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Alonewolf87

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  1. Da Legends & Lore del 26/05/2014 di Mike Mearls Come forse già saprete settimana scorsa abbiamo fatto un eccitante annuncio riguardo alla nostra linea narrativa a breve in uscita chiamata Tirannia dei Draghi e che dopo oltre due anni di valore, svariate ore di test e centinaia di migliaia di pacchetti del playtest scaricati abbiamo finalmente annunciato le date di uscita per i manuali e lo Starter Set che compongono la base della nuova edizione di Dungeons & Dragons. Arrivare fin qui è stata una lunga strada. Sembra ieri che eravamo in piena fase di sviluppo delle meccaniche per quel primo pacchetto del playtest. Il team ha affrontato un tremendo carico finale di lavoro per quel giorno. Sono quasi certo che la mia esecuzione di varie canzoni dei Public Enemy abbia fornito l'energia e la spinta necessari per finire quel primo pacchetto. Oppure semplicemente tutti volevano finire il prima possibile per farmi tacere. Questi ultimi due anni sono stati un viaggio interessante. La massiccia risposta al playtest ci ha dimostrato che la domanda per i GDR è ancora presente, nonostante esistano già tantissime opzioni di gioco. Il vostro feedback e l'apprezzamento via via maggiore mostrato nei sondaggi ci hanno mostrato come fossimo sulla strada giusta. Un gioco più semplice, più snello e modificabile era la scelta giusta non solo per i nuovi giocatori ma anche per coloro che stanno giocando a D&D da decenni. C'è molto di cui potrei parlare riguardo al nuovo gioco ma vorrei usare l'articolo di questa settimana per concentrarmi su una parte del puzzle di cui non abbiamo ancora parlato: Basic Dungeons & Dragons. Basic D&D è un PDF che copre le basi del gioco. É l'equivalente della vecchia D&D Rules Cyclopedia, anche se non ha la stessa portata (ad esempio non entra nel dettaglio delle ambientazioni). Essa copre i livelli dal 1 al 20 e si occupa di chierico, guerriero, ladro e mago, presentando ciò che pensiamo siano le sottoclassi fondamentali per ognuno. Fornisce anche il nano, l'elfo, l'halfling e l'umano come opzioni per le razze. Ma la parte migliore? Basic D&D è un PDF gratuito. Chiunque potrà scaricarlo dal nostro sito web. Vogliamo che D&D finisca nel maggior numero possibile di mani ed un file digitale gratuito è il modo migliore per farlo. Se Basic D&D è l'equivalente della classica Rules Cyclopedia, allora i tre manuali base sono l'equivalente di Advanced Dungeons & Dragons. Volete più opzioni per i personaggi?Utilizzate il Manuale del giocatore. Volete più mostriciattoli per la vostra campagna?Ci pensa il Manuale dei Mostri. Volete creare una campagna unica?Ecco la Guida del Dungeon Master. Comunque Basic D&D rimane il vero cuore del gioco e può facilmente permettervi di giocare per tutta una vita. Al momento del lancio del D&D Starter Set, Basic D&D includerà il materiale necessario per creare i personaggi ed avanzare fino al livello 20. In Agosto, con l'uscita del Manuale del Giocatore, Basic D&D si espanderà per includere i mostri più comuni, gli oggetti magici e le regole necessarie ai DM per gestire il gioco, assieme alle regole per le zone selvagge, i dungeon e le avventure urbane (lo Starter Set include già quegli aspetti di queste regole necessari per giocare l'avventura inclusa al suo interno). Man mano che introdurremo nuove linee narrative come Tirannia dei Draghi renderemo anche disponibili PDF gratuiti che forniranno tutte le regole e le statistiche non presenti in Basic D&D e di cui necessiterete per giocatore alle avventure di quella linea narrativa. Le avventure presentate come parte di Tirannia dei Draghi sono giocabili senza dover possedere alcuno dei manuali basi o lo Starter Set. Con unicamente le regole di Basic Dungeons & Dragons potrete giocare a D&D per anni. Basic D&D rende entrare nel mondo dei giochi di ruolo da tavolo più facile che mai per i nuovi giocatori e DM. Lavoriamo al più grande hobby di gioco mai creato. É ora di portare quell'hobby a tutti coloro che desiderano esserne parte. Mike Mearls Mike Mearls è il senior manager del team di ricerca e sviluppo di D&D. Ha lavorato sul gioco da tavolo di Ravenloft oltre che ad un gran numero di supplementi per il gioco di ruolo di D&D. Visualizza articolo completo
  2. @ Jhaelfil Spoiler: La matrona ti fa portare da una delle guardie fino ai cancelli di Tier Breche dove trovi Naenre e Daral @Tutti Spoiler: Siete ora tutti assieme appassionatamente basta spoiler
  3. @ Sir Tiberius Spoiler: Sì questo temiamo, vorremmo quindi che tu e i tuoi compagni vi dirigiate alle rovine del Tempio per vedere se e cosa vi sta succedendo. Lasciamo a te il giudizio di se condividere con i tuoi compagni quanto ti abbiamo narrato ma che sia chiaro che vorremmo che queste notizie circolino il meno possibile. Se sarà necessario possiamo permetterci di pagarvi nuovamente per i vostri servigi laddovie sia necessario per motivare qualcuno. Speriamo che l'Invincibile guidi davvero le tue azioni
  4. Eberk Direi che il bestione conviene che passi per ultimo, quindi chi va avanti ora?
  5. Soren Senatori, dico chinando il capo con rispetto io sono Soren, Cavaliere della Montagna Bianca, Alfiere del Regno di Sommerlund.
  6. Mike Mearls è il senior manager del team di ricerca e sviluppo di Dungeons & Dragons. Ha lavorato sul gioco da tavolo di Ravenloft e su un gran numero di supplementi per il GDR di D&D. Ora è uno degli architetti della Quinta Edizione di Dungeons & Dragons presto in uscita. Questa è un intervista fatta a Mike Mearls da Christopher Helton, blogger ed esperto di giochi di ruolo. Christopher Helton: per coloro che non lo sapessero hai avuto una carriera nello sviluppo di giochi già prima di iniziare a lavorare su D&D per la Wizards of the Coast. Mi sembra di ricordare di aver sentito parlare di te per la prima volta per la tua “conversione OGL” delle regole del primo gioco di Godlike e naturalmente per la tua creazione, Iron Heroes presso la vecchia casa editrice di Monte Cook, la Malhavoc Press. Chi era Mike Mearls prima che avesse la possibilità di lavorare su D&D? Mike Mearls: in realtà sono finito nella carriera di scrittura e sviluppo di giochi praticamente per caso. Avevo abbandonato i GDR al college ma nel 1999, due anni dalla fine della scuola, sono ritornato a questo hobby. Giochi come Unknown Armies e Feng Shui presentavano innovazioni sia nell'ambientazione che nelle meccaniche che mi attiravano molto. Allo stesso tempo l'annuncio della terza edizione di D&D alla Gen Con (tra l'altro la mia prima volta a quella convention!) fece ripartire il mio interesse per D&D. Da lì iniziai a muovere i miei primi passi nella scrittura dei GDR. Scrissi per Unknown Armies, Feng Shui, Vampiri: The Masquerade, Hunter: the Reckoning, Warhammer Fantasy Roleplay, The Lord of the Rings e mi decidi allo sviluppo di GDR indie. Una volta che arrivò la 3a Edizione feci molti lavori per un gran numero di editori d20. CH: in che modo i tuoi primi progetti ti aiutarono nel tuo lavoro su D&D? MM: penso che la nozione più importante che ne ricavai fu che i giocatori di GDR hanno interessi estremamente vari. I GDR possono abbracciare un gran numero di stili, da quelli molto drammatici, alla pura commedia, all'esplorazione ed avventura e così via. Notai che mentre i giochi su cui avevo lavorato prima di D&D avevano dei loro gruppi di fan ben distinti quasi chiunque usava o aveva usato D&D. Questo mi fece capire che mentre altri giochi si potevano concentrare su uno specifico stile, ambientazione od approccio al gioco D&D necessitava di essere flessibile. CH: dato che così tanti vedono D&D come lo specchio del gioco di ruolo da tavolo qual'è stata per te, in quanto fan e sviluppatore di D&D, la cosa più spaventosa nel guidare lo sviluppo di questa nuova edizione? MM: fin dall'inizio il nostro obiettivo è stato quello di creare un'edizione che attraesse giocatori di tutte le tipologie, cosa che, di nuovo, implicava la flessibilità. Quindi il dubbio era: abbiamo fatto qualche errore fondamentale e incorreggibile all'inizio del processo? Il processo del playtest è stata un'ottima assicurazione contro questa evenienza ma non è sicuro al 100%. Per essere ancora più sicuri abbiamo svolto moltissime analisi dei dati e valutato la soddisfazione dei giocatori delle varie edizioni durante il processo. CH: tra gli aspetti della nuova edizione di cui ci puoi parlare qual'è quello che ti ha reso più orgoglioso? Con quale parte del nuovo gioco ti sei divertito maggiormente durante lo sviluppo e i test? MM: mi piace molto la facilità con cui ci si può immergere nel gioco. Giocando con la modalità più semplice si riesce a far durare la creazione dei personaggi circa 10 minuti. Anche il DM ha un approccio decisamente snellito nella creazione delle avventure. É stato divertente giocare partite casuali durante i fine settimana. Mi piace anche molto come le regole della concentrazione rendono estremamente difficile il cumularsi degli incantesimi. Si tratta di una regola molto semplice ma risolve moltissimi problemi che avevamo avuto in passato con i maghi e i chierici che cumulavano effetti magici su personaggi o mostri. CH: qual'è la parte più difficile dello sviluppo di una nuova edizione di D&D che non sia apparente e ovvia per i fan che vi guardano da fuori? MM: far lavorare assieme tutte le parti. Una gran quantità di lavoro viene profusa nell'assicurarsi che ogni parte del sistema interagisca correttamente con il resto del gioco. A volte si tratta di cose molto semplici. Una regola potrebbe dire che si può usare un solo scudo ma un oggetto magico potrebbe essere stato scritto presumendo diversamente. Mentre il gioco si modifica durante lo sviluppo trovare tutti questi errori è un lavoro enorme. Questa è stata la ragione alla base della decisione di separare le uscite dei manuali base. Man mano che finiamo ogni manuali prestiamo molto attenzione a questi problemi. Avere lo stesso team a completare ogni manuale ci aiuta ad eliminare molti errori. CH: cosa riguardo questa nuova edizione apprezzerano di più i fan delle precedenti edizioni? Cosa riguardo ad essa apprezzeranno di più i nuovi giocatori? MM: la velocità di gioco. D&D ha passato 14 anni a diventare sempre più complesso. Penso che stiamo riuscendo a mantenere molte delle innovazioni degli ultimi anni senza tutta la complessità e lentezza che avevano intasato il gioco. Si potranno aggiungere più opzioni al gioco e concentrarsi sulle build dei personaggi e sul combattimento tattico, ma questa non è più l'impostazione base. La versione base si concentra sugli aspetti basilare dei GDR da tavolo e penso che questo sia rinvigorente. Per i nuovi giocatori penso che abbiamo fatto un gran lavoro nel concentrare il gioco in un ottima versione base. Le regole sono compatte e semplici da assimilare. La complessità entra in gioco solo quando lo si vuole. Nel passato imparare D&D era spesso un lavoro impegnativo. Pensiamo che siamo riusciti ad ottenere un ottimo risultato in cui la versione base del gioco è facilmente comprensibile ed è delineata da una ristretta serie di regole flessibili. CH: se potesse tornare indietro e parlare con il Mike Mearls del passato mentre stava cominciando a lavorare sulla nuova edizione di D&D cosa gli diresti di fare diversamente? MM: a parte dargli una serie completa di manoscritti e dirgli di prendersi due anni di vacanza? Penso che la cosa fondamentale sarebbe l'andare a modificare le meccaniche che avevamo creato per le abilità e le competenze. Abbiamo unificato la progressione per le abilità e le armi in un unico set di regole. Questo ha rimosso molta complessità dal gioco e ci ha consentito di includere le abilità nella versione più semplice del gioco. Si tratta di una grossa innovazione che non è stata introdotta fino alle ultime fasi del processo. La cosa di cui sento la mancanza è il concetto di usare un dado per rimpiazzare il bonus di competenza, sia quando si compie un attacco che quando si svolge una prova di caratteristica. Pensavo che rendesse il gioco leggermente più veloce e che fosse più divertente ma i giocatori del playtest non erano d'accordo. Ed è il loro il voto che conta! CH: in quali modi i fan ti possono contattare? MM: il modo migliore per contattarmi è via twitter, dove il mio user name è @mikemearls. Cerco di rispondere a tutte le domande che trovo lì. CH: grazie per aver trovato il tempo di rispondere a queste domande. Un'ultima prima che tu vada: uno degli aspetti che era importante per le vecchie edizioni di D&D e i relativi fan era l'Appendice N, ovvero le fonti di ispirazioni del gioco. Quali sono stati alcuni dei libri, film ed altre fonti di ispirazioni di cui hai tenuto conto durante lo sviluppo di questa nuova edizione di D&D? MM: siamo partiti con le avventure e le ambientazioni più popolare di D&D cercando di fare in modo che essere fossero giocabili il più facilmente possibile. Questa lista include Dragonlance, Ravenloft, Eberron, Greyhawk e naturalmente i Reami Perduti. Vi è la chiara influenza di J.R.R. Tolkien e Michael Moorcock e gli altri autori che hanno influenzato D&D negli anni '70 e '80. A parte questo vi sono stati molti scrittori contemporanei che hanno influenzato vari membri del team: Patrick Rothfuss, N. K. Jemisin, Brandon Sanderson, Saladin Ahmed, Scott Lynch e Elizabeth Bear. É importante anche sottolineare che abbiamo avuto un grande aiuto dai nostri autori della serie de “La Frattura”, R. A. Salvatore, Ed Greenwood, Paul Kemp, Erin M. Evans, Richard Lee Byers, e Troy Denning. Sono stati un riscontro fondamentale per il nostro lavoro iniziale. Quando Bob Salvatore ti dice che sei sulla strada giusta con D&D significa molto, Erin Evans in particolare è stato critico sulla riconciliazione delle storie di tiefling e draconidi. E quando Ed Greenwood è d'accordo con la direzione che stiamo dando ai Reami significa che siamo sulla strada giusta.
  7. Il sito bleedingcool.com ha intervistyato Mike Mearls senior manager del team di ricerca e sviluppo di D&D. Riportiamo qui l'intervista. Mike Mearls è il senior manager del team di ricerca e sviluppo di Dungeons & Dragons. Ha lavorato sul gioco da tavolo di Ravenloft e su un gran numero di supplementi per il GDR di D&D. Ora è uno degli architetti della Quinta Edizione di Dungeons & Dragons presto in uscita. Questa è un intervista fatta a Mike Mearls da Christopher Helton, blogger ed esperto di giochi di ruolo. Christopher Helton: per coloro che non lo sapessero hai avuto una carriera nello sviluppo di giochi già prima di iniziare a lavorare su D&D per la Wizards of the Coast. Mi sembra di ricordare di aver sentito parlare di te per la prima volta per la tua “conversione OGL” delle regole del primo gioco di Godlike e naturalmente per la tua creazione, Iron Heroes presso la vecchia casa editrice di Monte Cook, la Malhavoc Press. Chi era Mike Mearls prima che avesse la possibilità di lavorare su D&D? Mike Mearls: in realtà sono finito nella carriera di scrittura e sviluppo di giochi praticamente per caso. Avevo abbandonato i GDR al college ma nel 1999, due anni dalla fine della scuola, sono ritornato a questo hobby. Giochi come Unknown Armies e Feng Shui presentavano innovazioni sia nell'ambientazione che nelle meccaniche che mi attiravano molto. Allo stesso tempo l'annuncio della terza edizione di D&D alla Gen Con (tra l'altro la mia prima volta a quella convention!) fece ripartire il mio interesse per D&D. Da lì iniziai a muovere i miei primi passi nella scrittura dei GDR. Scrissi per Unknown Armies, Feng Shui, Vampiri: The Masquerade, Hunter: the Reckoning, Warhammer Fantasy Roleplay, The Lord of the Rings e mi decidi allo sviluppo di GDR indie. Una volta che arrivò la 3a Edizione feci molti lavori per un gran numero di editori d20. CH: in che modo i tuoi primi progetti ti aiutarono nel tuo lavoro su D&D? MM: penso che la nozione più importante che ne ricavai fu che i giocatori di GDR hanno interessi estremamente vari. I GDR possono abbracciare un gran numero di stili, da quelli molto drammatici, alla pura commedia, all'esplorazione ed avventura e così via. Notai che mentre i giochi su cui avevo lavorato prima di D&D avevano dei loro gruppi di fan ben distinti quasi chiunque usava o aveva usato D&D. Questo mi fece capire che mentre altri giochi si potevano concentrare su uno specifico stile, ambientazione od approccio al gioco D&D necessitava di essere flessibile. CH: dato che così tanti vedono D&D come lo specchio del gioco di ruolo da tavolo qual'è stata per te, in quanto fan e sviluppatore di D&D, la cosa più spaventosa nel guidare lo sviluppo di questa nuova edizione? MM: fin dall'inizio il nostro obiettivo è stato quello di creare un'edizione che attraesse giocatori di tutte le tipologie, cosa che, di nuovo, implicava la flessibilità. Quindi il dubbio era: abbiamo fatto qualche errore fondamentale e incorreggibile all'inizio del processo? Il processo del playtest è stata un'ottima assicurazione contro questa evenienza ma non è sicuro al 100%. Per essere ancora più sicuri abbiamo svolto moltissime analisi dei dati e valutato la soddisfazione dei giocatori delle varie edizioni durante il processo. CH: tra gli aspetti della nuova edizione di cui ci puoi parlare qual'è quello che ti ha reso più orgoglioso? Con quale parte del nuovo gioco ti sei divertito maggiormente durante lo sviluppo e i test? MM: mi piace molto la facilità con cui ci si può immergere nel gioco. Giocando con la modalità più semplice si riesce a far durare la creazione dei personaggi circa 10 minuti. Anche il DM ha un approccio decisamente snellito nella creazione delle avventure. É stato divertente giocare partite casuali durante i fine settimana. Mi piace anche molto come le regole della concentrazione rendono estremamente difficile il cumularsi degli incantesimi. Si tratta di una regola molto semplice ma risolve moltissimi problemi che avevamo avuto in passato con i maghi e i chierici che cumulavano effetti magici su personaggi o mostri. CH: qual'è la parte più difficile dello sviluppo di una nuova edizione di D&D che non sia apparente e ovvia per i fan che vi guardano da fuori? MM: far lavorare assieme tutte le parti. Una gran quantità di lavoro viene profusa nell'assicurarsi che ogni parte del sistema interagisca correttamente con il resto del gioco. A volte si tratta di cose molto semplici. Una regola potrebbe dire che si può usare un solo scudo ma un oggetto magico potrebbe essere stato scritto presumendo diversamente. Mentre il gioco si modifica durante lo sviluppo trovare tutti questi errori è un lavoro enorme. Questa è stata la ragione alla base della decisione di separare le uscite dei manuali base. Man mano che finiamo ogni manuali prestiamo molto attenzione a questi problemi. Avere lo stesso team a completare ogni manuale ci aiuta ad eliminare molti errori. CH: cosa riguardo questa nuova edizione apprezzerano di più i fan delle precedenti edizioni? Cosa riguardo ad essa apprezzeranno di più i nuovi giocatori? MM: la velocità di gioco. D&D ha passato 14 anni a diventare sempre più complesso. Penso che stiamo riuscendo a mantenere molte delle innovazioni degli ultimi anni senza tutta la complessità e lentezza che avevano intasato il gioco. Si potranno aggiungere più opzioni al gioco e concentrarsi sulle build dei personaggi e sul combattimento tattico, ma questa non è più l'impostazione base. La versione base si concentra sugli aspetti basilare dei GDR da tavolo e penso che questo sia rinvigorente. Per i nuovi giocatori penso che abbiamo fatto un gran lavoro nel concentrare il gioco in un ottima versione base. Le regole sono compatte e semplici da assimilare. La complessità entra in gioco solo quando lo si vuole. Nel passato imparare D&D era spesso un lavoro impegnativo. Pensiamo che siamo riusciti ad ottenere un ottimo risultato in cui la versione base del gioco è facilmente comprensibile ed è delineata da una ristretta serie di regole flessibili. CH: se potesse tornare indietro e parlare con il Mike Mearls del passato mentre stava cominciando a lavorare sulla nuova edizione di D&D cosa gli diresti di fare diversamente? MM: a parte dargli una serie completa di manoscritti e dirgli di prendersi due anni di vacanza? Penso che la cosa fondamentale sarebbe l'andare a modificare le meccaniche che avevamo creato per le abilità e le competenze. Abbiamo unificato la progressione per le abilità e le armi in un unico set di regole. Questo ha rimosso molta complessità dal gioco e ci ha consentito di includere le abilità nella versione più semplice del gioco. Si tratta di una grossa innovazione che non è stata introdotta fino alle ultime fasi del processo. La cosa di cui sento la mancanza è il concetto di usare un dado per rimpiazzare il bonus di competenza, sia quando si compie un attacco che quando si svolge una prova di caratteristica. Pensavo che rendesse il gioco leggermente più veloce e che fosse più divertente ma i giocatori del playtest non erano d'accordo. Ed è il loro il voto che conta! CH: in quali modi i fan ti possono contattare? MM: il modo migliore per contattarmi è via twitter, dove il mio user name è @mikemearls. Cerco di rispondere a tutte le domande che trovo lì. CH: grazie per aver trovato il tempo di rispondere a queste domande. Un'ultima prima che tu vada: uno degli aspetti che era importante per le vecchie edizioni di D&D e i relativi fan era l'Appendice N, ovvero le fonti di ispirazioni del gioco. Quali sono stati alcuni dei libri, film ed altre fonti di ispirazioni di cui hai tenuto conto durante lo sviluppo di questa nuova edizione di D&D? MM: siamo partiti con le avventure e le ambientazioni più popolare di D&D cercando di fare in modo che essere fossero giocabili il più facilmente possibile. Questa lista include Dragonlance, Ravenloft, Eberron, Greyhawk e naturalmente i Reami Perduti. Vi è la chiara influenza di J.R.R. Tolkien e Michael Moorcock e gli altri autori che hanno influenzato D&D negli anni '70 e '80. A parte questo vi sono stati molti scrittori contemporanei che hanno influenzato vari membri del team: Patrick Rothfuss, N. K. Jemisin, Brandon Sanderson, Saladin Ahmed, Scott Lynch e Elizabeth Bear. É importante anche sottolineare che abbiamo avuto un grande aiuto dai nostri autori della serie de “La Frattura”, R. A. Salvatore, Ed Greenwood, Paul Kemp, Erin M. Evans, Richard Lee Byers, e Troy Denning. Sono stati un riscontro fondamentale per il nostro lavoro iniziale. Quando Bob Salvatore ti dice che sei sulla strada giusta con D&D significa molto, Erin Evans in particolare è stato critico sulla riconciliazione delle storie di tiefling e draconidi. E quando Ed Greenwood è d'accordo con la direzione che stiamo dando ai Reami significa che siamo sulla strada giusta. Visualizza articolo completo
  8. No, ho già provveduto a spostare tutto questo topic in sezione Progetti.
  9. Il sito bleedingcool.com ha intervistyato Mike Mearls senior manager del team di ricerca e sviluppo di D&D. Riportiamo qui l'intervista. Parlando di Dungeons & Dragons con Mike Mearls Mike Mearls è il senior manager del team di ricerca e sviluppo di Dungeons & Dragons. Ha lavorato sul gioco da tavolo di Ravenloft e su un gran numero di supplementi per il GDR di D&D. Ora è uno degli architetti della Quinta Edizione di Dungeons & Dragons presto in uscita. Questa è un intervista fatta a Mike Mearls da Christopher Helton, blogger ed esperto di giochi di ruolo. Christopher Helton: per coloro che non lo sapessero hai avuto una carriera nello sviluppo di giochi già prima di iniziare a lavorare su D&D per la Wizards of the Coast. Mi sembra di ricordare di aver sentito parlare di te per la prima volta per la tua “conversione OGL” delle regole del primo gioco di Godlike e naturalmente per la tua creazione, Iron Heroes presso la vecchia casa editrice di Monte Cook, la Malhavoc Press. Chi era Mike Mearls prima che avesse la possibilità di lavorare su D&D? Mike Mearls: in realtà sono finito nella carriera di scrittura e sviluppo di giochi praticamente per caso. Avevo abbandonato i GDR al college ma nel 1999, due anni dalla fine della scuola, sono ritornato a questo hobby. Giochi come Unknown Armies e Feng Shui presentavano innovazioni sia nell'ambientazione che nelle meccaniche che mi attiravano molto. Allo stesso tempo l'annuncio della terza edizione di D&D alla Gen Con (tra l'altro la mia prima volta a quella convention!) fece ripartire il mio interesse per D&D. Da lì iniziai a muovere i miei primi passi nella scrittura dei GDR. Scrissi per Unknown Armies, Feng Shui, Vampiri: The Masquerade, Hunter: the Reckoning, Warhammer Fantasy Roleplay, The Lord of the Rings e mi decidi allo sviluppo di GDR indie. Una volta che arrivò la 3a Edizione feci molti lavori per un gran numero di editori d20. CH: in che modo i tuoi primi progetti ti aiutarono nel tuo lavoro su D&D? MM: penso che la nozione più importante che ne ricavai fu che i giocatori di GDR hanno interessi estremamente vari. I GDR possono abbracciare un gran numero di stili, da quelli molto drammatici, alla pura commedia, all'esplorazione ed avventura e così via. Notai che mentre i giochi su cui avevo lavorato prima di D&D avevano dei loro gruppi di fan ben distinti quasi chiunque usava o aveva usato D&D. Questo mi fece capire che mentre altri giochi si potevano concentrare su uno specifico stile, ambientazione od approccio al gioco D&D necessitava di essere flessibile. CH: dato che così tanti vedono D&D come lo specchio del gioco di ruolo da tavolo qual'è stata per te, in quanto fan e sviluppatore di D&D, la cosa più spaventosa nel guidare lo sviluppo di questa nuova edizione? MM: fin dall'inizio il nostro obiettivo è stato quello di creare un'edizione che attraesse giocatori di tutte le tipologie, cosa che, di nuovo, implicava la flessibilità. Quindi il dubbio era: abbiamo fatto qualche errore fondamentale e incorreggibile all'inizio del processo? Il processo del playtest è stata un'ottima assicurazione contro questa evenienza ma non è sicuro al 100%. Per essere ancora più sicuri abbiamo svolto moltissime analisi dei dati e valutato la soddisfazione dei giocatori delle varie edizioni durante il processo. CH: tra gli aspetti della nuova edizione di cui ci puoi parlare qual'è quello che ti ha reso più orgoglioso? Con quale parte del nuovo gioco ti sei divertito maggiormente durante lo sviluppo e i test? MM: mi piace molto la facilità con cui ci si può immergere nel gioco. Giocando con la modalità più semplice si riesce a far durare la creazione dei personaggi circa 10 minuti. Anche il DM ha un approccio decisamente snellito nella creazione delle avventure. É stato divertente giocare partite casuali durante i fine settimana. Mi piace anche molto come le regole della concentrazione rendono estremamente difficile il cumularsi degli incantesimi. Si tratta di una regola molto semplice ma risolve moltissimi problemi che avevamo avuto in passato con i maghi e i chierici che cumulavano effetti magici su personaggi o mostri. CH: qual'è la parte più difficile dello sviluppo di una nuova edizione di D&D che non sia apparente e ovvia per i fan che vi guardano da fuori? MM: far lavorare assieme tutte le parti. Una gran quantità di lavoro viene profusa nell'assicurarsi che ogni parte del sistema interagisca correttamente con il resto del gioco. A volte si tratta di cose molto semplici. Una regola potrebbe dire che si può usare un solo scudo ma un oggetto magico potrebbe essere stato scritto presumendo diversamente. Mentre il gioco si modifica durante lo sviluppo trovare tutti questi errori è un lavoro enorme. Questa è stata la ragione alla base della decisione di separare le uscite dei manuali base. Man mano che finiamo ogni manuali prestiamo molto attenzione a questi problemi. Avere lo stesso team a completare ogni manuale ci aiuta ad eliminare molti errori. CH: cosa riguardo questa nuova edizione apprezzerano di più i fan delle precedenti edizioni? Cosa riguardo ad essa apprezzeranno di più i nuovi giocatori? MM: la velocità di gioco. D&D ha passato 14 anni a diventare sempre più complesso. Penso che stiamo riuscendo a mantenere molte delle innovazioni degli ultimi anni senza tutta la complessità e lentezza che avevano intasato il gioco. Si potranno aggiungere più opzioni al gioco e concentrarsi sulle build dei personaggi e sul combattimento tattico, ma questa non è più l'impostazione base. La versione base si concentra sugli aspetti basilare dei GDR da tavolo e penso che questo sia rinvigorente. Per i nuovi giocatori penso che abbiamo fatto un gran lavoro nel concentrare il gioco in un ottima versione base. Le regole sono compatte e semplici da assimilare. La complessità entra in gioco solo quando lo si vuole. Nel passato imparare D&D era spesso un lavoro impegnativo. Pensiamo che siamo riusciti ad ottenere un ottimo risultato in cui la versione base del gioco è facilmente comprensibile ed è delineata da una ristretta serie di regole flessibili. CH: se potesse tornare indietro e parlare con il Mike Mearls del passato mentre stava cominciando a lavorare sulla nuova edizione di D&D cosa gli diresti di fare diversamente? MM: a parte dargli una serie completa di manoscritti e dirgli di prendersi due anni di vacanza? Penso che la cosa fondamentale sarebbe l'andare a modificare le meccaniche che avevamo creato per le abilità e le competenze. Abbiamo unificato la progressione per le abilità e le armi in un unico set di regole. Questo ha rimosso molta complessità dal gioco e ci ha consentito di includere le abilità nella versione più semplice del gioco. Si tratta di una grossa innovazione che non è stata introdotta fino alle ultime fasi del processo. La cosa di cui sento la mancanza è il concetto di usare un dado per rimpiazzare il bonus di competenza, sia quando si compie un attacco che quando si svolge una prova di caratteristica. Pensavo che rendesse il gioco leggermente più veloce e che fosse più divertente ma i giocatori del playtest non erano d'accordo. Ed è il loro il voto che conta! CH: in quali modi i fan ti possono contattare? MM: il modo migliore per contattarmi è via twitter, dove il mio user name è @mikemearls. Cerco di rispondere a tutte le domande che trovo lì. CH: grazie per aver trovato il tempo di rispondere a queste domande. Un'ultima prima che tu vada: uno degli aspetti che era importante per le vecchie edizioni di D&D e i relativi fan era l'Appendice N, ovvero le fonti di ispirazioni del gioco. Quali sono stati alcuni dei libri, film ed altre fonti di ispirazioni di cui hai tenuto conto durante lo sviluppo di questa nuova edizione di D&D? MM: siamo partiti con le avventure e le ambientazioni più popolare di D&D cercando di fare in modo che essere fossero giocabili il più facilmente possibile. Questa lista include Dragonlance, Ravenloft, Eberron, Greyhawk e naturalmente i Reami Perduti. Vi è la chiara influenza di J.R.R. Tolkien e Michael Moorcock e gli altri autori che hanno influenzato D&D negli anni '70 e '80. A parte questo vi sono stati molti scrittori contemporanei che hanno influenzato vari membri del team: Patrick Rothfuss, N. K. Jemisin, Brandon Sanderson, Saladin Ahmed, Scott Lynch e Elizabeth Bear. É importante anche sottolineare che abbiamo avuto un grande aiuto dai nostri autori della serie de “La Frattura”, R. A. Salvatore, Ed Greenwood, Paul Kemp, Erin M. Evans, Richard Lee Byers, e Troy Denning. Sono stati un riscontro fondamentale per il nostro lavoro iniziale. Quando Bob Salvatore ti dice che sei sulla strada giusta con D&D significa molto, Erin Evans in particolare è stato critico sulla riconciliazione delle storie di tiefling e draconidi. E quando Ed Greenwood è d'accordo con la direzione che stiamo dando ai Reami significa che siamo sulla strada giusta.
  10. Se vai a leggere il mio primo post di questa pagina ho riportato l'intero funzionamento delle capacità magiche e al terzo paragrafo leggerai chiaramente come le capacità magiche non possono essere usate per controincantare nè possono essere controincantate.
  11. Alonewolf87

    Truedeath Crystal

    1) Esatto 2) La capacità speciale delle armi tocco fantasma funziona contro gli incorporei in generale (non devono essere non morti, anche se si chiama "fantasma" ), a meno ovviamente non sia esplicitato diversamente nella descrizione del cristallo.
  12. Sì ovviamente salvo eccezioni specifiche e chiaramente indicate nella descrizione stessa.
  13. Prova a chiedere a FeAnPi, è lui esperto linguista indoeuropeo del forum
  14. Sì, il drago si comporta come un normale stregone in merito agli incantesimi appresi quindi applicano tutte le normali proprietà di lancio degli stregoni.
  15. @ Jhaelfil Spoiler: Chiedilo a lei, della logistica si occupa lei Preso in ogni caso
  16. Sì scusa volevo dire capacità magica non soprannaturale, ho scritto male mea culpa, comunque rimane valido quello che dicevo prima. Ricorda però che puoi prendere i talenti come "Capacità magica rapida" ed applicarli a quella capacità di classe.
  17. No non è necessario
  18. @ Daral Spoiler: Vai pure, ma fammi avere notizie entro una settimana @ Naenre Spoiler: Del mercenario mi fido il giusto di cui ci si può fidare di ogni mercenario, lo si continua a pagare, magari un bel oggettino magico qua e là, e si sarà ragionevolmente sicuri che non ci tradirà. Ma se proprio preferisci posso vincolarlo magicamente alla missione. Per il resto mettiamola così, se mai vedrai che le cose stanno andando veramente male per te al casato vieni da me, posso metterti al sicuro dalle ire della tua matrona @ Jhaelfil Spoiler: Cambiamento di piani, la missione contro l'arcimago è rimandata. Devi invece prepararti per accompagnare tua cugina in una spedizione
  19. Il paladino usa individuazione del male come capacità soprannaturale, non come incantesimo (anche se replica gli effetti dell'incantesimo), quindi non puoi applicarci i talenti di metamagia.
  20. Eberk Io dopo l'ultima volta passo...
  21. @ Sir Tiberius Spoiler: Con un sospiro Rufus inizia a raccontarti l'oscura storia del passato di Hommlet I simboli di cui ti parlavamo sono i simboli del Tempio del Male conclude Rufus
  22. Nota - %2$s Invito tutti quanti a tornare IT e ad evitare certi toni e prese di posizione, altrimenti mi vedrò costretto a chiudere il topic
  23. Alonewolf87

    Il Fulmine Rosso

    Non vorrei dire ma Palla di fuoco non è meglio sotto praticamente quasi ogni punto di vista (a parte l'area dell'esplosione e i danni anche agli oggetti indossati)? Per non parlare del pesantissimo drawback di non poter poi lanciare incantesimi per 3 round?
  24. La notte passa tranquilla, senza traccia degli gnoll e l'indomani vi ripreparate per partire @ Kalana Spoiler: Verso tarda notte vieni raggiunta da Will che si unisce a te per la guardia, portando una coperta leggera con cui vi avvolgete. Il giovane ti stringe e ti bacia sulla fronte sorridente Come sono fortunato ti sussurra...abbiamo persino evitato di combattere e morire. Sarebbe stata proprio una delusione rischiare la morte subito dopo una nottata come quella di ieri.
  25. Soren Mentre si stravacco soddisfatto sulla sedia e mi pulisco i denti con uno stuzzicadenti lascio a Falco il compito di parlare della nostra missione
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