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dnd tutte le edizioni [D&D] Paladino: posso uccidere il nemico malvagio?
Aleph ha risposto alla discussione di Echo in Dungeons & Dragons
avevo fatto la distinzione tra creature intelligenti senza sottotipo "male" e creature non intelligenti o con sottotipo "male", ma è possibile includerci qualsiasi cosa si ritenga giusto. un vampiro, ad esempio, può essere un certo problema da decidere. effettivamente, un vampiro è una creatura intelligente, che tecnicamente potrebbe essere convertita al bene, tuttavia non può fare a meno di causare dolore e morte (a causa del suo metodo per sopravvivere), quindi l'unica cosa che un paladino può fare prima di distruggerlo potrebbe essere convincerlo che l'unico modo per terminare quella follia è che si ammazzi.. cosa alquanto improbabile... soprattutto nel breve tempo che passa tra l'ultimo pasto e la fame insaziabile di sangue... inoltre, se non erro buona parte delle creature non morte intelligenti sentono una fame insaziabile verso qualcosa (carne, sangue, energia vitale.. residui del liber mortis..), quindi credo si possano includere apertamente il gruppo "non morti" tra le creature massacrabili (per quanto alcuni, come i lich, possano persino essere buoni e non necessitano di far soffrire le persone.. in mostri di faerun della 3.0 c'era persino l'archetipo lich buono..) i troll, tuttavia, per quanto non siano tra le creature più intelligenti possono essere convertite alla via del bene. idem per i goblin, che in moltissime ambientazioni sono totalmente neutrali come le altre razze. inoltre, il paladino non è un pacifista, ma è pacifico. dovrebbe tendere il più possibile verso l'evitare il combattimento, ma essere addestrato a sopportarlo nel caso sia necessario. inoltre, spesso ha bisogno di mettere fuori combattimento qualcuno, prima di poterci fare due chiacchiere a quattr'occhi.. quindi, non vedo perchè non menar le mani, ma non si uccide.. i lividi e le ferite si rimarginano, il dolore stesso può essere visto come un metodo di redenzione, ma la morte è (dovrebbe) essere assoluta.. il problema di quei due libri, letti e riletti, è che portano dietro una vagonata di stereotipi e di contraddizioni infinite. -
dnd tutte le edizioni [D&D] Paladino: posso uccidere il nemico malvagio?
Aleph ha risposto alla discussione di Echo in Dungeons & Dragons
sulla prima parte, non ho capito se stai parlando di allineamenti soggettivi/oggettivi o se stai invece parlando del fatto di allineamenti oggettivi ma con diversa cognizione rispetto a quella che potrebbe essere quella presente.. propendo per la seconda, ed effettivamente hai ragione, il fatto è che risulta molto difficile, sia per il master che per i giocatori, adattarsi ad un sistema di comportamento "oggettivo" basato sul senso comune di un'altra epoca (tenendo comunque conto che nel medioevo il concetto di bene e male era molto simile ad oggi, cambia nei particolari. basta prendere i 10 comandamenti per avere una linea generale abbastanza comprensiva di ciò che è buono - e lo dico da ateo). ci sono tuttavia delle sfumature che si possono tenere di conto o no, ma questo basta parlarne con il gruppo prima. sulla seconda parte, sul fatto che gli allineamenti hanno un peso proprio, come una miscela tra i due in diversa concentrazione, sono perfettamente d'accordo, come ho già espresso prima l'idea di un paladino più devoto alla legge piuttosto che al bene (e riguardo il mio disappunto sul fatto che non ci sia la possibilità di scegliere tra "individuazione del male" e "individuazione del caos", "punire il male" e "punire il caos".. ma sono state scelte di game design e non ho bene idea del perchè..) riguardo ai due paladini, in realtà credo che il concetto "base" sia del fatto che un paladino imho non dovrebbe seguire uno specifico allineamento, ma una serie di regole (che poi vanno a definire il suo allineamento). per dire, un paladino che deve seguire i dettami del suo dio che dicono "uccidi i bambini maschi" potrebbe essere un paladino malvagio, un'altro che dice "proteggi l'umanità" potrebbe essere un paladino buono. ed i poteri li perderebbe solo se infrange questi comandamenti. insomma, l'idea è che di base imho è totalmente sbagliato etichettare un paladino con uno specifico allineamento.. riguardo a ciò che c'è dopo il quote sono d'accordo.. mi è venuto in mente un esempio per descrivere cosa intendo per perdita temporanea dei propri poteri derivata da perdita di autostima. avete mai provato ad immaginare come dev'essere uccidere una persona per errore? prendiamo per esempio qualcuno che vi assale, con l'intenzione di uccidervi. la vostra reazione, per difesa, porta alla morte l'assalitore. in questo caso come vi sentireste? io uno schifo. non credo mi importerebbe tanto il fatto di non avere avuto scelta, il fatto è che ho comunque compiuto un omicidio, ho stroncato una vita, quell'uomo, per quanto "malvagio" esso fosse, ora non c'è più. è stato un errore, magari, ma questo non mi toglierebbe mai di dosso il fardello dell'avere ucciso un uomo, credo continuerei a sentirmi colpevole per molto tempo. -
dnd tutte le edizioni [D&D] Paladino: posso uccidere il nemico malvagio?
Aleph ha risposto alla discussione di Echo in Dungeons & Dragons
ah, no, sono totalmente inflessibile sui paladini (premesso che PRIMA ne parlo con il giocatore, quali sono i suoi tabù, quali le sue idee e tutto il resto), ma non con le altre classi. i paladini SONO l'incarnazione del bene puro (anche se è una cosa che odio, sono più che convinto che ci possano essere paladini del male che non si chiamano antipaladini, preferisco l'idea che un paladino deve essere l'incarnazione totale del loro allineamento, diciamo). tanto che un chierico buono non perde i propri poteri se commette una azione malvagia, ne il paladino cambia necessariamente di allineamento se perde i propri poteri. può tranquillamente rimanere legale buono dopo aver commesso una azione malvagia, il cambio di allineamento è una cosa totalmente differente. nel caso del neonato, il fatto che il paladino ha fatto individuazione del male non lo autorizza ad uccidere il nemico, come non lo autorizza ad uccidere una qualsiasi creatura malvagia. anzi, se sto giocando una campagna seria (ovvero: non spam), il paladino dovrebbe risparmiare la vita a chiunque glielo chieda e anche a chi non glielo chiede. dovrebbe sempre ricordarsi che le persone possono cambiare, possono diventare persone buone, possono capire che gli errori che hanno commesso in passato si possono redimere con il bene. non è il fatto che abbia portato violenza (altrimenti sarebbe del tutto ingiocabile, in una campagna), quanto che ha portato alla morte, tecnicamente un destino "immutabile" (anche se con D&D il concetto di morte ineluttabile è totalmente sorpassato..). poteva sconfiggerlo sino a farlo svenire (c'è apposta la possibilità di infliggere danni non letali, oltre che incantamenti per armi che tramutano il danno in non letale, oltre ad alcune armi fatte appositamente per infliggere danni non letali), per poi purificarlo. idealmente, se un mio paladino in una campagna con un minimo di spessore ammazza senza pensarci una qualsiasi creatura intelligente (e senza sottotipo "male"), finisce nei guai. e no, non si tratta di stereotipi, al contrario, lo stereotipo è il paladino che prende e fa a pezzi l'orco cattivo perché è cattivo punto e basta. cosa che trovo divertente li per li, ma un po' superficiale. il LB non è il santo in terra, il PALADINO LB è un santo in terra (ed in effetti lo è..) infine, non sono io ad ammonire, ma dopo aver spiegato ai giocatori che in un gioco di ruolo si "interpreta" e non si tirano solo dadi, e dopo che questi si sono davvero immersi nel personaggio, sono loro stessi a dirmi "weh, ho fatto questo, l'ho fatto perchè ci stava da personaggio e perdo i poteri". -
dnd tutte le edizioni [D&D] Paladino: posso uccidere il nemico malvagio?
Aleph ha risposto alla discussione di Echo in Dungeons & Dragons
mmmh in realtà, il mio discorso è in generale, non nel particolare, anche perché tendo a dare molta molta libertà ai miei giocatori, tanto che il più delle volte sono io a chiedere cosa ne pensano i giocatori. l'idea è che, in una situazione come quella delle tre scelte "malvagie", tendo a dare al giocatore la scelta di quello che gli sembra più adatto, se perdere i poteri o no. anche perchè ho sempre odiato l'idea del dio che per ripicca ti toglie i poteri (per quanto estremamente in linea con il concetto di D&D e dei pantheon), piuttosto preferisco che sia il personaggio a sentirsi talmente in colpa da non potersi più ritenere un paladino. il fatto che uccida un neonato, per dire, anche inconsapevolmente, porta al paladino un enorme senso di colpa (o almeno, a me lo porterebbe), cosa che lo priverebbe dei suoi poteri. magari, è proprio la divinità stessa a "tirarlo su" di morale, a farlo nuovamente credere in se stesso e nei suoi poteri. la meccanica base del "perde i poteri e deve espiare le sue colpe per riaverli" io l'ho sempre preso molto più sul personale, una sorta di riguadagno della propria stima. tanto che anche se non ci fosse la regola "se compie una azione malvagia perde i poteri", suppongo che i miei personaggi (come giocatore proprio) perderebbero comunque i loro poteri in determinati casi. si tratta di come si vuole vedere la situazione, se vieni punito dal dio o se è la tua stessa disperazione a causarti la perdita. io preferisco il secondo punto (il primo solo nel caso un paladino compia un cambio di allineamento volontario) non pretendo che il paladino sia consapevole di tutto quello che creerà, come ho già detto non vedo il togliere poteri come una vera e propria punizione, quanto come un fatto. avviene, per volere divino o volere proprio. non è una questione di punire il giocatore, non è una questione di punire il personaggio, è una cosa "intrinseca" della classe "paladino".. boh, forse non riesco a spiegarmi... -
dnd tutte le edizioni [D&D] Paladino: posso uccidere il nemico malvagio?
Aleph ha risposto alla discussione di Echo in Dungeons & Dragons
il fatto è che si, ha compiuto un atto malvagio, per il semplice motivo che l'ha ucciso. se conosce il suo nemico, sa chi è, sa che è un demone e sa che non c'è via di redenzione, ok, ucciderlo è l'unica possibilità, ma se un demone a caso ti salta fuori dal nulla, lo ammazzi e scopri che è un neonato tramutato dal malvagio Bulabula, hai commesso un errore. giusto per citare l'esempio de (l'orribile) "imprese eroiche", parlava di un paladino che combattendo contro un demone fa rotolare inavvertitamente una roccia di sotto che spiaccia una città. quel paladino perde i poteri. ragazzi, è dura fare il legale buono, ma lo è anche il caotico malvagio. il caotico malvagio non se ne frega se vede compiere del bene, si arrabbia allo stesso modo di un buono che vede compiere del male. altrimenti non ha senso mettere gli allineamenti.. -
dnd tutte le edizioni [D&D] Paladino: posso uccidere il nemico malvagio?
Aleph ha risposto alla discussione di Echo in Dungeons & Dragons
alt, l'srd dice volontariamente per specificare che se viene dominato da un incantesimo che lo costringe a commettere un atto malvagio non perde i poteri. ma mi sembra assurdo che se un paladino viene ingannato e compie una scelta sbagliata non possa perdere i propri poteri. -
forse se c'è un buon chierico in gruppo...
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dnd tutte le edizioni [D&D] Paladino: posso uccidere il nemico malvagio?
Aleph ha risposto alla discussione di Echo in Dungeons & Dragons
perchè chiudere un occhio NON è un comportamento legale buono.. se una divinità, incarnazione stessa dell'allineamento, non si comporta come tale, fa un po' ridere.. -
dnd tutte le edizioni [D&D] Paladino: posso uccidere il nemico malvagio?
Aleph ha risposto alla discussione di Echo in Dungeons & Dragons
innanzi tutto, i miei pg non sono cricetini che vengono premiati se fanno la cosa giusta e puniti se fanno la cosa sbagliata. QUELLO è railroading. QUELLO è costringerli a fare la cosa giusta, perchè se fai la cosa sbagliata vieni punito. il sistema che COMUNQUE andrà male, non è railroading, come il concetto che COMUNQUE il personaggio sarà soggetto alla forza di gravità. sarebbe come se tu mi dicessi "EH! qualsiasi cosa faccia il mio pg non può spiccare il volo!" eh, grazie! bella novità. alcune cose VANNO male, e non sono punizioni, SONO SPUNTI. la storia è fatta anche di difficoltà, ripeto se si vuole giocare a pokemon e passare anni ad addestrarsi con i mostri nell'erba alta, si faccia pure. qui mi sembrava che la domanda fosse un'altra. riguardo ai due punti sotto, sono rimasto abbastanza allibito, soprattutto dalla parte in cui dici che impongo la mia idea di paladino al giocatore. al contrario, personalmente ho giocatori abbastanza adulti da dirmi "ah, master, a questo punto sono fregato" non "ah, ora sei fregato, qualsiasi cosa tu faccia sei fregato". non sono io a dirlo a loro, non ne ho alcun bisogno, in realtà, sono loro stessi che capiscono che è una situazione senza uscita. non è railroading, è storia. io come master PREVEDO che questo potrà avvenire, se mai si ritroverà in quella situazione, dovrà compiere la sua quest di espiazione. mi sembra una discussione abbastanza sterile. tu mi dici "tutta la mia vita è totalmente in mano mia", io ti dico "no, non è così, tutta la tua vita è ANCHE in mano tua. ma ci sono anche gli altri" -
dnd tutte le edizioni [D&D] Paladino: posso uccidere il nemico malvagio?
Aleph ha risposto alla discussione di Echo in Dungeons & Dragons
non sono per nulla d'accordo con questa affermazione. significa combattere contro nemici scemi. se i tuoi "cattivi" sono sempre i soliti bruti sbavanti ok, i miei tendono a lavorare per anni per tirare fuori situazioni in cui il loro antagonista comunque perderà. non è railroading, è la vita. a volte le cose vanno bene per forza, altre volte hai una scelta, altre ancora vanno male per forza. -
dnd tutte le edizioni [D&D] Paladino: posso uccidere il nemico malvagio?
Aleph ha risposto alla discussione di Echo in Dungeons & Dragons
mmmh l'esempio del ladro bambino si risolve li per li, il giocatore mi spiega per quale motivo ha preferito favorire una delle due possibilità, ma è esattamente la situazione di conflitto che adoro in un gioco di ruolo.. -
dnd tutte le edizioni [D&D] Paladino: posso uccidere il nemico malvagio?
Aleph ha risposto alla discussione di Echo in Dungeons & Dragons
ok, ma le fiction ti danno anche il concetto che il bene vince sempre e che chuck norris può sfidare trenta persone alla volta. magari uno crescendo riesce a dare un senso più ampio al concetto di allineamento. -
Pathfinder - Dubbi del neofita
Aleph ha risposto alla discussione di Richter Seller in Pathfinder 1e regole
mmmh ok, ecco dov'era l'inghippo.. ghgh! mi sembrava strano.. -
Pathfinder - Dubbi del neofita
Aleph ha risposto alla discussione di Richter Seller in Pathfinder 1e regole
può un monaco qualificarsi per il talento attacco naturale migliorato? se si, ha effetto sul suo attacco senz'armi? il dubbio mi è venuto dal seguente (sconcertante) paragrafo: "A monk's unarmed strike is treated as both a manufactured weapon and a natural weapon for the purpose of spells and effects that enhance or improve either manufactured weapons or natural weapons." -
dnd tutte le edizioni [D&D] Paladino: posso uccidere il nemico malvagio?
Aleph ha risposto alla discussione di Echo in Dungeons & Dragons
io in realtà vedo questa visione una maniera troppo semplicistica del legale buono. in effetti, tu stai parlando del paladino, in primo luogo, ed a mio parere ha un concetto ben specifico di legale buono, si ha un mente una specifica idea del paladino e questa coincide con uno dei possibili legali buoni. tuttavia, io ritengo che dare più importanza al lato buono rispetto al lato legale, sia attribuibile solo in questo specifico caso, perché ci si immagina il paladino che protegga il debole dalla dall'aspetto brutale che troppo spesso la legge può avere, ma altre tipologie di personaggio (ed anche altri paladini più atipici, ad esempio un classico paladino orientale) potrebbe prevedere un diverso stile di comportamento. un samurai legale buono che segue il volere del suo padrone, metterà sicuramente prima il suo dovere, il suo lato legale, piuttosto del lato buono. io personalmente adoro questo allineamento da giocare, proprio perché è il più difficile da interpretare, già che come hai detto è facile per il master metterti di fronte a situazioni davvero difficili da risolvere, e spesso che prevedono una parte di fallimento anche nel successo. però, generalizzare mettendo "sempre il bene davanti a tutto" è davvero restrittivo, e relega l'asse legge/caos ad un aspetto del tutto secondario. dal mio punto di vista, preferisco mettere bene in chiaro con il giocatore (tramite background o chiacchierata) quali sono i suoi punti deboli (in che situazioni, ad esempio, protenderà verso la legge ed in quali invece verso il bene). ad esempio, un ipotetico giocatore potrà avere un debole per i bambini, e protendere verso il bene in una situazione che li riguardi anche se andrà contro la legge, mentre ha un enorme senso della proprietà, protendendo verso la legge nel caso abbia a che fare con ladri o simili. l'idea è di creare un personaggio flessibile inquadrato comunque in due singoli aspetti, dando più peso ad uno dei due a seconda della situazione. lo schema che hai imposto te può andare benissimo per lo stereotipo del paladino, ma dimentichi un piccolo particolare, spesso trascurato: il paladino è un uomo. il migliore, probabilmente, il più retto, probabilmente, ma così come può (difficilmente) fallire un tiro salvezza, può avere (raramente) delle debolezze. perchè non ci può essere una scelta che è comunque sbagliata? la vita è piena di queste scelte. il paladino, dovrà affrontare questa sconfitta espiando le proprie colpe. se vogliamo giocare facile, va bene, ma se si vuole un gioco più profondo, nella vita capitano anche queste scelte.. -
magia Banishment e ancora dimensionale
Aleph ha risposto alla discussione di Aleph in Pathfinder 1e regole
ok, il guerriero, il barbaro ed il ranger del gruppo falliscono (abbastanza normale) il tiro salvezza di banish, e finiscono su loro piano materiale, mettiamo (ma da raw tutto questo non c'è) al calduccio nelle loro casette (ciascuno in un punto differente del piano, di conseguenza, chi tra le montagne, chi tra le foreste, chi tra i deserti, a seconda di dove è legato). a questo punto il mago ed il chierico del gruppo, che hanno verosimilmente superato il tiro salvezza, si ritrovano davanti al principe demone ed il suo servitore mago. magari, i due riescono a fuggire, utilizzano una decina di incantesimi per rintracciare e raggiungere gli altri tre, tornano dal demone con: buff finiti, spell finit (buff + incantesimi per rintracciare e raggiungere i propri compagni, + spell utilizzati per arrivare sin li). a quel punto direi che la sessione termina qui, domani portate nuove schede. un singolo incantesimo. one shot, one kill! o se il demone è abbastanza furbo, non permette proprio ai due di levarsi di torno, non so, semplicemente teletrasportandosi accanto a loro prima di lanciare l'incantesimo, e minacciandoli mentre lanciano incantesimi (superare le prove di concentrazione non è più tanto facile come in 3.5 ho notato, neanche quelle per castare sulla difensiva..) anche a livello alto, gli incantesimi che hai citato non ne hai a manciate, sono tutti di alto livello, e non illimitate. senza contare che il mago/chierico si devono tenere nove decimi degli slot di alto livello per una serie di incantesimi per riparare ad un danno, quando potrebbero metterci incantesimi ben più utili "sacrificando" uno slot di ancora dimensionale.. quello che mi dici è: rischiamo di fallire una missione per paura di essere uccisi (e probabilmente comunque essere uccisi lo stesso) invece di rischiare e completare il nostro dovere da eroi? insomma, capisco l'idea come giocatore di primo livello, ma sinceramente a sto punto non sto a fare l'avventuriero, no? se vado su un altro piano ad uccidere un principe demone, lo faccio per un valido motivo. non è un videogioco, dove il boss non completa il suo ciclo perchè aspetta che i giocatori lo sconfiggano. se vanno a cercarlo, è perchè non possono fare altrimenti, devono sconfiggerlo... -
magia Banishment e ancora dimensionale
Aleph ha risposto alla discussione di Aleph in Pathfinder 1e regole
perchè tu ragioni in una ambientazione con portali ogni tre per due, dove i giocatori possono tornare quando gli pare, senza contare che non consideri il fattore tempo. se io, signore demoniaco della guerra, sto preparando le mie truppe ed ho la necessità di starmene indisturbato per tot giorni le mie truppe, invece di passare 3-4 round a tentare di ucciderli (spesso inutilmente) passo un singolo round ad utilizzare un singolo incantesimo che li spara chissà dove sul piano materiale. l'idea è che anche senza piani è già difficile trovare una persona all'interno di una città medio-grande, se poi devi cercarla in un multiverso i problemi si fanno tosti. la seconda parte poi mi sembra un po' assurda... "non mi ammazza, quindi me la lascio fare addosso".. che significa? ancora dimensionale è un debuff poco interessante per quasi tutti i pg, praticamente per ogni PG che non usi il teletrasporto. e solitamente viene utilizzato come incantesimo di utilità, non da combattimento. certo porta dimensionale in effetti può far comodo in combattimento, ma è raro che un incantatore la utilizzi al posto di un incantesimo di buff/danno/debuff, sprecando la sua azione standard per muoversi. inoltre, il fatto che li allontana non vuol dire assolutamente che non gli infligga loro alcun male. ti teletrasporta in un luogo a caso del tuo piano, cosa non scomoda, DI PIU'. ti puoi trovare in situazioni del cavolo, soprattutto un master sadico che ti fa arrivare in mezzo ad un oceano, per dire. infine, dismissal ha anche questo piccolo particolare " If the spell is successful, the creature is instantly whisked away, but there is a 20% chance of actually sending the subject to a plane other than its own." come te la cavi su un piano di fuoco? insomma, personalmente il fatto che le probabilità siano dalla mia non significa che mi piaccia giocare alla roulette russa, e con questi incantesimi le probabilità NON sono dalla tua... sono dalla sua... è vero, non infligge 1D6 danni per livello, ma imho fa molto molto peggio... soprattutto se entra solo su parte del gruppo, così che praticamente si può considerare un save or die (praticamente assenti in pathfinder, grazie al cielo..) ma magari no. hai tutto il tempo di prepararti al loro ritorno, non è una cosa tanto semplice tornare (soprattutto nella mia ambientazione, ma è un caso, anche nelle ambientazioni standard non è tanto facile tornare). -
magia Banishment e ancora dimensionale
Aleph ha risposto alla discussione di Aleph in Pathfinder 1e regole
non so, ma immediatamente dopo aver appreso che ci sono delle creature planari che ti cercano, sta certo che la prima cosa che vai è cercare un congedo/banishment.. qualsiasi png mago è in grado di procurarselo in maniera relativamente semplice. e ci sono una bordata di esterni con una lista di incantesimi e livelli da caster.. insomma, mi piace che i personaggi (di livello medio alto) si sentano minacciati da incantesimi normalmente non nocivi per loro, e che sfruttino un incantesimo di debuff (ancora dimensionale) come invece incantesimo di protezione.. -
mmmh pensavo che la frase si riferisse al fatto che non prolunga gli incantesimi di evocazione.. mentre mi sembrava abbastanza "in tema" l'idea di poter proteggere una creatura evocata (comunque con l'utilizzo di un'altro incantesimo, che non è poco) dall'incantesimo banishment.. quindi l'unico modo per proteggerla è preparare una azione di contromagia? la mia idea era di far viaggiare i miei pg tra i piani, ma basta un singolo banishment da parte di un nativo di questi piani per scaraventarli di nuovo sul piano materiale (o sbaglio? non ci ho mai capito molto.. in queste leggi planari, ma se non erro quando un tizio del piano materiale vaga per un altro piano lo si può considerare un esterno, ed i nativi di questo piano degli appunto nativi..) come faccio per fare in modo che banishment non diventi un save or sucks? mi sembrava una buona idea "ancora planare"... [info=]Vi ho spostato la discussione da dubbi del neofita a qui ^^[/info]
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Pathfinder - Dubbi del neofita
Aleph ha risposto alla discussione di Richter Seller in Pathfinder 1e regole
l'incantesimo "ancora dimensionale" protegge dall'incantesimo "Banishment"? -
classi Synthesist e multiattacco.
Aleph ha risposto alla discussione di Aleph in Pathfinder 1e regole
quindi se una capacità di classe ad esempio dicesse "per un round al giorno guadagni un +1 alla CA naturale" ti qualifichi per il talento? e riguardo alla "matriosca" di capacità (ovvero la capacità è lanciare incantesimi, l'incantesimo è un'altra cosa), perchè non si può applicare anche all'eidolon? (l'eidolon è la capacità, la sua mutazione è un'altra cosa...) -
classi Synthesist e multiattacco.
Aleph ha risposto alla discussione di Aleph in Pathfinder 1e regole
in che senso si hanno penalità? dopo la seconda, le altre non hanno alcuna penalità, quindi averne 2 o 200 non cambia granchè, no? il fatto è che si, soddisfa un prerequisito, ma di conseguenza anche un incantatore che può lanciare un incantesimo che gli fornisce un bonus di CA naturale si qualifica per il talento "improved natural armor"? perchè anche quella è una capacità di classe, che gli fornisce temporaneamente un bonus di armatura naturale (come l'eidolon gli fornisce temporaneamente la capacità di avere più braccia..) oppure si qualifica per qualsiasi talento che richieda una specifica taglia, già che può aumentarla con diversi incantesimi.. insomma, quello che intendo è: può una capacità temporanea soddisfare i requisiti di un talento? (già che anche gli oggetti magici forniscono bonus alle caratteristiche, tipo +2 alla destrezza per qualificarsi per combattere con due armi, giusto per fare un esempio..) -
classi Synthesist e multiattacco.
Aleph ha risposto alla discussione di Aleph in Pathfinder 1e regole
io sono il DM, e sto cercando di limitare il potenziale di un pg, concedendogli comunque di fare un summoner che è una classe che trovo fantastica. comunque, cosa intendi quando dici che da come è scritto è qualificabile? infine: c'è un limite di armi che l'eidolon può utilizzare? perchè sta progettando una sorta di dea kalì con X spade, ed è un tantinello esagerato.. D: (apparte il limite in punti ovviamente..) -
dnd 5e E' arrivato il terzo Playtest
Aleph ha risposto alla discussione di Drago Rinato in Dungeons & Dragons
con due anni di playtest ne avremo.. -
mi è sorto un dubbio... il talento multiattack ha il seguente prerequisito: "Prerequisite: Three or more natural attacks." ora, un Synthesist si qualifica per questo talento? (oviamente se il suo eidolon fuso possiede più attacchi naturali..) mi è venuto il dubbio perchè, effettivamente, non è il synesthesis ad avere più attacchi naturali (o meglio, non è la razza del personaggio) ma una capacità di classe che gliene fornisce, capacità non permanente..