Quindi per te un Pg è un insieme di numeri e soprattutto di parole presenti sulla scheda. Un pg è un duellante se ha la CdP del Duellante, un assassino se ha la CdP dell'Assassino, un dominatore mentale se ha la CdP del Dominatore Mentale, un mago del collegio se ha la CdP del Mago del Collegio, ed anche viceversa. Per essere un duellante devo prendere la CdP del Duellante, per essere un assassino devo prendere la CdP dell'Assassino, per far parte dei maghi del collegio devo avere la CdP del Mago del Collegio etc etc...
Per te non è importate quello che fanno le classi, le classi di prestigio, i talenti e le abilità, ma è importante come si chiamano. Il nome di una classe o CdP definisce quella che deve essere l'idea di pg.
Per te ottimzzare crea problemi ad interpretare quello che sei invece di aiutarti a mettere in pratica quello che dovresti, nella tua idea di pg, saper fare. Per te entrare in una CdP non aiuta a rifinire l'idea originale del pg, ma lo mette su un bel paio di binari, specifici e diversi da CdP a CdP, che costringono il pg ed il giocatore in una determinata direzione. Se nella mia idea originale il mio pg sapeva usare la telepatia, ma non era un mago-ammaliatore dedicato, ma tutt'altro, che possibilità avrei? Prendere la CdP del Dominatore Mentale e portarla fino in fondo, stravolgendo l'idea che avevo del mio pg? Non prendere la CdP e rinunciare alla telepatia, storpiando l'idea originale del pg? Non prendere la CdP, ruolare il pg come se avesse la telepatia e pregare Cthulhu di riuscire, io giocatore, ad indovinare quello che il DM pensa che i PNG pensino (con risultati qualche volta magari esilaranti, ma più che altro tristi e frustranti)?
Trovo un po' ironico che un crociato dell'interpretazione faccia un'affermazione del genere. I PG sono classi e CdP e io interpreto quelle? Io credevo di ruolare il mio personaggio... Nella decrizione della classe del mio pg (e in quella della sua CdP) non trovo scritto che è un tipo estroverso e spaccone, che però diventa timido ed impacciato in presenza di belle donne. Non c'è scritto nemmeno che sviluppa facilmente un senso di rivalità nei confronti di chi è più bravo di lui nel fare quello lui fa. Non c'è scritto che da bambino ha viaggiato per il mondo con i genitori e non c'è scritto che una volta ha addirittura incontrato il re. In compenso però c'è scritto che sa fare questo, quello e quell'altro.
Nessuno mi può vietare di interpretare un mago muscoloso, irascibile, con l'ascia bipenne in mano e la bava alla bocca. Con o senza CdP. Se prendo una CdP è perché così posso giocare anche meccanicamente, oltre che interpretativamente, la mia idea di PG.
Le classi è le CdP non definiscono quello che sono, definiscono quello che so fare. Danno un riscontro meccanico alle capacità del mio pg. Io posso interpretare un mago benissimo, ma se al momento di lanciare un incantesimo mi accorgo che sulla mia scheda c'è scritto "guerriero" ed i miei slot giornalieri sono zero, c'è poco da fare. Eppure fino al fatidico momento del lancio dell'incantesimo io ero per tutti quelli attorno al tavolo, DM compreso, un mago in tutto e per tutto dato che nessuno aveva visto cosa c'era scritto sulla scheda ed il mio pg si era comportato in una certa maniera, faceva parte dell'università arcana, fumava la pipa ed aveva anche il cappello a punta alla Gandalf (ah...ah...ah...).
Io un esperimento del genere l'ho fatto. Il DM mi disse: "Queste sono le regole generali per la creazione del PG. Fai quello che vuoi". Mi sono presentato al tavolo senza che nessuno sapesse quali fossero i dati tecnici del mio pg. Per lungo tempo il mio pg era semplicemente Ash. Delle volte veniva indicato come "l'abile e rapidissimo spadaccino", altre volte come ad "il grande liutaio", altre volte ancora come "quel pozzo di scienza", qualche volta come "quel tipo con il lupo bianco accucciato accanto". Quando i dati tecnici della scheda sono venuti fuori con scoperta di Classi, varianti e Classi di Prestigio, la "magia" si è dissolta ed il mio pg per alcuni è diventato, il più delle volte, semplicemente "il bardo", che era la classe iniziale.
Io ho l'impressione che se tu avessi un'esperienza del genere da DM con giocatori onesti e fidati, senza conoscere le schede dei tuoi giocatori e con l'onestà intellettuale di non farti in conti in tasca con le capacità dei pg, non avresti nessun tipo di problema a giocare con pg ottimizzati, ma anzi avresti difficoltà anche a distinguere quelli ottimizzati da quelli non ottimizzati.
Il tutto, ovviamente, imho.