è quello di parlare ed indagare (ovvero con uno scontro non si risolve nulla), i tuoi PG saranno costretti a cambiare modo di fare. Non essere troppo radicale però eh! La griglia di combattimento non è una cosa dannosa, magari a loro piace fare le cose per bene mentre combattono, ma questa non è una cosa brutta. Basta che questo attaccamento alle regole rimanga confinato all'interno dei combattimenti (ovvero non succeda che per convincere una persona a fare qualcosa basti un tiro diplomazia). Poi è possibile che i tuoi PG siano degli amanti dei combattimenti, ma questo non vuol dire che sia negata l'interpretazione. Potresti scrivere avventure che diano a loro il gusto di combattere, e a te il gusto di una bella interpretazione. Ad esempio potresti invetare una storia dove loro devono investigare sulla morte di un principe, e quando hanno trovato l'assassino lo debbano cercare intrufolandosi nel suo rifugio. Qui ad esempio potresti mettere un dungeon classico pieno di botte... Così loro inizialmente dovranno scervellarsi e ruolare bene, poi potranno mettere mano alle armi e darsi alla mischia furibonda. Una via di mezzo, per capirsi. Insomma, devi capire bene cosa piace ai tuoi giocatori, e se vedi che il solo ruolo con pochi scontri non fa per loro, niente ti vieta di continuare così. L'importante è che la "pulizia" di un dungeon o la conquista di una torre non sia il punto focale dell'avventura ma il risultato delle loro indagini (o anche l'inizio per delle nuove ricerche). Ciao ciao! Spero di esserti stato utile!
  15. Elin ha risposto a Elin a un messaggio in una discussione Altri GdR
    Scusa, ho letto ora il tuo post, non ci avevo mai fatto caso prima... Sorry. Allora, per la precisione sono un uomo. Lo so, il nome e l'immagine tradiscono... Però sono un uomo. Elin è semplicemente un mio personaggio di D&D, una ladra umana (mi sono divertito ad interpretare una donna). Vi prego non pensate a tendenze strane eh! Insomma te credi che la prima storia non fosse male? Sei il primo giudizio buono che ho ricevuto! In genere mi si diceva che era troppo complessa la cosa. E del secondo che ti pare? Troppo normale?
  16. Elin ha risposto a Elin a un messaggio in una discussione Altri GdR
    mah senti. Sinceramente l'idea mi attira! Però come ho detto a vampiri non ho mai giocato quindi non so quanto ti possa andare di avere un niubbo via forum... E poi un'altra cosa mi "preoccupa". Quanto impegno ci vuole per un pbf? Non ne ho mai fatti, e come vedi la mia presenza sul forum si riduce ad una volta al giorno (in media) e in genere a tarda notte... Quindi non so, dimmi te... Se deve essere una cosa costante tipo 2/3 messaggi al giorno ho paura di farvi da collo di bottiglia. Comunque aspetto la tua risposta prima di dire si o no ok?
  17. Elin ha risposto a Elin a un messaggio in una discussione Altri GdR
    Ma infatti ho sbagliato io... Intendevo dire parere, non consiglio. Quello che chidevo, oltre ai clan, era soprattutto se entrambi gli sviluppi potevano essere coerenti oppure no...
  18. Elin ha risposto a Elin a un messaggio in una discussione Altri GdR
    Eccomi di nuovo... Senti ci ho pensato, è un po' troppo complessa come cosa... Quindi avrei pensato ad una cosa un po' più semplice, senti un po'... Dimmi se è un po' troppo semplice. E' comunque una bozza, molto da sviluppare, quindi non la prendere troppo alla lettera eh! Allora, sono sempre il figlio non primogenito di un signore di un feudo, ma questa volta niente sfotune o cose del genere. Semplicemente sono un tipo con l'amore per la guerra e per il comando, per cui nella vita mortale mi sono dedicato allo studio delle arti della guerra (sia scherma che comando di truppe) e nello studio della legge e della politica. Crescendo mi sono convinto che sarei stato un degno successore di mio padre, viste le doti di comando che ho dimostrato negli anni, ma non essendo il primogenito il feudo di mio padre non sarebbe passato nelle mie mani ma in quelle di mio fratello. Per cui ho sviluppato negli anni un odio profondo verso mio fratello, e covato dentro di me la speranza che un domani sarei riuscito ad avere io il comando dei possedimenti di famiglia. Come ottenerlo non ha importanza per me, se questo significasse sacrificare mio fratello l'avrei fatto. Ora mi chiedo: come continuare questa cosa? Pensavo ad un paio di sviluppi... Il primo vede il mio odio crescere sempre di più fino a diventare quasi pazzia o ossessione. In questo modo potrei introdurre l'abbraccio da parte dei Malkavi, con la trasformazione di questo odio in un'alienazione mentale. Il secondo invece prevede l'abbraccio da parte di qualche clan a cui piacciono i tipi che dimostrano particolari doti di comando. In questo modo potrei essere aiutato dal mio clan (e questo sarebbe poi il mio scopo personale) a portare a termine il mio sogno, ed essendo vampiro e quindi non potendo comandare in prima persona dato che sono costretto ad una vita notturna, potrei raggiungere i miei fini cercando di dominare mio fratello e quindi assumere il comando del feudo manovrando le mie pedine dalle ombre della notte. In questo caso, quali clan sarebbero i più adatti? Ti ringrazio ancora in anticipo per la tua risposta...
  19. Elin ha risposto a Elin a un messaggio in una discussione Altri GdR
    Beh, era per sapere un parere. Comunque, tanto per precisare, era solo un'idea, una bozza... Almeno per quanto riguarda gli avvenimenti... Alla fine complicato complicato non mi sembra. Il succo è il rifiuto da parte dei "potenti" mortali per paure e superstizioni, e la conseguente nascita dell'odio verso di loro... Dici che è complicato eh? Vedrò come cambiare allora...
  20. Elin ha risposto a Elin a un messaggio in una discussione Altri GdR
    Per quanto riguarda il luogo dove si ambienteranno le cronache non so. Dovevamo esserci già incontrati ma è saltato tutto, è stato rinviato a dopo le feste quindi alcuni dettagli li dovrò definire in seguito. Perchè, cosa c'è a Costantinopoli di così bello? Per il clan non so... Chiedevo a voi quale clan sarebbe indicato per un personaggio del genere...
  21. Elin ha pubblicato un messaggio in una discussione in Altri GdR
    Salve a tutti. Mi immetto in questa parte del forum per la prima volta, visto che non ho mai giocato a Vampiri e a breve inizierò la mia prima campagna. Come ho già scritto in un altro forum (FeniceNera.net, per la precisione) vi scrivo l'idea che avrei del mio personaggio (NB, è solo un'idea, ancora da lavorarci sopra) per sapere pareri e consigli. (OT: Non so se un certo Neucemis scrive anche qui, ma visto che è l'unico che mi risponde sulla fenice gli chiederei di evitare di parlare anche qui... fine OT) Allora: intanto vi dico che sarà una campagna di Vampiri: I Secoli Bui. L'idea nasce dalla natura del Ribelle (descritta sul manuale) che mi ha incuriosito e stimolato verso la creazione del mio PG. In pratica il mio personaggio (nome ancora da decidere) sarebbe il figlio di un signore feudale che è stato mandato da piccolo ad intraprendere la carriera del prete. Durante la mia permanenza presso la Chiesa sono avvenute alcune disgrazie e i preti, notando anche che sono nato mancino, hanno attribuito a me le colpe di questi avvenimenti, finendomi per cacciare dall'ordine. Precisazione: questi strani fatti non derivano da una maledizione vera del mio PG o da un destino malvagio, ma semplicemente si potrebbe dire che il mio PG è sfortunato e si trova ad essere la persona sbagliata nel momento sbagliato. Per fare un paio di esempi, il prete che si occupa di me potrebbe essere assassinato proprio poche settimane dopo il mio arrivo, oppure durante l'inverno (magari il primo che io trascorro nella Chiesa) una gelata sciupa i raccolti dei contadini e dei preti. Insomma qualcosa di cui io non sono nè l'artefice nè il responsabile perchè ho una maledizione addosso... Sfiga, insomma... Tornando alla storia, questi avvenimenti vengono interpretati male (ripeto, coadiuvati dal fatto che essere mancino era considerato un segno di Satana) finendo per convincere i preti a cacciarmi perchè portatore di sventure. A questo punto mio padre decide di non riprendermi con sè, impaurito anchesso da questa cosa, e decide di cacciarmi di casa, magari inscenando una finta morte per salvarsi la faccia... Da qui inizia la mia vita da contadino, lontano dai possedimenti di mio padre, una vita normale, alla pari di un qualsiasi servo della gleba medievale. Durante questo periodo trovo una compagna e decido di sposarmi. La notte delle nozze il signore decide di avvalersi dello Ius Primae Noctis e quindi divertirsi con la mia compagna. Durante la notte accade la disgrazia... Mia moglie rimane incinta del signore feudale... arriva il giorno del parto e mia moglie muore per delle complicazioni, lasciandomi solo a crescere "mio" figlio. Crescendo mi rendo conto che non è mio figlio, ma bensì del feudatario (tipo io e mia moglie mori, bambino con capelli biondi), cosa che come si dice fa traboccare l'acqua dal vaso. Stanco di subire le decisioni prese da chi ha in mano il potere (la chiesa mi ha cacciato, mio padre pure e il signore di questo feudo mi ha ingravidato la moglie), uccido in un raptus di rabbia mio figlio e scappo, diventando così un fuorilegge, magari nel tempo anche un po' temuto a livello locale per le sue abilità di guerra e per la sua feroce lotta contro la chiesa ed il signore del luogo... Notate bene, non per forza una lotta a viso aperto eh! Questo spiegherebbe la mia natura di Ribelle, poi ci sono ancora scelte da fare (Sentiero, carattere, ecc...) ma questo è quello che per ora ho partorito. Che dite, una cosa esagerata o ci potrebbe stare? Comune? Stereotipata? Considerate anche che è una bozza eh! Inoltre (almeno faccio un solo post anche se chilometrico invece di 200 divisi). che clan secondo voi sarebbe più propenso ad abbracciare un tipo così? E per finire... ci sarebbe anche un diverso finale a questa storia, che varierebbe però la natura del personaggio. Potrei, anzichè trasformare l'odio per l'autorità in lotta contro la stessa, farlo esplodere in una personalità autoritaria a sua volta. Mi spiego, magari tutti questi torti subiti potrebbero, anzichè portarmi a combattere ciò che mi ha fatto soffrire, farmi diventare un tipo autoritario e despotico a mia volta. Ovvero una cosa del tipo "fino ad adesso ho sofferto a causa di chi ha potere, quindi per non soffrire più io devo avere potere, devo diventare padrone e non più essere servo". Questo a mio avviso porterebbe ad un carattere diverso del PG, e magari lo porterebbero verso quella che nel manuale è chamata natura del Tiranno. Pensate che questo secondo sviluppo sia coerente con il resto?
  22. Elin ha risposto a DOM a un messaggio in una discussione D&D 3e regole
    Un po' d'ordine.. Intanto... Il primo round di un combattimento è sempre un round di sorpresa giusto? O ho capito male? Anche perchè, e correggetemi se sbaglio, nel primo round un ladro può fare un furtivo ad un nemico che agisca dopo di lui, e se non ho capito male questo è spiegato perchè una persona nel primo round, finchè non agisce, è considerata sorpresa e quindi niente bonus alla CA. Quindi, ricapitolando.... 1° round (che è di sorpresa) solo un'azione standard. Si può quindi lanciare un incantesimo, oppure muoversi, oppure fare un attacco, oppure fare una carica parziale, che è come una carica normale (dà gli stessi bonus) ma il movimento è quello base e non doppio (oppure si fanno tutte quelle azioni che rientrano nelle standard, ovvero bere una pozione, oppure attivare un oggetto magico, bla bla bla non ci interessa). Capito bene? fear hai risposto prima di me di 2 minuti... In 3.0 era così e in 3.5? C'è ancora questa cosa?
  23. Elin ha risposto a Shad Leidar a un messaggio in una discussione Dimensioni
    aaaah! Ok, ora (finalmente) ho capito!!! Credevo che quando si acquisissero nuove abilità, se il master concedeva dei punti bonus, questi fossero dei punti da aggiungere direttamente all'abilità, come avviene durante la creazione del personaggio! Ok, quindi se durante un'avventura si acquisiscono abilità le si acquiscono solo al valore base. Tutti i punti bonus concessi dal master sono da considerare punti esperienza. Ok ok, grazie!
  24. Elin ha risposto a Shad Leidar a un messaggio in una discussione Dimensioni
    Ah ecco. Quindi se avessi voluto imparare a tirare con l'arco serebbe bastato frequentare un maestro per un po' per poter ottenere il valore base più qualche punto se il master ritiene che io li abbia acquisiti. Per imparare Taumaturgia invece avrei dovto passare del tempo con un maestro e poi potrei: a) usare 8 dei miei punti esperienza che il master mi ha dato a fine avventura per comprare il domino e l'arcano al valore base; il master decide che avendo passato 1 anno a studiare con un maestro ottengo 10 punti abilità. Questo vuol dire che 8 li spendo per comprare il valore base di taumaturgia, 2 si aggiungono al valore base. Adesso è più preciso?
  25. Elin ha risposto a Shad Leidar a un messaggio in una discussione Dimensioni
    Quindi o tratto l'acquisizione di nuove abilità a parte (cioè mi faccio insegnare ed il master mi dice, in base a quante lezioni ho preso, quanti punti abilità mi sono guadagnato) oppure sfrutto i punti che mi vengono assegnati a fine avventura. Per fare un esempio, se volessi imparare a tirare con l'arco dovrei farmi insegnare da qualcuno, visto che non ho mai imbracciato un arco prima d'ora (quindi mi alleno presso un maestro ed il master mi assegna dei punti), mentre se volessi imparare a guidare un carro e so già cavalcare potrei sfruttare il fatto che so già come si "usa" un cavallo e quindi posso arrangiarmi ed imparare un po' da solo (usando quindi i punti assegnati a fine avventura). Come discorso fila no? Allora, se non ho capito male, per fare un esempio. Lareth, abile spadaccino degli imperi centrali, rimane affascinato dalle capacità che il suo nuovo compagno di viaggio (un Taumaturgo) sfoggia durante i loro viaggi. Decide così di dedicarsi allo studio della magia, chiedendo al suo accompagnatore di dedicare un po' del suo tempo per insegnarli l'uso di questa forma di magia. In terimi di gioco in base al tempo passato con il suo compagno ad apprendere i segreti della magia il narratore decide un numero di punti abilità da attribuire a Lareth nell'arcano di Taumaturgia. Questo implica anche da questo momento Lareth conosce il dominio Vitale. Altro caso: Ancora il nostro Lareth, questa volta però vuole imparare a guidare un carro. Dalla sua può sfoggiare un'ottima abilità di cavaliere, è infatti molto abile nel cavalcare destrieri, che usa spesso in battaglia. Decide quindi di comprarsi un carro e ci attacca il suo cavallo e un puledro comprato in città. Crede di potersela cavare da solo, visto che sa come si impartiscono comandi a questi animali. In termini di gioco Lareth sfrutta i punti che sono stati attribuiti dal narratore a fine avventura, senza bisogno di doversi affidare agli insegnamenti di qualcuno, in quanto ha già una certa familiarità con i cavalli e, anche se da sola non basta per dire di saper guidare un carro, può di certo tornagli utile a facilitargli il compito di imparare a dare comandi ai suoi destrieri dal carro anzichè dalla loro groppa. Come esempio può calzare?