Mi sento d'accordo con Tetsuwan, per tutte le motivazioni da lui portate e anche perchè quando gioco a d&d oltre a tutto quello che il gioco di ruolo può portare mi aspetto anche di divertirmi, per questo ritengo che bisogna avere un pò di elasticità quando si gioca a d&d. Questo non vuol dire cadere nel PP oppure lasciar correre ogni cosa, ma che un minimo di progetto per il futuro, in accordo con il master, deve essere concesso. Scegliere una classe di prestigio che ci piace è anche un modo in più per divertirsi, se una persona inizia al primo livello con una classe base e ha gia in mente come obiettivo del suo futuro di diventare un viandante spettrale (è solo un esempio fra tanti) è giusto che programmi i suoi talenti che prenderà altrimenti non ci arriverà praticamente mai, se poi durante il suo percorso incontrerà un maestro ubriaco e rimarrà cosi affascinato da diventare come lui e cambiare obiettivo ben venga, ma non si può precludergli a priori ciò che può far esaltare un giocatore nel suo piacere di giocare.
In definitiva penso che la troppa severità e ristrettezza nel giocare e nell'applicare il regolamento faccia male al gioco sia di ruolo che non.